«La fretta non aiuta, Conte e Renzi devono ricucire»
postato il 18 Gennaio 2021
L’intervista di Paola Di Caro pubblicata sul Corriere della Sera
«La fretta è una cattiva consigliera, quanto il risentimento: tutte le scelte che dipendono da questi fattori sono sbagliate in politica». Pier Ferdinando Casini guarda con «grande preoccupazione» allo scenario della crisi di queste ore, e a Conte e Zingaretti da una parte come a Renzi dall’altra — da ex presidente della Camera e politico di lunga esperienza — dà un consiglio spassionato: «La strada per riannodare i fili è lunga, tortuosa, in salita, faticosa. Ma è l’unica giusta».
Quando parla di risentimento, intende reciproco tra i due maggiori protagonisti della crisi?
«Che Renzi non ami Conte mi pare abbastanza chiaro, ma che il sentimento sia affettuosamente ricambiato lo è altrettanto… Però, chi ha maggiori responsabilità ha maggiori oneri in tempi difficili, anche nell’esercizio della pazienza».
Quindi secondo lei servirebbe ricompattare la maggioranza. Perché?
«Il mio discorso è semplice. Più volte negli ultimi mesi ho auspicato che il presidente del Consiglio coinvolgesse l’opposizione nell’affrontare l’emergenza Covid, visto che sono forze che hanno anche un grande insediamento elettorale nel Paese. In momenti come questi c’è bisogno della massima condivisione».
Non l’hanno ascoltata.
«Non solo. Rischiamo di uscire dalla crisi con una condivisione ancora meno ampia. Dalla politica siamo passati al pallottoliere, con un governo dai numeri così risicati da avere una sostanza politica molto debole. L’opposizione — a parte Berlusconi che ha tentato di aprirsi davvero alla condivisione — fa il suo gioco: grazie al solipsismo del governo, può rimanere sull’Aventino con relativa facilità, con una straordinaria posizione di rendita. Non sarà bellissimo, ma è la politica». [Continua a leggere]