postato il 5 Agosto 2009 | in "Famiglia"

Da friendfeed: quoziente familiare e donne lavoratrici

La nostra iniziativa: una raccolta firme per sostenere la famiglia

An old lady is like a child, foto di LoungerieDa qualche tempo ricevo commenti provenienti da vari social network, oltre che su questo sito. Qualche giorno fa, in particolare, è arrivata questa domanda da parte di pm10:

sarei curiosa di sapere come si coniuga il quoziente familiare con il bisogno di innalzare la quota di donne all’interno del mondo del lavoro. grazie.

Nel post diamo una risposta alle domande di pm10, e parliamo della nostra “Raccolta firme a sostegno della famiglia“, che partirà questo fine settimana.

@pm10
Il quoziente familiare è una forma di sostegno alla famiglia, in forma di detrazione dalle tasse, proporzionalmente al numero di figli. Tecnicamente non è strettamente collegato all’innalzamento della quota di donne nel mondo del lavoro ma è una misura che, come tante altre nostre proposte a sostegno della famiglia, aiuta le donne a poter scegliere di entrare nel mondo del lavoro o di tornarvi dopo una gravidanza.

L’UDC mette la famiglia al centro delle propria attività politica, proponendo una serie di misure che vanno dall’istituzione degli asili nido alla proposta di contributi economici per chi non usufruisce di trattamenti di maternità (tutte le proposte sono contenute nel “Pacchetto Famiglia”, in particolare a pagina 7).

Un’ultima precisazione: l”innalzamento dell’età pensionabile – invece – ci viene richiesto a livello europeo. Anche per questo è importante trovare le giuste misure di transizione e realizzare delle politiche che vadano incontro alle esigenze delle donne: solo in questo modo si potrà garantire la possibilità per loro di conciliare la maternità e il lavoro, mentre ora spesso le donne si trovano costrette a compiere una scelta esclusiva.

Una raccolta firme per sostenere la famiglia
A testimonianza dell’impegno per la famiglia, l’Udc dà il via a un’iniziativa che partirà dal fine settimana in 128 spiagge di 15 regioni italiane e in altri luoghi di vacanza. Si tratta di una raccolta firme per chiedere  una rimodulazione del sistema contributivo, con deduzioni per le famiglie a seconda del numero di figli, fino a 5.000 euro per chi ha quattro bambini.

Per saperne di più: Raccolta firme per sostenere la famiglia.

5 Commenti
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Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Il quoziente familiare sarebbe un grande aiuto per gli Italiani. Puntando sulla famiglia,nucleo fondamentale dell’economia, potremmo risolvere molti problemi. Dalle famiglie, soprattutto quelle del ceto medio, parte lo sviluppo e,oggi, c’è la necessità di intervenire a favore di queste. Contro questa crisi non servono provvedimenti per le famiglie poverissime, o,almeno, mio personalissimo parere, sono secondari. Se il Governo aiutasse le famiglie in modo concreto (con un provvedimento come il quoziente familiare), si rimetterebbe in moto l’economia e, automaticamente, si andrebbero ad aiutare indirettamente anche quelle famiglie che versano in una condizione di estrema povertà.
Io credo in questo provvedimento, e perciò spero che il Governo decida di ascoltarci, per il bene degli Italiani.
Marta

pm10 - susan
15 anni fa

Ti ringrazio per la risposta, è che avendo seguito anche la proposta del ministro Carfagna in proposito, e mi scuso per non aver confrontato nei dettagli se la vostra proposta si differenzia da quella nei numeri , mi resta comunque la perplessità sul fatto che una donna, una volta lasciato il mondo del lavoro a 30 o 35 anni per crescere uno o piu bimbi, si ritrovi a 40 anni a voler rientrare in un mondo del lavoro che le è sfuggito sotto il naso.
Io preferirei:
una defiscalizzazione degli asili nido e scuole materne con oraroi piu elastico,
l’abolizione dell’obbligo di iscrizione alla materna dietro casa, a favore di una scelta piu vicina all’ìufficio,
l’orario elastico e il part-time per le mamme lavoratrici.
uscire dal mondo del lavoro tra i 30 e i 40 anni significa rientrarci con molta molta difficolta’ e con qualifiche infinitamente piu’ basse e un reddito minimo, e magari rendendosi conto che il quoziente familiare copre quel minimo reddito, fare la scelta piu vantaggiosa dal lato economico, ma non la scelta migliore per la realizzazione delle singole.

Grazie
Susan Quercioli

Ahmed Aly
Ahmed Aly
15 anni fa

Allo stato attuale le forze di destra si presentano con delle versioni rassicuranti in merito alla crisi economica nazionale e globale, ma la sola rassicurazione non basta: quotidianamente le famiglie italiane si trovano a fare i conti per arrivare non più e non solo alla fine del mese, ma ad arrivare a fine giornata, come si dice: “Non si vive solo di gloria!, teoricamente il diritto alla retribuzione del lavoratore equa e giusta gli garantisce di poter vivere un’ esistenza libera e dignitosa, ma oggi i lavoratori stentano a vivere una vita dignitosa per sé e la sua famiglia, l’attuale governo pensa solo a placare gli animi con frasi del tutto pacate come se la crisi fosse lontana da noi anni luce.ci vogliono riforme e nuove opportunità che garantiscano in modo capillare il pieno sviluppo del Paese in tutti i settori.

Riccardo Leveque
Riccardo Leveque
15 anni fa

Credo che il quoziente familiare sia veramente un’ottima proposta per la risoluzione di tanti problemi che limitano l’apertura alla vita di tante famiglie!!Nello scenario politico odierno solo L’UDC offre ua politica per la famiglia seria e ragionata!!Come affermato anche da Marta in Italia si sta verificando una grave crisi che colpisce tante famiglie di ceto medio che si stanno trasformando nei “nuovi nuclei familiari poveri”.Allora il quoziente familiare può rappresentare una risorsa che al tempo stesso risolverebbe il grave problema demografico, e quindi il sistema previdenziale e per ultimo darebbe certamente ossigeno alla cellula fondamentale dell’economia italiana:LA FAMIGLIA!!!In Francia la creazione degli assegni familiari percepiti dalle famiglie per ogni figlio nato ha portato ad un incremento autentico delle nascite e ha migliorato significativamente le finanze delle famiglie!!!
Riccardo

Mattia Ventroni
Mattia Ventroni
15 anni fa

Proposta davvero interessante, soprattutto in un periodo come questo, di crisi economica internazionale, dove il governo non sta prendendo i provvedimenti adeguati, nonostante i vari spot e annunci, di concreto c’è ben poco. La Social Card si è rivelata una bufala, troppi cavilli, troppi paletti, che già in partenza scoraggiava le persone anziane. Niente da dire, quando si da qualcosa in più è sempre positivo, ma il tutto riguarda una fascia ristretta della popolazione. Occorre mettere al centro dell’attività politica di governo la famiglia, come solo l’Udc sa fare. Mattia



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