postato il 25 Novembre 2013
Da Berlusconi attacchi assurdi contro Napolitano
L’intervista a Pier Ferdinando Casini pubblicata su “Il Mattino” di Corrado Castiglione
Per Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, c’è una strada per evitare il voto al Senato sulla decadenza di Berlusconi: «Io voterò perla decadenza, ma lavorerò perché la discussione prima del voto possa individuare percorsi alternativi. L’Aula è sovrana, ma siamo in attesa di una decisione finale in ordine all’interdizione di Berlusconi dai pubblici uffici. E mi fermo qui. Non voglio preannunciare sui giornali riflessioni e procedure che invece intendo proporre all’attenzione di Palazzo Madama». Casini aggiunge: «Le parole di Berlusconi sono nettamente al di fuori delle righe, esattamente come quelle che il Cavaliere ha pronunciato anche nei confronti del capo dello Stato, per un’accusa che non sta né in cielo, né in terra». E intanto dal Colle è arriva la pesante replica alle parole del Cavaliere: «Non ci sono le condizioni per la grazia, da lui giudizi gravi».
Presidente Casini, al Mattino Berlusconi ha ribadito che se non si è dimesso prima della decadenza è perché vuole che il Parlamento «si assuma la responsabilità di qualcosa di cui dovrà vergognarsi». Sembra una sfida, non le pare?
«Le parole di Berlusconi sono nettamente al di fuori delle righe, esattamente come quelle che il Cavaliere ha pronunciato anche ieri l’altro nei confronti del capo dello Stato, per un’accusa che non sta né in cielo, né in terra. Si tratta di attacchi assurdi. Ma, devo dire: è il contesto che mi preoccupa». [Continua a leggere]
postato il 15 Novembre 2013
Ospite del programma di approfondimento politico di Rai 2, condotto da Nicola Porro
postato il 4 Novembre 2013
Nello spazio di approfondimento politico di Tgcom24, condotto da Paolo Liguori

fatti e misfatti
postato il 30 Ottobre 2013
Negli studi di Rai 1, rispondo alle domande di Duilio Gianmaria
postato il 29 Ottobre 2013
Ospite di Lilli Gruber, nello spazio di approfondimento politico di La7
postato il 23 Ottobre 2013
Questa notte, dopo lunghi mesi di agonia, è scomparso l’avvocato Alberto Musy, consigliere comunale di Torino, che in una mattinata del marzo 2012 subì un terribile agguato, dopo aver accompagnato le figlie piccole a scuola.
È stato un grande avvocato, un costituzionalista, un esemplare cittadino, un amministratore pubblico spinto solo da un autentico spirito di servizio verso la sua città, Torino, che in questi lunghi mesi non ha mai smesso di ricordarlo e di essere vicino alla sua famiglia.
Vorrei esprimere alla moglie, Angelica, alle figlie, esemplarmente vicini in tutto questo tempo al marito e al padre, ed anche al sindaco di Torino i sentimenti di vicinanza di tutti noi. È giusto che l’Italia ed il Senato onorino i loro figli migliori.
postato il 21 Ottobre 2013
Ospite dell’approfondimento politico di Rai 1, condotto da Bruno Vespa
postato il 20 Ottobre 2013
Rispondo alle domande di Guido Del Turco