postato il 13 Agosto 2011 | in "In evidenza, Spunti di riflessione"

C’era un muro a Berlino

La mattina del 13 agosto 1961 l’immaginaria cortina di ferro di Churchill diventava una terribile realtà per i cittadini di Berlino: tre metri di cemento deturpavano l’ex capitale della Germania unita e la sventravano nei pressi della Porta di Brandeburgo. La “Barriera di protezione antifascista”, questo il surreale nome del muro di Berlino secondo i capi della RDT, era in realtà il muro di una prigione grande quanto la Germania Est il cui fine era evitare che il popolo della Germania socialista potesse scappare nel mondo libero. Ventotto anni dopo, nel novembre del 1989, questo monumento alla tirannia comunista venne travolto dalla storia ma le sue pareti, nel frattempo,  si bagnarono del sangue di almeno 136 persone. Sulla tomba di fantasia del muro una mano berlinese scrisse: “1961-1989, nacque, si bagnò di sangue, morì”.

Adriano Frinchi

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Anonymous
13 anni fa

[…] un muro a Berlino C’era un muro a Berlino | Pier Ferdinando Casini, *UDC, Unione di Centro __________________ Monsignor Colombo da Priverno Giudice del Tribunale Supremo della Consulta, […]



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