Alitalia, la voce dei risparmiatori
Un post da noi pubblicato di recente, dal titolo “Alitalia: uno scandalo, una truffa o semplice pressapochismo italiano” ha scatenato un vivace botta e risposta tra i commentatori.
Nell’articolo Gaspare Compagno sottolinea: “Sia il premier che il ministro dell’Economia dichiararono ai telegiornali per tutta l’estate del 2008 che i risparmiatori sarebbero stati tutelati. E invece no, perché il rimborso delle obbligazioni avviene con titoli che verranno rimborsati nel 2012 senza interessi”.
Cancellato emendamento dell’Udc. Avevamo evidenziato la nostra attenzione su questo tema. Doveroso, quindi, un aggiornamento su quanto accaduto oggi, 11 gennaio: la maggioranza ha cancellato l’emendamento dell’Udc al milleproroghe, che prevedeva la proroga del termine per richiedere i rimborsi e il risarcimento integrale e non più parziale per i risparmiatori che hanno perso le loro azioni Alitalia. “Come al solito – ha dichiarato il presidente dei senatori Udc Gianpiero D’Alia – l’esecutivo si preoccupa di tutelare i grandi gruppi economici a discapito delle fasce deboli, sembra un Robin Hood al contrario: ruba ai poveri per dare ai ricchi”.
Il dibattito. Ecco alcuni commenti all’articolo precedente.
Paolo da Modena racconta: “sono tre anni che mandiamo mail al parlamento italiano. Con le azioni Alitalia ho perso il 93% dei miei risparmi”.
Mario (Kafka) scrive: “a convincermi ad acquistare le obbligazioni Alitalia non furono solo le parole di Berlusconi ma anche i bilanci di Alitalia che, seppure in perdita da anni, avevano tuttavia un patrimonio netto positivo. Purtroppo gran parte di quel patrimonio è stato semi-regalato (flotta) o regalato (marchio, slot), o il cui valore reale è stato sacrificato per tenere l’azienda in piedi (ma in perdita per altri mesi) per presentarla alla vendita come e quando l’acquirente (CAI) la voleva. E’ vero che è stata salvata una parta dell’azienda, però ciò a discapito dei risparmiatori obbligazionari”.
E ancora, Mirko: “ne abbiamo sentite di ogni tipo:
– “I risparmiatori Alitalia non ci rimetteranno nemmeno un centesimo” ci venne detto.
– Per un anno ci siamo fatti abbindolare dalla chimera della 166 che recitava di un possibile concambio alternativo ad un indennizzo tramite i conti dormienti per obbligazionisti ed azionisti.(dimostratosi inconsistente)
– La Class Action che dopo tanti rinvii è stata recepita priva di efficacia retroattiva.
– Poi gli obbligazionisti sono stati estrapolati da questa tutela per ricevere un indennizzo tramite cedole del tesoro in misura comunque inferiore al 100%.
– Poi una ulteriore mossa a sorpresa, con il decreto anticrisi, noi azionisti abbiamo visto cancellata la tutela prevista dalla legge 166, affibbiata una rocambolesca interpretazione della norma dell’art.2497 codice civile (stranamente a 6 anni dalla sua formulazione diventa meritevole di interpretazione restrittiva a favore dello Stato) in cambio di un minirimborso che nella migliore delle ipotesi corrisponde a 1/3 del capitale investito e da ricevere nel 2012. Questa è stata una soluzione capestro che ha fatto subire un ulteriore danno anche morale. Un ricatto inaccettabile.Uno stato che dopo le tante rassicurazioni e promesse, quando deve assolvere ai propri impegni, continua a cambiare le carte in tavola non è meritevole di fiducia da parte dei cittadini”.
Il tema in rete:
Alitalia: delusione dei risparmiatori
I risparmiatori hanno diritto a un risarcimento
Piccoli azionisti e obbligazionisti truffati
“Avendo chiuso la partita con la vecchia Alitalia che verrà liquidata definitivamente (quando si chiuderà la CIG straordinaria per i dipendenti rimasti e non inseriti in CAI, la vecchia società potrà chiudere definitivamente i battenti, anche perché gli asset venduti e vendibili non bastano a rimborsare tutti i creditori integralmente), Alitalia Cai ha interesse a cercare di sopravvivere (ha i bilanci in perdita) fino al Gennaio 2013 e presentarsi a quella data con una certa “consistenza” in termini di slot, aerei, traffico. Perchè? Perchè (altro fatto noto e acclarato e lo trovate negli accordi del 2008) nel 2013 vi sono due scadenze importanti: nel gennaio 2013 scade la prima clausola di Lock-up per gli azionisti, ovvero il divieto di vendere la propria quota, e quindi gli azionisti potranno vendere agli altri azionisti (tra cui figura Air France) la propria quota. Si sa per certo che molti azionisti non vedono l’ora di liquidare , anche in perdita, la propria quota (per inciso hanno provveduto, Autostrade, Marcegaglia e Benetton in primis a svalutare in bilancio la quota Alitalia di loro pertinenza).”
fonte: https://www.pierferdinandocasini.it/2012/08/16/la-windjet-affonda-cosa-succede-nei-cieli-italiani/
… ed i processi penale e contabile in corso a carico di sette manager alitalia per aver provocato per malagestio il fallimento della compagnia di bandiera come si inquadrano in questa vicenda che, secondo pezzati, dovrebbe vedere insoddisfatti i creditori della vecchia alitalia e la diaspora in perdita dei capitani coraggiosi guidati da colaninno …? … il ministero del tesoro non farà proprio nulla per evitare che il caso alitalia passi alla storia come la peggiore sconfitta economica italiana di tutti i tempi …? …
@ salvatore: la questione tra vecchia aza e cai, ormai si è chiusa, come ho scritto nell’articolo sulla windjet.
Per inciso, la vicenda sta andando come ho sempre detto da 4 anni a questa parte. Detto ciò, a gennaio credo che finalmente ammetterai che avevo ragione.
Sull’aspetto penale: come ogni studente di giurisprudenza sa, avresti pienamente ragione se fossimo nel caso di Parmalat, ovvero un Tanzi che falsifica i bilanci e i risparmiatori non ne sanno nulla (per inciso, anche in quel caso ai risparmiatori non è andata troppo bene), perchè in quel caso vi è la frode. Ma nel caso dell’alitalia, non è che i risparmiatori fossero all’oscuro. Fu dichairato urbi et orbi che alitalia stava fallendo, quindi investimento a rischio. Da nessuna aprte era scritto che il capitale investito su Alitalia era garantito.
L’epilogo cui assistiamo lo vado dicendo da 4 anni e francamente non ne sono stupito.
detto ciò, basta aspettare il 31/12/12 per vedere come finirà con i ctz.
@ salvatore: in ogni caso salvatore, sei una persona preparata e intelligente e, direi (sperando che tu non ti offenda), con un pò di anni più di me (che ne ho 37). Devo essere io a spiegarti come va il mondo? L’evidenza dei fatti, la tempistica e tutto il resto, ha seguito pedissequamente quel che si diceva da 4 anni a oggi. Saremo stati pessimisti, saremo stati poco fiduciosi, ma finora non siamo stat ismentiti dai fatti.
Può essere che nei prossimi mesi saremo smentiti? Ne dubito, ma staremo a vedere. Ormai mancano 4 mesi.
Ultima cosa: il processo ai 7 manager che diceva lei, anche se vedesse i 7 manager condananti, dovrebbero essere loro a risarcire, e sinceramente dubito che possano pagare centinaia di milioni di euro.
precisazioni per il sig. Pezzati:
– la vicenda Alitalia, compagnia di bandiera partecipata dal Tesoro, ben attualizzata nell’odierno articolo di Linkiesta a firma Marco Giovanniello dal titolo “Air France non la sposa, Alitalia si concede un flirt arabo” – vedi link sottoriportato – è del tutto diversa da quella Parmalat sulla quale hanno fatto anche un film – “Il gioiellino” di Andrea Molaioli con Tony Servillo e Remo Girone – ma che resta sempre un’azienda privata;
– non credo che sarà mai realizzato un film sulla vicenda Alitalia con protagonisti Ministri del Tesoro e Sottosegretari che si mettono d’accordo per truffare i risparmiatori italiani che hanno avuto fiducia nella Compagnia di Bandiera Italiana fino a quando i loro titoli sono stati espropriati con la promessa di cui al comma 2 dell’art. 3 del dl 138/08;
– la vicenda Alitalia è diversa da qualsiasi altra similare di aziende private, tanto è vero che per essa ha aperto un apposito procedimento la Corte dei Conti cosa che la Magistratura Contabile non si è mai sognato di fare per casi come quelli Parmalat e Cirio;
– la vicenda Alitalia è stata trattata in tutti i suoi aspetti, finanziari, di tutela dei rapporti di lavoro, dei creditori e dei risparmiatori, che hanno creduto nella Compagnia aerea partecipata dallo Stato Italiano, da tutti i Gruppi Politici presenti nell’attuale Parlamento con mozioni, interpellanze, interrogazioni, emendamenti, odg e perfino con un preciso progetto di legge, l’A.C. 4478 Compagnon + 12;
– non mi pare che per i casi Parmalat e Cirio penda in Parlamento una proposta di legge che preveda il completamento del rimborso dei relativi risparmiatori, i quali non hanno potuto far altro che rivolgersi alla Magistratura Penale;
– se i sette Manager nominati dal Tesoro dovessero essere condannati, anche il Tesoro dovrà rispondere in via solidale per il disastro.
http://www.linkiesta.it/blogs/rotta-verso-il-mercato/air-france-non-la-sposa-alitalia-si-concede-un-flirt-arabo?nocache=1#comment-70053
@ salvatore: 1) alitalia era una azienda privata. Fosse stata pubblica, non sarebbe mai stata quotata in borsa.
2) non sono un regista, nè un produttore cinematografico, ma mai dire mai.
3) talmente divrsa ceh però la corte dei conti si sogna dal redarguire il precedente governo per il rimborso alitalia
4) tutto vero, tutto corretto. Ma alla fine della fiera cosa ha prodotto tutto questo “muoversi”? E’ da anni che ci sono odg, propsote, interrogazioni e così via. Hanno prodotto qualcosa? No. Giacciono nei cassetti a prendere polvere.
5) la proposta di legge può pendere in parlamento, ma come detto nel precedente punto 4, è lì a prendere polvere.
6) in base a quale principio il Tesoro dovrà risponderne? le ricordo che il tesoro suggerisce la nomina, ma poi tale nomina viene avallata dagli organi competenti. Inoltre il Tesoro, e gli altri azionisti, propngono i manager, ma poi sono i manager a gestire. Altrimenti si potrebbe pensare che anche gli azionisti parmalat fossero d’accordo con tanzi per realizzare la truffa suddetta.
7) conosco l’articolo che ha postato. e non mi sembra per niente incoraggiante verso i suoi desiderata.
Cmq, sig. Salvatore, come le ho detto ampiamente da 4 anni a questa parte, basta attendere. l’1 gennaio 2013 vedremo chi avrà ragione e chi dovrà ammettere di avere torto. Io da parte mia sono pronto scrivere pubblicamente che avevo torto. Spero che lei sia altrettanto disposto.
… pezzati, io non dovrò dire a nessuno di avere avuto torto se il primo gennaio 2013 verranno accreditati sul mio conto corrente 29 mila euro di ctz_aza anziché €. 88.077,00 investititi nella vecchia alitalia … non sono un soggetto pubblico con doveri di esposizione esterna … non lo sono mai stato … né mai lo sarò … sono solo un ex pubblico ufficiale ligio al proprio dovere ed al rispetto delle regole costituzionali su cui ha giurato davanti ad un Prefetto della Repubblica …
… 1) aziende pubbliche quotate in borsa: enel, eni, poste, finmeccanica …
… 2) in quel film che lei eventualmente realizzerà sulla vicenda Alitalia, si ricordi, per favore, di mettere in luce la figura tutelare dell’Onorevole Angelo Compagnon;
… 3) la Corte dei Conti non redarguisce … la Corte dei Conti condanna …
… 4) l’interrogazione 5/07191 Benamati + 5 del 26.06.2012 non credo che abbia tanta polvere sopra …
… 5) in data 21.06.2012 ore 17:11, l’Onorevole Angelo Compagnon mi ha inviato via email il seguente messaggio: «Mi sono formalmente rivolto al Presidente della VI Commissione Finanze, On. Conte, per sollecitarlo a proporre nei prossimi uffici di presidenza la calendarizzazione della mia pdl 4478. La terrò informata del seguito che avrà la mia segnalazione. Con molti cordiali saluti, On. Angelo Compagnon» …
… 6) il principio in base al quale il Tesoro risponde della «malagestio» che ha causato il fallimento della vecchia alitalia è questo: Costituzione – Articolo 28 – «I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici» …
… 7) l’odierno articolo di Linkiesta a firma di Marco Giovanniello dal titolo “Air France non la sposa, Alitalia si concede un flirt arabo” parla di aumento di capitale alitalia_cai e questo, secondo me, significa anche «offerta di ingresso agevolato 1:1 dei risparmiatori alitalia in cai» …
@ salvatore.
sul punto 1), le aziende da lei elencate non sono pubbliche. Sono private.
Erano pubbliche e sono state privatizzate. Si rilegga i prospetti infomrativi prodotti in illo tempore, e un pò di diritto commerciale.
sugli altri punti: chiaro che lei non deve fare nulla, in quanto non è obbligato. Chiaro anche che lei parla con una persona che le date le conosce e, a meno di risvolti improvvisi nei prossimi 4 mesi, l’epilogo sarà quello, indipendentemente dalal sua ammissione. Il fatto di ammettere i propri errori è una questione di onestà intellettuale (con questo non intendo dire che lei è disonesto, tutt’altro, solo non mi viene in mente un termine migliore), la stessa che mi ha fatto dire oggi “scusa, ho sbagliato” ad un mio amico per un discorso che non sto qui a dirle per non tediarla.
sugli altri punti: non sa la velocità con cui si accumula la polvere. spero di sbagliarmi, ma l’epilogo sembra essere quello che ho tracciato. Sarò smentito?
Lo spero per i suoi risparmi, ma ne dubito fortemente.
@ salvatore: dimenticavo: le poste non sono quotate e sono partecipate interamente dal tesoro, quindi è un soggetto pubblico, le altre, essendo quotate in borsa sono sosggetti privati, per cui chi gestiva la vecchia aza non era un funzionario pubblico
… Pezzati, anche per questa volta chiudiamola qui … in quanto alle scuse connesse con una presunta onestà intellettuale di cui lei presume di essere dotato, sarebbe come pretendere che un paziente dovesse chiedere pubblicamente scusa per essersi sbagliato ad affidarsi alle cure ospedaliere che gli hanno provocato, per incuria e negligenza del personale medico e paramedico, l’aggravamento della malattia da cui cercava di guarire …
@ salvatore: d’accordissimo nel chiuderla qui anche stavolta (come succede ogni qual volta si dicono cose a lei non gradite, ma ceh dovrei fare??? illuderla e dirle che ha ragione su tutto? sarebbe disonesto). Solo un appunto: la sua similitudine è fuor di luogo. L’onestà intellettuale cui io mi riferisco è quella del paziente che chiede scusa per avere usato medicine non prescritte senza avere conoscenze di medicina.
In fondo lei ha deciso di investire su alitalia autonomamente, non ha coinvolto nessun dottore nella sua decisione, e i nostri avi, saggiamente, dicevano: “chi è causa del sul male, pianga se stesso”.
@ salvatore: per altro, ho sempre ritenuto che ammettere i propri errori sia una cosa lodevole.
@ Mario Pezzati
Concordo con tutto quanto lei ha espresso all’illuso Salvatore.
Evidenza dei fatti…. tempistica ….polvere ….
Sull’onestà morale avrei da fare un’osservazione ad alta voce.
Avremmo almeno la pretesa che fosse una qualità dimostrata anche dall’on. Casini il quale dovrebbe cospargersi il capo di cenere e, PUBBLICAMENTE, su questo … forum, blog, insomma , quello che preferisce lei, chiedesse scusa per aver illuso centinaia di azionisti , ammettendo che l’UDC non ha fatto tutto ciò che poteva fare . Soprattutto da quando l’UDC è parte della maggioranza parlamentare che tiene in piedi l’attuale governo Monti.
Se fosse possibile, lo riferisca al sig. Casini.
Grazie
@ Redazione
Oggetto: Promemoria per eventuale citazione giudiziaria da inoltrare nel gennaio 2013 al Tribunale Civile competente per territorio e per conoscenza al Tribunale Ordinario – Sezione Fallimentare – di Roma, al Tribunale – Sezione Penale – di Roma ed alla Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio [allegare atto di cessione delle azioni, comunicazione bancaria di avvenuta assegnazione dei ctz 31 dic. 2012 in cambio dei titoli az e copia del comunicato Mef n. 163 del 16.09.2010].
– Espropriato in data 04.06.2008 di 110.000 azioni della vecchia Alitalia acquistate tra il 2006 ed il 2008, sospese in borsa con atto di imperio governativo unilaterale, mi sono visto successivamente costretto, in mancanza di efficaci e veloci sbocchi alternativi, unitamente a circa 100 mila altri piccoli risparmiatori coinvolti, ad aderire all’Ops del Ministero del Tesoro, cedendo in data 27.08.2009 i miei titoli a 27 centesimi di euro cadauno, valore inferiore di oltre la metà rispetto a quello nominale di 93 centesimi di euro [capitale sociale diviso numero azioni emesse], riportando così, obtorto collo, una lesione ultra dimidium prodotta da una patologica formazione dell’accordo per anomala alterazione del sinallagma, con consistente difformità delle prestazioni dai valori di mercato, e per la sussistenza di uno stato di pericolo e di bisogno che ha consentito al Mef di ottenere un eccessivo profitto ai danni del cedente iugulato.
– Ho recentemente appreso che sette manager della vecchia Alitalia, nominati tra il 2001 ed 2007 dal Ministero del Tesoro, azionista di maggioranza dell’Azienda Partecipata, sono stati rinviati a giudizio dal Gip del Tribunale Penale di Roma per bancarotta fraudolenta da «malagestio» in danno di dipendenti, creditori, azionisti e risparmiatori della nostra gloriosa compagnia di bandiera e che anche la Corte dei Conti ha in merito aperto un’apposita inchiesta per danno erariale.
– http://www.corriere.it/notizie-ultim…00333335.shtml
– http://video.sky.it/news/cronaca/cra…le/v122063.vid
– Avendo, pertanto, subito un danno patrimoniale di 73.300 euro, materializzatosi in data 01.01.2013 con l’avvenuto accredito sul mio conto corrente di 29.000 euro anziché del minimo spettante di 102.300 euro, chiedo il relativo risarcimento economico nonché quello morale da stress d’attesa, quantificabile in almeno 50.000 euro, causato anche dalle aspettative insorte a seguito di reiterati impegni assunti dal Governo Berlusconi [vedi nota n. 1], recepiti dal Governo Monti [vedi nota n. 2], in ordine al completamento di detto parziale rimborso di 29 mila euro.
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1] In data 27.07.2009, nell’ambito della discussione parlamentare di conversione del DL 78/09, che per gli azionisti della vecchia Alitalia prevede un indennizzo con titoli di Stato ad un valore di 0,2722 euro per azione, viene accolto come raccomandazione l’ODG 9/02561-A/0483, presentato alla Camera dall’On. Franco Narducci del PD, che «impegna il Governo a definire misure che permettano il rimborso integrale delle azioni Alitalia senza alcuna riduzione e senza alcun limite per i piccoli azionisti».
In data 25.11.2009 viene accolto l’ODG 0/2936/IX/36 presentato dall’On. Alessandro Montagnoli della Lega Nord presso la IX Commissione della Camera che «impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa volta a destinare i maggiori introiti della liquidazione della vecchia Alitalia alla copertura delle perdite finanziarie subite dagli azionisti della società alla data del 4 giugno 2008».
In data 29.07.2010, viene accolto l’ODG 9/3638/949 presentato dall’On. Gian Carlo Di Vizia della Lega Nord che «impegna il Governo, se le condizioni di finanza pubblica lo consentono, a trovare nuovi strumenti per tutelare ed indennizzare gli ex azionisti e obbligazionisti di Alitalia, prevedendo anche forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia».
In data 21.06.2011, nella seduta della Camera n. 489 per il voto di fiducia al DL 70/11, il Sottosegretario di Stato Alberto Giorgetti accoglie l’ODG 9/4357-A/11815 Compagnon che «impegna il Governo a dare concreta ed immediata attuazione agli impegni assunti in merito al rimborso degli azionisti e obbligazionisti della vecchia società Alitalia» e l’ODG 9/4357-A/ 14916 Di Vizia che «impegna l’Esecutivo a procedere, entro il dicembre 2012, al completamento del parziale rimborso degli obbligazionisti e piccoli azionisti Alitalia di cui all’articolo 7-octies del decreto legge 10 febbraio 2009 n. 5 e successive modifiche, anche prevedendo nuovi strumenti di indennizzo e forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia».
In data 05.07.2011, nella seduta n. 22 delle Commissioni Riunite V e VI del Senato, in sede di discussione presso del disegno di legge n. 2791 di conversione in legge, con modificazioni, del DL 70/11, il Sottosegretario Alberto Giorgetti accoglie il più dettagliato ODG 0/2791/23/050617 Butti-Musso che, preso atto dei nuovi strumenti di indennizzo e delle forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia previste dall’ODG 9/4357-A/149 Di Vizia, «impegna il Governo a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a far sì che detto concambio, da offrire ai risparmiatori Alitalia che risulteranno in possesso dei CTZ 31 dicembre 2012 concessi a seguito dell’adesione all’OPS (Offerta pubblica di scambio) del Ministro dell’economia e delle finanze scaduta il 31 agosto 2009, venga attuato, in ossequio al fondamentale principio del ripristino dello status quo ante, con riguardo alla loro originaria posizione quantitativa e qualitativa di ex soci az, in forma gratuita e paritaria e senza il limite dei 100 mila euro per gli obbligazionisti e dei 50 mila euro per gli azionisti, anche a risarcimento della lunga e logorante attesa iniziatasi da quando le azioni sono state prima sospese il 4 giugno 2008 e poi revocate in borsa il 20 gennaio 2009».
In data 05.07.2011 nella seduta n. 495 della Camera dei Deputati viene annunciata la proposta di legge 447818 Compagnon, Occhiuto, Bosi, Poli, Ruggeri, Delfino, Volontè, Binetti, Ricardo Antonio Merlo, Pezzotta, Tidei, Barbieri, Gianni, relativa a «modifiche all’articolo 7-octies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, concernente misure in favore degli obbligazionisti e dei piccoli azionisti della società Alitalia – Linee aeree italiane SpA» che prevede l’elevazione del rimborso al 100% per gli obbligazionisti ed a 1.35 euro ad azione per gli azionisti alitalia aderenti all’OPS del Mef scaduta il 31.08.09 senza il limite attuale dei 100mila euro per gli obbligazionisti e dei 50mila euro per gli azionisti, presentata il 30.06.11 e assegnata in sede referente alla Commissione Finanze in data 03.08.2011.
2] Nella seduta della Camera n. 562 del 16.12.2011 per il voto di fiducia al cosiddetto «Decreto Salva-Italia» 201/11, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda accoglie l’ODG 9/04829-A/08019 Compagnon che «impegna il Governo ad approfondire la vicenda riguardante i piccoli risparmiatori Alitalia valutando l’opportunità, quando le circostanze lo consentiranno, di dare seguito agli impegni già assunti in questa sede al fine di dare una risposta definitiva agli azionisti e obbligazionisti della vecchia società Alitalia».
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… che ne pensate …? … si può fare …? … aspetto con ansia un vs. cortese, illuminato, equilibrato parere, espresso, si spera, dopo avere acquisito, in merito, il consulto forense che voi riterrete più appropriato … il sig. Pezzati è fuori in quanto rivelatosi, purtroppo, troppo fazioso ed improducente … almeno per quanto riguarda la vicenda risparmiatori alitalia, per la quale, essendo ormai alla fase finale, non ci possiamo più permettere, di perdere altro tempo prezioso, per mania di polemica o per pressappochismo, con inutili ed asfittiche diatribe di tipo personalistico …
Salvatore, basta, falla finita, te devi rassegnà, i soldi ormai non li vedrai mai piu, è inutile che continui a scrivere deliri onnipotenti, lo stato italiano, e i politici italiani non gliene pò fregà nulla di te, te lo ripeto i tuoi soldi non li vedrai mai più, ti hanno fregato bene bene, se continui così te cacciano pure da sto blog, godite la tua vecchiaia da morto de fame, visto che non c’iai più un centesimo e pensa a quei signiori che dicevano “Nessun risparmiatore Alitalia perderà un centesimo”, buciardi e ladri…, ciao Salvatò.
… «il lustro che merita un marchio che è uno dei simboli del nostro Paese» … questo ha detto oggi Ragnetti … abbiamo investito in questo marchio i risparmi di una vita … vogliamo recuperarli quali genitori ancora responsabili di figli che ne hanno bisogno ora più che mai … !!! …
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Alitalia rafforza l’attività commerciale con nuovi incarichi
“E’ con soddisfazione ed entusiasmo che faccio a tutti i miei migliori auguri” dichiara l’AD di Alitalia Andrea Ragnetti. “Con queste scelte organizzative ho voluto dare più incisività e coerenza alla nostra struttura, e sono certo che Alitalia ne beneficerà in maniera rapida e sostanziale. Ci aspetta un periodo impegnativo, gli obiettivi da raggiungere sono sfidanti, specie in un momento di crisi mondiale come quello che stiamo attraversando. Confido però nella nostre persone, nel sostegno dei nostri azionisti e nella fiducia accordataci dai nostri clienti e sono certo che tutti insieme riusciremo a garantire il lustro che merita ad un marchio che è uno dei simboli del nostro Paese”. 07/09/2012 11.25.00
http://www.italiavela.it/articolo.asp?idarticolo=alitalia-rafforza-attivita-commerciale-con-nuovi-incarichi_15231
Salvatore, io i 50.000 euro per lo stress da attesa li chiederei subito e comunque.
Anche se al 31 dicembre ci dovesse essere il pieno rimborso, il danno da stress sarebbe stato comunque procurato e dunque…
… Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo, «per la carità», come diceva Giorgio prima di scomparire, purtroppo, per troppo stress d’attesa, non ti basta avere a disposizione un forum tutto tuo e dei tuoi soci anti azionisti vecchia alitalia [http://www.finanzaonline.com/forum/obbligazioni-titoli-di-stato/1389791-risparmiatori-alitalia-traditi-dai-politici-52.html] dal quale avete cacciato via, con la conclamata complicità di moderatori incapaci, ogni voce che parlasse a favore del «ristoro integrale» degli azionisti soci della vecchia Alitalia, rei di aver riposto illimitata fiducia in una struttura pubblica dal marchio storico molto famoso ed attraente, così come confermato oggi da Ragnetti …? … pretendi di intervenire ovunque nel web si parli di «ristoro integrale degli azionisti della vecchia alitalia» dalla quale voi, come obbligazionisti, particolarmente competenti in questioni di borsa, vi vantate [mi riferisco, in particolare, a Thanos – http://www.finanzaonline.com/forum/obbligazioni-titoli-di-stato/1319015-alitalia-azionisti-obbligazionisti-e-cartastraccia-71.html#post31062402 ] di essere già stati adeguatamente corrisposti …? … lasciate, dunque, che gli azionisti della vecchia alitalia cerchino di essere chiamati dall’ azienda della quale sono ancora soci in considerazione del fatto che l’adesione alla cessione al Mef è nulla per intervenuta frode di sette manager rinviati a giudizio per malagestio …
non è molto bello definire “incapaci” degli amministratori solo perchè non fanno quel che tu pensi sia giusto.
… fatti, pezzati, e non solo parole … questo si spera ci sia nella prossima legislatura … io e giorgio siamo scappati dal forum risparmiatori alitalia del fol perché sistematicamente beffeggiati oltre misura e senza rispetto di alcuna regola prevista da thanos, da kafka, da jetsep, da bartipestalozzi, tutti obbligazionisti appagati del rimborso all’80% … non ci avete mai concesso il minimo respiro per potere dire la nostra quali azionisti della vecchia alitalia traditi nei loro risparmi fiduciari concessi al tesoro … per non parlare di quello che avete detto a cioppolo per aver osato avanzare la più che plausibile ipotesi di una prossima offerta privilegiata di titoli cai ai risparmaiotri alitalia in caso di aumento di capitale di cui ormai tutti parlano …
conosco benissimo il fol e le vicende ad esso legate. non mi sembra che vi sia stata alcuna scorrettezza da parte degli admin i quali, spesso, l’hanno pure accontentata quando chiedeva le bannature di questo o quell’utente.
nessuno vi ha zittito, ma avete espresso per 4 anni le vostre teorie, che vi sono state confutate con ragionamenti logici e fatti. Non può pretendere che se uno non è d’accordo con lei, debba tacere e dirle “si, ha ragione lei” anche se pensa il contrario solo per farla contento.
L’ipotesi di cioppolo era irrealistica e non vi è mai stata una minima prova a sostegno della sua tesi. Ha continuato a spostare la scadenza della famosa cioppolata e ogni volt ai fatti lo hanno smentito.
In ogni caso la vicenda a breve dovrebbe finire.
@ Redazione
… il fatto di cui ancora forse non si rende conto pezzati è che per gli azionisti aderenti esiste la possibilità di chiedere la rescissione dell’adesione all’ops del mef in quanto costretti a cedere dopo l’esproprio i loro titoli ad un valore inferiore di oltre la metà rispetto a quello nominale [lesione ultra dimidium] … mentre gli obbligazionisti non possono farlo in quanto soddisfatti all’80% … la questione, dunque, chiusa per gli obbligazionisti è ancora del tutto aperta per gli azionisti, soprattutto per quelli ancora in possesso dei ctz [odg 0/2791/23/050617 Butti-Musso accolto il 05.07.2011] …
secondo me tale possibilità che tu vedi, non esiste. cmq, basta che fai apposita richiesta ad un giudice e vedrai se accolgono la tua richiesta.
MOlto semplice, mi sembra, no?
per me non ci fu alcuna costrizione, infatti cioppolo non ha aderito, per te (non so su che base) invece si.
ma ripeto, hai una vvocato di fiducia? contattalo e fate la richeista al giudice e buona fortuna.
… il problema, pezzati, non è quello di fare causa al mef ed è ovvio che per fare causa bisogna rivolgersi ad un avvocato abilitato così come prevede, purtroppo, la procedura penale, civile ed amministrativa … non c’è bisogno che tu ripeta questo solito ritornello da 4 anni a questa parte … il mio problema è quello di prevenire finché sarà possibile questa causa della quale so già tutto in partenza sia sul come impostarla sia sul come andrebbe a finire … le ambasciate sono state create proprio per questo stesso fine … intrattenere rapporti con gli stati esteri, avere contezza di eventuali conflitti e prevenirne, se possibile, le conseguenze infauste che nel diritto internazionale si risolvono con la dichiarazione di guerra … se ti può fare felice, posso dirti di avere già inviato via email il mio promemoria contro il mef all’avvocato che sta seguendo una causa contro il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che a suo tempo mi ha incautamente imposto un divieto per un edificio non risultato trascritto nell’apposito registro pubblico degli immobili da tutelare e che aspetto in merito il risarcimento danni … credo che i tecnici del mef sappiano che sono pronte citazioni di azionisti insoddisfatti della vecchia alitalia in caso di mancato adeguamento in autotutela del giusto ristoro o di mancata offerta di concambio agevolato da parte di cai … aspettiamo e vediamo cosa succede entro il 31.12.2012. … ogni giorno è buono per il risolutivo ripensamento dell’ultima ora ai sensi dell’odg 9/04829-A/08019 Compagnon accolto dal Ministro Giarda il 16.12.2011 …
E per un’eventuale causa futura non dimentichiamo l’intervista del 13.01.09 a Otto e Mezzo su La 7 a Cota, allorché questi, richiesto dalla Gruber sulla sorte dei vecchi azionisti Alitalia, ebbe a dire che « … la Cai se ne sarebbe fatto carico quando fosse andata in profitto … » … http://www.la7.it/ottoemezzo/pvideo-stream?id=39738 . … min. 30:53-31:46 …
Anche questa la possiamo mettere tra le promesse disattese.
… l’intervista di cota è un fatto rilevante ma non è un odg, pestalozzi … un odg è un fatto giuridico di indirizzo politico previsto dai regolamenti delle camere del nostro parlamento … si può ironizzare quanto si vuole, fino a disperarsi per non suscitare nessuna reazione nel forum di riferimento, ormai in abbandono, ma è così … l’odg accolto dal governo è un fatto giuridico … un fatto giuridico di rilevanza costituzionale … come tale può costituire oggetto di riferimento ben preciso anche in una causa giudiziaria …
@ Redazione
oggetto: Reductio ad aequitatem entro il termine di scadenza dei ctz_az 31.12.2012. Principali punti dell’eventuale causa contro il Mef per rescissione dell’adesione all’Ops scaduta il 31.08.2009.
– Esproprio unilaterale delle azioni avvenuto in data 04.06.2008 dopo che era stata lanciata nell’aprile precedente un’apposita campagna, in occasione della propaganda elettorale per il rinnovo del Parlamento Nazionale, per il consolidamento ed il rilancio della nostra Compagnia di Bandiera con conseguente induzione in uno stato di disagio psicologico e mancanza della necessaria lucidità di scelta [consenso viziato]
– Inottemperanza da parte di Cai, resa nota in data 22.01.2009 dal sottosegretario Giorgetti nella risposta all’interrogazione 5-00865 Fluvi, al disposto preliminare del comma 2 dell’art. 3 del dl 134/08 [«Al fine della tutela del risparmio i piccoli azionisti ovvero obbligazionisti di Alitalia-Linee aeree italiane S.p.A., che non abbiano esercitato eventuali diritti di opzione aventi oggetto la conversione dei titoli in azioni di nuove società …»]
– Valutazione delle azioni az nel luglio 2009 al valore di 27 centesimi di euro anziché a quello nominale di 93 centesimi di euro dato dal prodotto della divisione del capitale sociale e le azioni in circolazione
– Richiesta rinvio a giudizio di 7 manager nominati tra il 2001 ed il 2007 dal Ministero del Tesoro accusati di aver causato il fallimento della compagnia di bandiera per malagestio
– Conseguente avvio di istruttoria per responsabilità erariale a carico di detti manager da parte della Procura Regionale del Lazio della Corte dei Conti
– Per quanto riguarda il dies a quo della decorrenza della prescrizione, nel caso dei ctz 31.12.2012 il termine di prescrizione attuale decorre dal giorno della loro scadenza, tempo nel quale è stato previsto in partenza la concreta fissazione del loro valore effettivo [«Un fervido dibattito è sorto in ordine al dies a quo dal quale fare decorrere il termine di prescrizione annuale. Nonostante la chiara disposizione legislativa, la giurisprudenza è giunta infatti a statuire che, in caso di contratto in cui il prezzo di una delle prestazioni non sia determinato ma solo determinabile, il dies a quo coincida con il momento in cui il prezzo viene concretamente determinato (26)»]
– Considerato, infine, che il valore reale del titolo az cristallizzatosi al momento del suo ritiro d’autorità dalla negoziazione in borsa non può che essere considerato quello nominale di 93 centesimi di euro, la rescissione del contratto di che trattasi comporterà o la restitutio in integrum, con l’ingresso dell’azionista nella nuova alitalia con lo stesso numero di azioni che lo stesso deteneva nella vecchia alitalia al momento della chiusura, oppure la liquidazione in denaro di detti titoli per un valore di 102.330 euro anziché di 29.000 euro, oltre, ovviamente, il risarcimento dei danni morali causati dallo stress d’attesa, quantificabili in 50.00 euro [vedi nota 1]
http://www.altalex.com/index.php?idnot=3088
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In data 27.07.2009, nell’ambito della discussione parlamentare di conversione del DL 78/09, che per gli azionisti della vecchia Alitalia prevede un indennizzo con titoli di Stato ad un valore di 0,2722 euro per azione, viene accolto come raccomandazione l’ODG 9/02561-A/0483, presentato alla Camera dall’On. Franco Narducci del PD, che «impegna il Governo a definire misure che permettano il rimborso integrale delle azioni Alitalia senza alcuna riduzione e senza alcun limite per i piccoli azionisti».
In data 25.11.2009 viene accolto l’ODG 0/2936/IX/36 presentato dall’On. Alessandro Montagnoli della Lega Nord presso la IX Commissione della Camera che «impegna il Governo ad adottare ogni utile iniziativa volta a destinare i maggiori introiti della liquidazione della vecchia Alitalia alla copertura delle perdite finanziarie subite dagli azionisti della società alla data del 4 giugno 2008».
In data 29.07.2010, viene accolto l’ODG 9/3638/949 presentato dall’On. Gian Carlo Di Vizia della Lega Nord che «impegna il Governo, se le condizioni di finanza pubblica lo consentono, a trovare nuovi strumenti per tutelare ed indennizzare gli ex azionisti e obbligazionisti di Alitalia, prevedendo anche forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia».
In data 21.06.2011, nella seduta della Camera n. 489 per il voto di fiducia al DL 70/11, il Sottosegretario di Stato Alberto Giorgetti accoglie l’ODG 9/4357-A/11815 Compagnon che «impegna il Governo a dare concreta ed immediata attuazione agli impegni assunti in merito al rimborso degli azionisti e obbligazionisti della vecchia società Alitalia» e l’ODG 9/4357-A/ 14916 Di Vizia che «impegna l’Esecutivo a procedere, entro il dicembre 2012, al completamento del parziale rimborso degli obbligazionisti e piccoli azionisti Alitalia di cui all’articolo 7-octies del decreto legge 10 febbraio 2009 n. 5 e successive modifiche, anche prevedendo nuovi strumenti di indennizzo e forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia».
In data 05.07.2011, nella seduta n. 22 delle Commissioni Riunite V e VI del Senato, in sede di discussione presso del disegno di legge n. 2791 di conversione in legge, con modificazioni, del DL 70/11, il Sottosegretario Alberto Giorgetti accoglie il più dettagliato ODG 0/2791/23/050617 Butti-Musso che, preso atto dei nuovi strumenti di indennizzo e delle forme di concambio con le azioni della nuova Alitalia previste dall’ODG 9/4357-A/149 Di Vizia, «impegna il Governo a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a far sì che detto concambio, da offrire ai risparmiatori Alitalia che risulteranno in possesso dei CTZ 31 dicembre 2012 concessi a seguito dell’adesione all’OPS (Offerta pubblica di scambio) del Ministro dell’economia e delle finanze scaduta il 31 agosto 2009, venga attuato, in ossequio al fondamentale principio del ripristino dello status quo ante, con riguardo alla loro originaria posizione quantitativa e qualitativa di ex soci az, in forma gratuita e paritaria e senza il limite dei 100 mila euro per gli obbligazionisti e dei 50 mila euro per gli azionisti, anche a risarcimento della lunga e logorante attesa iniziatasi da quando le azioni sono state prima sospese il 4 giugno 2008 e poi revocate in borsa il 20 gennaio 2009».
In data 05.07.2011 nella seduta n. 495 della Camera dei Deputati viene annunciata la proposta di legge 447818 Compagnon, Occhiuto, Bosi, Poli, Ruggeri, Delfino, Volontè, Binetti, Ricardo Antonio Merlo, Pezzotta, Tidei, Barbieri, Gianni, relativa a «modifiche all’articolo 7-octies del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, concernente misure in favore degli obbligazionisti e dei piccoli azionisti della società Alitalia – Linee aeree italiane SpA» che prevede l’elevazione del rimborso al 100% per gli obbligazionisti ed a 1.35 euro ad azione per gli azionisti alitalia aderenti all’OPS del Mef scaduta il 31.08.09 senza il limite attuale dei 100mila euro per gli obbligazionisti e dei 50mila euro per gli azionisti, presentata il 30.06.11 e assegnata in sede referente alla Commissione Finanze in data 03.08.2011.
Nella seduta della Camera n. 562 del 16.12.2011 per il voto di fiducia al cosiddetto «Decreto Salva-Italia» 201/11, il Ministro per i rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda accoglie l’ODG 9/04829-A/08019 Compagnon che «impegna il Governo ad approfondire la vicenda riguardante i piccoli risparmiatori Alitalia valutando l’opportunità, quando le circostanze lo consentiranno, di dare seguito agli impegni già assunti in questa sede al fine di dare una risposta definitiva agli azionisti e obbligazionisti della vecchia società Alitalia».
… Al ministero dei Trasporti la riorganizzazione conta sull’esperienza maturata in Alitalia dal sottosegretario Guido Improta che, al Foglio, spiega le quattro mosse congiunte per riorganizzare il settore in sei mesi, e cita Keynes: “Questo è un settore fragile per sua natura, che deve rivedere la distribuzione del valore nella filiera e per questo non può essere lasciato agli spiriti animali del libero mercato ma deve essere guidato da una visione politica attraverso un ruolo attivo e strategico del governo”. La prima mossa è accomodare una fusione tra Alitalia e Meridiana fly, che nel 2011 ha integrato la Air Italy, amministrata da Giuseppe Gentile, un ex comandate, ed è di proprietà del principe Aga Khan. Le altre riguardano le compagnie low cost, il sistema aeroportuale e l’Antitrust … [13 settembre 2012]
http://www.ilfoglio.it/soloqui/14905
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… finalmente la vicenda alitalia sta per tornare ad essere una delle priorità dell’agenda di governo … speriamo che in occasione del prossimo adc, necessario per la fusione meridiana-alitalia, vengano ripristinate le opzioni per i risparmiatori della vecchia alitalia già previste dal comma 2 dell’art. 3 del dl 134/08, norma che, sebbene abrogata, è ora più che mai attuale …
… il Governo si sta attivando per risolvere annose pendenze … ma tra le pendenze più annose create proprio da un una diretta cattiva gestione statale, la più clamorosa ed ancora più che mai attuale c’è quella degli azionisti della vecchia alitalia, prima sfruttati ed invogliati ad investire e poi crudelmente beffati con la divisione della nostra gloriosa compagnia di bandiera in due differenti compagnie, la good e la bad company … ai vecchi azionisti, collocati d’autorità nella bad company, non è rimasto che accettare una scialuppa di salvataggio per tornare a casa a pane ed acqua … ai capitani coraggiosi, invece, è stata data la possibilità di proseguire la corsa con la good company affinché la gestissero in modo tecnico e privato, senza incorrere nella stessa malagestio non impedita tra il 2001 ed il 2007 ai 7 manager ora sotto processo … è possibile che questa barzelletta passi alla storia d’Italia …? …
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Fiat, le polemiche non si placano Pressing governo su Marchionne
Per il segretario del Pdl Angelino Alfano “la questione della Fiat è centrale per il Paese e l’abbandono del progetto di Fabbrica Italia è una cattiva notizia per l’Italia. Ecco perché occorre fare di tutto perché ciò non si realizzi”.
Pier Ferdinando Casini (Udc) non ci sta: “Non possiamo accettare la lezione nei confronti della politica di chi ha tanto parlato durante questi anni e non è riuscito neanche a creare un modello nuovo dell’auto. Da poco sono stati annunciati investimenti miracolosi per l’azienda – ha detto Casini intervenendo a Orvieto -, oggi di fatto sta suonando il ritiro dall’Italia e noi dobbiamo stare molto attenti”.
Mentre Antonio Di Pietro (Idv) fa osservare che “l’Idv ha chiesto prima al governo Berlusconi e poi a quello Monti di convocare gli azionisti della Fiat a Palazzo Chigi. Un esecutivo autorevole avrebbe dovuto chiedere all’azienda di rendere conto degli investimenti promessi e non mantenuti negli stabilimenti italiani, della violazione sistematica della Costituzione e della legge che si verifica in tutti gli impianti del gruppo e della quantità di soldi pubblici versati alla Fiat senza un ritorno nell’economia reale del Paese”. Secondo Di Pietro, invece, “l’allarme occupazionale che arrivava dai lavoratori e dai sindacati come la Fiom è stato puntualmente ignorato”.
Commenta anche il Codacons sottolineando che “i contributi versati dallo Stato alla Fiat nel corso degli ultimi 10 anni vanno recuperati e restituiti ai cittadini”. Dunque, deve intervenire il ministero dello Sviluppo economico altrimenti, avverte l’associazione, saranno direttamente i cittadini a chiedere il conto alla Fiat: “stiamo studiando la fattibilità di una azione collettiva”
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Fiat-pressing-di-Passera-e-Fornero-Vogliamo-capire-i-piani-dellad_313698170000.html
@ Redazione
… scusate, ma credo che la questione dell’odg 9/04829-A/080 Compagnon, accolto dal Ministro per i Rapporti con il Parlamento Dino Piero Giarda nella seduta n. 562 della Camera dei Deputati del 16.12.2011, che «impegna il Governo a dare seguito agli impegni già assunti al fine di dare una risposta definitiva agli azionisti della vecchia Alitalia», si possa risolvere con il semplice stanziamento di qualche milione di euro per completare il rimborso al valore nominale di 93 centesimi di euro che le azioni avevano prima del blocco d’autorità in borsa …
… si eviti, per favore, il clamore del rinvio a giudizio di 7 manager alitalia accusati di malagestio e di bancarotta fraudolenta …
… in fondo ci sono ancora 15 milioni di euro da utilizzare …
… «… i titoli di stato, senza cedola, con scadenza 31 dicembre 2012, sono stati emessi ed assegnati agli aventi diritto nel dicembre 2010, per il tramite degli intermediari finanziari, per un ammontare di circa 315 milioni di euro rispetto a 330 milioni stanziati dalla norma. I soggetti aderenti all’offerta di scambio sono stati oltre 100 mila (tra azionisti ed obbligazionisti), che rappresentavano la quasi totalità dei titoli Alitalia. Infatti l’operazione di scambio è stata realizzata sulla scorta di un’interpretazione estensiva della norma, resa possibile in base ad un parere dell’Avvocatura Generale dello Stato, proprio con l’intento di consentire la massima adesione possibile …» …
@ salvatore: ti invito a rifare un pò meglio i conti.
i 15 milioni che dici tu, considerando 50.00 azionisti (ho diviso a metà il numero di 100.000 tra azionsiti e obbligazionisti, per semplificarmi i calcoli), significa, per ogni azionista un importo pari a 300 euro a testa. se invece vuoi fare un riparto in base al numero di azioni (tolte quelle del mef i risparmiatori avevano circa 600 milioni di azioni), diventa un cifra pari a 2,5 centesimi per azioni (o 0,025 euro se preferisci il valore in euro).
… mi dispiace, pezzati, ma io non sono né un tecnico né tantomeno, con tutto il rispetto del caso, un ragioniere … ho solo riportato un brano di una risposta ministeriale appena pervenutami … sappiamo tutti come e quanto i conti pubblici subiscano perfezionamenti e variazioni … e sappiamo anche che esistono soluzioni, da tempo al vaglio del mef, per risolvere definitivamente e senza alcun esborso erariale, con strumenti finanziari alternativi, la vicenda dei vecchi azionisti alitalia …
… comunque, pezzati, mi pare che i tuoi conti non tengano conto del fatto che l’odg 0/2791/23/050617 butti-musso accolto il 05.07.2011 dal sottosegretario giorgetti «impegna il governo a valutare la possibilità di assumere iniziative volte a far sì che il concambio, da offrire agli azionisti della vecchia alitalia che risulteranno in possesso dei ctz 31 dicembre 2012 concessi a seguito dell’adesione all’ops del mef, venga attuato, in ossequio al fondamentale principio del ripristino dello status quo ante» …
… allo stato, quanti saranno, secondo te, gli azionisti della vecchia alitalia ancora in possesso dei ctz_az 31.12.12 …? …
è il “valutare la possibilità” che mi fa dubitare sulla validità di tale odg.
“valutare la possibilità” non fornisce garanzie.
Se l’odg avesse recitato “impegna il governo ad assumere iniziative…” allroa si che abbiamo un atto cogente.
Ma con quel “valutare la possbilità” vi è un amplissimo margine di discrezionalità.
Pure troppo, a mio avviso.
per me la dici9tura “valutare a possibilità” da troppa aleatorietà e discrezionalità.
l’odg avrebbe avuto davvero valroe vincolante e cogente se recitava “impegna il governo ad assumere iniziative entro la data…”
cmq, l’1 gennaio 2013, gli azionisti in possesso dei citz saranno 0, perchè saranno scaduti.
… pezzati, tutti gli odg hanno, per prassi, delle riserve … altrimenti verrebbero approvati come articoli o come emendamenti in occasione del varo del ddl cui si riferiscono … ciò non toglie, però, che essi abbiano un forte valore cogente attuativo nei confronti dell’esecutivo che li ha accolti … quando questo purtroppo non avviene, è solo colpa della negligenza del gruppo parlamentare proponente che non intima con la dovuta solerzia al governo destinatario della propria fiducia di onorare l’impegno assunto per i propri elettori … questo è il caso dell’udc, partito che dopo aver fatto tanto clamore, con interrogazioni, mozioni, interpellanze, emendamenti e disegni di legge, oltre che con questo blog, sulla vicenda, più unica che rara, della truffa statuale consumata in danno degli azionisti della vecchia alitalia, abbandonati nella bad company dopo l’esproprio dei titoli, quando è praticamente divenuto il principale sostegno del governo monti non ha fatto più nulla per portare a compimento il completamento del ristoro degli azionisti della vecchia alitalia anche in forme alternative, quale il reingresso agevolato nella good company che sarebbe più che mai fattibile considerata l’annunciata fusione alitalia-meridiana fatta al foglio dal sottosegretario ai trasporti improta … fra poco, però, l’udc, dimenticando tutto questo, ci chiederà il voto per il rinnovo del parlamento regionale siciliano del 28 ottobre prossimo …
.. e aggiungo, caro pezzati, che se il presidente casini non farà nulla, prima della scadenza dei ctz_az 31.12.12, per uno sbocco postivo della vertenza, credo che nessun azionista della vecchia alitalia farà nulla per lui … lo stesso dicasi per tutti i partiti che si sono impegnati nella vicenda, quali pdl, pd, lega nord, idv … risultato …? … andremo tutti alle urne, come buoni cittadini, ma voteremo scheda bianca ovvero per il prosieguo del governo tecnico visto che nessuno schieramento avrà la maggioranza politica …
salvatore, lei ha indubbiamente ragione.
E inizia a vedere le cose per come le vedo io.
ripeto: ha ragione, e per giunta la scadenza si avvicina.
… «salvatore, lei ha indubbiamente ragione e inizia a vedere le cose per come le vedo io … ripeto: ha ragione e per giunta la scadenza si avvicina» …. lasci stare la scadenza dei ctz_az, pezzati … quella è una scadenza di tipo economico … pensi piuttosto alla sua scadenza di tipo morale come propagandista dell’udc e del blog nel quale scrive da tempo in lungo ed in largo …
con il suo ultimo messaggio cosa intendeva dire? sa, sono un pò lento di comprendonio (forse sarà colpa del sole di palermo che mi ha cotto il cervello).
Cmq, credo che se lei rileggerà i commenti passati, osserverà che ho sempre detto chiaramente come pensavo che stessero le cose e come si sarebbero evolute, con la massima onestà. Non ho mai detto “cose piacevoli” solo pr adulare o per ipocrisia. Preferisco essere brusco e brutale, ma sincero, che non avere la lingua di velluto e abbindolare gli altri con ipocrisie e dicendo cose che non penso.
… pezzati, con il mio post del 19 decorso riguardante il suo «lugubre monito di tipo economico» [«la scadenza si avvicina»], volevo semplicemente ricordarle che la scadenza di tipo economico che mi preannuncia è già stata da me abbondantemente pianificata, tanto è vero che ho già pubblicato la motivazione della causa civile che mi propongo di avviare, tramite il mio legale, qualora in data 01.01.2013 dovessi vedermi purtroppo accreditare sul mio conto corrente i ctz_az al valore di 27 centesimi di euro che da rimborso_parziale rischierebbero di divenire rimborso_tombale …
… nella circostanza, le raccomandavo di pianificare, per la sua carriera, scadenze, molto più importanti di quella che mi riguarda, che riescano ad andare oltre l’attuale inesorabile negativo disfacimento dell’azione politica attiva, già in piena scadenza, nelle cui paludi mi pare che ella sia un po’ troppo coinvolta … o no …? …
ah, la ringrazio, ma può stare tranquillo, non ho grosse scadenze in vista. Non è mia intenzione candidarmi, nè ho particolari problemi con la situazione politica attuale, anche perchè il mio coinvolgimento è per pura passione, senza altri fini. La mia carriera è ben disgiunta dall’ambito politico.
Intanto con la vicenda Fiat il governo ha dimostrato che volendo può muoversi rapidamente (non dico efficacemente) se ritiene veramente importante qualcosa. Faccio notare che non è passata una settimana dall’esternazione di Sergio.
Corradino ed Elsina nostri hanno abbassato le orecchie dopo che Sergio non li ha considerati ed è stato Marietto ad alzare il telefono per CONVOCARE (versione ufficiale) o per implorare un incontro (vdb=versione del pestalozzi).
Alla fine, grande concessione da parte della Fiat: resteremo in Italia in cambio di una seria politica di incentivo alle esportazioni extra UE e alla cassa integrazione straordinaria. Quest’ultima cosa in particolare, mostra che i soldi, se si vuole, si trovano. E che per i bondisti e gli azionisti Alitalia si sono trovati nella misura di 0,70€ e 0,27€ e non di più.
… con riferimento alle motivazioni addotte per il basso valore assegnato alle azioni della vecchia alitalia, è superfluo dire che quando si parla di «tipo di strumento finanziario, che per le sue caratteristiche presenta un profilo di rischio maggiore rispetto ad altri strumenti, come le obbligazioni», spicca evidente la contraddizione in termini trattandosi di un titolo azionario partecipato al 51% dal Ministero del Tesoro, prima sospeso d’autorità in data 04.06.2008 e poi ritirato definitivamente in data 20 gennaio 2009, sempre d’autorità, dalla negoziazione in borsa per una specie di esproprio mobiliare motivato da cause di pubblico interesse per il quale, a fronte del valore medio_nominale di 1 euro, è stato concesso un indennizzo parziale di 27 centesimi di euro in ctz zero coupon con scadenza 31.12.2012 …
… il Ministero del Tesoro per sua stessa natura non poteva rischiare ed infatti non lo ha fatto … quello che ha fatto è stato omettere i debiti controlli per evitare il dissesto della compagnia aerea nazionale nella quale aveva investito capitale pubblico finendo per danneggiare anche quello privato che nulla aveva concesso al rischio se non la malagestio di volta in volta occultata dagli aiuti pubblici …
… ma allora si dovevano indennizzare allo stesso modo gli obbligazionisti e gli azionisti …? … no … si dovevano indennizzare gli obbligazionisti al 100% consentendo agli azionisti che avevano avuto il 27% la facoltà di entrare in cai 1:1 … questo sarebbe stato giusto fare sin dal primo vagito della nuova alitalia … e speriamo che non sia troppo tardi per farlo negli ultimi mesi della legislatura …
… pezzati, a questo punto, non c’è più l’urgenza della scadenza dei ctz_az né quella della calendarizzazione della 4478 … è tutto rinviato alla prossima legislatura …
°°°
Monti apre al Monti bis: Se Paese me lo chiede sono pronto – New York, 27 set. 2012 (TMNews) – “Nel caso di circostanze particolari, che spero non si verificheranno – ha specificato Monti – potrebbero chiedermi di tornare. Potrei considerare questa ipotesi, ma spero di no”. Se il Paese ne avesse bisogno Monti sarebbe pronto a dare il suo contributo, ha specificato.
@salvatore: se lo dice lei, si culli pure nelle sue illusioni. fra 20 anni, ne riparliamo.
… pezzati, il completamento del parziale rimborso dei risparmiatori alitalia si rivelerà un’illusione allorché un organo ufficiale, come la direzione udc, la redazione del blog, il presidente casini o l’on. compagnon, diranno a chiare lettere che le iniziative pro truffati alitalia sono fallite e che la pdl 4478 è stata ritirata … non basta di certo il suo pessimismo aza a far cadere la fiduciosa speranza che questa giusta battaglia finisca bene …
domenica 16 settembre 2012
L’UNIONE SARDA
TRASPORTI
Usb: prima la riforma
Nozze Alitalia
con Meridiana?
Sì dei sindacati
http://www.crs4.it/c/document_librar…&groupId=10136
Usb: prima la riforma
Nozze Alitalia
con Meridiana?
Sì dei sindacati
Il matrimonio tra Alitalia e Meridiana potrebbe
salvare il vettore sardo e soprattutto
l’ex compagnia di bandiera, ma occorre
la riforma del trasporto aereo. Dopo le
dichiarazioni del sottosegretario Guido
Improta, sulla possibile fusione tra le due
maggiori compagnie italiane come punto
di partenza per la riorganizzazione del
trasporto aereo, i sindacati si dicono quasi
tutti favorevoli. «Se ne parla da tempo
», commenta Franco Monaco della Filt
Cgil. «Effettivamente Meridiana fly ha bisogno
di un partner per allargare e consolidare
il proprio network e non ne ha
mai fatto mistero. Si era già parlato di un
possibile matrimonio con Alitalia, ben
venga ma forse servirebbe un partner internazionale
». Favorevole alla fusione anche
Fabrizio Contino, Rsa Meridiana della
Fit Cisl. «L’unione fa la forza e l’esempio
arriva dalle altre compagnie europee:
pensiamo che anche Air France è nata
dalla fusione di tutte le piccole compagnie,
ovviamente salvaguardando i posti di lavoro.
Ma è ancora presto per parlarne».
Con la fusione, per Contino, la Sardegna
non rischierebbe di essere ridimensionata.
«Tutte le compagnie hanno basi disseminate
nel territorio e la nuova grande
compagnia sarebbe stupida a non sfruttare
quelle che già sono attive nell’Isola».
MERCATO. Più critico Francesco Staccioli
dell’Usb: «Mi sembra una fusione tra
due malati», ha detto. «È inutile fare un
matrimonio tra Alitalia e Meridiana se
non si riforma profondamente il trasporto
aereo. Un matrimonio per occultare le
reciproche debolezze non va molto in là».
A suo dire bisognerebbe riordinare il sistema
aeroportuale, mettendo mano anche
alle low cost, mentre mancherebbero
gli investimenti nel lungo raggio: «Alitalia
non ha i soldi e Meridiana ha solo il settore
leisure, ovvero i charter».
Annalisa Bernardini
http://www.crs4.it/c/document_library/get_file?uuid=445e60d4-7a22-4e04-ae2f-46f8566eceee&groupId=10136
http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_60_20120919103622.pdf