Alitalia, la voce dei risparmiatori
Un post da noi pubblicato di recente, dal titolo “Alitalia: uno scandalo, una truffa o semplice pressapochismo italiano” ha scatenato un vivace botta e risposta tra i commentatori.
Nell’articolo Gaspare Compagno sottolinea: “Sia il premier che il ministro dell’Economia dichiararono ai telegiornali per tutta l’estate del 2008 che i risparmiatori sarebbero stati tutelati. E invece no, perché il rimborso delle obbligazioni avviene con titoli che verranno rimborsati nel 2012 senza interessi”.
Cancellato emendamento dell’Udc. Avevamo evidenziato la nostra attenzione su questo tema. Doveroso, quindi, un aggiornamento su quanto accaduto oggi, 11 gennaio: la maggioranza ha cancellato l’emendamento dell’Udc al milleproroghe, che prevedeva la proroga del termine per richiedere i rimborsi e il risarcimento integrale e non più parziale per i risparmiatori che hanno perso le loro azioni Alitalia. “Come al solito – ha dichiarato il presidente dei senatori Udc Gianpiero D’Alia – l’esecutivo si preoccupa di tutelare i grandi gruppi economici a discapito delle fasce deboli, sembra un Robin Hood al contrario: ruba ai poveri per dare ai ricchi”.
Il dibattito. Ecco alcuni commenti all’articolo precedente.
Paolo da Modena racconta: “sono tre anni che mandiamo mail al parlamento italiano. Con le azioni Alitalia ho perso il 93% dei miei risparmi”.
Mario (Kafka) scrive: “a convincermi ad acquistare le obbligazioni Alitalia non furono solo le parole di Berlusconi ma anche i bilanci di Alitalia che, seppure in perdita da anni, avevano tuttavia un patrimonio netto positivo. Purtroppo gran parte di quel patrimonio è stato semi-regalato (flotta) o regalato (marchio, slot), o il cui valore reale è stato sacrificato per tenere l’azienda in piedi (ma in perdita per altri mesi) per presentarla alla vendita come e quando l’acquirente (CAI) la voleva. E’ vero che è stata salvata una parta dell’azienda, però ciò a discapito dei risparmiatori obbligazionari”.
E ancora, Mirko: “ne abbiamo sentite di ogni tipo:
– “I risparmiatori Alitalia non ci rimetteranno nemmeno un centesimo” ci venne detto.
– Per un anno ci siamo fatti abbindolare dalla chimera della 166 che recitava di un possibile concambio alternativo ad un indennizzo tramite i conti dormienti per obbligazionisti ed azionisti.(dimostratosi inconsistente)
– La Class Action che dopo tanti rinvii è stata recepita priva di efficacia retroattiva.
– Poi gli obbligazionisti sono stati estrapolati da questa tutela per ricevere un indennizzo tramite cedole del tesoro in misura comunque inferiore al 100%.
– Poi una ulteriore mossa a sorpresa, con il decreto anticrisi, noi azionisti abbiamo visto cancellata la tutela prevista dalla legge 166, affibbiata una rocambolesca interpretazione della norma dell’art.2497 codice civile (stranamente a 6 anni dalla sua formulazione diventa meritevole di interpretazione restrittiva a favore dello Stato) in cambio di un minirimborso che nella migliore delle ipotesi corrisponde a 1/3 del capitale investito e da ricevere nel 2012. Questa è stata una soluzione capestro che ha fatto subire un ulteriore danno anche morale. Un ricatto inaccettabile.Uno stato che dopo le tante rassicurazioni e promesse, quando deve assolvere ai propri impegni, continua a cambiare le carte in tavola non è meritevole di fiducia da parte dei cittadini”.
Il tema in rete:
Alitalia: delusione dei risparmiatori
I risparmiatori hanno diritto a un risarcimento
Piccoli azionisti e obbligazionisti truffati
@ salvatore: vedo che non hai capito nulla. Riproviamoci per una ultima volta.
Noi abbiamo due momenti: il primo, in cui tu compri azioni aza; il secondo in cui tu cedi le azioni aza.
Fin qui è tutto chiaro credo.
Il primo momento vede te come acquirente e un privato come venditore. In altre parole, se io in quel periodo vendevo azioni aza, e tu le compravi, i tuoi soldi andavano sul mio conto corrente (e non in quello del mef), perchè sono io a vendere. Con questa transazione chiudiamo il primo momento (e per verificare quanto detto, basta che chiedi in giro e tutti ti diranno la stessa cosa, financo il tuo impiegato di banca).
Passiamo al secondo momento. Nel secondo momento tu vendi le azioni al MEF, il quale ti paga con i ctz. E’ in questo momento che uno dei due attori è il MEF.
Ed è su questo momento che ci sono gli odg.
Sul fatto della unilateralità: il piano fenice fu approvato dai soci della vecchia aza a maggioranza. Ci sono i verbali societari (depositati in tribunale) che lo testimoniano.
Sulla magistratura: ma falla ‘sta benedetta causa. Così ti togli ogni pensiero e vedrai che la magistratura ti dice le stesse cose che ti dico io.
Solo un consiglio: mettiti d’accordo con il tuo avvocato che, se perdi la causa o il giudice la rigetta ab origine, non lo devi pagare (altrimenti rischi di uscire altri soldi inutilmente).
… e allora facciamo così, pezzati … se i 7 manager non vengono rinviati a giudizio, desisto dal proporre causa al mef … se, invece, i 7 manager, scelti dal mef e non sottoposti alla giusta vigilanza, dovessero essere rinviati a giudizio per aver causato il fallimento della vecchia alitalia a gestione statale, sulla scorta di questo fatto giuridico, oltre che degli odg e della pdl 4478, farò ricorso alla magistratura per vedermi riconoscere il giusto prezzo delle azioni cedute …
@ salvatore: io sono pronto con te a scommettere una cena che le cose andranno così:
1) i 7 manager saranno rinviati a giudizio
2) nonostante il punto 1, il tuo ricorso sarà rigettato dalla magistratura (perdendo la causa).
per inciso, se ti leggi bene l’ultimo documento pubblicato sul sito della as di aza, trovi riferimenti anche alla causa verso i 7 manager e un richiamo alla giurisprudenza corrente su questioni similari.
… pezzati, prendo atto che anche tu, come me, pensi che i sette manager saranno rinviati a giudizio per aver causato la bancarotta della nostra gloriosa compagnia di bandiera … se, come spero, ciò avverrà davvero, in mancanza di atti politici favorevoli, farò ricorso rivolgendomi all’associazione di consumatori più vicina … la giurisprudenza riportata dall’ufficio commissariale nella semestrale datata 28.02.2012 non riguarda fatti penali ma civilistici … altrimenti sarebbe ben strano che il 23.05.2012 lo stesso ufficio commissariale si sia costituito parte civile contro i 7 manager …
___
Roma, 23 maggio 2012 – I Commissari straordinari Stefano Ambrosini, Gianluca Brancadoro e Giovanni Fiori, a capo della procedura di amministrazione straordinaria del Gruppo Alitalia dall’agosto 2011, si sono costituiti parte civile nell’ambito del procedimento penale a carico di alcuni ex amministratori e dirigenti di Alitalia. Lo annunciano in una nota i Commissari precisando che, attraverso la costituzione di parte civile, intendono assicurare la massima tutela ai creditori del gruppo Alitalia ed offrire la piu’ ampia collaborazione all’autorita’ giudiziaria. La prima udienza, conclude la nota, si e’ svolta questa mattina presso il Tribunale di Roma innanzi al Gup, Vilma Passamonti.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Alitalia-Commissari-parte-civile-procedimento-amministratori/23-05-2012/1-A_001598914.shtml
Che cosa strana la memoria!
Eppure me lo ricordo bene quel giorno: sembrava come giocare a poker colle carte truccate, come giocare la sestina del super enalotto dopo aver ricevuto per uno scherzo del destino, il giornale del giorno dopo.
Era tutto perfetto: arriva la liquidazione, Alitalia crolla in borsa, ma si salverà sicuramente, l’hanno promesso a sinistra, lo promettono a destra; e poi Alitalia un anno si e l’altro pure rischia il fallimento ma viene salvata.
Semel in vita non saranno i soliti squali ad approfittarne, si va sul sicuro! Avanti Savoia, dietro ai Capitani Coraggiosi!!!!
Dentro tutta la liquidazione e presto la ricchezza!
E invece, come per Pinocchio che torna al campo dei miracoli, gli zecchini d’oro sono spariti.
E allora: nooooooo non eravamo speculatori, ma patrioti; i nostri soldi li abbiamo dati al mef; e ci avevano promesso…; e invece…; e ci hanno comprato i nostri titoli, ma ci hanno dato solo un acconto…..; e Cai è obbligata a darci il concambio 1 a 1 (che incidentalmente non significa nulla)….
… so per esperienza che quando è proprio necessario bisogna citare anche lo stato per errori commessi in buona o in mala fede … di solito non si cava un ragno dal buco, ma per scrupolo di coscienza personale e sociale purtroppo bisogna farlo … quando, ad esempio, il direttore della soprintendenza ai beni archeologici dell’epoca, su richiesta inoltrata ai sensi della 241/90, mi ha risposto, papale papale, che dopo gli accertamenti del caso la chiesetta adiacente alla mia casa a mare non risultava essere stata registrata come bene da tutelare mentre il precedente direttore mi aveva erroneamente notificato il blocco dei lavori di ristrutturazione autorizzati dal comune con una rilevante spesa per il rilascio di apposita licenza edilizia, non potevo esimermi dal dovere di presentare ricorso al tar per risarcimento danni, anche se dopo nove anni non è stata ancora fissata la prima udienza per via del troppo arretrato da smaltire …
… allo stesso modo, se dopo – dicesi dopo – la cessione al mef delle azioni della vecchia alitalia, dichiarata in amministrazione straordinaria, è venuto a galla che ben 7 manager nominati tra il 2001 ed il 2007 da detto mef, forse approfittando della mancata vigilanza dello stesso mef, hanno fatto e disfatto quello che volevano fino a mandare a gambe all’aria una grande società statale danneggiando gravemente creditori, obbligazionisti ed azionisti, motivo per cui, parallelamente ad un’inchiesta aperta dalla corte dei conti, potrebbero essere rinviati a giudizio per bancarotta fraudolenta, il surripetuto mef deve essere, in seguito a questi possibili nuovi risvolti, formalmente diffidato a correggere, in autotutela, il valore delle azioni aza, calcolato in 27 centesimi di euro, in quello normale/nominale, così come se non ci fosse stato alcun fallimento, cioè 95 centesimi di euro, e poi, in caso di risposta negativa o di silenzio deliberato, sempre il mef deve essere citato in giudizio per il dovuto completamento dell’indennizzo al giusto valore predetto … se gli oltre centomila cittadini investitori della vecchia alitalia non faranno questo, si renderanno complici di uno storico scellerato inaudito misfatto …
… visto il persistente irreversibile assordante silenzio della redazione, più volte inutilmente pregata di dare risposte sul completamento del parziale rimborso promesso ai risparmiatori statali alitalia, voglio pubblicamente ammettere, su reiterati inviti di gaspare-thanos-pezzati, di essere stato illuso dall’udc, da compagnon, da casini, dagli odg, dagli emendamenti, dalla 4478, dai proclami sui piccoli azionisti alitalia in parlamento, diffusi sui media e in internet, contenuti nel frontespizio delle due pagine aza di questo blog ancora aperte [“non dimentichiamo i risparmiatori alitalia” / “alitalia, la voce dei risparmiatori”] …
… tutto finito … una pattumiera a cielo aperto … uno schifo che più schifo non si può …
… diamo a cesare quel è che di cesare … ovvero a gaspare-thanos-pezzati quello che è di gaspare-thanos-pezzati … trattasi di vero e proprio campione della verità, che non guardia in faccia nessuno, nemmeno l’udc di cui è accanito volontario …
… dopo un inizio travolgente con l’impostazione della piattaforma rivendicativa della tematica aza, da ultimo, egli, gaspare-thanos-pezzati, arso da incontenibile voglia di lealtà, non ha esitato a spifferare ai quattro venti che fin dal primo momento l’udc aveva cavalcato una battaglia persa e che si era trattato di una messa in scena volta ad attirare le simpatie di migliaia di sempliciotti investitori dalla tasca bucata che non avevano saputo – peggio per loro – calcolare il rischio mortale che correvano comprando azioni nientepopodimenoche – ahimè, poveri infelici sprovveduti – della compagnia aerea di bandiera statale gestita dal ministero del tesoro, noto ente delinquenziale, che aveva piegato nel tempo a strumento di truffa governativa anche la vecchia alitalia nel quadro di scellerati disegni di medio periodo che avevano visto anche la nomina, tra il 2001 ed il 2007, dei migliori manager esistenti sul mercato della cartastraccia …
… il nostro eroe si è anche riservato di scrivere in merito la sceneggiatura di un film …
… vorrà dire che alle prossime elezioni regionali in sicilia l’udc perderà qualche voto … bazzecole … pinzillacchere … cosa volete che siano centomila voti aza … ? … si possono recuperare facilmente illudendo altre sterminate praterie di sempliciotti cittadini pronti a credere in buona fede che l’udc si batterà fino in fondo per le malefatte da loro subite …
… sono sicuro che il volontario gaspare-thanos-pezzati saprà presto rimpiazzare i centomila credenti aza udc in men che non si dica, pronto a riferire, fra qualche mese, ai nuovi credenti che si era sbagliato e che per il loro problema non c’è più niente da fare … amen … quando sarà il momento, saprà, senza inutili indugi e senza far troppo soffrire il paziente di turno, dare un taglio netto alla questione … un zac e via, senza procurare alcun dolore … neanche un plotone di esecuzione ben addestrato sa essere più efficiente di lui … ghigliottinatore perfetto …
… ave, presidente casini … piccoli azionisti aza morituri te salutant …
@ salvatore: la ringrazio per il termine “gigliottinatore perfetto”, ho studiato molto per sudarmelo.
Detto ciò, mi può dire (citandomi) dove e quando ho detto tutto quello che lei scrive? in particolare quando avrei detto “che si era trattato di una messa in scena volta ad attirare le simpatie di migliaia di sempliciotti investitori dalla tasca bucata “?
a proposito, mi piace molto anche essere definito “campione della verità”. E giusto per mettere i puntini sulle I, le dico anche che sono arrivato secondo nei campionati veneti di pearà agonistica.
postato da gaspare il 9 febbraio 2010 – salvatore, scusa, ma in base alla legge da te citata, l’attuale governo non rimborsa integralmente, ma dà solamente il 70% del valore nominale tramite titoli che scadranno nel 2012 e che non danno cedole (facendo scendere il ristoro al 50% netto). Quindi direi che NO, l’attuale governo non terrà fede a quanto promesso, a meno che l’opposizione non decida di presentare un emendamento al milleproroghe o un DDL per modificare la legge da te citata …
DOMANDINA FACILE FACILE …
… visto che la 4478 è stata presentata dall’udc che sostiene l’attuale governo monti, perchè non si trasforma in emendamento e non si inserisce nella legge di stabilità …? …
Ottimo!!!! Patrioti per patrioti è sufficiente aumentare l’IRPEF sulle pensioni di guerra. Poi possiamo reintrodurre il provvedimento relativo ai permessi di lavoro per i parenti di persone disabili e magari dare un’altra aggiustatina all’IVA. Così rimborsiamo i risparmiatoristatalialitaliapatriotialitaliaaderentiancoarinpossessodeictzallascadenzadel31/12/2012.
Altrimenti, attento Casini!!!!! che perdi 100.000 voti solo in Sicilia!!!!
Salvatore, le do un’idea: visto che per sua stessa dichiarazione ha investito in alitalia perchè si è fidato dell’allora premier in pectore Silvio Berlusconi perchè non scrive direttamente a lui: berlusconi_s@camera.it
– postato da mario pezzati il 28 agosto 2012
… 6) in base a quale principio il Tesoro dovrà risponderne? le ricordo che il tesoro suggerisce la nomina, ma poi tale nomina viene avallata dagli organi competenti. Inoltre il Tesoro, e gli altri azionisti, propongono i manager, ma poi sono i manager a gestire. Altrimenti si potrebbe pensare che anche gli azionisti parmalat fossero d’accordo con tanzi per realizzare la truffa suddetta …
https://www.pierferdinandocasini.it/2010/02/09/alitalia-la-voce-dei-risparmiatori
– 28-02-12, 13:46 cioppolo #117 (permalink) – No Giorgio, ti sfugge un passaggio assai significativo: tutti gli amministratori che si sono succeduti in lai al momento delle dimissioni hanno sempre preteso ed ottenuto dall’azionista una lettera di scarico da responsabilità. Il mef dovrà farsi carico di tutti i danni cui verranno condannati quei signori. Per concludere, segnalo che il reato di bancarotta si estingue automaticamente in caso di ritorno in bonis della società commissariata. L’aggiotaggio invece rimane, ma e’ piccola cosa, e penso pure che sia un po’ forzato. Noto infine che le notizie di oggi non fanno troppo divertire le scimmie che sono ancora silenti. Ahahahahah
http://www.finanzaonline.com/forum/obbligazioni-titoli-di-stato/1389791-risparmiatori-alitalia-traditi-dai-politici-12.html
Il procedimento è stato aggiornato al 24 ottobre. 7 i manager imputati tra cui Cimoli
Processo Alitalia, migliaia chiedono di costituirsi parte civile
Sono migliaia, tra azionisti, ex lavoratori e associazioni di consumatori, i soggetti che hanno chiesto di costituirsi parte civile nel procedimento per dissesto dell’Alitalia. Oggi, nel corso della prima udienza davanti al gup di Roma, Vilma Passamonti, hanno fatto richiesta tra gli altri il Codacons e i commissari straordinari Stefano Ambrosini, Gianluca Brancadoro e Giovanni Fiori, in rappresentanza di cinque società di Alitalia.
Sette i manager imputati tra cui l’ex presidente nonché amministratore delegato Giancarlo Cimoli, accusati di bancarotta e aggiotaggio. Il procedimento è stato aggiornato al prossimo 24 ottobre.
In particolare, gli inquirenti contestano agli imputati la “dissipazione di beni aziendali”, è detto nel capo di imputazione, che ha provocato “ingentissimi danni patrimoniali, con pregiudizio per i creditori e gli obbligazionisti”.
http://www.travelnostop.com/NEWS_stampa.php?idArticolo=96272
@ salvatore: splendide citazioni, ma nessuna di queste è riconducibile a quanto da lei ieri affermato ovvero (e la cito di nuovo): “che si era trattato di una messa in scena volta ad attirare le simpatie di migliaia di sempliciotti investitori dalla tasca bucata”.
Mai detto che si sia trattato di una messa in scena. Ho detto che ognuno deve valutare i fatti, ma mai detto “messa in scena volta ad attirare le simpatie…”.
Lei chiede perchè non si faccia un emendamento ad hoc, e le risponde lo stesso monti, quando dice che bisogna mantenere i saldi invariati. Con la legge che lei cita, invece, si dovrebbe trovare circa 1 miliardo di euro per rimborsare i risparmiatori, quindi aumentando le spese. Ma siccome monti afferma che il saldo deve rimanere invariato, allora se noi aumentiamo di 1 miliardo le spese, allora dobbiamo anche dire come copriamo questo miliardo aggiuntivo. Aumentiamo le tasse? Ormai siamo al limite e non si può fare.
Sul secondo punto da lei evidenziato (le responsabilità dei manager), confermo quanto detto: gli azionisti nominano i manager, ma poi sono i manager che si assumono ogni responsabilità. Su quanto affermato da cioppolo (ovvero la lettera di scarico di responsabilità), non mi esprimo.
Faccio rilevare che una simile lettera, sarebbe la prima volta che si produrrebbe. Inoltre come mai nessuno dei 7 manager l’ha tirata fuori?
Ma al di là di tutto questo, nel suo empito giustizialista, le sfugge come viene gestita una azienda e nella fattispecie alitalia. I manager si assumono le loro responsabilità con le decisioni operative (ad esempio con la gara tra i fornitori) che non competono agli azionisti. Gli azionisti di contro, hanno il compito di approvare i piani di sviluppo della società. Nella fattispecie, le ricordo che ogni piano di sviluppo della società e ogni azione straordinaria per risanare la società, era stata concordata con i lavoratori e i sindacati. Il famoso piano cimoli, prevedeva maggiori carichi di lavoro sui dipendenti, e maggiori risparmi, oltre ai tagli di alcuni privilegi dei lavoratori. I sindacati si opposero e dopo una estate di scioperi a catena, cimoli fu costretto a presentare un altro piano che prevedeva il semplice aumento tariffario. QUesta mossa, ovviamente suicida, ha regalato passeggeri ai competitor, in primis ryan air. E ora veniamo al punto: questo piano fallimentare, di chi è responsabilità? Del manager 8cimoli) che lo propose, ma anche dei sindacati che lo sottoscrissero. Quindi a questo punto anche i sidnacati e i lavoratori sarebbero colpevoli.
E mi fermo qui per non allargare il discorso… come vede la vicenda è alquanto ingarbugliata, ma siccome ogni atto dei manager è stato sottoscritto anche dai sindacati, lavoratori, revisori di conti, azionisti ed era stato ampiamente pubblicizzato sugli organi di informazione, il problema è: c’è davvero un responsabile che ha occultato informazioni?
a Mio avviso, è doveroso che la amgistratura sottoponga a giudizio i manager, ma dubito fortemente che questi verranno riconosciuti colpevoli. Se anche fossero colpevoli, nessuno di questi 7 ha capitale sufficiente per rimborsare alcunchè.
attendo sempre di sapere di sapere dove ho scritto quello che lei ha affermato tre commenti sopra.
e mi raccomando, non scordi neanche di citare tutti gli odg di tutti gli altri partiti di cui non si sa più nulla (visto che anche il pdl appoggia monti).
… pezzati, preciso che ho sintetizzato a memoria quello che si è andato ricavando nel tempo dalle sue contraddittorie dichiarazioni … ma visto che, come al solito, insiste pur sapendo che con me non c’è trippa per gatti, cito qualcosa dal suo vastissimo repertorio che giustifica ampiamente il mio scritto che sembra tanto sorprenderla … faccia 1 + 1 + 1 = “che fin dal primo momento l’udc aveva cavalcato una battaglia persa e che si era trattato di una messa in scena volta ad attirare le simpatie di migliaia di sempliciotti investitori dalla tasca bucata che non avevano saputo – peggio per loro – calcolare il rischio mortale che correvano comprando azioni”…
1] postato da mario pezzati il 28 agosto 2012 – @ salvatore … L’epilogo cui assistiamo lo vado dicendo da 4 anni e francamente non ne sono stupito …
– se lei sapeva da 4 anni [dal 2008 cioè … nda] che tutto era inutile come mai il 9 febbraio 2010 ha aperto questa pagina “Alitalia, la voce dei risparmiatori” …? …
2] postato da mario pezzati il 28 agosto 2012 – @ salvatore … da nessuna parte era scritto che il capitale investito su Alitalia era garantito …
– questo ritornello è smentito dal fatto che c’è un’inchiesta della corte dei conti e della procura della repubblica di roma per bancarotta a carico di 7 manager nominati dal mef di cui lo stesso mef dovrà rispondere …
3] postato da mario pezzati il 29 marzo 2012 … bisogna anche vedere oltre il fumo e riconoscere la realtà dei fatti …
– che significa questa sibillina citazione se non che siamo stati illusi dalla politica … ? … prima da berlusconi, come autore dell’iniquità, e poi da casini, come avvocato difensore e paladino di giustizia …?
… ed ancora … postato da thanos il 16 giugno 2011 – il fatto che ancora una volta compagnon ha dimostrato di non conoscere nulla di alitalia e di proporre sempre il solito emendamento sbagliato la dice lunga sul livello dei parlamentari …
___
… pezzati, può bastare … ? … o devo continuare la ricerca …? …
– per quanto riguarda gli odg del pdl, del pd e della lega, li ho più volte riportati in ogni dove e sono elencati nella scheda riepilogativa sui risparmiatori alitalia che vado sempre aggiornando e che esibirò come pro memoria in tribunale al momento opportuno …
… ritorniamo al processo penale per bancarotta che si riapre il 24.10.2012 contro 7 manager della vecchia alitalia, di cui risponde il mef a meno che l’ufficio comissariale non riesca a chiudere in bonis i conti della liquidazione in modo da risarcire i creditori secondo i piani di riparto approvati dai giudici delegati, gli obbligazionisti al 100% e gli azionisti al valore effettivo nominale di 93 centesimi di euro e non al valore di 27 centesimi di euro inventato in fretta e furia al momento dell’ops dell’agosto 2009 …
____
ALITALIA: FANTOZZI, SENZA SPERPERI SAREBBE ANCORA VIVA (L’ESPRESSO) (ASCA) – Roma, 30 dicembre 2008
… ”Alitalia e’ morta di grandeur, non per il mio taglio dei voli. Perche’ si e’ voluta mantenere in piedi una struttura troppo ampia rispetto alle sue possibilita’ di produrre reddito. Si e’ detto che a Colaninno ho dato la polpa, ma anche lui avra’ il problema di riempire gli aerei …”
”Nella mia relazione sulle cause dell’insolvenza dico chiaramente che l’azienda ha sperperato. Non e’ un mistero che ci sono cinque procuratori della Repubblica al lavoro nei nostri uffici e la Corte dei Conti che indaga”.
Grandeur significa che ”Alitalia pagava tutto il triplo” …
@ salvatore: come al solito lei dimostra di non vedere oltre la punta del suo naso e di non capire nulla.
1) lei confonde un articolo con una mozione. Ho scritto un articolo informativo intitolato: “Alitalia: uno scandalo, una truffa o semplice pressapochismo italiano”. Un articolo informativo, per altro. L’altro che lei cita, e che stiamo ocmmentando (ovvero quello di questa pagina) ha forse qualche firma? Io non ne vedo. Quindi come fa ad attribuirne la paternità? Inoltre, io avevo all’epoca le mie ipotesi (che si sono riveltate, finora corrette), ma questo non significa che non si debbano scrivere articoli informativi e divulgativi sull’argomento.
2) l’inchiesta non implica minimamente che il capitale alitalia fosse garantito. Anche tanzi è stato condannato per bancarotta fraudolenta, ma i vecchi risparmiatori parmalat non sono mica rientrati di tutto il loro capitale (per inciso: la questione aprmalat era ben più grave, perchè in quel caso i bilanci pubblicati dai manager erano falsi, mentre i bilanci di alitalai evidenziavano le perdite costanti). Glielo riscrivo tranquillamente. dubito ch ei 7 manager verranno condannati, ma, se lo saranno, lo saranno per pene molto lievi e di certo non rimborseranno nulla. COme anche il MEF.
3) o forse intendevo dire che dovrebbe riconoscere che lei ha sbagliato? Perchè vede, esimio, in 4 anni lei ha dato la colpa della vicenda aza a tutti: ai corvi, ai manager, a berlusconi, alla politica, ai gatti neri, agli alieni e così via. Ma non ha mai riconosciuto l’ipotesi che LEi possa avere sbagliato. La colpa è sempre degli altri, lei invece non sbaglia mai. Perchè 4 anni fa ho fatto delle ipotesi? Perchè avevo informazioni segrete? no, avevo le sue stesse informazioni che mi hanno portato a fare delle ipotesi. Le mie si sono rivelate corrette, le sue no. Ma ovviamente non è lei che ha sbaglaito, sono gli altri a sbagliare.
Illusi dalla politica? Forse. Sicuramente lei si è illuso da solo. Certo, lei si autodefinisce “sempliciotto”, ma non ammette ancora l’ipotesi che lei abbia sbaglaito fin dall’inizio, travisando parole ed azioni.
Lei è ancora convinto che promuovendo l’azione contro il mef, lei ne uscirà vincitore. Ebbene, le dico la mia ipotesi: lei perderà in tribunale, perchè le sue motivazioni sono risibili e le sue richieste assolutamente infondate, partendo da una interpretazione errata della legge e dei fatti. Lei oggi leggendo questo si seccherà moltissimo, ma cionondimeno, questo accadrà (badi bene, è una mia ipotesi).
e, riguardo alla sua prima affermazione, riconosco che con lei non c’è trippa per gatti, perchè lei non riconscerà mai i suoi errori preferendo addossarli agli altri. E quando la realtà dei fatti non le conviene, ecco che lei interpreta e stravolge come più le conviene, dimsotrando tutto il suo poco valore.
*****
”Nella mia relazione sulle cause dell’insolvenza dico chiaramente che l’azienda ha sperperato. Non e’ un mistero che ci sono cinque procuratori della Repubblica al lavoro nei nostri uffici e la Corte dei Conti che indaga”.
Grandeur significa che ”Alitalia pagava tutto il triplo” …
****
Questo dimostra la piena validità e la non impugnabilità della liberatoria firmata al Mef nell’agosto del 2009 in occasione della cessione dei titoli alitalia, bond o azioni.
“Non era un mistero” già dal 2008 che diversi procuratori e la cortedei conti etc.etc…
… “quindi come fa ad attribuirne la paternità?” …
… pezzati, ora ci mettiamo pure a fare distinzione tra il foglio “Alitalia: uno scandalo, una truffa o semplice pressapochismo italiano?” del 02.02.2010 con la scritta “Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno e questo foglio “Alitalia, la voce dei risparmiatori” del 09.02.2010 di “Redazione” …? …
… ma è chiaro che è una distinzione di comodo …
… basta dire che nel presente foglio viene richiamata la frase citata nel foglio del 02.02.2010 “non perderanno neanche un euro” …
… postato da mario pezzati il 9 ottobre 2012 – @ salvatore: comincio dalla fine. Non c’è bisogno che mi ricordi cosa ho scritto in passato. Riconosco che in quell’articolo ho messo troppa enfasi. E riconosco che in quell’articolo ho avuto due sviste: la prima, come mi hanno fatto notare, Berlusconi e Tremonti la frase “i risparmiatori non perderanno un euro” non la dissero a proposito di Alitalia, ma durante una riunione dell’eurogruppo, riferendosi alla crisi internazionale che aveva portato alla chiusura di alcune banche straniere e la frase era rivolta ai correntisti. La frase che usarono per alitalia, era “i risparmiatori saranno tutelati”, omettendo di specificare quanto alta sarebbe stata questa tutela (in modo che in futuro, poco o tanto che fosse il rimborso, nessuno potesse rimproverarli di non mantenere le promesse). Per altro una dichiarazione resa in una intervista non ha certamente valore vincolante ai sensi di legge …
… “non era un mistero” già dal 2008 che diversi procuratori e la corte dei conti …
… dal 2008 ma non dal 2001 al 2007 epoca dei fatti contestati nei procedimenti penale e contabile …
@ salvatore: ha ragione…. infatti i bilanci alitalia dal 2001 a l2007 presentavano utili..ahahahaha
a parte gl ischerzi, se lei fa una breve ricerca, osserverà che anno per anno, veniva pubblicato (anche sui maggiroi quotidiani) il bilancio alitalia che evidenziava, ogni anno, delle perdite.
mi paice quando dici “basta dire che nel presente foglio viene richiamata la frase citata nel foglio del 02.02.2010 “non perderanno neanche un euro” … e tutto il seguente… forse ti sfugge la distinzione tra commento e articolo. Io in un mio commento (scritto al presente articolo) cito un MIO articolo. Allora, visto che kafka, bati, tu stesso hai citato il mio precedente articolo, significa che il presente articolo dove commentiamo, è pure tuo.
ahahahahahahaha
salvatore, ma non ti rendi conto che più provi a volere avere ragione ad ogni costo, e più ti avvolgi in discorsi senza senso?
@ salvatore: e giusto per chiuderla qui, ti invito a leggere il seguente documento (230 pagine) UFFICIALE che trovi su BORSAITALIANA e depositato e approvato dalla CONSOB in data 2005. Ricordo che Borsa italiana è l’ente ufficiale che gestisce i mercati finanziari 8sotto controllo della CONSOB). E’ un prospetto informativo riguardante Alitalia. In aprticolare ti invito a leggere a pagina 11-12, quando dice “operazione oggetto del presente prospetto informativo presenta i rischi titpici di un investimento in titoli azionari quotati”.
E poi dice “… i bilanci del gruppo alitalia ad eccezione di due di essi, hanno evidenziato un risultato netto negativo…” e poi continua con altri dati.
Leggilo, credo che lo troverai illuminante. E’ un documento ufficiale e legale.
link: http://www.borsaitaliana.it/bitApp/view.bit?lang=it&target=DocViewerDownload&filename=db%2Fpdf%2Fnew%2F15416.pdf
Venerdì, 29 Luglio 2011 17:00 – Alitalia. Indagine conclusa. Accusati 7 manager, tra cui Cimoli per bancarotta
ROMA – I nodi iniziano ad arrivare al pettine. Oggi, infatti, la procura di Roma ha chiuso le indagini sul dissesto dell’Alitalia ed ha notificato a sette tra manager e funzionari in carica tra il 2001 ed il 2007, il relativo avviso che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Bancarotta il reato contestato a tutti. Tra loro Gianfranco Cimoli, presidente ed Ad nel periodo maggio 2004-febbraio 2007, colui che percepiva 12mila euro al giorno mentre la compagnia di bandiera precipitava nel baratro del fallimento. A l’ex manager sono attribuiti anche due casi di aggiotaggio.
E poi compare anche Francesco Mengozzi, amministratore delegato dal febbraio 2001 al febbraio 2004. I due dovranno rispondere della vicenda che fa riferimento alla gestione del settore «cargo» che secondo il magistrato era «economicamente abnorme sia in ragione del numero esorbitante del personale di volo (135 piloti per 5 aeromobili come risulta all’atto della dichiarazione di insolvenza della società), con una eccedenza qualificabile tra il 30 e il 50% rispetto al fabbisogno effettivo. Per questo settore le perdite, accumulate, ingenti e costanti, tra il 2001 e il 2007 comportano un danno di 398 milioni 403 mila euro.
E la lista non finisce qui.
L’avviso di chiusura indagine è stato notificato anche a Gabriele Spazzadeschi, già direttore centrale del settore amministrazione e finanza, Pierluigi Ceschia, all’epoca responsabile del settore di finanza straordinaria, Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti, funzionari, e Gennaro Tocci, già responsabile del settore acquisti e gestione Asset Flotta. A depositare gli atti sono stati i pm Francesca Loy e Stefano Pesci, coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi. L’accusa di Bancarotta, a seconda dei casi dissipativa e distrattiva, è contestata – si legge nel capo di imputazione – agli indagati con riferimento alla dissipazione di beni aziendali, così cagionando ingentissimi danni patrimoniali, con pregiudizio per i creditori e gli obbligazionisti». E ciò «attraverso le attività ed operazioni abnormi sotto il profilo economico, in sè gravosissime per una impresa in situazione di costanti difficoltà economiche e finanziarie, e dissipative delle risorse pubbliche e private amministrate perchè incidenti in maniera estremamente rilevante sul patrimonio sociale pur essendo inesistente la prospettiva di vantaggi per la società». A Cimoli si contestano anche due episodi di aggiotaggio riconducibili alle notizie da lui fornite al mercato in relazione alla creazione di due gruppi, Alitalia Fly e Alitalia Servizi, e in relazione all’interesse della compagnia di bandiera di acquisire la società «Volare».
E poi c’è il canone di affitto, per il biennio 2006-2008, pari a oltre sei milioni di euro di due aerei precedentemente venduti a 3 milioni e 100 mila euro ed una consulenza da oltre 50 milioni di euro affidata alla società McKinsey per la riorganizzazione di Alitalia. Ci sono anche questi episodi nei sei capi di imputazione dell’inchiesta sul dissesto dell’Alitalia. Il primo, contestato a Cimoli e Tocci, è relativo ad un’operazione consistita nella cessione di due velivoli alla Bytols S.A. e la loro successiva locazione da parte di Alitalia ad un canone, 130 mila euro mensili, «di gran lunga superiore ai valori di mercato». Il secondo episodio, attribuito a Cimoli, ha riguardato una consulenza che, tra l’altro, si è sostanziata nella «sovrapposizione, in una pluralità di settori, tra le ‘prestazionì rese dai consulenti e quelle dei dirigenti di settore». I due presunti casi di aggiotaggio contestati a Cimoli fanno riferimento, si legge nel capo di imputazione, a false dichiarazioni fatte dal presidente nel 2005 nel quadro della creazione di Alitalia Fly e Alitalia Servizi, in «correlazione al rilevantissimo aumento di capitale sociale per 1000 milioni di euro». Analogamente false, rispetto al mercato azionario, sono considerate alcune dichiarazioni di Cimoli in merito all’operazione di acquisto di Volare Group.
Insomma adesso si inizia finalmente a fare luce sul perchè l’Alitalia è miseramente fallita. Davano colpa ai dipendenti, vi ricordate? Guadagnano troppo – scrivevano molti giornali – durante la compravendita con Cai. Invece, sono proprio loro che hanno pagato e continuano a pagare il prezzo più alto di questa classe dirigente, probabilmente incapace. Ma questo saranno i giudici a confermarlo.
Guardi che quando Fantozzi afferma:
****
… ”Alitalia e’ morta di grandeur, non per il mio taglio dei voli. Perche’ si e’ voluta mantenere in piedi una struttura troppo ampia rispetto alle sue possibilita’ di produrre reddito. Si e’ detto che a Colaninno ho dato la polpa, ma anche lui avra’ il problema di riempire gli aerei …”
”Nella mia relazione sulle cause dell’insolvenza dico chiaramente che l’azienda ha sperperato. Non e’ un mistero che ci sono cinque procuratori della Repubblica al lavoro nei nostri uffici e la Corte dei Conti che indaga”.
Grandeur significa che ”Alitalia pagava tutto il triplo” …
Si riferisce proprio agli anni precedenti al 2008.
Ancora una volta lei non ha fatto sufficiente attenzione. Doveva tenersi strette le azioni alitalia e intentare causa allora, tenendo ben presenti le parole del commissario.
Temo che chiunque affermi di poter impugnare la liberatoria a suo tempo sottoscritta, affermando che allora ignorava alcuni elementi, siccome l’esistenza di indagini a luglio 2009 era nota, sia un pochino fuori strada.
Ora le conviene mettersi il cuore in pace e cercare di dimenticare questa storia che le sta rovinando l’esistenza; e a questo fine le sarebbe molto utile, come le consiglia Pezzati, individuare il vero responsabile di quanto le è accaduto cioè lei stesso e la sua dabbenaggine. Lei è entrato in un gioco più grande di lei.
La invito solo a considerare il fatto che ha appena confuso la data in cui Fantozzi ha fatto una certa dichiarazione e il periodo cui si riferisce.
La Corte dei Conti indaga sulla vecchia gestione di Alitalia di Lino vuotto – La vecchia gestione di Alitalia finisce nel mirino della Corte dei Conti del Lazio. È stata infatti aperta un’istruttoria sul periodo 2001-2007 per valutare se sono stati provocati danni all’erario, chiedendo anche il carteggio in mano alla Procura di Roma in merito all’inchiesta in corso per bancarotta. Per questo filone sono indagati numerosi ex manager della compagnia, tra cui Giancarlo Cimoli, già presidente, e l’ex a.d. Francesco Mengozzi. 16/11/2011
http://www.ttgitalia.com/stories/internazionale/71982_la_corte_dei_conti_indaga_sulla_vecchia_gestione_di_alitalia
___
.. ma come faceva il piccolo azionista che aveva investito in buona fede tra il 2006 ed il 2008 a sapere che la vecchia alitalia era stata gestita male al punto da far dire nel 2008 al commissario fantozzi che era avvenuta una dissipazione di beni aziendali e che pertanto bisognava iniziare a fare una vera e propria inchiesta da parte di organi inquirenti mai prima di allora intervenuti …? …
@ salvatore. era facilissimo saperlo. tutti i bilanci devon oessere pubblici e vengono pubblicati anche nei quotidiani.
e tutti i bilanci alitalia erano in profondo rosso.
ed erano bilanci pubblici.
e come se non bastasse, se lei andrà al link che le avevo riportato precedentemente troverà un documento ufficiale e PUBBLICO in cui si dice che, ap arte due qnni, alitalai aveva chiuso ogni esercizio in perdita di svariate centinaia di milioni.
non erano notizie riservate, ma note e pubbliche.
… i bilanci non c’entrano nulla, pezzati … è inutile che continui con questa lagna … le indagini della finanza e della corte dei conti sono tutta un’altra cosa … lo dimostra il procedimento penale in corso per bancarotta contro 7 manager che sono accusati di aver dissipato beni oltre quanto risultava dai bilanci ufficiali … lo vuoi capire, si o no …? … se tutto era già scritto nei bilanci, approvati dal cda, che motivo ci sarebbe stato di chiedere il rinvio a giudizio …? … e ora aspettiamo le decisioni del gup di roma del 24 ottobre 2012 …
@ salvatore: ahahahahahahah…sei davvero spassoso.
Dunque, ricapitoliamo: prima dici che non sai che alitalia, prima del 2008, era sull’orlo del fallimento, io ti mostro che le notizie erano pubbliche e ufficiali, etu dici che questo non conta.
Scusa, credevo che stavamo parlando di una società e che quindi prima di investire in una società, uno si informasse sul suo stato di salute 8sai, a me hanno insegnato a controlalre se la società fa utili o meno prima di investirci, se invece punto sui ribassi, allora va bene investire in una azienda in perdita).
Però capisco il tuo punto di vista: investo in una società, poi se perdo soldi, dico che è colpa degli altri e che non sapevo nulla e quindi devo essere pienamente rimborsato. Stupendo, in questo modo nessuno perde mai in borsa.
vabbè, salvatore, resta nelle tue idee e nella tua ignoranza, tra 10 anni quando continuerai a prenderti porte in faccia, forse ammetterai che sei stat oTU a sbaglaire ad investire su alitalia.
ma ti rendo conto, si o no, che qui si tratta di perdite colossali …? …
… “Per questo settore le perdite, accumulate, ingenti e costanti, tra il 2001 e il 2007 comportano un danno di 398 milioni 403 mila euro” …
… e tu parli ancora di conti in rosso e di investimenti sbagliati … i tuoi discorsi sono tutti superati e travolti da questo tsnunami del processo a carico dei 7 manager che nessuno poteva prevedere … te ne rendi conto …? … ripeto … aspettiamo le decisioni del gup del tribunale di roma del 24.10.12 …
@ salvatore. evdientemente non hai letto il link che ti ho mandato…
sennò sapresti che era scritto nero su bianco che aza non aveva mai fatto utili (se non in due esercizi) e che le perdite di ogni anno (leggi il documento le trovi elencate anno per anno on l’esatto importo) erano enormi.
Si parla di centinaia di milioni di euro.
Nell’ottobre 2006 fu detto, pubblicamente in parlamento che Alitalia stava fallendo e nel giro di un anno o poco più avrebbe chiuso i battenti. Nel 2004 le perdite furono di circa 500 milioni di euro, giusto per dirti di un anno (ma ripetol eggiti il documento di quel link). Ogni anno si pubblicavano i bilanci e questi erano profondamente in rosso, per centinaia di milioni di euro.
A maggior ragione, quindi, se investi tra il 2006 e il 2008, sai che stai investendo in una azienda che sta fallendo.
Era stato detto, era scritto nei bilanci, ed era stato detto da tutti sui giornali.
L’inchiest aè venuta molto dopo. Quei 398 milioni che dici tu, rispetto alle perdite di ogni anno erano ben poca cosa.
Alitalia bruciava circa 500 milionidi euro ogni anno, e si sapeva.
Quei 398 milioni forse avrebbero dato ossigeno per un altro anno.
Ma soprattutto, quando hai deciso di investirci, nessuno sapeva della magistratura 8che sarebbe venuta diopo), ma tutti sapevano dei bilanci in rosso.
Se tu hai deciso di investire, nonostante i bilanci in rosso, si vede che eri coscient edi quello che facevi.
… pezzati, in estrema sintesi e poi non ci ritorno più … almeno in questa fase di forte attesa della cioppolata, operazione assai complessa tuttora in corso, scoperta dall’esperto in diritto societario del fol …
… 1] il commissario straordinario ha spiegato le ragioni del fallimento di alitalia in una intervista a tutto campo rilasciata al settimanale l’espresso nel dicembre 2008: “nella mia relazione sulle cause dell’insolvenza” punta il dito il commissario di alitalia augusto fantozzi “dico chiaramente che l’azienda ha sperperato: non è un mistero che ci sono cinque procuratori della repubblica al lavoro nei nostri uffici e la corte dei conti che indaga” …
… 2] la procura di roma ha infatti avviato apposite indagini, durate due anni, a conclusione delle quali ha chiesto il rinvio a giudizio di 7 manager per bancarotta per dissipazione della vecchia alitalia consumatasi tra il 2001 ed il 2007 …
… 3] le carte dell’indagine sono già state acquisite dalla corte dei conti che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta contabile …
… non voglio sapere altro … per il mio avvocato questo basta ed avanza … soprattutto se i 7 manager saranno rinviati a giudizio e condannati … passo e chiudo …
http://www.liberoquotidiano.it/news/793342/Crac-Alitalia-chiusa-l-inchiesta-Sette-manager-indagati.html
@ salvatore: come bastava al tuo bancario? Ma comunque certo che al tuo avvocato basta, che tu vinca o perda dovrai in ogni caso pagarlo.
che i 7 manager siano condannai o meno, ciò non toglie che non avrai il rimborso che desideri. Ma ripeto: fai quello che pensi sia più giusto e quando perderai la causa (segnati questa mia ipotesi/previsione), sono sicuro che troverai una scusa per buttare la colpa su qualcun altro/qualche altra cosa.
auguri
Pezzati, la prego di scusarmi se non scommetterei sulle sue parole. Pochi giorni fa ho postato su fol questo:
*****
E poi Thanos perchè da un po’ non si parla più di meridiana?
E’ evidente!!!! Perchè siamo prossimi alla fusione.
E questo permetterà a Cai di essere immediatamente quotata in borsa e ciò a quale scopo se non attuare il concambio?
Non è chi non veda che questo è il riassetto complessivo della proprietà di cui ormai tutti parlano: l’ingresso dei piccoli risparmiatori in Cai attraverso acquisto delle azioni prevedendo condizioni particolari per chi cederà i ctz alitalia dopo aver aderito all’offerta del Mef.
Tout se tient, mon ami.
*****
E c’è stata la risposta di un ESSSSPERRRRRTO:
*****
cioppolo
Member
Lupus in fabula
Bravo Barti, e’ uscito proprio oggi un articolo su il nuovo mercato che parla proprio di quello. Forse lo hai scritto proprio tu.
*********
In realtà la questione è aperrrrrtissssssima.
Se non sarà casini, sarà la magistratura
Se non sarà la Magistratura sarà la cioppolata
Se non sarà la cioppolata sarà cai
Se non sarà cai sarà il Governo
Se non sarà il Governo sara casini
Se non sarà casini…..
Ma rimorso sarà!
… pestalozzi, non è che puoi fare sempre quello che vuoi … appari, sparisci, ricompari … sembri il fantasma dell’opera … se, come bondista aza, hai recuperato senza troppo affanno il tuo onesto investimento, che dio ti benedica … ma perchè ti accanisci a schernire, con un filo di sottile ironia che rischia di spezzarsi ad ogni momento, come la corda di uno spericolato trapezista, chi, come azionista aza, ha aderito a 27 centesimi di euro e cerca angosciosamente di ottenere dallo stato italiano il promesso rialzo al valore nominale di 93 centesimi di euro …? …
Errata corrige
Nel mio precedente post “RIMORSO” va letto “RIMBORSO”.
Come previsto, il Gup di Roma ha oggi ammesso la costituzione di parte civile dell’Ufficio Commissariale dell’Amministrazione Straordinaria Alitalia nel procedimento penale contro 7 manager della vecchia alitalia accusati di averne causato il dissesto a seguito di perdite illegali per oltre 4 miliardi di euro [vedasi la news Agi qui di seguito riportata].
Credo che questo sia un fatto molto rilevante, sia giuridicamente che politicamente, tale da spingere la «volontà politica» verso il promesso completamento del parziale rimborso dei risparmiatori alitalia.
In caso di condanna dei 7 manager, infatti, Il Mef sarebbe responsabile in solido per i danni da responsabilità aquiliana.
__
(AGI) – Roma, 7 novembre 2012 – La procura di Roma insiste: gli ex amministratori delegati di Alitalia, Francesco Mengozzi e Giancarlo Cimoli, e altri cinque manager devono essere rinviati a giudizio in relazione al dissesto della compagnia aerea del 2008, quando il tribunale ne aveva dichiarato lo stato di insolvenza. Il procuratore aggiunto, Nello Rossi e i pm Stefano Pesci e Maria Francesca Loy lo hanno ribadito davanti al gup Wilma Passamonti contestando il reato di bancarotta (per distrazione o dissipazione, a seconda dei casi) nel periodo compreso tra il 2001 e il 2007. A rischiare il processo sono anche gli ex dirigenti Gabriele Spazzadeschi, Pierluigi Ceschia, Giancarlo Zeni, Leopoldo Conforti e Gennaro Tocci. Secondo l’accusa, ci sarebbe stata una “dissipazione” della compagnia di bandiera con “operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale” che avrebbero causato perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007. L’ex ad e presidente di Alitalia Cimoli deve inoltre rispondere di due episodi di aggiotaggio per la diffusione di presunte notizie false al fine di ottenere variazioni del titolo Alitalia sui mercati. Nell’udienza di oggi il gup ha ammesso la costituzione di parte civile di cinque commissari straordinari della societa’ in amministrazione straordinaria. E sono stati ammessi anche numerosi creditori dell’azienda, azionisti e obbligazionisti, oltre alla federconsumatori della Campania. Respinta la richiesta del Codacons e di un sindacato dei trasporti. Nell’udienza del 14 novembre sara’ sentito Mengozzi.
http://www.agi.it/cronaca/notizie/201211071658-cro-rt10254-alitalia_procura_roma_a_gup_cimoli_e_mengozzi_siano_processati
per la responsabilità aquiliana, s ideve dimsotrare che il MEF era al corrente. Ma se il mef era al corrente (in quanto azionisti), lo erano anche gli altri azionisti 8ovvero i picocli rispamriatori) i quali quindi sarebbero sanzionati anche loro.
Ipotizzando che si racchiuda la responsabilità al solo MEF (in quanto grosso azionista) ,resta sempre da dimostrare che il MEF sapeva del comportamento degli amministratori aza.
difficile provare una simile accusa.
per il resto: interessante che sia stata respinta la richiesta delcodacons. Sostanzialmente il codacons voleva portare avanti le istanze di quei risparmiatori che avevano ceduto i loro titoli al MEF e che avevano comprato azioni aza tra il 2007 e il 2008.
cito dal sito del codacons: Il Codacons, che da tempo ha avviato le azioni di tutela in favore degli investitori coinvolti nella vicenda, rappresenterà nel processo tutti coloro che intendano chiedere un risarcimento. La costituzione di parte civile nel processo penale è finalizzata ad ottenere il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti la cui quantificazione emergerà dallo svolgimento del giudizio ma che dovrebbe essere parametrata sul valore delle azioni perdute.
Per chi avesse aderito all’accordo per la cessione delle Azioni Alitalia al Ministero dell’Economia e delle Finanze in cambio di titoli di Stato di nuova emissione, la costituzione sarà finalizzata ad ottenere il risarcimento del danno consistente nella perdita di valore conseguente al cambio dei vecchi titoli con i titoli di nuova emissione, oltre al danno morale, anche se ovviamente sarà più difficile la affermazione del diritto.
con l’esclusione del codacons direi che questa porta si chiude (e indirettamente mi si da, nuovamente, ragione sulle mie ipotesi).
@ mario pezzati
*** premessa ***
1] … “Il problema che si pone è quello relativo alla questione se gli amministratori e dipendenti di una s.p.a. cosiddetta “in mano pubblica“ si applichino le norme di diritto societario o se dalla presenza di capitali pubblici consegua invece l’assoggettamento di questi soggetti alle norme proprie della responsabilità amministrativa, con la conseguente giurisdizione della Corte dei Conti“ …
… Si è detto che se ad essere lesa dal comportamento degli amministratori della società partecipata è l’immagine del socio pubblico, la giurisdizione spetta alla Corte dei Conti …
Il danno all’immagine dell’ente pubblico-socio è un danno diretto e non il mero riflesso di un pregiudizio arrecato al patrimonio sociale …
La motivazione della sentenza sembra riconoscere la giurisdizione contabile in tutti i casi di danno diretto sulla base della seguente considerazione:
“Quel che appare certo è che la presenza dell’ente pubblico all’interno della compagine sociale ed il fatto che la sua partecipazione sia strumentale al perseguimento di finalità pubbliche ed abbia implicato l’impiego di pubbliche risorse non può sfuggire agli organi della società e non può non comportare, per loro, una peculiare cura nell’evitare comportamenti tali da compromettere la ragione stessa di detta partecipazione sociale dell’ente pubblico o che possano comunque direttamente cagionare un pregiudizio al patrimonio di quest’ultimo”…
http://www.altalex.com/index.php?idnot=49216
2] art. 28 costituzione italiana
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici ***.
*** L’articolo riguarda la responsabilità dei funzionari e dipendenti pubblici quando, da un loro atto, sia stato leso il diritto di un cittadino. In sede penale, quando sia stato commesso un reato; in sede amministrativa, quando non si siano rispettate le norme di funzionamento degli uffici pubblici (vedi art. 97); in sede civile, quando sia stato provocato un danno che deve essere risarcito. Se il patrimonio del dipendente pubblico non è sufficiente, sarà lo Stato a risarcire il danno, salvo rivalersi sul suo dipendente.
http://www.pbmstoria.it/dizionari/dizcittadino/cost/028.htm
3] … L’argomento della natura sovrana dello Stato, oltre ad altri di pari consistenza, erano quindi sorretti per negare l’astratta configurabilità di una responsabilità extracontrattuale della p.a.; tuttavia, come detto, tali argomenti hanno perso di spessore già nei primi decenni del novecento, sino all’unanime riconoscimento in dottrina e in giurisprudenza dell’ammissibilità della responsabilità della p.a. anche per illecito aquiliano, riconoscendovi un duplice fondamento.
Un primo fondamento teorico, costituito dalla soggezione dello Stato a quel diritto che da esso stesso promana e che da esso stesso viene coattivamente applicato, in osservanza ai principi della separazione dei poteri e dello Stato di diritto, cui si è accennato: in ragione di tale costruzione, lo Stato che violi la sfera giuridica dei singoli, delimitata dalle norme giuridiche dallo stesso prodotte, non può che essere assoggettato alla sanzione del risarcimento del danno.
Un secondo fondamento di diritto positivo, rappresentato dall’applicazione anche alla p.a. della disciplina di cui agli artt. 2043 e ss. c.c., in assenza di un principio o di una disposizione derogatoria a favore degli enti pubblici; ciò in considerazione del fatto che il principio del neminem laedere, su cui è costruita la disciplina in materia di illecito aquiliano, costituisce uno dei principi fondamentali dello Stato di diritto, come tale dotato di applicazione generalizzata anche con riferimento alle persone giuridiche di diritto pubblico …
Dal riconoscimento della responsabilità extracontrattuale della pubblica amministrazione ex art. 2043 c.c., ne deriva che gli elementi costitutivi dell’illecito aquiliano della p.a. sono da individuarsi nella condotta attiva od omissiva (posta in essere dal funzionario o dipendente), nel danno ingiusto, nel nesso di causalità tra condotta e danno, nell’elemento psicologico del dolo o della colpa (generica o specifica), posto che sull’individuazione e sulla consistenza di ciascuno di essi si sono aperte numerose questioni interpretative …
http://www.filodiritto.com/index.php?azione=visualizza&iddoc=2523
*** conseguenze ***
1] … la responsabilità dei manager della vecchia alitalia inquisiti per «malagestio», sottoposta a giudizio della giurisdizione penale e contabile, è assimilabile a quella dei dirigenti pubblici, alla quale, nel quadro del principio generale del «neminem ledere», si applicano l’art. 28 della Costituzione e l’art. 2043 del Codice Civile …
2] … nel confermare, pertanto, che, in caso di condanna, qualora il patrimonio dei 7 manager della vecchia alitalia non fosse sufficiente, sarà lo Stato, per culpa in eligendo/vigilando, a risarcire il danno, salvo rivalersi su di loro, si rappresenta che:
3] tutti i centomila risparmiatori della vecchia alitalia aderenti all’ops del mef allorché erano all’oscuro delle indagini in corso che avrebbero condotto alla richiesta della procura di roma di rinvio a giudizio di 7 manager per procurato dissesto della vecchia alitalia a seguito di perdite illegali riportate tra il 2001 ed il 2007, sfociate nel procedimento penale nel quale si è costituito parte civile, a nome di tutti i creditori, azionisti compresi, l’ufficio commissariale della vecchia alitalia, possono inoltrare per raccomandata, entro il 23.12.2012, istanza di insinuazione al passivo tardiva ai sensi dell’art. 101 l.f., secondo il modello che si può estrarre dal sito dell’a.s. http://www.alitaliaamministrazionestraordinaria.it/?p=973, al fine di chiedere il risarcimento da danno aquiliano iniziatosi dal primo momento in cui è principiata l’attività delittuosa che ha poi costretto alla cessione dei propri titoli az …
*** conclusioni ***
… tutto ciò, ovviamente, sarebbe superato dalla comune “volonta politica” del parlamento e del governo, manifestata dal 2008 al 2012 con numerosi atti bipartisan, di portare a compimento, mediante emendamento alla legge di stabilità 2012 riproducente la pdl 4478 compagnon + 12, il completamento integrale del parziale rimborso finora concesso ai risparmiatori alitalia, con una nuova assegnazione di titoli di stato a scadenza successiva al pareggio di bilancio previsto per il 2013 …
ti sfugge che aza non era pubblica.
il socio è pubblico, ma ad aza si applica il diritto privato, visto che era quotata in borsa.
cmq, basta avere pazienza. Ne ho avuta per 4 anni (e alla fine si è verificato/sta verificando tutto quello che è dicevo da anni) e vedremo chi ha ragione.
.. ti sbagli, pezzati … ho detto sopra che «si è detto che se ad essere lesa dal comportamento degli amministratori della società partecipata è l’immagine del socio pubblico, la giurisdizione spetta alla corte dei conti … il danno all’immagine dell’ente pubblico-socio è un danno diretto e non il mero riflesso di un pregiudizio arrecato al patrimonio sociale» … la corte dei conti, come noto, ha indagato, parallelamente alla procura di roma, contro i 7 manager alitalia che ne hanno causato il dissesto … di conseguenza, la vecchia alitalia era una società pubblica e per i risparmiatori aderenti all’ops del mef, la cui volontà è stata viziata dalla mancata conoscenza di fatti determinanti riguardanti il valore dei titoli ceduti, vanno applicate le regole previste per i danni derivanti da responsabilità aquiliana della pubblica amministrazione …
7/11/2012 – Vecchia Alitalia: chiesti sette rinvii a giudizio
Gli ex a.d. Giancarlo Cimoli (che guidò la compagnia dal 2004 al 2007) e Francesco Mengozzi (2001-2004), ma anche gli ex responsabili delle aree amministrazione e finanza (Gabriele Spazzadeschi), finanza straordinaria (Pierluigi Ceschia), acquisti (Gennaro Tocci), Giancarlo Zeni e Leopoldo Conforti. Sono questi secondo i pubblici ministeri di Roma i sette dirigenti che dovrebbero rispondere penalmente del fallimento di Alitalia-Linee Aeree Italiane, con diverse ipotesi di reato. La richiesta è stata presentata oggi durante l’udienza di fronte al giudice per l’udienza preliminare. È già fissata l’udienza del 14 novembre, nella quale dovrebbe rendere dichiarazioni spontanee Mengozzi.
è inutile, prorpio non ti vuole entrare in testa.
Alitalia era quotata in borsa, si o no?
E allora era una azienda privata ricadente nel diritto privato.
Solo le aziend eprivate possono quotarsi.
Inoltre il prospetto ocn il quale fu quotata alitalia, recitava “privatizzazione…” e vi era scritto nero su bianco che aza era una società privata.
coraggio, altri 4 anni di attesa, un altro muro in faccia e forse lo capirai.
… pezzati, non hai letto bene il mio post sulla responsabilità aquiliana della pubblica amministrazione …
… ricominciamo …
1] in merito alla «corrispondenza tra la natura pubblica dell’attività svolta dall’agente ed il suo organico inserimento nei ranghi della pubblica amministrazione», ho citato la sentenza n. 26806 della SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE – SEZIONI UNITE CIVILI del 19 dicembre 2009 … «Con atto di citazione depositato in data 8 aprile 2005 la Procura regionale della Corte dei Conti per la Lombardia evocava in giudizio G.L., in qualità di amministratore delegato di Enel Power s.p.a., C.A., in qualità di amministratore delegato di Enel distribuzione s.p.a. …» …
… «La ascrivibilità di un ente nell’orbita pubblicistica, oltre che sotto il profilo della regime giuridico applicabile, rileva anche ai fini del radicarsi della giurisdizione sia amministrativa sia contabile in tema di responsabilità amministrativa» …
«la classificabilità di un ente come organismo di diritto pubblico ovvero impresa pubblica ne implica la sottoponibilità non solo alle regole comunitarie in tema di appalti ma, al tempo stesso e per i medesimi motivi, anche a quelle interne in tema di controllo e sindacato giurisdizionale della magistratura contabile e ciò non solo per motivi logici, ontologici e sistematici, ma altresì per motivi funzionali e di coerenza del sistema» … http://www.amcorteconti.it/articoli/capalbo%20societa%20miste.htm …
2] sappiamo che enel è un’azienda partecipata quotata in borsa …
3] la sentenza che ho attenzionato parla della competenza della corte dei conti per danni a enel …
4] siccome in matematica 1 + 1 fa 2, ne deduciamo che anche per la vecchia alitalia, che, come enel, era una società partecipata, ha competenza la corte dei conti e che per questo stesso motivo va applicata la responsabilità aquiliana della pubblica amministrazione … la qualcosa significa, in pratica, che lo stato prima paga i danni causati ai privati cittadini dai suoi enti e poi si rivale sul patrimonio dei suoi agenti …
Fini apre al Pdl di Alfano, “a condizione che chiarisca su Monti”
(AGI) – Roma, 9 novembre 2012 – “L’aspro confronto in corso nel Pdl va seguito con interesse per capire se emergera’ una identita’ politica veramente in sintonia con il Ppe e quindi, in quanto tale, alternativa in termini programmatici alle Sinistre e mille miglia lontana dalla demagogia estremista, populista e antieuropea di tanti esponenti del Pdl e della totalita’ della Lega”.
Lo dichiara il presidente della Camera e leader di Fli Gianfranco Fini convinto che “il vero banco di prova per Alfano non e’ nella definizione delle regole per le Primarie, ma nel far chiarezza sul rapporto col Governo Monti e soprattutto sulla necessita’ per l’Italia di continuarne l’azione riformatrice anche dopo le elezioni”.
“Solo se cio’ accadra’ – conclude – si potra’ davvero aprire una pagina nuova per tutti i moderati italiani. E personalmente ne saro’ lieto”.
°°°
… questo fatto politico è molto importante per i risparmiatori alitalia …
… se, infatti, il presidente della camera volesse, potrebbe mettere immediatamente all’ordine del giorno la calendarizzazione della proposta di legge 4478 compagnon + 12, a firma udc, che molto probabilmente è rimasta bloccata dalla mancanza di un input decisivo pdl-udc-fli…
… caro pezzati, ti vengo qui a comunicare che … scusa se è poco … due punti … proprio in data odierna ho colloquiato con il mio legale sulla questione del rimborso alitalia … l’avvocato ha detto che ho fatto bene ad insinuarmi al passivo ai sensi dell’art. 101 della legge fallimentare essendo intervenuto questo nuovo importante fatto della richiesta di rinvio a giudizio di 7 manager della vecchia alitalia e che ci costituiremo parte civile alla prima udienza del processo che si aprirà a loro carico per il causato dissesto … salutandoti indistintamente …
@salvatore: auguri. poi, quando vedrai che avevo ragione io, forse cambierai legale.
però ti chiedo una cortesia: se avrò ragione io, me lo comunicherai? o la farai passare sotto silenzio?
… pezzati, sembri ossessionato dall’idea di dovere avere ragione ad ogni costo … se tu dicessi che questa tua pretesa verità di cui saresti in possesso deriva da effettive dichiarazioni da sacrestia di casini o di compagnon ti potrei anche credere … ma se si tratta soltanto di una tua sensazione, ti dico già da ora che ti sbagli e che anche se fra due-tre anni dovesse concludersi tutto in negativo, così come tu predichi dalla mattina alla sera, non ti direi che hai avuto ragione ma che sei sempre stato un corvo …
Pezzati, l’avvocato che difende se stesso ha come cliente uno sciocco.
E’ il caso di Salvatore. Non c’è nessun legale. E’ inutile che cerchi di aprirgli gli occhi, non ci riuscirai perché tenere gli occhi chiusi alla realtà è l’unica cosa che gli permette di nutrire una speranza.
salvatore: ahahahahahahahahaha… in pratica, se le mie intuizioni e interpretazioni sono corrette, sarei lo stesso in errore, giusto?
ma questa è idiozia allo stato puro.
ok, salvatore, tutto chiaro, cantatela e suonatela da solo. anche se il giudice ti desse torto, tu diresti che hai lo stesso ragione.
allora fa bene l’avvocato a filartela e a farti pagare poi la fattura per i suoi servizi.
… pezzati, il tuo problema è che come volontario dell’udc non sei credibile quando parli di torto o di ragione per chi, come me, persegue il completamento del rimborso per la cessione al mef dei propri titoli della vecchia alitalia … se ancora discutessimo sul fol, ti potrei dire che non c’è contraddizione nel tuo comportamento anche se non ho ancora capito che cosa possa importarti del fatto che io, cioppolo o altri si parli di assegnazione di titoli cai o di altro … ma proprio qui, nel blog dove sono ancora aperte pagine dal titolo «non dimentichiamo i risparmiatori alitalia» o «alitalia, la voce dei risparmiatori» … nel blog intestato al presidente casini leader del partito che ha presentato la proposta di legge 4478, mi parli di torto o di ragione …? … ti rendi conto, si o no, che devi far ritirare questa proposta di legge prima di chiedermi se ho torto o ragione …? …
@ salvatore: perchè ritirare qualcosa che, secondo me, non sarà mai discussa?
Parli di pagine aperte, ma non ti sei reso conto che queste pagine, anche se aperte, ormai sono vecchie e stravecchie e che gli articoli degli ultimi anni, ti tutto parlano, tranne che di alitalia?
non ti rendi conto che preferisco dire le cose come penso che siano, piuttosto che essere un lecchino adulatore?
e soprattutto non ti rendi conto che a me interessa dimostrare di avere ragione per soddisfazione mia? e stai pure tranquillo, salvatore, che alla fine, ti renderai conto che, corvo o no, io ho sempre avuto ragione.