postato il 18 Luglio 2012 | in "Spunti di riflessione"

Bisogna evitare che il buco della Sicilia contagi l’Italia


Non possiamo accettare che la Sicilia sia trasformata in un nominificio, in spregio al buco che sta evidenziandosi sempre di più. Bisogna fermare questa deriva, in nome e per conto dei siciliani. L’intervento del presidente del Consiglio è serio, e segue alla denuncia del presidente D’Alia e degli industriali siciliani e di tutte le forze politiche responsabili che non vogliono il disastro in Sicilia perchè si contagerebbe presto l’Italia.

Pier Ferdinando

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

Sante parole le sue, non solo per l’immediato contagio a tutta l’Italia, ma per evitare che i Siciliani, quelli che non si sono lasciati irretire nella fabbrica dell’impieghificio, paghino per tutti quelli che invece nella fabbrica ci stanno e continuano ad essercene immersi, mentre di nuovi ne arrivano ogni giorno.
Un’opera di risanamento sarebbe auspicabile, ma non so fino a che punto i politici di Roma la vogliano: dovrebbero rinunciare al bacino di voti che questa regione ha rappresentato per tutti loro… e non è facile! Ci sono personaggi impresentabili che formano nuove formazioni partitiche dai quali occorrerebbe tenersi lontani. Sarà in grado la politica dei partiti, che tanti voti hanno rastrellato in Sicilia, di tenere a debita distanza personaggi non particolarmente raccomandabili?
Una citoyenne

Christian Arrobio
Christian Arrobio
12 anni fa

La Sicilia è ormai da svariati decenni che è un “nomificio”, una splendida regione parassitata dai suoi stessi abitanti. Non facciamo finta di accorgercene solo ora. Ne va della credibilità delle parole che si dicono. La casta politica locale e nazionale ne ha sempre approfittato, punto. Se ora si vuole davvero creare un’alternativa, Sig.Casini, lo si faccia anche abbandonando certi modi di accostarsi alle disgrazie della nostra nazione, facendo finta che la situazione non sia sotto gli occhi di tutti ormai da lungo tempo.
La politica ha sbagliato, hanno sbagliato anche (e soprattutto) i cittadini (italiani tutti, non solo siciliani), privi di senso critico, di capacità di indignarsi e di reagire. La mano è sporca di marmellata anche se nascosta dietro la schiena. Cerchiamo piuttosto di impegnare ora quella mano “sporca” in un lavoro “pulito” di riscostruzione della nostra società e nazione. Come mi sembra cerchi di fare appunto il suo partito ormai da qualche anno. Pian piano anche la mano si renderà pulita con il suo lavoro…



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