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Non credo sia di grande consolazione “morale” il fatto che almeno prima si rubava per un’idea.
Certo è che in questo momento politico delicato la “filosofia della libertà” comincia a mietere le prime vittime.
Ma no, non credo, non posso credere che si sia scambiato il riconoscimento delle libertà individuali con qualcos’altro…
L’idea politica. Proprio così. Oggi in seno a questi accorpamenti difetta proprio l’idea politica, quale tratto distintivo rispetto alla situazione del 1992/93. Questa deve essere la nostra carta vincente. L’UDC sa distinguersi per proposta politica.
L’UDC si deve pure distinguere nella lotta alla corruzione che sta dilagando e rende il cittadino ancor più distaccato dalle Istituzioni di quanto già non sia. ” Perchè mi dovrei fidare della politica, perchè dovrei votare e credere in qualcosa o in qualcuno se poi chi prende i consensi si fa il proprio interesse ? “. Parere diffuso purtroppo.
Crediamo allora nella magistratura e finimola di delegittimarla.
Questo continuo attacco al potere giudiziario non fa altro che creare alibi ai corrotti. E’ chiaro.
Quanto ai componenti a ” rischio ” massima serietà e severità nell’espellerli dai partiti. Fino poco tempo fa ero molto più garantista (e lo sono ancora) ma ora dico basta. Un sospetto grave, basato su indizi certificati da provvedimenti giudiziari devono determinare l’allontanamento del soggetto.
E’ vero che in questo modo teoremi accusatori (che magari poi non approdano a sentenze di condanna) rischiano di mettere fuori chi alla lunga non lo merita, ma è anche vero che chi decide di fare politica deve accettare questo rischio. Solo così la classe politica italiana potrà riacquistare la sua credibilità.
….se il fine è il potere e non il bene del Paese succede e succedrà sempre questo se del potere invece ne facciamo strumento per il fine di governare le cose cambieranno.
I casi di persone che sfruttano la politica per arricchimenti illeciti e personali viene da lontano, anche se oggi è più vasta che mai.
Il sistema delle preferenze che con candidati che spendono somme pazzesche per essere eletti dovrebbe farci riflettere sui futuri comportamenti di questi personaggi, che non credo siano benefattori della società.
I sitemi proporzionali, con quota di sbarramento, con piccoli collegi, come nelle provinciali, sarebbero forse un buon rimedio che, fra l’altro, favorirebbe una migliore selezione della classe politica locale ed una migliore partecipazione del voto popolare.
La politica faccia fino in fondo la sua parte e la magistratura torni, come previsto dalla nostra Costituzione, a perseguire i reati, con l’imparzialità che è doverosa, e che è patrimonio della stragrande maggioranza dei giudici, senza le continue invasioni di campo che qualche volta si è purtroppo registrato, a discapito della separatezza dei poteri tra giutizia, parlamento ed esecutivo, previsto dalla Costituzione.
Bene fa Casini nel porre i riflettori su problemi così importanti vitali per lo sviluppo democrati del Paese.
IO ritirerei l’appoggio a tutti i candidati del centrodestra se passa un decreto salva liste, non mi pare democratico.
Il decreto interpretativo(meglio dire salvaliste) è stato presentato con l’avvallo del Colle!!!!!! Da ieri notte il diritto é morto… regnerà solo il Far West…… .Più che mai urge l’equilibrio dei cattolici che non possono confondere comunque il proprio voto con quello degli assassini della libertà.Anche noi dobbiamo assumere iniziative,il pericolo é ormai certezza