CASINI: NON TEMIAMO REGIME, MA ATTENTI A RUOLO INFORMAZIONE
(AGI) – Roma, 4 apr. – L’Udc, che da Roma, lancia il nuovo partito della nazione, non teme “i rischi di regime” in Italia, ma denuncia il pericolo di un eccesso di concentrazione di poteri nel campo dell’informazione, reso evidente – ha detto Pier Ferdinando Casini – dall’oscuramento dell’assemblea centrista sui media e da un fenomeno come quello di “Mediaset e Rai”, che lavorano insieme per fermare Sky. Piu’ in generale Casini ha sottolineato il binomio “popolo e leader”, che di per se’ non avrebbe nulla di male ma che “in realta’ in Italia rischia di essere insano. Popolo-leader, il colonnello Gheddafi fa lo stesso discorso e infatti ha abolito il Parlamento. In questo ambito che ruolo hanno il partito e lo Stato”, per Berlusconi “sono enti inutili”. Casini, nel ricordare la bocciatura del federalismo da parte dell’Udc, ha criticato la Lega come “partito di lotta e di governo” e rilevato: “Dietro la nostra idea di partito della nazione c’e’ l’idea che in Italia i corporativismi sono gia’ troppi per permetterci anche i corporativismi territoriali”.