Consiglio Ue: Solo visione comunitaria tutela interessi italiani
postato il 27 Giugno 2018Se c’è una visione intergovernativa dell’Europa, è chiaro che ciascuno si fa gli affari suoi e ciascun Governo tutela gli interessi dei propri cittadini
La mia dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2018
Signor Presidente, colleghi, devo confessare al Presidente e al ministro Savona che, avendo una certa pratica delle comunicazioni del Governo prima del Consiglio europeo, sono rimasto un po’ colpito dall’irritualità. In effetti, nonostante il ministro Savona abbia fatto senz’altro delle considerazioni interessanti – che, anzi, credo giusto che siano al centro del nostro dibattito – in termini logici forse la sua doveva essere un’introduzione e quella del presidente Conte probabilmente una replica.
Non so che cosa dire perché lei, ministro Savona, ha fatto un discorso generale su problemi che riguardano l’Europa che a noi interessano moltissimo, e la ringraziamo, ma probabilmente all’interno di un altro contesto. Quello di oggi è un contesto molto più limitato.
Capisco che il Governo ha una missione storica e capisco anche un po’ – mi consenta di dirlo, Ministro – la retorica dell’evocazione storica di un comportamento spartiacque, ma io rimango ai dieci punti del presidente Conte, che sinceramente è difficile non condividere. Quando infatti tra i dieci punti c’è un impegno come quello di superare e non già di riformare il Trattato di Dublino – che, come a tutti è chiaro, fu sottoscritto dal centrodestra nel 2003 – oppure quando si dice che si deve fissare il principio per il quale chi sbarca in Italia in realtà sbarca in Europa, penso che in quest’Aula e nel Paese non ci sia nessuno italiano che possa dire di essere contrario a questi principi di riforma.
Io ho una grande paura, lo dico con sincerità: temo l’approccio che noi abbiamo seguito per arrivare a questo Consiglio europeo, a partire dal doppio binario in base al quale il Ministro dell’interno fa una parte, anche nei confronti di alleati come i francesi, e il Presidente del Consiglio ne fa un’altra. Salvini oggi ha detto che ognuno va a pranzo con chi vuole, ma non mi sembra che quello tra Macron e Conte possa essere derubricato ad un incontro privato, perché parliamo di due Presidenti che si incontrano alla vigilia del vertice europeo. Io temo che questa strategia del doppio binario e tutto quello che è successo in queste settimane ci indeboliscano.
Detto questo, se la finalità è quella che voi ponete al centro della vostra risoluzione, è difficile non essere d’accordo.