postato il 11 Settembre 2012
di Giuseppe Portonera
Luca Sofri, giornalista e autore del blog Wittgenstein, ha scritto domenica scorsa un post molto duro, a tratti gratuitamente cattivo, sicuramente disinformato, sul nostro partito. Lo ha scritto partendo da uno dei luoghi comuni più abusati della politica italiana: quello che vuole che l’Udc non abbia una linea politica, non parli di contenuti, si limiti a interessarsi solo di accordi e alleanze. Come ogni luogo comune, è sempre facile da usare: quando hai un buco da riempire, un post che non sai a chi dedicare, ecco che ti ricordi che c’è quel partito che tutti si ostinano a definire ininfluente, piccolo, ma che poi è sempre commentatissimo, qualsiasi cosa decida di fare. Ma, come ogni luogo comune, è anche facilmente smontabile. Andiamo con ordine.
Sofri esordisce andando sul sicuro (e stuzzicando le intelligenze migliori del suo pubblico):
“L’UdC è un non partito, che deve una sua considerevole forza elettorale alla raccolta degli avanzi degli altri partiti”
ma non contento, si procede:
“vota UdC chi non si riconosce in nessuna delle identità diverse incarnate dagli altri partiti, ed è infine rassicurato da un partito che non ha identità”.
e poi spara la bordata finale, accuratamente studiata:
“Conoscete una posizione dell’UdC sulla Giustizia? Sulla Scuola? Sull’articolo 18? Sul precariato? Sulle riforme costituzionali? Sulla ricostruzione della Rai? Sulle liberalizzazioni? Eccetera, grandi e piccole. Due sole posizioni sono chiare, dell’UdC: quelle retrograde e filoclericali sui temi etici e quelle sulla riforma elettorale”
Ora, appena letto questo post, ho immediatamente deciso di rispondere. L’ho fatto alle 22:01 del 9 settembre 2012: solo che il commento, stranamente, è rimasto in attesa di essere moderato fino all’indomani mattina. Dopo aver aspettato invano, ho deciso di farlo notare direttamente a Sofri, tramite un tweet: cinque minuti dopo era stato sbloccato, con relativa risposta dell’autore. Il mio commento è questo:
“Questo post è una delle cose più ridicole che abbia mai letto. E le spiego subito perché (ah, sono in conflitto di interessi, “milito” per l’Udc): si lamenta di non conoscere nessuna posizione chiara dell’Udc; ma mi risulta che lei faccia il giornalista, ha provato a informarsi, a documentarsi?
Andiamo per rapidi punti, non voglio certo svilire il dibattito di qualità che si è sviluppato tra i commenti.
- Sulla Giustizia: abbiamo ripetuto più e più volte che il nostro sistema giustizia ha grosse criticità e vanno risolte con quattro provvedimenti che riteniamo irrinunciabili e non rinviabili: anticorruzione, intercettazioni, responsabilità civile dei magistrati, situazioni delle carceri. Abbiamo ripetuto più e più volte che la Riforma della Giustizia è la prima riforma economica che serve a questo Paese (lo ha ripetuto anche Casini dal palco di Chianciano, oggi), perché la mala giustizia (intesa come somma dei tempi biblici delle cause, dei livelli di corruzione, dell’assenza della certezza del diritto e della legge) ci fa perdere moltissimo in competitività e sviluppo economico. Qui, per esempio, ne ho scritto (ma wow, dirà lei: questi sanno pure scrivere, non si limitano a dire rosari).
- Sull’Art 18: sempre pensato fosse un “non problema”: la riforma del mercato del lavoro deve tutelare i più deboli. Quelli che l’Art 18 non ce l’hanno e non lo avranno mai.
- Sulle riforme costituzionali: su questo le posizioni all’interno del partito sono variegate (mannò, dirà lei: questi qui c’hanno pure le posizioni variegate! mica pensava esistesse solo Giovanardi, nevvero?). Su una cosa concordiamo però: se si vogliono fare davvero queste benedette (e a mio avviso, necessarie) riforme costituzionali, non si possono usare gli ultimi mesi di questa legislatura. Ne serve, di legislatura, una nuova e che sia costituente, fin dal principio.
- Sulla ricostruzione della Rai: abbiamo apprezzato le mosse del Governo e dei nuovi vertici Rai. Il nostro capogruppo in Vigilanza, Roberto Rao, ha sempre ripetuto che l’urgenza è rimettere in sesto i conti dell’azienda e dopo si potrà pensare anche ad aprire al Mercato l’azienda (perché vale il principio del “un servizio pubblico non è necessariamente statale”).
- Sulle liberalizzazioni: mi scusi, ma qui ho riso. Cioè, se lo ricorda chi ha mandato in vacca le liberalizzazioni del Governo Monti? E davvero non si ricorda di cosa dicemmo noi all’epoca? Era per caso in vacanza, aveva il pc spento? Le do una notizia: noi vogliamo un piano serio, organico e vasto di liberalizzazioni e privatizzazioni. (ummaronna!!! un altro post, le giuro che non la importuno più, poi).
Ora, avrà notato che le ho linkato diversi pezzi che ho scritto (il conflitto d’interessi l’ho dichiarato su). Non so se lei, oberato com’è di lavoro e impegnato a scrivere certi post deliziosi, aveva mai buttato prima l’occhio sul sito di Pier Ferdinando Casini (immagino di sì: il lavoro del giornalista è quello di informarsi e informare, no?). Se non l’avesse mai fatto, ci provi: scoprirà che non abbiamo “intellettuali” vicini all’Udc, è vero (?), ma le idee ce le abbiamo lo stesso. Certo, per dire: queste idee le sintetizziamo e le argomentiamo in post che scriviamo noi, semplici ragazzi, che non abbiamo mai pubblicato un libro, insegnato in un’Università prestigiosa, scritto sui grandi giornali nazionali (io però ho diretto il giornale scolastico del mio liceo, ci tengo che si sappia). Semplici ragazzi, ok, ma che non permettono certo di farsi trattare così, con sufficienza e altezzosità (e non dica che è così, mi ha appena detto che sono come il traffico dopato che si compra su Google, gesùmio).
Ultima cosa: il partito cresce per gli scarti che ruba agli altri? Lo vada a dire ai volontari e ai militanti che sono stati a Chianciano, quest’anno. Lo vada a dire ai protagonisti di questo articolo (scritto da un giornalista che aveva prima messo in dubbio l’esistenza dei militanti Udc, poi è venuto qui a Chianciano e ha cambiato idea: chissàcomemai) http://www.repubblica.it/politica/2012/09/08/news/udc-42190931/. Buone cose”.
La controrisposta di Sofri, invece, è questa:
Rispondo a “Portos” (nomi e cognomi da adulti, neanche nell’UdC):
1. Non vedo una sola posizione sulla giustizia in quello che scrive: “riforma della giustizia” la vogliono tutti.
2. E quindi nessuna posizione neanche su questo.
3. posizioni “variegate” e quindi nessuna posizione del partito.
4. “rimettere in sesto i conti”: come, non si sa. Privatizzare? Vendere due reti? Una? Una rete senza pubblicità? Una fondazione? Boh.
Mantengo la mia opinione (informata), mi spiace se ne sia offeso: sui “militanti” e sull’efficienza della macchina non ho mai avuto dubbi, come ho scritto.
In sostanza, a ogni rilievo mossogli il nostro Sofri ha risposto che “io continuo a non vedere nulla”. Perfetto. Facciamo allora che mentre molti giornalisti passano il loro tempo a criticare l’attività politica di un partito, senza neanche conoscerla, noi continuiamo a lavorare, a mettere su idee, a trovare il modo di renderle concrete. E facciamo pure che da ora in poi ce ne freghiamo di chi ci offende e ci tratta con così tanta sufficienza e altezzosità.
(il titolo è preso in prestito dalla canzone degli Articolo 31, I consigli di un pirla)