Abolizione delle province e tagli ai costi della politica: gli emendamenti UDC alla Manovra
Raccogliere l’appello di Napolitano all’unità e a “sbrigarsi con la manovra finanziaria”, e soprattutto a moderare i toni, è un atto dovuto, ma che non ha impedito all’UDC e -in maniera coordinata- a tutte le opposizioni, di presentare degli emendamenti. Con pieno senso di responsabilità, l’UDC ha ridotto a tre i suoi emendamenti, proprio per non appesantire l’iter della finanziaria e contribuire attivamente alla sua genesi.
In particolare mi sembrano degni di menzione due emendamenti: il primo che chiede l’abolizione delle province; il secondo chiede che i tagli agli emolumenti dei politici partano già dal 2012. Quest’ultimo emendamento va anche incontro a quanto chiesto da Draghi, che parlava della necessità di ulteriori tagli se si volevano evitare nuove tasse e mi sembra un atto doveroso verso gli italiani.
Tremonti ha voluto dare avvio a questi tagli dal 2013, non andando a toccare i vitalizi già in atto, perché, afferma, vuole evitare ricorsi in tribunale sui “diritti acquisiti”. Francamente vorrei vedere un simile ricorso, ma al peggio non c’è mai fine. Per questo l’emendamento dell’UDC che anticiperebbe questi tagli al 2012 sarebbe importante, perché servirebbe a fare uscire allo scoperto quei politici bravissimi a parole ma che fanno tutt’altro con i fatti.
L’altro emendamento molto interessante è il taglio delle province che porterebbe ad un risparmio di circa 2 miliardi l’anno, una esigenza avvertita da tutti i cittadini. Anzi, ricordo che era un punto fondamentale nelle promesse elettorali dell’attuale governo; quindi l’UDC chiede che questa promessa sia mantenuta, andando incontro alle aspettative e richieste degli italiani, i quali ormai sono stufi di promesse a cui non seguono mai i fatti.
Una manovra iniqua! tutta sulle spalle delle famiglie. Non si può aspettare oltre credendo alle continue menzogne che ci vengono raccontate. Bisogna protestare , raccogliendo firme, facendo cortei e manifestazioni.
La casta non può essere intoccabile !
Per quanto poco possa contare, avrà il mio voto se come primo punto del Vostro programma ci sarà la riduzione dei costi della politica (inutile precisare che purtroppo Parlamento e Province siano solo una piccola parte del problema).
OT: vorrei anche sapere cosa ne pensa dell’attuale situazione economico-finanziaria internazionale, soprattutto in riferimento alle “ondate” speculative lanciate continuamente dai cosiddetti alleati atlantici (USA) e di “oltremanica” (GB)…
Cordialmente,
Claudio.
giuliana, sono pienamente d’accordo con te… e spero che gli emendamenti di cui sopra, vengano ripescati e vi si dia piena attuazione (dopo apposita votazione).
Il limite della sopportazione é stato abbondantemente superato.Sagunto brucia….E’ mai possibile che la germania della merKel non ci insegni niente..?
E’ assurdo che ancora una volta i sacrifici ricadano sui soliti noti e che non venga presa alcuna niziativa nei confronti dei costi della politica..Alle prossime elezioni Grillo e le estreme faranno il pieno dei voti.Anche l’UDC deve tuonare di più,i tempi del moderatismo in giacca e cravatta,si stanno appannando, nel paese circola un’aria assai pesante………..
Perfettamente d’accordo con i tagli alla cosiddetta casta. E’ una vergogna! Lo dico da iscritto all’Udc. Secondo me Casini è troppo moderato a volte. Bisogna gridare di più. Io firmerò per il referendum contro l’abolizione delle province proposto anche da Fli che è parte integrante del Terzo Polo.