Archivio per Dicembre 2011

In ricordo di Vaclav Havel

postato il 19 Dicembre 2011

Vaclav Havel fu eroe ma soprattutto maestro di libertà e democrazia. Non dimenticherò mai la sua lezione politica e il sorriso di uomo libero.

Pier Ferdinando

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Ora liberalizzazioni: le vogliono i cittadini

postato il 18 Dicembre 2011

Le  liberalizzazioni significano più concorrenza e attenzione verso il consumatore e prezzi più bassi. Noi dobbiamo scalfire i monopoli, che vanno contro gli interessi dei cittadini. E’ chiaro che a liberalizzare si perde voti,  ma sappiamo che questa è una delle sfide nodali di questo Paese.
E poi siamo davvero convinti che questi voti sono voti che perdiamo con i cittadini? Secondo me li perderemmo solo con qualche corporazione, ma contemporaneamente ne guadagneremmo altri, perché i cittadini le liberalizzazioni le vogliono.

Pier Ferdinando

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Il Terzo Polo vuole guidare Italia

postato il 18 Dicembre 2011

Il Terzo polo ha l’ambizione di guidare il Paese aprendo una casa nuova in cui ci sia spazio anche per la società civile, per l’associazionismo cattolico, per le forze sociali senza le quali l’Italia non si può cambiare. Il Terzo Polo è nato per pacificare l’Italia, non per dividere mettendo insieme forze diverse ed il sostegno al governo Monti è la prova più consistente e credibile della svolta impressa alla politica italiana. Il bipolarismo primitivo di coalizioni grandi messe insieme per vincere, ma non per governare, non funziona più. Infatti si è liquefatto davanti alle difficoltà alla prima occasione.

Pier Ferdinando

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Casini: «Governo più forte premier avanti fino al 2013»

postato il 18 Dicembre 2011

L’intervista pubblicata su ‘Il Messaggero’ di Alberto Gentili

«Quei cento voti in meno alla Camera fanno chiarezza. Ora il governo è più forte». Pier Ferdinando Casini preferisce guardare al « bicchiere mezzo pieno». E scommette sulla durata «fino alla primavera del 2013» di Mario Monti a palazzo Chigi.

Non peccherà d’ottimismo? Berlusconi ha detto che non sa quanto Monti durerà e Bersani ha sostenuto che l’orizzonte del Pd sono le elezioni. Segnali poco incoraggianti, non crede?
«Io sostengo che è stato un miracolo, un vero miracolo, essere riusciti a passare nel giro di venti giorni dalla contrapposizione più esasperata tra Berlusconi e Bersani, al fatto che ormai da diverse votazioni si sommino in Parlamento i voti di Pdl e Pd. Poi è naturale che alcuni esponenti manifestino mal di pancia».

Però i distinguo ci sono e Monti ci deve fare i conti.
«Ce li facciamo pure noi e ce li faremo. Ma vedo Monti solido e forte fino alla fine della legislatura. Nessuno può permettersi di staccare la spina a questo governo: l’effetto sarebbe chiaro, chi ne sarebbe responsabile avrebbe su di sé il marchio dell’irresponsabilità. Abbiamo da collocare miliardi e miliardi di titoli di Stato e se non convinciamo gli investitori della serietà dei nostri propositi, non ci salveremo. A quel punto tutto sarò ben peggio di ciò che oggi può essere ipotizzato: precipiteremmo verso la bancarotta, vanificando i sacrifici che stiamo compiendo». [Continua a leggere]

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Regalati una maschera leghista

postato il 17 Dicembre 2011

Segnaliamo l’iniziativa dell’Udc di Mozzo che dopo le bolle delle promesse e i ben più famosi gessetti per tracciare la linea politica, domenica regalerà in piazza maschere verdi di marziani/padani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Protestano, dopo 10 anni di cui 8 al governo, approfittando del disagio della povera gente. Il tutto per recuperare nei sondaggi. L’operaia alla camera: lacrime di coccodrillo dopo aver occupato poltrone di potere a Roma. Vanno su marte con i soldi degli stipendi italiani.

“Sono un marziano e se c’ero dormivo”

Dopo le le bolle delle promesse, i gessetti della linea politica ora le mascherine della vergogna.


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La manovra era inevitabile

postato il 17 Dicembre 2011

Solo pazzo può pensare a nuove elezioni

Di questa manovra non si può essere soddisfatti perché chiede tanti sacrifici agli italiani ma era inevitabile. Solo un pazzo e un irresponsabile può pensare che le dimissioni del governo o nuove elezioni siano la soluzione per il Paese. Non credo che né il Pd né il Pdl, né altri in questa maggioranza, possano assumersi la responsabilità di compromettere i risparmi degli italiani e provocare la bancarotta del Paese.
Noi, senza tanti populismi e demagogie, sosteniamo il Governo Monti per senso di responsabilità, ben consapevoli dei sacrifici che sono stati chiesti all’Italia, ma l’alternativa e’ la rovina per tutti. L’Italia e i risparmi delle famiglie sono sull’orlo del baratro.

Pier Ferdinando

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La dichiarazione di voto sulla manovra del Governo Monti

postato il 17 Dicembre 2011


L’intervento integrale [Continua a leggere]

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Rassegna stampa, 17 dicembre ’11

postato il 17 Dicembre 2011
La Camera, ieri, ha detto sì alla manovra di Mario Monti, con 402 voti favorevoli, 75 contrari e 22 astenuti. Si restringe così il numero di parlamentari che sostengono il governo, dopo il no alla fiducia dell’Idv e alcuni strappi all’interno del Pdl (leggete Lopapa su Repubblica): ma questo è il primo segnale di un’Italia che si rialza, come ha sostenuto Casini nel discorso pronunciato alla Camera (lo trovate su Liberal). Consigliata la lettura del retroscena di Massimo Franco sul Corriere (il sì era obbligato e molto ha contato, nel vincere la resistenza di ampie sacche del Pdl e del Pd, l’attivismo del Colle) e dei commenti a firma di Geremicca su La Stampa e Giannino sul Messaggero, concordi nel sostenere che questo è il momento del coraggio: il Premier Monti ha cominciato bene, ora deve osare e rivoluzionare il nostro Paese (Luna, su Repubblica, offre a tal proposito uno spunto interessantissimo).

Dietro un sì obbligato le resistenze dei partiti e lo scudo del Colle. (Massimo Franco, Corriere della Sera)

È il primo segnale di un’Italia che si rialza. ( Pier Ferdinando Casini, Liberal)

Il Pdl rischia la deflagrazione. Silvio non blocca il fuggi fuggi. (Carmelo Lopapa, la Repubblica)

Bersani: leali fino al 2013. Casini: niente tatticismi. (Mario Ajello, il Messaggero)

Dieci buste con proiettili bloccate dalle Poste in Calabria. Destinatari Monti, Fornero, Berlusconi, Bersani e Casini. (Angelo Picariello, Avvenire)

Partiti al bivio: riforme per uscire dall’angolo. (Federico Geremicca, La Stampa)

La formica italiana e i sacrifici. (Oscar Giannino, il Messaggero)

La vera scommessa è il New Deal digitale (Riccardo Luna, Repubblica)

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