Caso Grecia dietro l’angolo. Ora maggioranza e opposizione lavorino insieme
Il caso Grecia è dietro l’angolo e mentre la speculazione finanziaria e internazionale prende di mira l’Europa è necessario che la politica italiana risponda con un supplemento di responsabilità nazionale.
Maggioranza e opposizione, pur nei propri differenti ruoli, devono dare prova di lavorare insieme per superare le difficoltà. [Continua a leggere]
La giornata di ieri ha dimostrato che la crisi finanziaria è dietro l’angolo per tutti e che, in particolare nel nostro Paese, è necessario dare una prova di consapevolezza e responsabilità nazionale. Per questo l’Unione di Centro propone alle altre forze di opposizione di sostenere in modo compatto in Parlamento il decreto varato dal Governo sul caso Grecia. Sarebbe un segnale di grande efficacia non solo per
l’opinione pubblica ma anche per i mercati.
Finita la fase delle contrapposizioni elettorali è il momento di cominciare a confrontarsi sui temi concreti. Il federalismo non riguarda il nord o il sud del Paese, ma l’Italia e gli italiani. In passato ci siamo dichiarati contrari, ma siamo disponibili a cambiare idea se comincia un confronto serio e una valutazione tecnica sulla moltiplicazione dei centri di spesa, sui costi.
Il timore è che possa crearsi una disomogeneità territoriale che sarebbe funzionale solo ad alcune aree del Paese. Per questo diciamo al governo che la polemica fine a se stessa non ci interessa. Dietro l’angolo, lo abbiamo visto in questi giorni, c’è la crisi in Grecia. Abbiamo ancora tutti davanti agli occhi le immagini degli scontri ad Atene, un motivo in più per chiedere risposte serie che finora non ci sono state.
Tutti devono capire che la voglia di unità e di indivisibilità di tutti gli italiani è il presupposto per l’avventura futura del nostro Paese.
Per oggi facciamo un piccolo armistizio dei sentimenti e delle contrapposizioni, la nostra nazione è una e non bisogna mettere a repentaglio l’unità con basse polemiche.
Dividiamoci sul federalismo: secondo noi moltiplica i costi, secondo altri li abbatte. Ma tutto questo fa parte della polemica quotidiana.
Oggi, invece, coltiviamo tutti insieme questo senso di appartenenza nazionale.
Alcuni giorni fa abbiamo pubblicato un articolo di riflessione sulla situazione nelle carceri italiane. Tra i commenti arrivati c’è anche quello di Vincenzo Andraous, detenuto presso la casa circondariale di Pavia, tutor presso la Comunità casa del giovane di Pavia e scrittore e giornalista. Pubblichiamo di seguito la sua lettera, una descrizione della “prigione” da parte di chi la vive, un invito a riflettere su cosa il carcere è e cosa dovrebbe essere.
“Riceviamo e pubblichiamo”, di Vincenzo Andraous
Il carcere continua a rimanere un luogo non autorizzato a fare nascere speranza, non rammentando che l’uomo privato della speranza è un uomo già morto.
Questo “niente” inciderà forzatamente sulle menti, giorno dopo giorno, anno dopo anno, in compagnia del solo passato che ricompone la sua trama, e passato, presente e futuro sono lì, in un presente dove non esiste futuro.
Il carcere non é una realtà trasparente, ma un mondo sommerso che l’immaginario collettivo popola di dannati, in cui la coscienza collettiva rimuove e chiude dentro tutto il male, la parte negativa della società, e dove ha paura di riconoscersi: per questo cerca di allontanarlo da sé, escludendolo, facendo diventare la prigione una struttura fuori dal mondo, utilizzata per risolvere i conflitti, come se esistesse un punto terminale; il criminale va in gattabuia e poi basta, non si agita più. [Continua a leggere]
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.