postato il 12 Dicembre 2011 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Spunti di riflessione"

Dare il buon esempio

“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano

Mettiamo subito in chiaro alcune cose: tagliare gli stipendi dei parlamentari non é la panacea di tutti mali. Dire che la crescita riprenderà dopo questi tagli é assolutamente demagogico.
Detto questo, il punto é un altro: non si può chiedere agli altri, siano essi operai, dipendenti pubblici, lavoratori e imprenditori, di fare sacrifici su sacrifici senza pensare prima a se stessi.
Quella varata da Monti é una manovra impegnativa che toccherà le pensioni e reintrodurrà l’ICI, ma é necessaria. E’ necessaria per uscire fuori dalle difficoltà causate da anni di malgoverno, dalle conseguenze di questo bipolarismo malato e dagli ultimi anni caratterizzati dalla contrapposizione netta tra le due fazioni, tra “berlusconiani” e “antiberlusconiani”. La manovra serve; questa manovra serve.
Tuttavia, c’é un dato di fatto: un personal trainer grasso non può chiedere ad una persona ridotta già pelle e ossa di continuare a correre sul tapis roulant, o prima o poi il meccanismo si incepperà e la palestra sarà destinata ad un misero fallimento. Ora immaginiamo che i parlamentari siano tanti personal trainer, a cui si chiede di fare una dieta, di ridurre i carboidrati per dare l’esempio, per recuperare un po’ di credibilità agli occhi dei suoi allievi: non sarà la soluzione al problema dell’obesità, ma i soci della palestra ricominceranno a correre sul tapis roulant con più spirito.
Per questo non si può tornare indietro, né i parlamentari possono opporsi a questa scelta, né tanto meno cadere in stupidi vittimismi. E se qualcuno tra loro si chiederà il perché di tagli proprio alla propria categoria di appartenenza, qualcuno potrà consolarli dicendo che questa domanda se la pongono da anni piccoli e medi imprenditori, e non sono ancora riusciti a trovarvi una risposta.

1 Comment
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N.I.P.
N.I.P.
13 anni fa

LEGGO E RIPORTO….
A pag.153 della Relazione del Collegio Sindacale al Bilancio 2010 INPS si puo’ verificare il risultato positivo del Fondo Lavoratori Dipendenti per il 2010 di ben 7 miliardi e 669 milioni di EUR!!, mentre le “separate evidenze contabili” degli ex F.di Trasporti, Elettrici, Telefonici e INPDAI presentano un disavanzo complessivo di 7 miliardi e 210 milioni di EUR.
In pratica sono i lavoratori dipendenti, con una pensione media erogata nel 2010 di 13.548 EUR, a pagare per queste categorie con pensioni medie di importi fortemente superiori.
Il disavanzo procapite delle pensioni finanziato dai lavoratori dipendenti è il seguente:
ex INPDAI (dirigenti) 28.560 € !!!!
ex Elettrici 19.051 € !!!
ex Telefonici 11.391 € !!
ex Trasporti 8.791 € !!
E’ una vergogna. E il Governo si appresta chiedere ulteriori pesantissimi sacrifici ai lavoratori dipendenti. E’ un vero e proprio esproprio! Non si possono perequare queste pensioni che elargiscono fondi che non hanno? Ulteriori risparmi? Non si può abolire il 5 per mille e inglobare la scelta nell’8 per mille (cioè anzichè scegliere tra Stato e Chiesa si potrebbe scegliere tra Enti di Ricerca e Chiesa), con un rispario strutturale di oltre 600 milioni annui?
Sono discorsi folli? Personalmente mi trovo in mobilità con una contribuzione attuale di 39 anni e 8 mesi (la famigerata classe 1952) e dovro’ pagare di tasca mia i contributi volontari per raggiungere i 42,5 anni previsti perche’ devo mantenere i personaggi delle gestioni separate?
Tenga duro e, mi permetta un piccolo consiglio, diffonda questi dati, perchè la gente possa capire.
Cordialità.
Mario
AGGIUNGO CHE, COME AFFERMANO ANALISTI ED ECONOMISTI, IN GRECIA DUE ANNIDI TAGLI SCRITERIATI (COME DA NOI) NON HANNO PRODOTTO ALCUN RISULTANO, SE NON QUELLO DI DEPRIMERE L’ECONOMIA.
ORA STANNO PREPARANDO IL DEFAULT PILOTATO .. MA
CHE “CASPITA” VORRA’ DIRE ???

AL SIG. CASINI DICO UNA COSA SOLA : VERGOGNATI (E MONO MALE CHE SEI CATTOLICO E DIFENDI LA FAMIGLIA, PENSA SE ERA IL CONTRARIO)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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