postato il 7 Novembre 2012 | in "app, Interventi, Politica, Riforme"

Casini: “Sceneggiata napoletana, il Pd non cada dalle nuvole”

L’intervista pubblicata su ‘la Stampa’ di Ugo Magri

Presidente Casini, il Pd vi accusa di fare sgambetti in commissione sulla riforma elettorale. Che risponde?
«È tutta una sceneggiata napoletana, mica possiamo raccogliere queste polemiche. In Senato si è solo preso atto di un principio fissato dalla Corte costituzionale, secondo cui bisogna superare una certa soglia per poter accedere al premio di maggioranza. Sono anni che la Consulta lo va ripetendo, e il Presidente della Repubblica ci ha richiamati più volte. Nessuno può cadere dalle nuvole. Ma allora, di quali sgambetti stiamo parlando?».

Sta di fatto che Bersani è pronto alle barricate contro la soglia del premio al 42,5 per cento. La trova eccessivamente elevata, praticamente irraggiungibile.
«Se non piace la soluzione che abbiamo indicato, ne proponga un’altra. Si può cambiare l’altezza dell’asticella, si può ragionare sul premio al partito, sono tante le soluzioni possibili. Ma non è che, siccome non ci piace l’idea del tetto, dobbiamo abbattere l’edificio. Io non vorrei che fosse vero quanto si va dicendo in giro…».

Cosa si dice?
«Che a furia di rinvii, qualcuno si era ormai rassegnato a tenere il Porcellum, con il suo premio di maggioranza spropositato; per cui adesso non gradisce il passo avanti compiuto in Senato».

Scusi, ma tra i padri del Porcellum non c’era anche lei?
«Certo che diedi un contributo. Però spesso si omette di ricordare che allora le condizioni erano molto diverse. Nel 2006 i due poli sfiorarono ciascuno il 50 per cento. E nel 2008 Berlusconi vinse con quasi il 47. Il premio di maggioranza, nel suo caso, fu dell’8 per cento, mica del 20. Oggi non si può pensare di prendere il 25 e di essere proiettati, grazie al premio, al 55 per cento dei seggi».

Bersani la vede al contrario, «qualcuno teme che governiamo noi» è la sua accusa…
«Potrà governare, figuriamoci. Ma in tutta amicizia gli dico quello che già sa: non si può consentire a lui e a Vendola di raddoppiare per legge i propri voti. Il problema del suffragio universale si pone anche per loro».

La via d’uscita, a questo punto, quale può essere?
«Proseguire il lavoro avviato in Commissione, arrivare nell’aula del Senato con un testo, discutere e votare con serenità gli emendamenti. Lo ripeto: noi siamo aperti a ogni miglioramento della riforma. Anzi di più, siamo sdraiati, distesi se è questo che occorre per arrivare a un accordo serio. Tutto è perfettibile, figuriamoci se non lo può essere un testo di riforma elettorale che deve per forza nascere da un compromesso. Io stesso, che di ispirazione sono proporzionalista, in nome dell’intesa possibile ho accettato l’idea di un premio alla coalizione o al partito vincente. Dunque discutiamone, senza minacce di rovesciare il tavolo».

 

6 Commenti
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tanino rindone
tanino rindone
12 anni fa

Vede egregio onorevole casini ormai noi italiani siamo stufi di essere presi in giro da voi politici ci avete fatto tante promesse mai mantenute incominciando da lei che non siete tutti voi parlamentari centro destra e sinistra tutti quanti voi non siete degni di stare in questo parlamento vede sig onorevole voi state sotto valutando la pazienza degli italiani siamo a un passo di una rivolta sociale esce veniamo a Roma vi faremo tremare la terra sotto i piedi

elisabetta pontrelli
elisabetta pontrelli
12 anni fa

Presidente, e tanto prima o poi ” à dà passà à nuttata”…..no? Non ti curar di loro, ma guarda e passa….e vai avanti per la tua strada, che è quella giusta. E’ anche la nostra e siamo in tanti!!!

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

Già pentito dell’alleanza sicula, mentre le sirene del PdL cercano di trascinarla nelle loro reti?
Certo non è facile ritenersi “l’ago della bilancia” cercando di non stararla… ma è di una goduria estrema!
Ma (è il solito “ma”, mi perdoni!) c’è sempre e soltanto il solito problema: voi, tutti quanti, state a parlarvi tra di voi, ognuno cercando di portare l’acqua al proprio mulino. “E’ nel nostro diritto!” direte! Giusto, ma forse gli Italiani non comprendono i vostri “immani” sforzi.
Ieri, così per capriccio e per occupare un attimo libero che mi ritrovavo, ho voluto fare quattro conti. Lo sa che cosa ne ho ricavato? che quella percentuale del 42,5% che alcuni partiti, tra cui il suo, vogliono imporre, in effetti sommati, secondo gli ultimi sondaggi, non raggiungono nemmeno il 35% . E il 35% vuole imporre la soglia del 42,5%? E’ questa la democrazia? Tacitare il 65% della popolazione per favorire chi ne rappresenta meno del 35%?
Allora non vi lamentate quando i movimenti vi soverchiano. E state correndo proprio questo rischio: il popolo essendo venuto a conoscenza di quanto forte sia la colla che tiene attaccati alle poltrone i politici istituzionali, quel 42,5% potrebbe darlo proprio a chi promette di far fare loro un salto nel vuoto.
Non solo, ma dovrete anche fronteggiare tutta la popolazione di disoccupati, esodati, licenziati, cassintegrati, impoveriti, e per ultimi metto anche le famiglie dei suicidati (secondo il parere di tantissime persone, responsabilità del passato governo del cav. e dell’attuale coalizione che sostiene il governo dei tecnici.).
Stateve accuorti!
una citoyenne

Francesco
Francesco
12 anni fa

Il premio di maggioranza al 42,50 %, considearato che andranno a votare soloun 50-60 % di italiani, attribuisce la maggioranza a chi riesce a raccogliere il consenso del 25 % degli italiani. Il PD vorrebbe il premio a chi prende la maggioranza relativa? che significa il consenso del 15% degli italiani. Francamente, con tutto il rispetto per le ragioni della governabilità, non la ritengo democrazia, quando una minoranza del 15% governa su tutti. E’ l’ennesimo rigurgito di arrogante partitocrazia, siamo nauseati. Ma il signor Bersani è davvero convinto di prendere più voti di Grillo?

cittadino
cittadino
12 anni fa

UN PREMIO DI MAGGIORANZA DEL 50% (DICO DEL CINQUANTA PER CENTO) SI DOVREBBE ASSEGNARE DAVVERO A CHI DIMOSTRASSE DI POSSEDERE ANCORA UN BARLUME DI BUON SENSO! ORA I NIPOTINI DEL PRIMO PCI(QUELLO CHE AFFIBBIO’ L’APPELLATIVO DI LEGGE TRUFFA ALLA LEGGE ELETTORALE VOLUTA DA DE GASPERI CHE ASSEGNAVA UN PREMIO DI MAGGIORANZA DEL 15% ALLA COALIZIONE CHE AVESSE RAGGIUNTO IL 50% + 1) VORREBBERO IL 55% DEI SEGGI CON UN CONSENSO ELETTORALE DEL 40%: SE LA MATEMATICA NON E’ UN’ OPINIONE, NON SIAMO ALLO STESSO 15%? CON LA DIFFERENZA CHE SI USUFRUIREBBE DEL PREMIO DI MAGGIORANZA ANCHE SENZA RAGGIUNGERE NEPPURE LA MAGGIORANZA RELATIVA DELL’ ELETTORATO, ALTRO CHE TRUFFA! Cittadino.

cittadino
cittadino
12 anni fa

SENZA CONTARE CHE, SICCOME SEMBRA CHE ANDRA’ A VOTARE CIRCA IL 50% DEGLI AVENTI DIRITTO, POTREBBE SUCCEDERE CHE CON IL 20% DEI CONSENSI REALI SI OTTERREBBERO IL 55% DEI SEGGI PARLAMENTARI! E SENZA CONTARE CHE LA CORTE COSTITUZIONALE (NON UN COMITATO DI QUARTIERE) HA UFFICIALMENTE RILEVATO CHE UNA SOGLIA TROPPO BASSA PER USUFRUIRE DEL PREMIO DI MAGGIORANZA NON E’ COSTITUZIONALE CON TUTTE LE OVVIE CONSEGUENZE DEL CASO:VOGLIAMO CHE LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, SE SI RIUSCIRA’ A FARE, VENGA ABROGATA PER VIZIO DI COSTITUZIONALITA’? BUON SENSO, ALMENO UN PO’ DI BUON SENSO! Cittadino



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