postato il 5 Agosto 2009 | in "Mezzogiorno, Politica, Spunti di riflessione"

Dite la vostra: gabbie salariali

Ancora una polemica scatenata dal Carroccio. Parliamo delle “gabbie salariali”, proposta rilanciata ieri dal ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli e cui oggi La Padania dedica la sua pagina d’apertura con un titolo inequivocabile: «È tempo di gabbie salariali». Nell’articolo si sostiene che Bankitalia “benedice” le gabbie salariali. Il riferimento è ai dati pubblicati dall’istituto sulle differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud, riferiti al 2006, che evidenziano un costo della vita del 16,5% inferiore nel Mezzogiorno rispetto al Nord. La Lega ha quindi rilanciato la sua battaglia a favore dell’adeguamento dei salari al costo della vita, per usare le parole di Bossi “salari territoriali”.

Oggi il dietrofront di Calderoli: nessuno ha mai parlato di gabbie salariali, si tratta di un discorso di contrattazione. Bocchino ha chiarito che l’ipotesi non è all’ordine del giorno, mentre Gasparri dice no alle gabbie e sì a una contrattazione più libera.

Il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, replicando alla proposta della Lega ha dichiarato: «Il sud è già in gabbia. Le gabbie salariali sono già concretamente applicate visto che chi lavora guadagna il 18% in meno rispetto al nord, ma soprattutto il 30% non lavora. Non vorremmo che fosse l’ennesima boutade della Lega. C’è bisogno di risposte concrete e tutta la fiction di questa settimana non ci interessa: non servono carrozzoni, casse e cassettine per il Mezzogiorno ma risposte vere come investimenti e infrastrutture».
Dite la vostra.

12 Commenti
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Mattia Ventroni
Mattia Ventroni
15 anni fa

Gabbie salariali: proposta inaccettabile. In un Italia che va ammodernandosi, che va verso l’Europa non si può pensare a contrattazioni territoriali che marcano ancor più la forbice tra Nord e Sud. I problemi del Sud sono ben altri, in primis la disoccupazione che affligge migliaia di giovani e non più giovani. E’ qui che bisogna intervenire, incentivando lo sviluppo, con opere pubbliche, con appalti assegnati in modo regolare, ed incentivando il turismo non solo balneare che nelle coste si può potenziare, ma anche un ramo culturale che arriva fino all’interno delle regioni meridionali, involucro di storia e tradizioni. E’ ora di dire basta ad una forza politica che crede il Nord il paradiso, dove tutto va bene, ed il Sud inferno e la rovina dell’Italia. Mattia Ventroni Udc Olbia

christian condemi
christian condemi
15 anni fa

Premesso che il problema non è ,quanto costa il caffe,a Gioia tauro,oppure a Milano.
Lo studio di bankitalia,che dice quanto costa la vita,e bla bla bla..
Penso piuttosto che dividere in gabbie territoriali ,i salari, con l ennesimo vento di secessione..sia depauperare l’intera economia del paese.
Il succo è che nel 2009, ce ancora gente che per difendere il posto di lavoro precario,rischia di venire..bollato come eversivo,(operai sulla gru, alla inse a Milano).
ma Berlusconi è in Sardegna..o a Milanello,e i “compagni” pd ,che è tutta la vita,che aspettano la crisi del capitalismo,con questa crisi,ora che la crisi,è arrivata,sono totalmente impreparati

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Penso proprio che, più delle gabbie salariali, servirebbe una riforma seria e ragionata, che punti al rinnovamento del sistema contrattuale, che sia legato a criteri di professionalita’, produttivita’ e merito; al nord, al centro e al sud. Non c’è bisogno di un nuovo tipo di federalismo, frutto di una politica individualistica e egoista, che minerebbe l’unità d’Italia e provocherebbe un’ennesima spaccatura nel nostro bel Paese!
Per fortuna l’UDC continua a battersi contro le ingiustizie e a portare avanti una linea decisa: nè a favore del nord, nè a favore del sud..A favore dell’Italia e degli Italiani.. Avanti così!
Marta

Serena Frediani
15 anni fa

Oltre ad essere un’oltraggiosa forma di discriminazione a danno di un territorio svantaggiato su moltissimi fronti, a cui sembra che il Governo voglia d’altro canto provvedere con aiuti in termini economici, il fenomeno delle gabbie salariali, già da anni prospettate dalla Lega, rischierà certamente di incrementare il prosperare della Mafia, datore di lavoro altamente concorrenziale alle forme legali. Forse a queste contraddizioni, e al pericolo di una scelta così miope, il Governo dovrebbe pensare seriamente.
Serena Frediani
UDC Lucca

Alberto
15 anni fa

Rispondo con una domanda: un’equa distribuzione dei fondi, una equa attenzione alle problematiche del nord come del sud, ma sopratutto una pari competititività dei territori, che passi attraverso investimenti nelle infrastrutture a tal punto che il Sud sia reso competitivo con il resto d’Italia e d’Europa, consentirebbe di parlare oggi di “gabbie salariali”?

Samantha Pinna
Samantha Pinna
15 anni fa

Ormai le affermazioni del Ministro Calderoli non mi stupiscono più… è evidente che lui non è mai stato in nessuna regione meridionale e, soprattutto, desidera aumentare i consensi a favore della Lega con questi proclami populistici, e parla perciò di salari differenziati . Il Ministro forse non tiene conto che nelle regioni settentrionali le percentuali di disoccupati sono decisamente inferiori che in quelle meridionali e che lo stipendio medio al Sud è molto più basso che al Nord. Queste considerazioni fanno ben capire che per coloro che abitano nelle regioni settentrionali è più “facile” pagare un affitto che costa il 60% in più del Sud, visto che, magari, quell’affitto viene pagato da una famiglia in cui lavorano due persone a tempo pieno (nel Mezzogiorno le famiglie in cui lavorano entrambi i coniugi sono decisamente meno rispetto al Nord Italia, principalmente a causa degli elevati tassi di disoccupazione che rendono molto difficoltoso l’ingresso nel mondo del lavoro).
Il Governo dovrebbe dare più peso alle affermazioni, quasi sempre assurde, del Ministro leghista e rimuoverlo dal suo incarico visto che un Ministro dovrebbe difendere gli interessi di TUTTO UN PAESE e non di una parte di esso!

Marco Chinaglia
Marco Chinaglia
15 anni fa

Ha proprio ragione il senatore D’Alia: la canicola fa male ai leghisti… Invece di riportare parametri imprescindibili quali competenza, professionalità, produttività, meritocrazia al centro dell’azione di Governo, in un’ottica di rilancio complessivo del “sistema Italia”, questo esecutivo è agitato da pulsioni esasperate di un federalismo egoista che maschera la mai sopita (vedi l’ultima sparata sul Tricolore) voglia di secessione culturale, socio – economica e politica del Carroccio. Se a questo si aggiungono gli atteggiamenti puerili del cosiddetto “Partito del Sud”, la situazione appare veramente in tutta la sua drammaticità. Serve un’azione concreta, seria, serve “rimettersi in cammino”, da veri “liberi e forti”. Marco Chinaglia – Consigliere Comunale Udc Fiesso Umbertiano (Rovigo)

Mimmo da Ardore (RC)
Mimmo da Ardore (RC)
15 anni fa

IL GOVERNO CEDE A RICATTI DI POCHI E NON SODDISFA LE RICHIESTE DI MOLTI ITALIANI !!!

Calderoli dice: “Buste paga parametrate sul reale costo della vita
nelle diverse zone del paese”… ma ci avete pensato alle
conseguenze???
SECESSIONE del Paese ed ulteriore EMIGRAZIONE da Sud a Nord !!!
Mi chiedo se gli italiani che hanno votato i loro rappresentanti che
stanno al Governo la pensano come Calderoli.
Perché gli altri Ministri ed il Presidente del Consiglio non
intervengono su un argomento serio e assurdo come questo ?
Forse perché è ricattato da quelli della Lega?
Come si fa a governare se il Governo Italiano cede a ricatti di pochi
e non soddisfa le richieste di molti ???
Come dice Pezzotta dell’UDC “…Il problema dei salari si affronta con
un nuovo sistema contrattuale che sia legato a criteri di
professionalità, produttività e merito, e questo vale per il nord,
come per il sud.”
E non sul costo della vita !
Perchè AL SUD DIFFICILMENTE SONO IN DUE A LAVORARE IN UNA FAMIGLIA, COME AVVIENE AL NORD !
Al sud, avere “1” in famiglia con un lavoro è già un risultato !!! Se
la busta paga gli viene ridotta sarà costretto a trasferirsi
altrove !!! E spero che il Governo non voglia questo !!!
In Italia c’è bisogno di un programma di crescita e sviluppo a livello
nazionale e non territoriale o federalista come vuole la Lega
Nord.

Paolo Fornasari
Paolo Fornasari
15 anni fa

Cesa ha ragione:serve una vera riforma contrattuale basata su criteri di merito,produttività e professionalità e questo vale sia per il Nord che per il Sud come spiega il nostro deputato Pezzotta. Se introdotte davvero,le gabbie salariali rischierebbero di dividere ulteriormente il nostro Paese rappresentando un altro federalismo degli egoismi…

Giancarlo Calò
15 anni fa

Le sciocchezze di Calderoli stanno diventando incommentabili per la loro assurdità. Questo insigne luminare del nonsenso se ne esce ogni giorno con una sparata nuova. Ma questo ministro della Repubblica ha mai messo piede al Sud? Sa cosa significa per una terra piagata dalla disoccupazione, portare avanti una famiglia e la propria prole per oltre 30 anni? Ho molti amici trentenni, già laureati, che non trovano un lavoro e che “pesano” sulle spalle dei propri genitori. Al Nord questo non avviene perchè le occasioni di lavoro sono più numerose e già a 18 anni i giovani hanno modo di sbarcare il lunario.
Per fare un esempio, una famiglia di 4 persone (2 genitori e 2 figli maggiorenni) al Nord porta a casa 4 stipendi (o salari), al Sud al massimo 2 (ma anche meno…).
A questo punto, rilancerei la proposta di Calderoli chiedendo di abbassare le tasse al Sud, rispetto al Nord, proprio perchè il Sud gode di minori servizi e prospettive…

Paolo
Paolo
15 anni fa

Sono del parere che l’Italia deve rimanere unita con principi cristiani in tutto e dappertutto.

Carmine
Carmine
15 anni fa

Da più parti sento: “le proposte del leghisti mi fanno sorridere, sono fuori dal mondo!”. Credo, invece, che siano MOLTO PERICOLOSE! Sicuramente sono fatte da persone, ministri o no, che del Sud sanno ben poco o meglio, non gli importa proprio nulla. Ma lo sa il Bossi, il Calderoli quanto costa in termini reali la vita al Sud? Quando per motivi di salute si è costretti ad andare al nord? Quando per mancanza di collegamenti e servizi si è costretti a sostenere oneri che “tagliano” lo stipendio in modo drammatico? Che il Ministro prima di aprire bocca si documenti bene, equipari tutto ciò che ruota attorno alla vita di un cittadino del nord con quello del sud ed applichi pure quella percentuale di diseguità ai salari. Avremmo certamente moltiplicato in positivo gli stipendi del sud con numeri a due cifre!!



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