Archivio per Novembre 2011

postato il 16 Novembre 2011

Ore 18.00 – Biblioteca d’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale (via Nazario Sauro 20)

Pier Ferdinando Casini partecipaalla presentazione del volume del vicepresidente del Csm Michele Vietti:  ‘La fatica dei giusti’

 

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19 novembre, Verona

postato il 16 Novembre 2011

Dalle ore 10.00 – Fiera di Verona  (viale del Lavoro, 8 )

Convention Nazionale del Terzo Polo: “Viaggio nel Nord Tradito”.
Con Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini, Francesco Rutelli, Raffaele Lombardo.

 

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18 novembre, Roma

postato il 16 Novembre 2011

Ore 17.00 – Centro Congressi TV2000 (via Aurelia 796 )

Partecipa all’ottavo Convegno nazionale dell’Associazione Scienza & Vita

 

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17 novembre, Roma

postato il 16 Novembre 2011

Ore 17.00 – Camera dei deputati – Sala del Mappamondo

Partecipa  alla presentazione del libro di Lucia Annunziata:  ‘Il potere in Italia’, con Gianfranco Fini e Pierluigi Bersani

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16 novembre, Roma

postato il 16 Novembre 2011

Ore 15.00 – Tempio di Adriano (Piazza di Pietra)

Partecipa  alla mostra sulla DC: ‘Democrazia Cristiana per l’Italia’

 

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Questo governo è un miracolo

postato il 15 Novembre 2011

Non serve più discutere di questioni accademiche, di tecnici e politici. Facciamo il governo al più presto e passiamo a parlare di merito.  Il resto è gossip della politica.
Io  credo che il fatto di aver trovato un’intesa tra le forze  politiche opposte in Parlamento sia di per sé un’impresa miracolosa.
E che questo governo durerà e arriverà a fine legislatura.

Pier Ferdinando

 

 

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Rassegna stampa, 15 novembre ’11

postato il 15 Novembre 2011
Continuano le consultazioni del Premier incaricato, Mario Monti, che entro stasera dovrebbe sciogliere la sua riserva. Casini, che trovate sui giornali di oggi, ha ribadito il sostegno assoluto e incondizionato del Terzo Polo al governo tecnico, sottolineando che pensare di poter porre delle condizioni adesso (come, per esempio, volere un governo a tempo o mettere veti incrociati sui nomi dei vari ministri) è pura follia. Perché questa è, come spiega bene Macaluso sul Riformista, l’ora della prova per tutti i partiti. Vediamo di non sprecarla.

Dal Terzo Polo carta bianca. Casini: ma ora fare in fretta. (Mario Ajello, il Messaggero)

Casini: per noi Monti ha carta bianca. E avverte il Pd di non porre condizioni. (Roberta D’Angelo, Avvenire)

Pdl e Pd, riflettete sui numeri del Terzo Polo. (Osvaldo Baldacci, Liberal)

L’errore di Pdl e Pd che non vogliono una base politica per il Governo Monti. (Stefano Folli, il Sole 24 Ore)

L’ora della prova per tutti i partiti. (Emanuele Macaluso, il Riformista)

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Un Disegno Comune c’è

postato il 15 Novembre 2011

“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano

Le dimissioni di Berlusconi, ne sono convinta, hanno un enorme valore politico e storico. Non é la fine di una persona, Silvio Berlusconi, che probabilmente continuerà a fare politica, imperterrito e testardo; è, piuttosto, la fine di un sistema più vasto, quello del ‘berlusconismo’, fatto di slogan e di apparenza, più che di fatti e di riforme. E’ la fine di quel modo di intendere la politica come sola propaganda, di quell’eterna campagna elettorale e di ciò che ha portato con sé: il sistema malato del bipolarismo all’italiana, con due poli faziosi in eterna lotta tra di loro. Un sistema fallimentare, che lascia alle spalle un vuoto probabilmente incolmabile in breve tempo.
Tuttavia, é finito. E’ iniziato il ‘dopo Silvio’, si aspetta soltanto un ultimo assenso di Mario Monti e poi sarà un periodo nuovo per l’Italia.
C’è chi, forse, mi vorrà contraddire: qualcuno dirà che Berlusconi non é l’uomo sconfitto che si vuole far credere, o qualcun altro dirà che Monti non Può essere considerato il futuro dell’Italia.
Ma io dico di più: non saranno né la ‘fine politica’ di Berlusconi, né Monti in sé per sé a determinare il cambiamento dell’Italia, e la sua risalita: sarà la Speranza a determinarlo.
In queste settimane ho navigato molto nel web, ma ho fatto anche lunghe passeggiate nel mio paese: è palpabile un nuovo entusiasmo, l’aria è diventata frizzante, tutti gli italiani, dai più anziani ai più giovani, sembrano essersi risvegliati da una specie di torpore e sembrano aver ritrovato la voglia di discutere di politica. E’ tornato il dialogo, lo scontro, l’orgoglio degli italiani: c’é voglia di ricominciare.
Io stessa ho sentito rinvigorirsi quella passione politica che brucia nel petto, che spinge ad informarti, a parlare con la gente per provare a spiegare le tue idee, e per renderli partecipi della tua gioia nel fare ciò che ti piace di più: politica. Amo quest’arte così antica ma, allo stesso tempo, sono amaramente cosciente del fatto che spesso il marcio presente al suo interno mini questo fuoco, provi ad affievolirlo: tuttavia, basta un briciolo di speranza per rinforzarlo e farlo rinascere più forte. E basta ancora meno perché una ragazza di 18 anni si renda conto di essere fiduciosa nel futuro, e recuperi quella voglia di fare, di cambiare qualcosa: a volte basta cambiare uno sfondo del desktop.
Un gesto semplice, banale per molti, ma che può significare molto: oggi, ho deciso di riprendere tra le foto che avevo conservato, l’immagine di una campagna elettorale di qualche anno fa. Questo, per me, rappresenta molto: significa rendersi conto che ‘Un Disegno Comune’ esiste, ed è quello di migliorare l’Italia.
E allora, cosa aspettiamo ancora? Forza, Italia: #rimontiamo.

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Governo: priorità è l’economia, serve buon senso

postato il 14 Novembre 2011


In Parlamento possibili riforme condivise

Il governo Monti dovrà affrontare la crisi economica e dovrà far ripartire la crescita del Paese. Il resto, legge elettorale compresa, viene dopo. È il tema economico quello principale.
Da ora in avanti, sulla base del modo in cui riusciremo ad affrontare questa crisi, si determineranno possibile alleanze future. E comunque, finalmente, al centro della politica c’è cosa vogliamo fare concretamente sul piano economico e sociale, non più Berlusconi sì Berlusconi no.
Certo non è semplice, ed è vero che tra i partiti che sostengono Monti ci sono opinioni diverse, ma confido nel buon senso sul fronte del mercato del lavoro ma anche su quello fiscale. Quello della patrimoniale, ad esempio, non può diventare un tema ideologico: tutti devono contribuire in proporzione a quanto hanno, ma fare una patrimoniale escludendo il processo di riforme sarebbe una cosa sbagliata. Occorrono le riforme per la crescita, e in questo contesto si fa un invito a chi ha a dare di più.

Pier Ferdinando

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