17 maggio, Avezzano
postato il 17 Maggio 2012Ore 16.00 – Sala Comunale (Piazza Repubblica)
Conferenza stampa con candidato sindaco Giovanni di Pangrazio
Conferenza stampa con candidato sindaco Giovanni di Pangrazio
Come aiutare i paesi in crisi. (Oscar Giannino, il Messaggero)
Quelli che la politica la guardano dal basso. (Alessandro Zaccuri, Avvenire)
La strana paura di Grillo: il boom del M5s a Parma. (Tommaso Labate, Lettera43)
Catastrofe dietro l’angolo e la Grecia lo dimostra
Al di là del mare, dietro l’angolo, c’è la catastrofe e lo dimostra il fatto che ieri dalle banche greche è stato ritirato un miliardo di euro. Le file dei greci davanti alle banche devono far riflettere anche in Italia, perché in quel Paese la catastrofe è dipesa dalla litigiosità e dagli errori di chi non ha saputo intraprendere le giuste strade. In Italia non servono le false rassicurazioni, non è il momento del populismo e le scelte dolorose e difficili del governo Monti sono l’unico modo per evitare lo spettro della Grecia. Non si può scherzare, la politica mostri lo stesso senso di responsabilità che ha avuto al momento della costituzione del governo.
Pier Ferdinando
Esprimo a nome dell’Internazionale Democratico Cristiana la più ferma condanna verso il violento attentato di Bogotà contro l’ex ministro dell’Interno e della Giustizia colombiano Fernando Londono, che ha portato alla morte di due persone e al ferimento di altre trentotto. Serve uno sforzo comune perché in Colombia il terrorismo non metta a repentaglio gli ideali di pace e democrazia.
Pier Ferdinando
“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati
Investire nella banda larga rappresenta una opportunità di crescita enorme per il paese, basti pensare che nel giro di due-tre anni si potrebbe avere una crescita del pil di circa 3-4% (ovvero circa 65 miliardi di euro) e generare risparmi per aziende e pubblica amministrazione pari a 40 miliardi annui.
Proprio per questo motivo ci siamo sempre battuti perché si investisse nella banda larga e abbiamo salutato con favore l’agenda digitale del governo e oggi appoggiamo in pieno l’iniziativa del governo, che intende proporre di scorporare gli investimenti per abbattere il digital divide dal Patto di Stabilità, in modo da potere sbloccare gli investimenti necessari per spingere il programma di crescita economica dell’Italia.
Ovviamente questo non significa pensionare il Patto di Stabilità, ma ammettere la possibilità di una deroga (la golden rule) per specifici casi e per investimenti necessari alla crescita economica di un paese.
Casini: un disegno criminale contro l’economia italiana. (Fabrizio Frizzi, il Messaggero)
Il vero peccato delle agenzie? Arrivare tardi. (Francesco Manacorda, La Stampa)
Con Monti avanti tutta. (Arnaldo Sciarelli, Europa)
Esempi esteri utili a Giarda per limare la spesa sanitaria. (Luca Scudiero, Il Foglio)
Speciale Forum Pubblica Amministrazione – La sfida del processo telematico. (il Messaggero)
“Riceviamo e pubblichiamo” di Roberto Dal Pan
L’intenzione anticipata dal Governo di procedere, con successivi provvedimenti, ad una rivisitazione delle modalità di riscossione coattiva da parte di Equitalia dei tributi dovuti e non pagati e contemporaneamente alla liberazione di risorse economiche da utilizzare per ridurre i debiti che la Pubblica Amministrazione purtroppo presenta nei confronti di molte imprese è una nuova tappa nel difficile percorso di uscita dalla crisi che attanaglia il nostro Paese.
Fermo restando il concetto che le imposte vanno pagate da tutti in proporzione ai loro averi, è evidente come si debba doverosamente distinguere tra chi si trova in situazione di oggettiva impossibilità ad adempiere a tale obbligo, morale ancor prima che giuridico, e chi invece cerca di fare il furbo ostacolando, eludendo o sottraendosi agli accertamenti ed alle imposizioni tributarie; a maggior ragione si dovrà avere un occhio di riguardo quando l’impedimento a pagare è determinato da una colpevole inadempienza della Pubblica Amministrazione.
Negli ultimi mesi, il governo presieduto dal prof. Monti ha dovuto necessariamente prendere alcune dolorose decisioni in materia economica al fine di arginare la situazione dei conti pubblici che rischiava di trascinare il Paese nel baratro; forse l’impatto avrebbe potuto essere meno pesante se non si fosse perso così tanto tempo nei due anni precedenti tentando soluzioni di “finanza creativa” che hanno avuto l’unico risultato di illudere l’opinione pubblica sul reale stato delle cose.
Consolidato l’argine della spesa, è ora giunto il momento di premere sull’acceleratore della crescita e contemporaneamente provare a mitigare alcuni degli effetti della crisi sulle fasce più deboli ed indifese della popolazione; il rigore nei conti pubblici e la solidarietà non sono voci antitetiche ma anzi trovano la loro fonte di giustificazione nel medesimo sentimento di giustizia sociale. Il “governo dei tecnici”, con il supporto del Parlamento, deve riuscire laddove i precedenti “governi politici” non sono riusciti: inaugurare una nuova stagione di riforme che abbia come denominatore comune non l’interesse del singolo ma il bene comune.
Interviene al convegno “Processo alla riforma del lavoro” promosso da ‘Formiche – Giovani in fondazione’
Ieri le agenzie di rating erano distratte, oggi rischiano di essere parte di un disegno criminale anti europeo e anti italiano. E’ una vergogna che in presenza di nessun elemento nuovo, salvo il deterioramento della situazione economica che vale per tutti i paesi del mondo e per l’Europa, oggi ci sia il declassamento delle nostre banche: è un attentato all’economia del Paese. Ecco perché è importante avanzare al più presto la proposta di un’agenzia di rating europea.
Napolitano: legge elettorale ineludibile. (Umberto Rosso, la Repubblica)
L’amara urgenza di agire. (Carlo Azeglio Ciampi, il Sole 24 Ore)
I vuoti di memoria di Der Spiegel sull’Italia e sulla nascita dell’euro. (Giuseppe Di Taranto, MF)