Diciassette anni fa, il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio a Palermo si consumò una delle giornate più tristi della storia repubblicana italiana, in quell’occasione persero la vita il giudice antimafia Paolo Borsellino e altri cinque agenti della sua scorta in seguito ad un vile attentato di cosa nostra. Oggi, noi che siamo cresciuti nel fragore di quel boato assordante, che divise Palermo in mafiosi e antimafiosi, ci uniamo a tutti coloro che non vogliono dimenticare e che credono in un futuro diverso per la Sicilia e per l’Italia, all’insegna della giustizia e della libertà. Un futuro fatto del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità. La lotta alla Mafia si potrà vincere solamente se le idee di cui Borsellino e molte altre vittime della malavita organizzata erano portatori, continueranno a vivere nel cuore e nella testa di tutti noi. Solo così il loro sacrificio non sarà mai stato vano e per l’Italia sarà accesa la luce della speranza.
Penso all’esempio tedesco ma l’Unione non è riproponibile
Pubblichiamo da ‘La Stampa’
Onorevole Casini, fra cento giorni il Pd avrà un nuovo segretario. Come segue la sfida fra Bersani, Franceschini e Marino?
«Con interesse, perché il Pd è il secondo partito italiano e dobbiamo capire bene quali sono le indicazioni, i progetti dei candidati. E con un po’ di preoccupazione». Preoccupazione?
«Mah, insomma, c’è gia una candidatura, e mi riferisco a quella di Marino, che di per sé rivela una difficoltà del partito nell’interpretare il rapporto fra il Paese, l’identità cristiana e la sua laicità. Il presupposto della candidature indica che questo è un nodo irrisolto». [Continua a leggere]
E’ tradizione del nostro partito dire di no a droghe, stupefacenti e abuso di alcol. Il fenomeno dell’abuso di sostanze alcoliche da parte dei minori è in forte crescita. Occorre sensibilizzare maggiormente le famiglie su questo problema, diventato una piaga sociale, ed intensificare le campagne di sensibilizzazione da parte delle istituzioni. [Continua a leggere]
Il grido di dolore lanciato dal sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, non può cadere nel vuoto.
Per quanto ci riguarda ci impegniamo immediatamente ad incontrare le autorità locali per capire quali provvedimenti devono essere adottati perché gli aquilani non si sentano soli e abbandonati. Finiti gli effetti speciali del G8, ora si torna alla normalità. Noi opereremo perché la normalità non coincida con l’oblio e perché non si disperda quella leale collaborazione fra poteri dello Stato che è condizione fondamentale per vincere la sfida del dopo terremoto.
Gli ultimi dati del rapporto dello Svimez sono estremamente preoccupanti e certificano in modo ineludibile il più grande trasferimento di intellettualità che mai sia avvenuto dal sud al nord Italia. I giovani meridionali migliori gettano la spugna e si trasferiscono al nord per mancanza di poli attrattivi e di opportunità professionali. 700.000 partenze in 10 anni è una cifra enorme, che impoverisce ulteriormente il Mezzogiorno. Questo fenomeno avviene mentre il Governo, su spinta della Lega, è impegnato a utilizzare le risorse destinate al riequilibrio territoriale ed anche al sud verso altre aree del Paese ed altri obiettivi diversi dagli originali. C’è una disattenzione verso il Sud che abbiamo denunciato più volte in Parlamento, nell’indifferenza proprio di coloro che oggi evocano improbabili Partiti del Sud. Presenteremo nelle prossime ore una mozione parlamentare che vincoli l’Esecutivo a impegni precisi. Diamo appuntamento in Parlamento a coloro che vogliono bloccare il degrado del Sud.
Sono un ragazzo siciliano che vive e ha vissuto sulla sua sua pelle cosaa vuol dire fuggire da una terra lavorativamente parlando troppo arida.
Ho scritto che vivo perchè ho un fratello di 28 anni (giovanissimo) che specializzatosi in ingegneria elettonica con 110 e lode e pubblicazione è stato costretto a “emigrare” a Roma. [Continua a leggere]
Il provvedimento della Moratti che vieta il consumo di alcol ai minori di 16 anni è di grande buon senso. Noi lo condividiamo ma perché non rimanga lettera morta e soprattutto per evitare che i minorenni si spostino alla ricerca degli alcolici tra comuni limitrofi, è necessaria una legge dello Stato che renda omogenea la decisione sul territorio nazionale. Se il presidente Berlusconi condivide, come ha detto, questa scelta penso non ci saranno difficoltà a realizzare già prima dell’estate un provvedimento legislativo in tal senso. Il Parlamento quando vuole sa correre. In questo caso ci sono di mezzo le vite dei nostri figli e non si può indugiare.
Espropriare il Parlamento non è mai una manovra intelligente. E mettere la fiducia sul decreto anticrisi sarebbe gravissimo. Il monito del presidente della Repubblica sulla questione della sicurezza dovrebbe insegnare qualcosa a qualcuno. Il governo non chieda la fiducia sul decreto anticrisi e consenta un dibattito ampio. In questo modo potrà esserci convergenza su temi fondamentali come la riforma delle pensioni, il patto di stabilità, la regolarizzazione delle badanti, e, se modificato, lo scudo fiscale. [Continua a leggere]
Il portale per promuovere il turismo italiano è online: Italia.it è operativo da ieri, con una versione in molte lingue, una rivista da sfogliare online e un focus sulle bellezze dell’Abruzzo. Il ministro ha specificato che si tratta di una versione beta, una sorta di spot che prepara la strada al portale definitivo che sarà attivo entro la fine dell’anno, ma l’attenzione è tanta, soprattutto da parte delle amministrazioni locali e della Rete.
E proprio dalla Rete vengono le principali critiche e i primi suggerimenti di “correzione del tiro”. Particolarmente attivi in queste ore gli utenti del social network Friendfeed che hanno creato uno spazio apposito per discutere in dettaglio di italia.it, e già promettono proposte e un documento.
Le polemiche erano partite già dalla presentazione del logo, avvenuta un mese fa. In quell’occasione abbiamo segnalato le opinioni provenienti dalla Rete e dato spazio a una proposta di una giovane commentatrice: la realizzazione di un bando pubblico per la scelta del logo rivolto a giovani grafici.
“Tenga presente che i giovani non hanno quasi mai i requisiti tecnico/economici per accedere ai bandi pubblici ma hanno un grande talento innovativo che deve essere valorizzato!
Si batta per un vero cambiamento: la trasparenza.”scriveva la nostra commentatrice.
I suggerimenti dei cittadini e potenziali utenti di italia.it potrebbero rivelarsi utili, l’ascolto potrebbe essere una scelta vincente per la promozione del nostro Paese nel mondo.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
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