Archivio per Gennaio 2011

Il Federalismo municipale azzera l’autonomia impositiva dei Comuni

postato il 26 Gennaio 2011

Battute finali per il federalismo fiscale, il cavallo di battaglia della Lega Nord. Eppure le critiche non mancano. Certo, si può sostenere che sono critiche strumentali e di parte, e lo sarebbero se a queste critiche non si accompagnassero delle proposte alternative che, da tecnico che mastica numeri ed economia, trovo condivisibili.

Ad esempio, la “Tassa di soggiorno”: sostanzialmente i comuni potrebbero mettere una tassa giornaliera di massimo 5 euro che pagherebbe il turista. Chiaramente questo non è un provvedimento a favore del turismo e, francamente, trovo la scelta contraddittoria visto che proprio il Governo ha ritenuto il turismo un valore aggiunto per l’economia italiana. Se si vuole incrementare un settore, bisogna che i costi di questo settore siano più convenienti, oltre ad attuare investimenti; ebbene, di investimenti non se ne parla, e neanche di abbassare i costi, se si mette una nuova tassa giornaliera e a persona. Invito tutti a fare due conti: se un turista, italiano o straniero, volesse visitare Firenze per 7 giorni, oltre al costo preventivato, dovrebbe aggiungere questa tassa la quale peserebbe per 35 euro. Sembra poco, ma non lo è se poi andiamo a considerare un nucleo familiare di 4 persone (passiamo a 140 euro complessivi), o se consideriamo le limitate disponibilità economiche di molti turisti (soprattutto giovani). E, signori, guardate che stiamo parlando di un settore che, fino a 3 mesi fa, il governo affermava di volere rilanciare e che incide per il 10% nel PIL italiano e che impiega due milioni e mezzo di addett. Soprattutto questa tassa dimostra ancora di più l’incoerenza di questo governo abituato a governare con gli spot: prima promette fondi per incoraggiare il turismo dei meno abbienti (finanziata però con l’8 per mille e quindi sempre a carico dei cittadini italiani), salvo poi aumentare i costi proprio per i turisti. Ma questa stessa tassa, per altro, è profondamente osteggiata anche dagli operatori del settore come Federalberghi, Assoturismo Confesercenti e Federturismo, come anche le associazioni dei consumatori.

Ovviamente mi rendo conto che il Governo, a furia di tagliare i trasferimenti ai Comuni, ha portato questi ultimi sull’orlo del baratro economico, come afferma l’on.le Occhiuto, ma non possiamo neanche pensare di scaricare il problema sulle spalle dei cittadini, o, se proprio si deve fare, lo si deve fare in maniera ragionata e senza colpire le fasce più deboli della popolazione. A tal proposito è significativa la proposta alternativa dell’UDC e del nuovo Polo: parametrare questa tassa, non sulla persona, ma sulla capacità di spesa della persona, andando ad incidere maggiormente sugli alberghi e le strutture più costose e quindi rivolte ad una clientela agiata e che può permettersi questa ulteriore tassazione, mantenendola sempre nei limiti di pochi euro.

Altro punto controverso è la cedolare secca sulle rendite da immobili, di cui abbiamo già parlato evidenziando i difetti di una proposta che non è abbastanza incisiva per incoraggiare il settore dell’edilizia e combattere l’evasione fiscale, e non aiuta a sufficienza le famiglie, perchè destinare 400 milioni per gli affitti delle famiglie non abbienti o numerose, è assolutamente insufficiente.

Inoltre il Governo, per sopire le proteste dei Comuni ha attuato una mossa assolutamente ridicola: si è fatto carico di coprire le eventuali differenze di entrate, qualora dalla cedolare secca non si riuscissero ad avere sufficienti introiti. Ma il federalismo non doveva portare meno spese per il governo e per il cittadino? Allora, volendo muoverci in tal senso, ovvero favorire i cittadini senza aumentare l’imposizione fiscale, si può scegliere la proposta alternativa presentata sabato scorso dal nuovo Polo: due cedolari secche per le rendite immobiliari, una pari al 20% sui canoni “liberi”, e una al 15% sui canoni concordati (dando quindi un sollievo pari a 2000-2500 euro per i cittadini); per coprire i maggiori costi basterebbe anticipare al 2011 (invece che 2013) i tagli sui consumi intermedi previsti dalla manovra estiva, questo anticipo permetterebbe di reperire risorse pari a 2,8 miliardi di euro. Va da sé quindi che con la proposta dell’UDC e del nuovo Polo, il cittadino ottiene da un lato un risparmio tangibile, l’economia ottiene il rilancio del settore immobiliare, e senza aggravare i conti dello Stato.

Questi 2,8 miliardi, infatti, potrebbero essere così distribuiti: un miliardo per coprire il minore gettito della cedolare secca, mentre 1,8 miliardi di euro andrebbe al fondo per le deduzioni fiscali sugli affitti per le famiglie numerose.

Tutto questo regge anche se non andiamo a considerare la lotta all’evasione fiscale. Se poi andiamo a considerare il possibile recupero delle somme che sfuggono tramite evasione ed elusione fiscale, si potrebbe addirittura prevedere un ulteriore sollievo fiscale per le tasche dei cittadini.

Come si vede, quindi, i punti oscuri e problematici sono numerosi, ma esistono anche delle soluzioni. Sarebbe sufficiente che il governo evitasse di volere a tutti i costi varare un federalismo fiscale imperfetto e decidesse di prolungare per altri 12 mesi lo studio e le discussioni  per trovare delle soluzioni ottimali e condivisibili. In caso contrario è comprensibile che, come ha affermato oggi Casini, l’UDC si schieri contro una riforma che avrà come unico risultato, quello di strozzare i Comuni e le loro autonomie, contraddicendo lo spirito che anima questa riforma.

A ciò si aggiunga il fatto che i Comuni sono praticamente “alla canna del gas”. A tal proposito proprio oggi l’UDC  ha presentato, in una conferenza stampa la proposta di congelare per due anni la restituzione dei mutui accesi con la Cassa depositi e prestiti, che permette ai sindaci di sbloccare investimenti e di potenziare lo stato sociale

In conclusione il problema non è “Federalismo si” o “Federalismo no”, ma se si vuole fare bene o male questa riforma.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

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Se il premier ha a cuore il Paese faccia un passo indietro

postato il 26 Gennaio 2011

Elezioni anticipate sarebbero una follia, ma non ci spaventano

Se Berlusconi ha a cuore le sorti del Paese, quale migliore occasione se non quella di fare un passo indietro per consentire la nascita di un governo con una maggioranza più ampia?
Ma il premier non lo farà. C’è una sorta di concezione proprietaria della destra italiana, e Berlusconi è più infastidito dalla nascita di un Terzo polo che dalla sinistra.
Quanto all’ipotesi di elezioni anticipate, in termini di Terzo polo forse potrebbero essere convenienti, ma sarebbero una follia vera per il Paese.
In ogni caso noi siamo pronti. Se pensano di spaventarci con la minaccia di elezioni, forse spaventano solo se stessi.

Pier Ferdinando

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Bondi: mozione sfiducia sarà respinta, è la democrazia

postato il 26 Gennaio 2011

Oggi ci sarà la votazione sulla mozione di sfiducia al ministro Bondi. La maggioranza la respingerà perché ha i numeri, questa è la democrazia.
Il problema non è mettere in difficoltà il governo, ma votare secondo coscienza. Noi abbiamo dato un giudizio negativo dell’operato del ministro e non possiamo votare a favore. Detto questo, che il governo abbia la maggioranza alla Camera lo si è visto il 14 dicembre. È la ragione per cui non proponiamo più alcuna mozione di sfiducia verso il governo. Sarebbe inutile.

Pier Ferdinando

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Casa Montecarlo: siamo al ridicolo, istituzioni umiliate

postato il 26 Gennaio 2011

La casa di Montecarlo? C’è una giusta indagine giudiziaria aperta su vicende che volevano coinvolgere il presidente della Camera Fini, e l’esito dell’inchiesta dimostrerà chi ha cercato vendetta.
Ma se la maggioranza e il presidente del Consiglio affidano a Lavitola i propri destini vuol proprio dire che questo Paese è molto, molto singolare. Siamo in uno stato di umiliazione delle istituzioni, siamo al ridicolo.
In questa vicenda si coglie però ancora la differenza tra noi e loro: noi se c’e’ qualcosa da approfondire siamo disponibili a farlo nelle sedi giudiziarie, qualcuno pensa invece di non dover rispondere a nessuno.

Pier Ferdinando

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Rassegna stampa, 26 gennaio 2011

postato il 26 Gennaio 2011
L’alternativa al Berlusconismo si costruisce in politica, sia chiaro: il Nuovo Polo che nascerà a Todi questo fine settimana, rappresenta l’alternativa moderata al Centrodestra berlusconian-leghista; “siamo già al 15% e se si andasse al voto oggi avremmo ben 46 senatori”, spiega Pieferdinando Casini su Il Messagero, e aggiunge: “non si può chiedere ai giudici di chiudere un’era. Quello è compito nostro”. La nostra proposta politica è fin troppo chiara: siamo qui per ridare voce alla maggioranza degli Italiani, moderata, popolare e liberale, delusa dalle politiche di questo governo. Anche perché, qui va sempre peggio: Di Vico, sul Corriere, punta il dito, infatti, contro l’esplosione di tasse che seguirà il Federalismo fiscale targato Lega, mentre Folli, sul Sole, esprime preoccupazione per il clima sempre più aspro e Davide Rondoni, sull’Avvenire, torna sulle polemiche morali ed etiche di questi giorni.

Casini: l’alternativa la costruiamo noi, non i pm (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Assenze (giustificate) nell’opposizione, il ministro ce la può fare (Francesca Schianchi, La Stampa)

«Martiri cristiani, giornata Ue» (Avvenire)

Fisichella: «Chi ha ruoli pubblici si deve comportare in modo cristallino» (Gian Guido Vecchi, Corriere della Sera)

«Niente sesso, solo drink e cene». Ruby: su Mubarak ho mentito (Dino Martirano, Corriere della Sera)

Rondoni – Riuscire? Intendiamoci (Davide Rondoni, Avvenire)

Il premier lancia il contrattacco: «Uniti, ribattere colpo su colpo» (Francesco Cramer, Il Giornale)

Sfida alla Camera sulle perquisizioni. No della maggioranza (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)

Il Pd fa asse col Terzo Polo. Nessun regalo a Bossi (La Stampa)

Impedimento legittimo solo se preciso (Giovanni Negri, Sole24Ore)

Tutto passa per Napoli. Pier vi prepara il rilancio, ma bruciano le primarie (Ettore Colombo, Il Riformista)

“Gravissimi gli insulti a Lerner”, l’opposizione contro il premier (Leandro Palestini, La Repubblica)

Di Vico – Federalismo con più tasse (Dario Di Vico, Corriere della Sera)

Sorgi – Se anche i sondaggi non contano più (Marcello Sorgi, La Stampa)

Il punto di Folli – Nella paralisi generale c’è spazio solo per scontri sempre più aspri (Stefano Folli, Sole24Ore)

Il bond salva-euro fa il pieno (Isabella Bufacchi, Sole24Ore)

Khodorkovskij: «Uscirò dal carcere. E il futuro della Russia è la democrazia» (Francesco Dragosei, Corriere della Sera)

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28-29 gennaio, Todi

postato il 25 Gennaio 2011

Ore 11.00 – Hotel Bramante (Via Orvietana, 48 )

Prima assemblea nazionale dei parlamentari italiani ed europei del Nuovo Polo costituito da Udc, Fli, Api, Mpa, Liberaldemocratici e Repubblicani

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27 gennaio, Roma

postato il 25 Gennaio 2011

Ore  18.00 – Sala capitolare del Senato della Repubblica

Partecipa alla presentazione del volume “Bettino Craxi, il riformismo e la sinistra italiana”  a cura di Andrea Spiri

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Non esistono strade “facili”, facciamo spirare il vento del cambiamento

postato il 25 Gennaio 2011

Leggendo le vicende degli ultimi giorni, sembra di essere arrivati a toccare il fondo e,una volta arrivati lì, di aver iniziato a scavare. Ogni giorno una notizia nuova, altri particolari scabrosi di vicende che, francamente, al Paese non servono. Un particolare, però, mi ha colpito più di tutti: leggere che c’è un padre che incita la propria figlia ad intraprendere una strada più “facile”, per arrivare al successo. Fa rabbrividire.

Sono cresciuta in una famiglia in cui mi è stato insegnato a coltivare valori come il rispetto, la legalità, la dignità della persona. Queste, per me, non sono parole vuote, ma sono il fondamento della mia formazione.

Ed oggi, che ho 18 anni, e mi accorgo di avere la stessa età di Ruby, soffro nel vedere certe cose. Rimango indignata, allibita, sconvolta.

Soffro nel vedere un Paese in cui tutto è lecito, dove non c’è più alcun limite e alcun freno. E’ un Paese in cui l’ambizione e la brama del successo hanno calpestato l’etica e la morale, dove la legalità è una parola inflazionata, da scrivere su qualche muro, su qualche volantino o su qualche programma elettorale. Mi preoccupa che non ci sia più indignazione.

Ma davvero l’unica soluzione per raggiungere i propri obiettivi è tentare scorciatoie eticamente discutibili?

Non è certo mia intenzione parlare di etica, del suo rapporto (spesso ignorato, per comodità) con la politica. Il mio è, più che altro, una sconsolata presa di coscienza ma, allo stesso tempo, una sorta di appello. Sono convinta che tutti, donne e giovani in particolar modo, si sentano ancora offesi come me da queste notizie e credo ancora che ci sia qualcuno ancora in grado di indignarsi, di vergognarsi per ciò che accade.

C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio e spero che questa triste storia possa servire almeno ad innescare il cambiamento che attendiamo da così tanto tempo.

C’è ancora chi, come me, fiero dell’educazione ricevuta, vuole dimostrare che non tutto in questo Paese è da buttare. Forse, dai giovani e dalle donne, nascerà il vento del cambiamento.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano

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Rassegna stampa, 25 gennaio 2011

postato il 25 Gennaio 2011
I giornali di oggi ci informano che il Pdl è “compatto” (notiziona questa) “contro la proposta di Casini”, contro la proposta – cioè – di costruire un governo senza Berlusconi nell’interesse del Paese. E’ straordinario! In un momento in cui tutto rischia di andare a rotoli, in cui il FMI certifica l’assenza di crescita dell’Italia, in cui solo un governo largo e forte potrebbe cercare delle soluzioni concrete, i “berluscones” trovano ancora il tempo per difendere fino alla morte Silvio Berlusconi. Poi fa ancora più ridere sentire chi sostiene che, in questo modo, noi dell’Udc saremo condannati a restare per sempre all’opposizione: curioso, no? Qui si parla di salvare la Nazione e c’è chi riduce il tutto a questione di poltrone (leggete Tarquinio sull’Avvenire). Anche se, secondo il Foglio, la “giostra politica” è ferma (fino a che i PM non sveleranno le loro carte), l’Unità svela alcuni retroscena proprio di Casini e D’Alema: l’obiettivo sarebbe convincere Letta e tentare la Lega (il tutto, mentre l’insoddisfazione della Chiesa, nei confronti del Premier, aumenta di giorno in giorno). Da non perdere, infine, l’apertura che viene dal Papa al mondo della modernità virtuale, luogo di ritrovo positivo, se usato con cognizione e capacità.

Pdl compatto contro la proposta di Casini (Paolo Festuccia, La Stampa)

Le carte difensive del premier (Marco Galluzzo, Corriere della Sera)

Bondi resta sulla graticola ma non si dimette (Caterina Perniconi, Il Fatto Quotidiano)

Casini punta su Letta e D’Alema tenta la Lega. Fini: «Serve il rispetto delle istituzioni» (Simone Collini, L’Unità)

La giostra politica si ferma nell’attesa che i pm svelino tutte le carte (Il Foglio)

Bersani esulta: “Il partito c’è e vince”. E spunta il lodo per bloccare Veltroni (Goffredo De Marchis, La Repubblica)

Le critiche dei vescovi «II Paese è sgomento» (Gian Paolo Vecchi, Corriere della Sera)

«Deporre le armi»: una breccia nel Palazzo (Giovanni Grasso, Avvenire)

L’Udc della Lombardia: «Basta lettere appello» (Avvenire)

La delusione del premier per i vescovi “ingrati” (Ugo Magri, La Stampa)

Sorgi – L’episcopato tra disagio e buonsenso (Marcello Sorgi, La Stampa)

Tarquinio – Al cuore del problema (Marco Tarquinio, Avvenire)

Il Papa promuove i social network «ma no a falsi profili» (Marroni Carlo, Sole24Ore)

Asse Pd-terzo polo sulla cedolare al 20% (Eugenio Bruno, Sole24Ore)

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26 gennaio, Roma

postato il 25 Gennaio 2011

Ore 11.00 – Sala stampa della Camera dei Deputati

Conferenza stampa per illustrare l’iniziativa ‘Salviamo i Comuni’, una proposta per salvare i bilanci dei Comuni italiani, gravemente compromessi dai tagli dei trasferimenti e dai limiti imposti dal Patto di stabilità

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