postato il 17 Marzo 2012
Le critiche arrivate dagli industriali e dai sindacati alle ipotesi di riforma del mercato del lavoro sono comprensibili. Si tratta di un accordo ancora difficile da raggiungere, ma io sono ottimista. L’accordo ci è imposto dai fatti, dalla situazione, dai comportamenti e alla fine arriverà.
Pier Ferdinando
postato il 17 Marzo 2012
Guardando a una possibile riforma elettorale i sistemi possono essere diversi, ma ineludibile è fare scegliere i cittadini. Basta applicare l’articolo 49 della Costituzione, la nostra proposta di riforma è a disposizione di tutti, ed è la strada giusta.
Pier Ferdinando
postato il 17 Marzo 2012
“Riceviamo e pubblichiamo” di Vincenzo Massimo Pezzuto
Nella vicenda che coinvolge i marò italiani un dato fondamentale non può essere tralasciato: la violazione da parte dell’India delle norme vigenti del diritto internazionale. L’India sembra aver dimenticato che nel diritto internazionale consuetudinario vige il principio dell’immunità funzionale, una regola antichissima in quanto risalente al lontano ’700. I due marò hanno agito nell’ambito di una funzione ufficiale per conto dello Stato italiano, adempiendo la missione anti-pirateria prevista dalla legge italiana e autorizzata dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Pertanto gli atti di un organo dello Stato connessi all’esercizio delle funzioni vanno imputati allo Stato e non alle persone che li hanno commessi.
Quindi un eventuale illecito va direttamente imputato all’Italia nell’ambito del diritto internazionale e non al soldato nell’ambito del diritto penale indiano. A questo punto è auspicabile che l’Italia adotti delle contromisure atte a salvaguardare oltre che i nostri due valorosi connazionali, anche l’incisività e l’efficacia della lotta anti-pirateria, missione che rischia subire un duro colpo a seguito di tale vicenda.
Diverse sono le soluzioni attuabili: l’interruzione dei rapporti diplomatici, la richiesta di apertura di una commissione di inchiesta o di arbitrato, il ricorso al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Non è ammissibile quanto sta accadendo, soprattutto perchè l’Italia ha sempre applicato correttamente il diritto internazionale, malgrado ciò abbia spesso comportato dure reazione da parte dell’opinione pubblica. Un esempio è costituito dalla vicenda Calipari e dal caccia americano in volo a bassa quota che fece precipitare la funivia del Cermis.
postato il 16 Marzo 2012
Sono molto contento e soddisfatto. C’e’ stato un grande clima di costruttività da parte di tutti. E questo significa che c’e’ la volontà di concorrere alla stabilità del Paese.
L’ostinazione del Presidente Monti a volere evitare incontri bilaterali e a promuovere un incontro collegiale ha dato i suoi frutti. La dialettica tra i partiti ci sarà sempre e le incomprensioni parlamentari anche, ma era il momento di confermare il patto che sta alla base del governo Monti.
Pier Ferdinando
postato il 16 Marzo 2012
Aldo Moro è stato un uomo importante per la democrazia italiana. In un’epoca drammatica si deve a lui la ricerca della solidarietà nazionale. E oggi, in un momento di grande difficoltà del Paese, noi stiamo esattamente andando sulla strada della responsabilità e della solidarietà tra partiti diversi per salvare l’Italia dalla catastrofe economica.
Oggi, la commemorazione di Moro assume un significato particolare: ieri si trattava di combattere il terrorismo, oggi la crisi finanziaria.
Pier Ferdinando
postato il 15 Marzo 2012
Sono rare le foto dei politici a lavoro, anzi il più delle volte capita di vedere i nostri rappresentanti sonnecchianti sugli scranni di Montecitorio o Palazzo Madama o peggio impegnati, aiutati dalla tecnologia, in passatempi ludici. Le foto rubate del politico fannullone spopolano in rete e alimentano la cosiddetta antipolitica. C’è stata però in queste ore una bella eccezione, nata dalla bella intuizione di Pier Ferdinando Casini di immortalare con la fotocamera del suo telefonino il vertice tra Mario Monti e i leader dei partiti che sostengono il governo. Non è solo una foto “simpatica”, una bella trovata del leader dell’Udc, ma è la prova tangibile che forse qualcosa in Italia è cambiato. Sono cambiati i nostri politici che messe da parti rivalità e tornaconti elettorali si sono messi a lavorare sodo per il Paese; è cambiato anche il modo di comunicare dei nostri rappresentanti che hanno imparato ad utilizzare i nuovi canali e sono diventati i primi fruitori di quella alfabetizzazione digitale di cui tanto si parla. Quest’ultima però è la sorpresa più gradita per gli addetti ai lavori e per chi lavora a questo blog, un vero e proprio piccolo successo. Grazie ABC e buon lavoro!