postato il 5 Agosto 2009 | in "Mezzogiorno, Politica"

I fondi per il Sud? Risorse già assegnate da mesi

La vicenda dei fondi per il Mezzogiorno e del minacciato partito del Sud è stata una bella recita con attori neanche troppo brillanti. L’ennesima riunione del Cipe non ha fatto altro che sbloccare risorse già assegnate da mesi alla Sicilia. In questo anno di governo di riunioni del Cipe ne abbiamo viste tante, abbiamo visto tanti interventi finanziati, ma registriamo che alla fine del film gli investimenti dello Stato in questo periodo sono calati del 20% rispetto l’anno precedente.

Pier Ferdinando

12 Commenti
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Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Un film senza alcun regista, con attori scadenti e presuntuosi. E gli altri cittadini del Sud, cosa sono?? Semplici comparse? No, io non ci sto.
Vorrei che tutti noi cittadini Italiani,meridionali e non, fossimo messi sullo stesso piano.
Vorrei che il Governo intervenisse a livello nazionale omogeneamente, per risanare molte ferite del Mezzogiorno, causate da anni e anni di malgoverno..
Leggere i giornali di oggi, però, mi fa pensare che i miei desideri rimarranno tali finchè vincerà il ricatto del più forte, a discapito dell’onestà dei cittadini.
Marta

luciano marino
15 anni fa

Caro Presidente…scrivo dalla Sicilia e le dico una cosa:è sempre la stessa storia.
Questa nostra terra già ricca di problemi viene sempre più derisa dal Berluska, Miccichè, Lombardo, la sinistra & co. ci fanno passare come favore quelche ci spetta di diritto.
La Sicilia e i Siciliani non meritano questo, bensì rispetto e buoni propositi.

Ahmed Aly
Ahmed Aly
15 anni fa

La mafia già si trova anche in tanti comuni che sono collusi con la stessa, ormai oltre al governo centrale ci troviamo nelle loro mani.Voi credete che democraticamente riusciremo a cacciare via tutti i corrotti?Sono un po scettico.L’unico modo sicuro è quello di cacciarli antidemocraticamente.Io mi auguro che questa mia pessimistica convinzione non si verifichi mai perchè porterebbe a conseguenze imprevedibili e violente.Io credo che non bisogna pensare che il governo aiuta la mafia ma bisogna pensare che il governo è la mafia.Non so come fare per combattere questa gente di poca moralita,non so se bisogna chiedere aiuto maggiore ai cittadini onesti per fare arrivare magari piu comunicazione e trovare il sistema di confronto e smascherarli con un’evidenza in modo che i cittadini si rendono conto che vengono frodati incontinuazione e che il governo si collabora per e con loro e non per noi.Dove è finita la nostra dignità come popolo che nè abbiamo molto bisogno?.

christian condemi
christian condemi
15 anni fa

Spesso si sente dire,o diciamo ma “quale Europa ?” interrogativo lecito.. ma se analizziamo le italiche magagne,verrebbe da chiedersi “quale Italia”?..
Ostaggio di questa lega,qui in lombardia,e dei “padroni del giorno”,nel resto del paese, una Lega, che alzerà di sicuro il tiro,dopo esser stata determinante,alle provinciali qui a Milano,e in vista dello sprint regionali 2010. Il sindaco De corato(per me è lui il sindaco di Milano),la Moratti funge solamente da “ectoplasma”,senza troppo decisionismo, annunciava piu sicurezza,e invece i tagli si fanno sentire su tutti i livelli,fino alle biblioteche,in alcune zone,che erano importanti punti di aggregazione,per molti cittadini. Il bonifico al sindaco di catania non bastava? adesso Silvio,andrà magari in tv,da costanzo o chissa dove,a disegnare l’italia,con un pennarello,raccontandoci altre cose monumentali solo su carta. i tempi sono maturi,per una presa di coscienza,che le risposte che la politica deve dare,per declinare in modo armonico i bisogni dei cittadini,sono ben altri.
un video,che penso la dica tutta sulla lega,anche se poi,ce ne sarebbe uno al giorno.
http://www.youtube.com/watch?v=Di5UvkLOMY4&hl=it

Salvo Fallea
Salvo Fallea
15 anni fa

Ho la sensazione che i nostri post siano sempre un po lagnoni 🙂
Bhe che dire…sento di voler essere un pò polemico, ma solo perchè serva da sprono a tutti noi…quindi perdonate la mia riflessione e se vi rivedrete un pò nelle mie considerazioni…bhe…almeno mi saentirò un po meno solo 🙂
Vorrei cominciare dunque con un’autocritica…
In fondo amici noi siciliani non siamo avvezzi ad autogestirci, storicamente non abbiamo mai saputo o voluto farlo…ricorderete certamente le tante conquiste che abbiamo tollerato..mi piace pensare con il sorriso sulla bocca… perchè di certo poche volte ci siamo ribbellati veramente!!!
Credo però che sarebbe ora di dare una svolta a questo nostro atteggiamento accomodante che ahimè continua a caratterizzarci!
Forse proprio su questo non hanno completamente torto quelli della lega, forse qualcosa di vero c’è sull’accusa di essere un po piagnoni e con poco spirito d’iniziativa…non credete?
Che ne dite non sarebbe ora che noi giovani del SUD ci dessimo una mossa? Questa volta qui al SUD, nella nostra terra e per la nostra terra!
Che fnalmente SOLO chi ha idee buone e un pò di sana ambizione e soprattutto capacità trovi spazio per andare avanti?
Non dovremmo fare una vera battaglia su questo tema?
Scalzare chi non merita di stare dove sta?
..badate non mi riferisco solamente allo studio (che per altro è importantissimo)ma alla capacità di comunicare..forme e sostanza!
Non è un nostro diritto violato, la privazione totale di una nostra libertà, l’annullamento delle nostre volontà quello di non potere scegliere NOI i nostri rappresentanti?
Non credete sia arrivato il momento che chi vale venga premiato invece che essere emarginato o mal tolerato per la paura che costituisca una minaccia allo status quo, fatto di inerzia ed inefficienza che fa comodo a tanti?
Mi piacerebbe sapere come la pensate…
Io credo che soprattutto NOI SICILIANI possiamo sperare in un futuro migliore e rivendicare questo nostro diritto solo se impariamo dai nostri errori,piuttosto che piangerci addosso!
…cosi otterremo le rivincite che ci spettano…solo se saremo capaci di conquistarcele…che ne dite?
Mi piacerebbe non sentirmi solo in questo entusiasmo propositivo che mi muove 🙂

Giancarlo Calò
Giancarlo Calò
15 anni fa

Vorrei rispondere a Salvo Fallea portando avanti la discussione sul piano squisitamente tecnico:

Giulio Tremonti durante il congresso del MPA a Roma, sembrava l’angelo venuto sulla terra a salvare il Sud beffato, vilipeso e perseguitato dalle sciabole dei Savoia e dagli inganni del nostro tempo. Ci è rimasto dentro il discorso pieno di passione e di citazioni, grondante di buone intenzioni e di fervore profetico. Mai più, pareva affermare ad ogni pausa. Mai più così. Il problema non sono i soldi, spiegava, ma l’atteggiamento verso il Mezzogiorno e verso la Sicilia.

Beh, ora la Sicilia è con il sedere a terra a causa sua e del ministro Fitto, il quale voleva “punire” a Nicky Vendola, il governatore della Puglia, la sua Regione, ed insieme al tesoro ha proclamato che i Fondi Fas, un sacco di soldi destinati alla Sicilia, non sarebbero stati messi a disposizione della Regione se prima non fossero arrivati i piani attuativi. Una scelta politica aggrappata al rigore e senza precedenti, assunta in piena crisi economica, mentre il Mezzogiorno boccheggia ed il Paese vive alla giornata.

Le conseguenze di questo atteggiamento possono essere gravissime. Senza l’assegnazione dei Fondi, l’Assemblea non può esaminare né il bilancio né la finanziaria ed è costretta a prorogare l’esercizio provvisorio, la qualcosa significa che la Regione siciliana rimane con l’acqua alla gola per parecchi mesi. L’economia isolana gira attorno al settore pubblico, quando la regione è paralizzata, tutto è paralizzato. La grande industria siciliana non ha niente di siciliano, il resto del settore pubblico vive la precarietà della crisi. La Sicilia è aggrappata alla Regione e la Regione non può avere un bilancio perché Fitto e Tremonti hanno deciso che senza i piani attuativi non ci sono soldi.

In questo caso, un atteggiamento diverso da parte del Presidente della Regione Raffaele Lombardo, il quale ha votato tutte le leggi di questo Governo senza senza mai chiedere soddisfazione delle richieste della propria regione, avrebbe aiutato sicuramente i cittadini siciliani. Così non è stato e la conseguenza è quella che espone il Presidente Casini: il Cipe non ha fatto altro che sbloccare risorse già assegnate da mesi alla Sicilia, il teatrino della politica ha fatto il resto.

Salvatore Fallea
Salvatore Fallea
15 anni fa

Bhe, condivido la tua analisi, ma non credi che proprio per queste ragioni da te decritte e per tante altre (come le prefeenze e la meritocrazia a cui accennavo…)dovremmo darci una mossa?
Per battaglie di merito, serie ed incisive?
Voglio dire, non so se condividi le mie esortazione o meno…e non so in qunti le condividono, ma non dovrmmo davvero insorgere, anche in questo sito,alla luce di certe considerazioni?
Condivdo la tua analisi e vorrei che in tanti ci “inc….mo” e facessimo veramente qualcosa…anche esprimere la nostra rabbia.

Andrea Caragnano, blogger, Presidente dell' Associazione Orfani Guardie Giurate
15 anni fa

Dopo l’uccisione del collega Umberto Concilio a Gennaio, oggi hanno aperto il fuoco uccidendo Gaetano Montanino di 45 anni nato a Ottaviano in provincia di Napoli e ferito il suo collega, Fabio De Rosa un 25enne di Napoli, tuttora ricoverato alla unità di terapia intensiva dell’ospedale Loreto Mare.
Quando finiremo di contare i nostri Caduti?
Andrea Caragnano
blogger
Presidente dell’Associazione Orfani Guardie Giurate

Mattia Ventroni
Mattia Ventroni
15 anni fa

Ancora un’altra volta. Prima la Lega, poi la Sicilia. Siamo alle solite. Il nostro Presidente, fa tanto per coprire, ogni giorno con dichiarazioni rassicuranti sulla stabilità del governo. Ma non è così. In questa legislatura si verificano continui ricatti, a cui il Premier cede. Io auspico che il presidente dovrebbe accorgersi prima delle esigenze di certe aree territoriali, o meglio delle situazioni dei suoi amici del Pdl o in questo caso anche dell’Mpa; perchè ora si parla di piano sud, come se il sud fosse rappresentato solo dalla Sicilia! Io lo trovo scandaloso. Il premier? per zittire le divergenze sblocca subito un pò di fondi, così, sono tutti contenti, opere pubbliche, appalti e il solito giro che fa contenti certi personaggi. Mattia Ventroni Udc Olbia

Ahmed Aly
Ahmed Aly
15 anni fa

Chi ama e conosce il senso del Bene Comune ribadisce con chiarezza e determinazione i Fatti criminosi sepolti nella storia italiana. Molti ne sono a conoscenza, altri penetrano intuitivamente lo stato delle cose, molti altri purtroppo si adeguano all’andazzo di turno., e continuano a fingere con la loro coscienza civile, con la loro stessa vita; mettendo in gravissimo pericolo quella altrui. Vogliamo avere il coraggio di di guardarci allo specchio e indicare il male che provoca distruzione sociale. Riconoscere, se e dove abbiamo potuto contribuire con comportamenti elusivi o indifferenti o complici a tale stato: magari solo perche’ abbiamo temuto che la nostra piccola voce non potesse passare oltre quella blindata di un potere troppo piu’ grande e protetto di noi. Vorremmo essere cittadini di un’altra nazione, dove non si viva la retorica del nazionalismo, dove non ci siano pseudo celebrazioni- e lapidi e corone di fiori e parole vane, anzi blasfeme verso quei tanti valori che impropriamente si ricordano; vorremmo essere l’Italia che sa respingere le collusioni tra tutte quelle forze dello stato e della chiesa cattolica che disegnano oscuramente il futuro. E’ opprimente, angosciante e sinistro il ritorno – bussa alla porta- di terrorismo indubbiamente legato al fascismo- ai servizi alla massoneria e alle mafie, e al clero. Dobbiamo desiderare e impegnarci perche’ all’interno di molti palazzi nulla venga occultato, manipolato frenato.

vito rizzo
vito rizzo
15 anni fa

siamo all’assurdo…i diritti diventano favori…

Ahmed Aly
Ahmed Aly
15 anni fa

Una mia breve analisi sulla politica italiana: In vita mia non mi sono mai interessato di politica né tanto meno di uomini politici. Il mio interesse si è svegliato da quando il pool di Mani Pulite iniziò a svelare gli intrighi del potere, il sistematico pagamento delle tangenti a politici, a partiti (sotto forma di finanziamenti illeciti) e a coloro che sedevano sulle giuste poltrone della Pubblica Amministrazione. Sembrava che gli italiani avessero presa coscienza di quest’immondizia umana e politica, tanto che chiedevano ai giudici di ripulire l’Italia da questi escrementi. La Lega Nord, con a capo il suo leader Umberto Bossi, iniziò a fare sentire forte la sua voce affermando che era giunto il momento di mandare a casa quella vecchia classe politica per ridare al nostro Paese un nuovo slancio. Si parlava della fine della Prima Repubblica e l’inizio della Seconda. Bettino Craxi fugge in Tunisia, ad Hammamet, in esilio “volontario” per evitare di finire in galera. L’imprenditore Silvio Berlusconi, con l’uscita dalla scena politica del suo amico e compare Craxi, decideva di scendere in politica. Lo scopo era quello di proteggere e salvaguardare il suo Impero. La sua azienda era fortemente indebitata e rischiava di fallire. La sua appartenenza alla Loggia Massonica “P2” l’ha aiutato molto. Infatti, in questa setta segreta ha avuto modo di conoscere tanta gente importante delle Forze Armate, della Magistratura (quella effettivamente deviata), dell’imprenditoria e in tutti gli altri settori della vita pubblica. Facevano parte di questa “associazione per delinquere” anche Maurizio Costanzo e l’attuale on. Cicchitto. Ad agevolare il suo sogno politico ci ha pensato il suo amico Dell’Utri, il quale con gli amici degli amici siciliani, organizzò un movimento politico chiamato “Forza Italia”. A capo di questo movimento venne eletto per acclamazione Silvio Berlusconi. Già questo fatto doveva indurre le persone normali a porsi delle semplici domande: “Ma cosa univa il lombardo Silvio Berlusconi alla Sicilia e alla gran parte dei siciliani? Quand’era nata, dove e su quali basi si fondava la sua amicizia fraterna con il siciliano Dell’Utri?”. Nessuno si è mai posto domande. I politici erano occupati a difendersi, come potevano, dagli attacchi dei magistrati inquirenti e, alla fine, gli italiani capirono che non c’era quasi nessun partito poteva dichiararsi estraneo alla pratica usuale delle tangenti. Per salvare la faccia, vennero praticate alcune epurazioni, qualche potatura di rami secchi, ma le “vecchie volpi” continuarono a salvaguardare i loro affari anche dalle retrovie. La gente comune iniziava a non avere più fiducia di nessun politico e cominciava a disaffezionarsi dalla politica. I grossi partiti si sgretolavano e, dalle correnti interne, nacquero una miriade di simboli e di partitini (sarebbe meglio chiamarli “piccole botteghe di affari privati”) nonché fiorirono i giornali di partito. Ogni modo per fare cassa era buono: finanziamenti, rimborsi spese elettorali, sovvenzionamenti, tutto faceva brodo. E, chi pagava? Semplice, pagava “Pantalone”.In Italia chiunque imbratti carta bianca con dell’inchiostro e dichiari di essere una cooperativa ha diritto a ricevere cospicui rimborsi. Infatti, tutti i giornali, comprese le grandi testati nazionali, prendono soldi, oltre a quelli che incassano dalla loro vendita. Che pacchia!!!
Ma ritorniamo ai signori politici. La frammentazione partitica che si è avuta nessuno se l’aspettava. Le aggregazioni di più partiti spesso determinavano, come avviene ancora oggi, che piccoli partiti pretendono l’assegnazione di incarichi o poltrone molto importanti.
Berlusconi avendo capito che non era possibile andare avanti così perché il malcontento tra i propri iscritti era aumentato, pensò alla nascita di un nuovo partito: il Popolo della Libertà che nacque con la fusione della Casa delle Libertà con AN. Il premier aveva tentato di convincere anche la Lega ad unirsi in un’unica forza politica, ma quel marpione di Umberto Bossi non è caduto nel tranello ed ha rifiutato. E bene ha fatto. In quale
Governo avrebbe sistemato tanti ministri e sottosegretari? Come poteva imporsi affinché la maggioranza approvasse i suoi disegni di legge?
L’ultimo è stato il pacchetto per la sicurezza che è stato firmato dal Ministro Maroni.
E poi il Capo dello Stato e il Presidente della Camera erano forse all’oscuro che il ministro degli Interni Roberto Maroni della Lega Nord, alleata con il Popolo delle Libertà, aveva firmato il decreto che consente l’arresto e l’espulsione dei clandestini?
L’on. Gianfranco Fini non era stato messo al corrente di quanto stava capitando nelle nostre città dalla scorsa mezzanotte? Ma allora come mai ha rilasciato quelle dichiarazioni? L’onorevole Fini conosce bene la differenza che passa tra bianco e nero, allora perché, in Belgio, pubblicamente, ha avuto parole di comprensione verso coloro che emigrano affermando che lo fanno solo per bisogno mentre in Italia c’erano già stati i primi arresti di “clandestini?”
Non è stato per caso lo stesso bisogno che ha spinto gli italiani, negli anni ’50 – ’60, ad emigrare in tutto il mondo? Essi, forse, non saranno stati trattati sempre bene ma non mi risulta che nessun padano o italiano, emigrato illegalmente sia stato mai imprigionato, processato ed espulso perché clandestino.
Purtroppo, questa vergogna, voluta fermamente dalla Lega, non ci è stata risparmiata da questo Governo, né dai partiti della maggioranza che la sostengono.



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