31 marzo, Taormina
postato il 29 Marzo 2012Ore 11.00 – ATA Hotel – Capo Taormina Resort
Partecipa al convegno “L’agricoltura in rete per la crescita” organizzato da Confagricoltura
Partecipa al convegno “L’agricoltura in rete per la crescita” organizzato da Confagricoltura
Congresso Regionale UDC
Legge elettorale, al via il tavolo, le preferenze non ci saranno. (il Messaggero)
Lega, Idv, Sel e Destra: bordate contro l’intesa. Il testo andrà al Senato. (l’Unità)
Buttiglione: Lavoro ed elezioni, l’Italia impari a parlare tedesco. (Gianni Santamaria, Avvenire)
Monti «sfida» i partiti: noi abbiamo consenso, loro no. (Marco Galluzzo, Corriere della Sera)
Ora la politica non protesti, piuttosto cambi se stessa. (Osvaldo Baldacci, Liberal)
Sette buoni motivi per cui ci evitano. (Beppe Severgnini, Corriere della Sera)
Binetti (Udc): «La Rai dia spazio al format radio sulle carceri». (Avvenire)
Partecipa al convegno “Non c’è Sicurezza senza Giustizia” con i ministri Anna Maria Cancellieri e Paola Severino
Il Governo sta lavorando al piano dell’Agenda Digitale. Roberto Rao, ieri, con due tweet ci ha informato dell’esito della riunione avuta con i rappresentanti del Governo: entro giugno si dovrebbe esaminare la proposta targata Profumo e approvarne quindi il testo unico.
Nella bozza della proposta, si ritrova l’impegno dell’esecutivo a colmare il digital divide italiano entro il 2013, assicurando a tutti gli italiani di poter accedere a una linea a banda larga di base, e a rispettare gli impegni dell’Agenda Digitale Europea, offrendo dunque entro il 2020 a tutti i cittadini de Belpaese la Banda Larga Veloce pari o superiore a 30 Mbit, aggiungendo inoltre che sempre entro il 2020, il 50% dei cittadini italiani dovrà poter disporre di connessioni a Banda Larga Ultraveloce (NGN) sino a 100Mbit (per cui, però, ad oggi, mancano i fondi). Tutto questo perché si intende incentivare la diffusione dell’E-commerce con alcune strategie ad hoc con la defiscalizzazione per incentivare domanda e offerta. Spazio, poi, all’alfabetizzazione informatica, che è uno dei principali problemi italiani, incentivando corsi e la didattica digitale e all’e-Gov e Open Data, cioè a una maggiore diffusione di servizi pubblici per il cittadino di cui usufruire via Internet, con un maggiore spazio al cloud computing. Il Governo vuole puoi investire sul progetto delle “smart communities”, vere e proprie “comunità intelligenti”, realizzando servizi avanzati per la sicurezza come il telecontrollo del territorio o reti per la gestione del traffico.
La proposta dell’esecutivo è sicuramente un primo, importante passo in avanti: per la prima volta il problema del digital divide viene affrontato in modo organico e completo, anche se non del tutto soddisfacente. Nella nostra proposta di legge, targata Gentiloni-Rao, alcuni punti dell’Agenda Digitale infatti venivano trattati in modo più sistematico (a partire dai tempi dello switch off per la pubblica amministrazione o dall’adozione di programmi di alfabetizzazione informatica e di educazione ai nuovi media); si prevedeva la riduzione dell’Iva, con un’aliquota privilegiata per favorire il commercio elettronico; si introducevano contributi una tantum per le famiglie meno abbienti che vorranno accedere a una connessione a Internet, come primo incentivo all’alfabetizzazione digitale, e agevolazioni ai giovani imprenditori che creano e sviluppano nel settore delle nuove tecnologie.
C’è quindi spazio per lavorare a nuove e condivise modifiche per ampliare il raggio d’azione del testo del Governo sull’Agenda Digitale, perché – ma questo vale per tutte le riforme di questi tempi, credo – non possiamo più permetterci di avere solo dei “buoni punti di partenza”. Ci servono soddisfacenti punti di arrivo, come in questo caso.
Riforme e legge elettorale. «Abc» trovano l’accordo. (Marco Iasevoli, Avvenire)
Adornato: “Nasce la Terza Repubblica, e il bipolarismo litigioso va in soffitta”. (il Messaggero)
Con la citazione di Andreotti nasce il %22premier tattico%22. (Mattia Feltri, La Stampa)Bipolarismo forzoso da superare. (Francesco Paolo Casavola, il Messaggero)
La coalizione che sostiene il governo Monti e’ strana ed eterogenea: e’ chiaro che sul lavoro ci sono posizioni differenti. Ma si e’ chiesto alla politica di battere un colpo e noi l’abbiamo fatto, l’abbiamo battuto.
Si parla sempre di antipolitica, ma se si riuscira’ a passare dalle parole ai fatti la politica avra’ dato una buona prova di sé.
Pier Ferdinando
Casini: con questa legge elettorale al voto da soli. (Carlo Fusi, il Messaggero)
Casini, addio all’udc «E ora via il Porcellum» (Federica Fantozzi, l’Unità)
Casini: Monti continui, noi con lui. (Gianni Santamaria, Avvenire)
I leader preoccupati. Casini ottiene un vertice a tre. (Paola Di Caro, Corriere della Sera)
Legge elettorale, vertice per uscire dall’impasse. (la Repubblica)
Proposta non indecente a Casini. (Ubaldo Casotto, il Riformista)
Casini: «Il premier non ha secondi fini, siamo con lui». (il Sole 24 Ore)
Casini: per Pasqua riforme in Senato. (il Sole 24 Ore)
Altolà di Casini al centrodestra. (QN)
L’emergenza non è ancora finita
Gran parte del lavoro è stato fatto, ma c’è ancora molto da fare e quello di Monti è l’ultimo governo di questa legislatura. L’emergenza in Europa non è finita, la recessione è fortissima, tante imprese sono in dismissione, tanti giovani non trovano lavoro e il Paese sta facendo sacrifici importanti. Per questo il Governo deve continuare e l’appello che facciamo è sempre lo stesso: senso di responsabilità da parte dei partiti e da parte delle forze sociali e di tutti quelli che vogliono salvare questo Paese.
Pier Ferdinando