Basta fango, serve responsabilità nazionale per ricucire il Paese
Il presidente della Repubblica, giustamente, ha richiamato alle procedure di carattere costituzionale, che vanno sempre rispettate. Io ho parlato di responsabilità nazionale perché penso che quello che serve non è schierare una parte contro l’altra, è riconciliare l’Italia, gli Italiani, è uscire da questa melma insieme, cercando di ricucire un paese che è terribilmente diviso.
Tutto quello che è avvenuto in questa estate contribuisce in modo straordinario a portare discredito nei confronti del nostro Paese e della politica, per cui io non ho nessuna intenzione di alimentare oltre questa melma di fango che sta inondando tutto e tutti e che a mio parere contribuisce a delegittimare nel mondo l’immagine dell’Italia.
Pier Ferdinando
Era davvero prevedibile che quelle alleanze andassero in frantumi e un grande Presidente non poteva sbagliare questo tipo di valutazione. La coesistenza in una grande coalizione di forze cosi straordinariamente diverse come Lega Nord e AN è il frutto della forza mediatica berlusconiana che tuttavia rende impossibile il rispetto e la realizzazione di un unico programma. Con il PDL Berlusconi sperava di risolvere questo tipo di problema e i risultati sono evidenti sotto gli occhi di tutti. In Italia si è venuto a creare un vuoto che necessariamente deve essere colmato
e il “Partito della Nazione” potrebbe essere una soluzione importante del problema. Spero proprio che il Presidente Fini continui nella strada della coerenza politica attuando scelte coraggiose come quella che fece Lei, On. Casini, due anni fa. Credo che lui possa contribuire alla costruzione di un grande centro che possa riportare l’Italia sui binari della coerenza politica che si è persa con la scomparsa della DC e la fine della prima Repubblica. Da buon Ingegnere non posso che augurarmelo
Il Pdl in balia delle lotte interne e della resa dei conti con i finiani; la Lega che, approfittando delle disgrazie degli alleati, spinge al voto sicura di rosicchiare qualche migliaio di voti proprio agli “azzurri”. Il Pd che non riesce ancora ad assumere le sembianze di “partito” e tenta di trovare ossigeno solo nei demeriti e nello stallo del Governo, dimenticando di affrontare le vere questioni che, ancora oggi, lo stanno lacerando. Senza parlare dell’IdV, da una parte anch’essa speranzosa di raccimolare qualche elettore ai democratici stessi, dall’altra accecata da quell’antiberlusconismo che, invero, fà solo il gioco e le fortune mediatiche del Cavaliere. In tutto questo calderone, c’è spazio anche per la sinistra extra-parlamentare, che ha avviato una campagna strategica allo scopo abbattere l’asse D’Alema-Bersani ed appropriarsi del Pd, nel tentativo di consegnare le redini della sinistra italiana in mano al novello “masaniello” Vendola.
E tra ripicche, accuse, gossip, strumentalizzazioni ed uso “ad hoc” della stampa di famiglia, ci si dimentica degli italiani e dei loro problemi e, soprattutto, della crisi in cui imperversa il sistema economico. Continuando su questa strada, si rischia l’esasperazione. La speranza, e l’unica via d’uscita, è proprio quella a cui fa appello Pier Ferdinando Casini: la responsabilità nazionale. Arriveranno a capirlo?
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Il razzismo secondo me deve essere un reato, come ci fanno essere dei partiti che vogliono il parlamento del nord. L’Italia e unica e indivisibile, secondo me chi vuole dividere l’Italia è perchè ha la coscienza sporca di qualcosa che ha fatto. Secondo me chi è una persona seria non può dividere l’Italia. Perchè ho gia ripetuto altre volte prima bisogna sentirsi prima Italiani e poi sentirsi della proprio comune, provincia e regione per diventare una stato benestante, grande, importante civile e credibile confronto gli altri stati del mondo. Lo vogliamo capire che l’Italia è un paese bellissimo naturalistico, sia archeologico, di musei importantissimi, del mangiare bene ecc, ecc. E poi se vogliamo essere veramente democratici rispettiamo anche chi vuole dividere l’Italia, ma non essere RAZZISTA!!!!!!!!!!! Grazie e sinceri saluti e buon ferragosto
Salve Presidente e buon Ferragosto a te e alla tua famiglia. Ti scrivo dal bagno 159 a Cervia dove ieri, complice un tempo bizzoso, al bar della spiaggia ci siamo fatti una sana discussione politica dove devo subito confessare che sei risultato di gran lunga il politico italiano più gradito per la lungimiranza (dimostrata nel rimanere autonomi) e anche recentemente nel prevedere prima, molto prima quello che dopo , molto dopo quelle proposte proposte alle quali illuminati politici sono arrivati dopo, molto dopo. Insomma Pier mi sono meravigliato non poco di questo gradimento, conoscendo i polli ……
Chissà potrebbe essere che alle prossime elezioni, ci portino a una buona vendemmia fino ad oggi negata da promesse pinocchiesche degne di un paese dei balocchi dove oggi viviamo. Eppoi con i nostri panni messi alla finestra europea (e mondiale) , lo confermavano due turisti tedeschi,, sembriamo (ma forse lo siamo) un paese di “cioccapiatti”. Pier tu saprai bene che la gente non dico ha paura, ma timore sì, che questa situazione unita al difficile autunno “economico” possa sfociare in qualcosa di poco edificante. Abbiamo bisogno, si diceva ieri, casomai frasi scontate, di politici che ci diano fiducia, di politici che si impegnino, insomma abbiamo bisogno di gente seria , e qui, nella Hit-parade, non hai avuto rivali.
Altra cosa che non credevo, quel Partito della Nazione che facevo distante dai pensieri della gente, interessa eccome, (“non sentiamo l’esigenza di un nuovo partito, ma di un aggregazione responsabile ,quella sì !) . Beh è stato piacevole essere rappresentante di quel partito che oggi ….nel mio bagno, ha vinto le elezioni…. Chissà .. Per ora tutti a Chianciano per fare “Un Partito sano!”
Mauro Sorbi
Bologna
Tutti i nodi vengono al pettine,piu’grossi erano piu’ eclatanti sono i problemi.sia a sinistra che a destra,con l’aggavante per i secondi che sono al governo e con un alleato come la lega.Speriamo che gli Italiani aprano gli occhi e vedano il cavaliere sotto il vero aspetto,Mai come ora c’e’ bisogno di centro,di moralita’,di politica vicina alla gente,ai disoccupati,alle famiglie nelle difficolta’ a sbarcare il lunarioPurtroppo
il cavaliere e’ abilissimo nel proporsi e nel convincere la massa,e quindi e’ necessario,mettere da parte personalismi,egoismi e formare
un gruppo eterogeneo ma con fini simili con tutti quelli che non sono legati sia a destra che a sinistra.Ci veniamo a Chianciano,sperando di essere in molti e con qualche personaggio nuovo alla politica….
Buongiorno, presidente
Sono sempre la citoyenne rompiscatole e di questo le chiedo scusa, ma io ritengo che, se i complimenti sono validi perchè danno la forza di andare avanti, le critiche, se costruttive perchè indicano errori, contraddizioni, ecc., siano ancora più benefiche.
Lei parla di un governo di responsabilità nazionale… certo sarebbe auspicabile, per il bene degli Italiani, ma lei ritiene onestamente che si possa fare?
Lei stesso dimostra di avere molte remore nei confronti di Tizio e di Caio (dove al posto di Tizio si può mettere il nome di Di Pietro che rappresenta un elettorato forse un po’ più numeroso dell’UDC, e al posto di Caio il nome di Vendola, abbastanza radicato nel territorio). Se tutti quanti la finissimo di storcere il naso, quando si sentono determianti nomi, allora forse si potrebbe veramente pensare a cominciare a mettere le toppe. Il suo tentativo di percorrere quest’asse di equilibrio mi pare cosparsa di molte punte.
Lei, rappresentante/presidente di un partito che trova le sue radici nel sud, quando è stato presidente della camera, con i suoi che sedevano in parlamento dalla “parte giusta”, era anche alleato con la lega e ha permesso che determinate leggi (il falso in bilancio, per dirne una, la legge elettorale porcata, come l’ha definita il suo ideatore, per dirne un’altra) venissero approvate, al punto che Follini, non potendone più ha preferito andarsene. Lo so che Follini è scomparso dall’agone politico, ma io lo ricordo come una persona coerente. Non pare anche a lei, presidente, che se una volta si è otturato il naso alleandosi con la lega, ora potrebbe fare la stessa cosa nei confronti di leader che non le sono graditi?
L’ITALIA VIVE IL SUO STATO PARTICOLARE NELL’ESEMPIO REGIONALE ED AGRIGENTINO
Convengo con l’on. Mannino che, allo stato, l’alternativa a questo governo non è pronta ma l’arbitro non è Berlusconi ma il Presidente della Repubblica.
La maggioranza di centrodestra, oggi, è costituita da quel che resta del PdL e della Lega Nord: maggioranza risicata soggetta ad una navigazione a vista.
Il nuovo raggruppamento politico Futuro e Libertà ha rivendicato per sé una piena autonomia di giudizi sugli atti governativi che, di volta in volta, saranno presentati al Parlamento: autonomia significa, quindi, distacco dalla maggioranza costituita nella fase elettorale.
A questo governo la critica (oltre che legittima, doverosa) parte dalla dimostrazione che esso ha dato nel suo carattere antimeriodionalista ed a trazione Lega. I fatti più dimostrativi di questo posizionamento “padano” sono dati dal blocco di tutti i finanziamenti annunciati e congelati riguardanti le aree meridionali e la Sicilia, così come la filosofia di una finanziaria che ha previsto-in 3 anni- il collasso definitivo degli EE.LL.dell’Italia del sud.
Questi ultimi aspetti avrebbero dovuto incontrare una netta opposizione da parte della deputazione nazionale dell’ex Forza Italia che ha, in Agrigento come in Sicilia, uomini con responsabilità di governo alte e decisive: senza l’acquiescenza e la subalternità dei senatori e deputati del meridione, della Sicilia, di Agrigento mai la linea di politica economica dell’asse Berlusconi-Tremonti-Bossi avrebbe potuto trovare in Parlamento i voti per passare.
Sono d’accordo con l’on. Mannino sul fatto che il Paese si trova prigioniero di “un sistema istituzionale ibrido” e che Berlusconi è fortemente tentato, insieme a Bossi, di prendere la scorciatoia delle elezioni anticipate per annientare titubanze, riserve e osservazioni interne nonché l’attuale rappresentanza di Futuro e Libertà conquistando, con tutti i mezzi di cui dispone, una forma “moderna” di democrazia autoritaria.
Ma, per fortuna, l’arbitro non è affatto il Presidente del Consiglio né il separatista Bossi ma il Presidente della Repubblica a cui la Costituzione affida il diritto ed il potere di valutare o meno il ricorso anticipato alle urne.
Condivido la posizione di Casini il quale, dopo aver preso atto del’implosione della maggioranza relativa e di fronte all’autunno che pericolosamente è davanti a questi giorni sul piano finanziario e della scadenza dei titoli di stato, “lavora” per tutelare il Paese da speculazioni di tipo greco, attraverso un governo di transizione che esalti il sentimento più alto della responsabilità nazionale a tutela del sistema-Paese e persino delle stesse Istituzioni costituzionali.
L’Italia vive il suo stato particolare nell’esempio regionale ed agrigentino dove le maggioranze espresse dall’elettorato sono evaporate o, comunque, sono messe a soqquadro al loro interno: vedi il governo Lombardo, vedi il nascente Patto per il territorio.
Le contraddizioni e la politica degli equivoci possono essere superate solo attraverso una fase di transizione dentro la quale prevalga l’interesse generale del Paese, della Sicilia e della provincia di Agrigento.
Solo dopo vengono le nuove formazioni a destra, a centro ed a sinistra: sta qui la chiave di tutto e, per tutti noi “drogati di politica” l’astinenza rispetto a logiche di potere e di gruppi non può produrre crisi d’identità, semmai fortifica il senso di una politica che guarda alla persona, alla famiglia, alla collettività prima ancora che agli interessi personali e di rappresentanza politica.
Perché prima di tutto viene l’Italia, la Sicilia, Agrigento.
Nel mio piccolo e spero nel piccolo di ognuno di noi, questo è il solo orizzonte che dà dignità al nostro impegno sociale.
Agrigento 15 ago. 10 Mariagrazia Brandara
già deputato UDC Assemblea Regionale Siciliana
On. Pierferdinando,
sono un suo elettore, ma in passato sono stato elettore sia del centrodestra che del centrosinistra.
Vedendo le ultime vicende politiche, e non solo, mi sono accorto che la parola che domina la scena politica italiana e mondiale è “sospetto”.
In questo ritengo di aver fatto una buona scelta politica sia adesso che in passato e le spiego il perché…
Mi sembra che una possibile via di uscita da questa situazione sia quella di superare, tutti insieme, il dominio del “sospetto”.
A lei volevo chiedere il favore (se lo ritiene opportuno) di fare da mediatore tra i diversi schiermenti. L’obiettivo (ce lo possiamo anche dire subito visto che siamo entrambi cattolici) è quello di far si che l’amore per le persone sbocci nei diversi schieramenti; nel loro interno e tra i diversi schieramenti.
Osservando gli onorevoli del panorama politico italiano credo che potrebbe trovare un aiuto valido (almeno all’inizio) nelle figure degli onorevoli Letta (zio e nipote) che già hanno percorso questo cammino fatto di diversi pareri e nel frattempo di stima e amore reciproci.
I tempi non so quali saranno ma un piccolo seme può far nascere anche una serenità che poi si può diffondere anche nel paese.
A lei chiedo, sempre che lo ritenga opportuno, di sottolineare sempre più, come già ha fatto spesso e sempre più sta facendo, gli aspetti positivi di ciascuna decisione cercando di essere mediatore umile e paziente.
Un’ utima cosa che credo possa essere opportuna è quella di diventare “intercessore” (sempre che la cosa le sia gradita).
In pratica, nel segreto, pregare senza desistere per tutti e per ciascuno dei politici suoi colleghi. Probabilmente già lo fa, ma mi sono permesso di dirglielo per poter poi dire che anche io cercerò di ricordare al Signore cascuno di voi e lei in particolare nella speranza che lo Spirito Santo possa condurre la classe politica all’unità nella diversità.
Un caro saluto…
Maurizio
Bisogna stare attenti a non dare l’impressione alla pubblica opinione di stare al centro in modo ecumenico ed equidistante per lucrare rendite di posizione, ma bisogna che risulti chiaro che esprimiamo la ferma volontà di operare, senza paura, per contribuire a sciogliere i nodi della politica nazionale. Deve risulatre chiaro che una crescita del nostro partito è in grado sia di eliminare i ricatti che condizionano la vita politica nazionale sia di imporre con realismo l’avvio del percorso virtuoso della responsabilità nazionale in funzione del bene comune. Non è né una cosa semplice né scontata visto i rapporti di forza esistenti, il livello di imbarbarimento della democrazia italiana e la scadente qualità, con una sola eccezione, dei leader politici italiani!!
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