Archivio per Gennaio 2012

Taxi, sì alle liberalizzazioni ma senza penalizzare gli operatori.

postato il 13 Gennaio 2012

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Il governo Monti ha deciso di sbloccare vari settori in Italia procedendo sulla strada delle liberalizzazioni, e tra questi settori vi è quello dei taxi. Ovviamente

gli operatori del settore stanno protestando, motivando le loro rimostranze con il fatto che hanno dovuto comprare, spesso con cifre molto elevate fonte, le singole licenze. L’Antitrust ha invocato un confronto civile tra le organizzazioni e il governo, ma al momento sembra prevalere la linea dura dei conducenti.

Personalmente capisco sia le ragioni dei tassisti che hanno pagato somme cospicue per potere avere le licenze necessarie allo svolgimento delle loro attività (si parla di 200mila euro per una singola licenza), sia le ragioni di chi invoca una maggiore libertà nel settore.

La situazione sembrerebbe destinata ad una soluzione di “forza”, eppure credo che si potrebbe trovare un compromesso valido per tutti.

La mia idea parte dalla considerazione che il tassista può, a ben diritto, essere considerato una “impresa individuale”, e se partiamo da questo assunto, si può considerare la spesa per la licenza, come una spesa per “avviamento dell’attività imprenditoriale”.

Se proseguiamo su questo ragionamento, diventa logico, allora, che, come accade per le imprese, anche i tassisti possano portare in detrazione fiscale il costo dell’avviamento, quindi le licenze: in altre parole la mia proposta è che i tassisti che hanno comprato la licenza, possano portare in detrazione fiscale (per un certo periodo di anni e fino all’esaurimento dell’importo totale) la spesa sostenuta per l’acquisto della licenza.

Ovviamente vi sono tassisti che hanno iniziato parecchi anni fa e possiamo considerare che hanno ammortizzato in pieno l’investimento fatto (quindi l’importo da considerare per loro è minore); mentre i tassisti che hanno avuto recentemente questo esborso monetario si vedrebbero riconosciuta in pieno la detrazione fiscale.

In questo modo si potrebbe procedere ad una liberalizzazione del settore senza penalizzare gli operatori del settore.

 

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Il voto su Cosentino è stato un grave errore politico

postato il 12 Gennaio 2012

Gli applausi in Aula dopo il voto su Cosentino alla Camera sono stati una sorta di eutanasia del Parlamento, un suicidio in diretta. Il voto del Parlamento va sempre rispettato, ma a mio avviso è stato commesso un grave errore politico. In un momento di difficoltà per la politica il voto di oggi non ha certo rafforzato la credibilità del Parlamento.

Pier Ferdinando

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Servono liberalizzazioni a 360 gradi

postato il 12 Gennaio 2012

Le liberalizzazioni servono per creare maggiore competitività ma non si può partire dai soliti noti.
Noi auspichiamo la capacità di guardare a 360 gradi. Non solo quindi taxi, farmacie e edicole ma anche energia e servizi pubblici locali. Ci deve essere un ampio spettro perché solo così si rendono credibili le richieste di sforzi alle categorie.

Pier Ferdinando

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Avanti con liberalizzazioni e lotta all’evasione

postato il 11 Gennaio 2012

Nessuno ha la bacchetta magica, ma ricordiamo che il governo Monti ha appena incominciato un lavoro che sarà lungo e difficile. Il Terzo Polo chiede nell’immediato di continuare sempre più duramente la lotta all’evasione fiscale, perché chi evade ruba a tutti. Il pagamento dei crediti della Pubblica Amministrazione è un’altra grande emergenza, non vogliamo più suicidi di imprenditori che non sono pagati dalla Pubblica Amministrazione. E’ pure l’ora delle liberalizzazioni: più concorrenza e tariffe più accessibili per i cittadini.

Pier Ferdinando

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Volevo solo prendere il treno.. Milano-Mortara-Alessandria (La Freccia delle risaie)

postato il 11 Gennaio 2012

Inauguriamo oggi una nuova rubrica del blog dedicata ai trasporti pubblici (anche locali), con un occhio particolare a ciò che corre su rotaia. Attenzione rivolta alle periferie della nostra Italia, alle novità, pure all’altà velocità… a tutto ciò che è sostenibile e trasporto collettivo. Riempiamo questo spazio di contenuti!

Buona lettura e inviateci nuovi post.
La redazione

“Riceviamo e pubblichiamo” di Christian Condemi

E’ complesso entrare dentro ogni micro storia e ogni binario che unisce e collega la penisola, ma è nella difficoltà di chi vive quotidianamente questa complessità che si instaura la ricerca di sapere ciò che cambia e ciò che ci circonda, questa è la sfida che ci dovrebbe accomunare tutti i coraggiosi e solidali passeggeri che estate e inverno scelgono questo mezzo per muoversi.
Qualunque pendolare è vaccinato ad annunci che ringraziano per la preferenza accordata, che si scusano per il ritardo. Il rapporto di un pendolare è sempre diverso, egli non è abituato a viaggiare in business class, le storie dei pendolari parlano di straordinaria quotidianità.
La linea su cui vorrei aprire una riflessione è la Mortara – Milano Porta Genova che annovera il suo record di soppressioni e spesso al centro delle cronache. E’ uno snodo importante che passa i popolosi agglomerati urbani di Vigevano e Abbiategrasso per poi risalire fino nel cuore della vecchia Milano, nelle stazioni di San Cristoforo prima e di Porta Genova poi.
Binari che dall’Oltrepò fanno il loro dovere sin dentro la città, oltre risaie e alzaie del naviglio, dove agricoltura e industria fanno a gara nel paesaggio. Una Ferrovia Locale che dovrebbe essere maggiormente curata, dovrebbe godere di più manutenzione anche perché vive di un rapporto quotidiano e non occasionale della sua fascia d’utenza, sempre più popolosa e mista. Ma chi è quest’utenza?
Uomini in 24 ore e cravatta, suore, badanti, migranti, matricole universitarie, lavoratori atipici, a ogni fascia oraria il suo tributo di umanità in movimento su e giù per la bassa, quasi anche il pendolare fosse divenuto un lavoro usurante.
Il disagio si avverte in quelle carrozze post restyling, coi finestrini sigillati. Treni regionali che in caso di guasto all’impianto di condizionamento creano evidenti problemi ai viaggiatori. In questi anni sono fortunatamente aumentate le carrozze e il livello sostanziale di pulizia è migliorato, anche se questo è in relazione pure con il senso civico di tutti.
L’impegno delle istituzioni dovrà portare al raddoppio della Ferrovia Milano-Mortara e a un contestuale ammodernamento del materiale rotabile. Investimenti che in modo tangibile miglioreranno anche la qualità della vita degli utenti.
Chiudo con una filastrocca di un viaggiatore che pur nel disagio, sdrammatizza con ironia:

Grazie per tutti i treni aspettati
… Grazie per tutti i ritardi accumulati
Noi che li aspettiamo tutte le mattine e le sere
ma vederli arrivare sono solo chimere.
La speranza è ormai vana
non ci spaventa neppure la tramontana.
Attorno ad un tavolo qaudrato
gli accordi abbiamo firmato.
Constatiamo gli abbindolamenti
nonostante i soldi dei nostri abbonamenti.
Grazie per averci messo la S9
che spesso non c’è anche quando non piove.
Grazie per tutte le coincidenze programmate
che chissà perché quasi mai son rispettate.
Sapete che vi dico?
Non sono il Bambino Gesù
perciò non vi credo proprio più.

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…in fondo Padània fa rima con Tanzània!

postato il 11 Gennaio 2012

“Riceviamo e pubblichiamo” di Roberto Dal Pan

Non capisco proprio come si possa dire che la cronaca politica è noiosa! A ben guardare, quasi ogni giorno arrivano notizie stuzzicanti, divertenti e quasi al limite dell’incredibile; a dir la verità per molte di esse dobbiamo ringraziare l’infaticabile fucina gestita dai verdi adoratori del Sole delle Alpi. L’ultima in ordine di tempo riguarda gli investimenti che gli gnomi padani hanno realizzato grazie ad una parte del sostanzioso rimborso elettorale loro spettante (soldi pubblici, dirà sicuramente qualche azzeccagarbugli prezzolato e malfidente).

Dopo avere in passato già dato prova di arguzia con le riuscite operazioni finanziarie “CrediEuroNord” e “Skiper Residence” in terra istriana, qualche giorno prima della fine del 2011 il tesoriere padano avrebbe effettuato un sostanzioso investimento pari a circa 4,5 milioni di euro in non meglio precisati fondi nazionali della Tanzanìa. Io non capisco lo stupore generato dalla notizia: in fondo la Lega ha sempre detto che i migranti bisognava evitare di farli venire in Italia aiutandoli a casa loro, dalle parole ai fatti!

E poi non mi va che si parli di un’operazione finanziaria del tutto legittima (forse) accennando a presunti “fondi neri”, facendo della facile ironia sul colore della pelle delle persone, ché in Tanzanìa non sono mica dei “bingo-bongo” come dice qualcuno. Sarebbe da studiarci un poco, ma nella zona del Lago Turkana si potrebbero anche trovare dei legami con la civiltà dei celti, in fondo Padània fa rima con Tanzània!

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14 gennaio, Catania

postato il 10 Gennaio 2012

Ore 10.00 – Aula Magna di Scienze Politiche dell’Universita’ di Catania

Lezione magistrale “L’autoriforma della politica”

 

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