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Il Pd, ancora, non ha trovato la propria bussola!
Io sono convinto che gli estremismi non portano da nessuna parte. E’ comunque vero che il paese vive di un’estrema necessità, non solo d8i lavoro, ma anche di sicurezza e stabilità!!In poche parole manca una prospettiva per il futuro. Anche il semplice fatto di comprare una casa con il mutuo crea non poche perplessità!! La piazza ha tutti i diritti, ma, per creare un’alternativa seria c’è bisogno di un programma serio e condiviso, non per mandare a casa Berluscubi, anche questo, ma per dare una svolta alla politica “alta” in questo paese, che per me , è ferma da 16 anni!!!
Certo con Lei non si salva proprio nessuno sia a destra che a sinistra!
Quando il Pd risolverà questa contraddizione vuol dire che non esisterà più come partito. Trattasi, infatti, di una contraddizione congenità, che da decenni investe la sinistra italiana, perennemente in bilico tra coraggio riformatore e sindacalismo conservatore di stampo neocorporativo. Compito delle forze responsabili come il Partito della Nazione è accelerare questo processo di disaggregazione (che investe anche il Pdl) con ogni mezzo a disposizione. Solo così i gossip su litigi e frammentazioni lasceranno il posto alla politica. Perchè se oggi il sindacato è in piazza lo è anche per assenza della politica (in specie di una chiara politica industriale).
I “partiti” che hanno partecipato alla manifestazione solo ed esclusivamente per opportunismo, sono fuori da un’alternativa di governo.
In piazza ieri erano presenti anche tanti lavoratori, tante famiglie con i bambini per mano. Famiglie scese in piazza pacificamente per chiedere democrazia, legalità, lavoro, un contratto, dignità, diritti e doveri per tutti e soprattutto un futuro per i propri figli. Credo che questi valori, questi diritti, vadano oltre ogni appartenenza e strumentalizzazione politica. Viviamo oggi nell’era della globalizzazione, mi domando se questo è un prezzo calcolato da pagare per le future generazioni.
Buongiorno a tutti, ho 51 anni sono tesserato Fiom e Pd.
Ieri pomeriggio ho partecipato alla manifestazione indetta dalla Fiom assieme ai sostenitori di Di Pietro in quanto il mio partito non ha dato adesione ufficiale. Mi sono divertito, non ho visto incidenti, non ho visto violenze e non capisco perchè dovrei sentirmi fuori dall’alternativa a Berlusconi. Per quale motivo? Perchè critico la Cisl? Perchè ritengo che un sindacato debba avere l’autonomia di firmare un contratto, ma un sindacato responsabile deve anche avere il coraggio di sottoporre la firma a referendum (cosa che la Cisl non fa)? Sono sempre pronto a cambiare idea se ad un certo punto mi rendo conto che la mia visuale è sbagliata, però motivatemi l’errore. Ultima osservazione sul dopo Berlusconi: credo che il Pd, essendo il maggior partito d’opposizione, dovrebbe avere il coraggio di proporre tre/quattro punti programmatici come elemento di confronto, modificabili ovviamente, da offrire agli altri partiti di opposizione, poi, sulle idee, si possono o non possono costruire coalizioni. Questo è il vero dilemma del Pd, le idee che mancano.
Grazie per l’ospitalità
di manifestazioni ce ne vorrebbero tante ma non politiche e critico cisl e uil loro dicono di non fare plitica ma da che parte stanno?