postato il 15 Luglio 2010
di Gaspare Compagno
Le quote latte sono lo specchio della deriva della politica della maggioranza in questo paese: poche voci di buon senso che vengono fatte tacere in nome della tenuta del governo.
E’ di queste ore la notizia che nel braccio di ferro sulle quote latte, il grande sconfitto è il ministro per l’agricoltura Giancarlo Galan, uno che conosce il Veneto e la Lega (che è la vera vincitrice di questo braccio di ferro), che ha dichiarato che i leghisti sono stati “arroganti e irresponsabili”.
Sulla stessa onda i giudizi, espressi nei giorni passati, dagli onorevoli Casini (che ha dichiarato: ”non si puo’ privilegiare chi per anni non ha pagato il proprio impegno con lo Stato. E’ un pessimo segnale ai cittadini italiani”) e Libè (che ha dichiarato: “Oggi la Lega vuole congelare anche le rateizzazioni che, se così fosse, dovrebbero essere pagate all’Europa dall’intero Paese. E questo mentre agli Italiani onesti vengono chiesti duri sacrifici. Siamo al paradosso”).
Cosa è accaduto oggi? Nonostante l’opposizione del ministro Galan, della Commissione Europea (per bocca del commissario all’Agricoltura, Ciolos) e del variegato fronte dei legalisti che comprende pure le massime organizzazioni del settore, tra cui Confagricoltura, secondo i quali «le multe vanno pagate e basta compromessi», la sospensione delle sanzioni fino al 31 dicembre è entrata nel maxiemendamento alla manovra economica, blindato con la fiducia, che va al voto oggi in Senato.
Ma questo non era sufficiente: i leghisti hanno anche ottenuto che il nuovo testo del provvedimento contenga un esplicito rimando agli «accertamenti in corso», cioè alle indagini condotte dall’Arma dei carabinieri e dall’apposita commissione di indagine sulle quote latte rimandando i pagamenti quanto meno al 31 dicembre.
Ma adesso si pone un problema serio: non solo l’Italia ha già un buco nero di 4 miliardi di euro, ma quasi sicuramente, questa sospensione comporterà una multa da parte di Bruxelles. Multa che si aggira intorno al miliardo di euro come afferma Ciolos, commissario europeo all’agricoltura che ha affermato che la decisione del governo italiano è in contrasto non solo con le norme comunitarie, ma soprattutto con gli impegni assunti da questo governo in sede europea. E non è vero che questo provvedimento del governo va incontro a tutti gli operatori del settore, in quanto proprio le associazioni di categoria sono le prime a scendere in campo contro il governo.
Facciamo i conti: 4 miliardi più 1 miliardo fanno 5 miliardi di euro. Che tutti gli Italiani pagano, solo perchè la Lega deve proteggere i suoi interessi localistici. Perchè badiamo bene, qui non si parla di tutelare i produttori di latte italiani, ma si tratta solamente di premiare i soliti furbi che, non hanno rispettato la legge e ceh scaricano i loro costi su tutti gli Italiani.
In questo caso, alla Lega conviene parlare di una sola Italia, quando i furbastri che la sostengono, devono pagare, allroa è bene spalmare tutte le multe su tutti gli italiani; mentre quando c’è da ricevere soldi, allora non si parla più di Italia, ma di Padania. Tutto questo all’insegna del “ciò che è tuo è mio, e ciò che è mio, resta mio”.
Con questo miliardo avremmo potuto finanziare i bonus di merito degli insegnanti; magari pagare gli insegnanti di sostegno per i bambini portatori di handicap. Magari si potevano migliorare alcuni presidi ospedalieri, o mitigare i sacrifici che questa finanziaria chiede agli Italiani.
E invece no, si tratta di soldi che tutti noi pagheremo per permettere ai soliti furbi di avvantaggiarsene.
Brunetta, ieri ha affermato che le auto blu costano all’Italia 4 miliardi di euro, e poi ha detto che si potrebbe risparmiare la metà di questi soldi, ma io non arrivo a chiedere tanto. Basterebbe risparmiare il 30% per arrivare ad avere 1,2 miliardi di euro in più nelle tasche dello Stato.
Con questi soldi si potrebbero finanziare due, tre progetti bene per vedere dei risultati concreti. E invece no, serviranno a ripianare i debiti dei furbetti delle quote latte.
Con questi soldi, ad esempio, si potrebbe istituire un fondo per le giovani coppie che volessero comrpare casa, o aiutare i lavoratori licenziati, magari proprio le famiglie degli operai che, dati alla mano, sono sempre più povere.
Invece no.
Noi non potremo attuare nulla di tutto ciò, perchè dobbiamo pagare la cecità, la scarsa lungimiranza, l’affarismo, il clientelismo della lega.
Con questo miliardo, potevamo finanziare il quoziente familiare, e invece no, dovremo dire alle famiglie, ai giovani disoccupati, ai meno fortunati, che anche oggi subiranno l’ennesimo ladrocinio, per tutelare i soliti furbi.