Tutti i post della categoria: Giovani

Primo maggio, festa dei lavoratori

postato il 1 Maggio 2010

1 maggio, festa dei lavoratori, foto di KlaPrimo maggio, festa dei lavoratori. Una data in cui ricordare le storiche battaglie degli operai per la conquista di condizioni lavorative dignitose, ma anche un momento per fare il punto sulla situazione attuale nel nostro Paese. I dati diffusi dall’Istat non sono confortanti: secondo l’istituto di statistica, infatti, la disoccupazione è salita all’8,8% e in un anno sono stati persi in Italia 367mila posti di lavoro. Il dato di marzo è il peggiore dal 2002, in un mese ci sono stati 58 mila disoccupati in più e ad essere penalizzati sono soprattutto i giovani e le donne. La percentuale di donne in cerca di occupazione a marzo è infatti aumentata del 4,8% su base mensile, contro un incremento dello 0,9% per quella maschile. [Continua a leggere]

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Giovani e volontariato, l’Italia migliore

postato il 19 Aprile 2010

Sfatiamo un luogo comune: i giovani non sono tutti disinteressati a ciò che li circonda. Ce ne sono tanti che giornalmente si impegnano per migliorare il mondo. E lo fanno senza dare troppo nell’occhio, senza pubblicità.
Alle parole preferiscono i fatti i giovani impegnati nel volontariato, che non si donano per avere qualcosa in cambio, ma per imparare “che un sorriso è un dono meraviglioso a qualsiasi latitudine – come racconta Marco – e spesso meno cose hanno le persone e più i sorrisi sono caldi e sinceri. Che un mondo con tutte queste disparità non ha un futuro brillante, ma che ognuno di noi deve fare quanto può per migliorarlo e che le cose possono cambiare”. [Continua a leggere]

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Cosa vuol dire essere giovani?

postato il 16 Aprile 2010

Pisa, album di jerik0neI vecchi si ripetono e i giovani non hanno niente da dire, la noia è reciproca”.

Questa frase di Jaques Bainville può trovarci più o meno d’accordo, di sicuro può aiutarci a riflettere su ciò che significa essere giovani oggi.
In una società che tende ad appiattire idee e comportamenti, che incoraggia l’omologazione agli stereotipi diffusi dalle tv e poche volte premia l’originalità delle idee socialmente utili. In un mondo che corre sempre più veloce e nel quale sono sempre meno i momenti in cui ci si ferma a pensare, cosa significa essere giovani? Chi sono i giovani oggi?

In un convegno sulla partecipazione politica promosso dal ministro Meloni si è parlato di giovani e politica, di elettorato attivo e passivo. Questo l’interrogativo principale: se a 18 anni si puo’ votare per eleggere un deputato, perché bisogna averne non meno di 25 per essere eletto alla Camera? E se a 25 anni si puo’ eleggere un senatore, perché non si puo’ essere eletti al Senato prima dei 40 anni? [Continua a leggere]

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Riforme, da dove cominciare?

postato il 2 Aprile 2010

ParlamentoArchiviate le elezioni regionali, fatte le dovute riflessioni sui risultati, è il momento di voltare pagina.
Come abbiamo fatto in questi mesi di campagna elettorale, continueremo a dialogare con chiunque vorrà proporre temi di discussione, sollevare problemi legati al proprio territorio, riflettere su qual è la direzione in cui si muove la politica nazionale, per capire insieme se è quella giusta. [Continua a leggere]

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Giovani per Pioltello a sostegno della famiglia

postato il 30 Gennaio 2010

Envelope, di Tim Morgan“Riceviamo e pubblichiamo
Ciao ragazzi. Prima di tutto penso sia giusto presentarci: noi siamo i Giovani per Pioltello, lista civica nata nel marzo 2006 a meno di 2 mesi dalle elezioni amministrative che si sarebbero svolte nel nostro comune.
Partendo da un gruppo di amici siamo riusciti ad allargare la proposta ad altri giovani, decisi a partecipare attivamente alla vita politica della nostra città. Sono cominciate riunioni, incontri, contatti. Abbiamo partecipato a dibattiti, ci siamo scontrati sulla scelta del nome della nostra lista, ma mai sulla collocazione: il centro era ed è rimasto il nostro habitat naturale. Fin dai primi banchetti ai quali ci siamo presentati con lo slogan SCEGLI IL FUTURO, abbiamo potuto constatare l’interesse delle persone, felici di vedere facce nuove, pulite, vogliose di darsi da fare per il futuro e per il bene comune. [Continua a leggere]

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Noi giovani, nati stanchi?

postato il 15 Gennaio 2010

Envelope, di Tim Morgan“Riceviamo e pubblichiamo”
Forse sì, è vero. Siamo nati stanchi perché, da quando siamo venuti al mondo, abbiamo sentito parlare tantissimo di noi, ad ogni competizione elettorale, ad ogni comizio, tribuna politica dopo tribuna politica. Peccato però che le parole siano rimaste aria al vento e nessun provvedimento si sia mai concretizzato.
Una legge che ci obblighi a uscire da casa a diciotto anni? Perché no! Subito dopo andiamo ad elezioni perché se un motivo c’è per scrivere una legge simile è tutto da imputare alla politica e in primis a questo governo.

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Riceviamo e pubblichiamo: “la proposta Gelmini aiuterà l’integrazione”

postato il 11 Gennaio 2010

schoolRiceviamo e pubblichiamo il contributo di un giovane insegnante che riflette sulle implicazioni della proposta del ministro Gelmini di introdurre un tetto del 30% per gli studenti stranieri nelle classi, “una proposta di buon senso, nel rispetto delle autonomie scolastiche e con l’obiettivo di una migliore integrazione” come sostiene anche l’on. Gian Luca Galletti, che invita anche a mettere in atto al più presto questa proposta.


Sono un giovane insegnante di scuola primaria e sono a favore della nuova proposta del ministro Gelmini, in quanto nella scuola spesso si presentanto enormi problemi didattici legati alle competenze linguistiche non possedute. [Continua a leggere]

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Riceviamo e pubblichiamo: riflessioni di un giovane sull’anno trascorso

postato il 31 Dicembre 2009

Envelope, di Tim MorganIl 2009 e’ finito e si appresta a divenire,con le sue paure e i suoi inquietanti mormorii, parte di quel bagaglio umano di valori e di cultura da portarsi sempre appresso che e’ l’esperienza di ciascuno di noi. A dire il vero, quella di quest’anno non e’ stata di quelle esperienze che si faranno ricordare con piacere o nostalgia. La riflessione da fare e’ di quelle amare. E’ stato un anno che ha visto il nostro Paese sprofondare nel dramma umano e familiare della perdita dei posti di lavoro, con relativo tentativo dei media di amortizzare una crisi che e’ nei fatti. [Continua a leggere]

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Riceviamo e pubblichiamo: L’Iran e le prospettive per il futuro

postato il 27 Dicembre 2009

Envelope, di Tim Morgandi Karimi Azar, presidente dell’associazione giovani iraniani

Subito dopo le elezioni del 12 giugno scorso il mondo intero attraverso internet e mass media è riuscito a vedere una situazione reale che da anni cercava di esternare e di testimoniare le vere aspirazioni democratiche del popolo iraniano. Fino al giorno delle elezioni, il regime dei mullah aveva nascosto sotto le false dimostrazioni democratiche quali le elezioni e la sua vera identità riuscendo perfino ad ingannare la comunità internazionale spacciandosi per una istituzione democratica , legittima e popolare. I giovani iraniani attraverso le manifestazioni di dissenso e di protesta hanno sfidato un regime barbaro e medievale disposto a trascinare il mondo intero in una catastrofica guerra mondiale pur restare in potere.

Un regime che non ha esitato di sparare sulle donne e sugli uomini che erano scesi in piazza per chiedere l’affermazione della legalità e della democrazia . Le immagini degli ultimi istanti del simbolo della resistenza iraniana Neda Agha Soltan testimoniano quanto sia stata vasta e popolare la partecipazione di massa alle manifestazioni di dissenso. Un dissenso che è andato oltre ad ogni ceto sociale. Basta prestare attenzione all’appartenenza sociale delle vittime della repressione. Giovani benestanti con un alto livello di studio con un’ età inferiore all’età della repubblica islamica khomeinista. I giovani e in particolare le ragazze e le donne di ogni età gridavano slogan di libertà e democrazia, due elementi essenziali per la vita di ogni cittadino che desidera vivere tranquillamente. Ma il regime dei mullah essendo fondato su base medievale da questi due concetti ha reagito duramente trascinando nel sangue ogni forma di protesta, ricorrendo all’uso massiccio della violenza e della tortura. Ha subito messo in piedi il centro di raccolta dei detenuti di Kahrizak dove ha sottoposto ai trattamenti più brutali tutte le persone arrestate durante le manifestazioni. In questo centro sono stati violentati ripetutamente tutti i detenuti a prescindere dal sesso. Addirittura è stato ucciso un giovane medico che a causa del suo lavoro fu il testimone di uno di questi casi che riguardava il figlio di un alta autorità del regime.

Ma nonostante tutto ciò la protesta non si è fermata e continua ancora nonostante la dura repressione . Il 7 dicembre scorso gli studenti iraniani in occasione della storica giornata dello studente hanno organizzato delle massicce manifestazioni in tutte le università iraniane a cui hanno aderito anche la popolazione semplice gridando all’unanimità “morte al dittatore, morte a Khamenei”. Anche nei giorni scorsi in occasione della morte del grande Ayattollah Montaseri l’intera popolazione ha voluto dimostrare il suo dissenso verso il capo supremo Ali Khamenei partecipando ai funerali di un uomo religioso che sosteneva “ Khamenei è un oppressore e và cambiato”!

Secondo me le manifestazioni del dissenso popolare andranno avanti in modo organizzato e capillare puntando il dito verso il capo supremo Ali Khamenei e il suo sicario Ahmadinejad. Il regime dei mullah và fermato il prima possibile con un forte sostegno verso il popolo iraniano altrimenti non sarà tardi il giorno in cui l’intero mondo verrà trascinato in una guerra catastrofica, inutile e violenta.

Concludo riportando le parole della nostra presidente del Consiglio Nazionale della resistenza iraniana la signora Maryam Rajavi che durante un suo intervento al Parlamento Europeo ha proposto coraggiosamente la sua terza via : No alla guerra, no alla politica di accondiscendenza si al sostegno al popolo iraniano per un cambiamento democratico.

Il futuro politico dell’Iran appartiene a noi giovani che rappresentiamo la maggioranza della popolazione iraniana e che non chiediamo altro che libertà e democrazia, due elementi che compongono le basi essenziali di un regime democratico, pluralista e popolare dove a prescindere dal sesso, dall’opinione, dalla razza e dall’etnia tutti godono dello stesso diritto : il diritto alla vita!

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Riceviamo e pubblichiamo

postato il 22 Dicembre 2009

Envelope, di Tim Morgandi Germano Milite

Ho sempre guardato con non poco scetticismo all’Unione di Centro, così come con riserva e poca fiducia ho considerato tutte le altre formazioni politiche del nostro Paese. Non essendo un grillino credo che, per buona pace di qualche “intellettuale”, non potrò esser nemmeno tacciato di “disfattismo comunista” o di “qualunquismo anti-politico”. [Continua a leggere]

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