postato il 20 Settembre 2012 | in "In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

I democratici cristiani di tutto il mondo a Roma per una nuova azione politica

Tra domani e sabato si svolgerà a Roma la riunione dei leader dell’Internazionale Democratica di Centro (Idc-Cdi) presieduta da Pier Ferdinando Casini.

Alla riunione, che si tiene ogni due anni, partecipano oltre 150 delegati da tutto il mondo, presidenti, primi ministri, leader di partito tra cui: Mariano Rajoy, primo ministro della Spagna, Viktor Orban, primo ministro dell’Ungheria, Sali Berisha, primo ministro dell’Albania, Enda Kenny, primo ministro dell’Irlanda, Antonio Samaras, primo ministro della Grecia. Saranno presenti anche Wilfried Martens, presidente del Ppe, Antonio Lopez-Isturiz, segretario generale Ppe, George Sabra, membro e portavoce della segreteria generale del Consiglio nazionale siriano, l’organismo che riunisce le opposizioni impegnate nella lotta contro il regime di Bashar al Assad, Amine Jemayel, ex Presidente del Libano, Eduardo Frei, ex Presidente del Cile, Carlos, il fratello di Osvaldo Paya’, dissidente cubano e leader del Movimento Cristiano di Liberazione recentemente scomparso, Jevhenija Tymosenko figlia di Julija Tymosenko, ex primo ministro dell’Ucraina, attualmente detenuta in carcere. Porterà un suo saluto anche il Presidente del Consiglio Mario Monti.

Nel corso degli incontri si discuterà della situazione politica ed economica internazionale, con particolare attenzione al Medio Oriente, alla guerra civile in Siria, alla condizione dei cristiani nel mondo.

L’internazionale nasce a Santiago del Cile nel 1961 come Unione Democratica Cristiana Mondiale per creare in legame tra le varie organizzazioni democristiane internazionali alternative alle internazionali socialiste. Nel 1982 viene rinominata Internazionale Democratica Cristiana. Fino al 1999 viene detta Internazionale Democratica Cristiana e dei Partiti Popolari, per poi ridiventare Internazionale Democratica Cristiana e dal 2001 Internazionale Democratica Centrista, accogliendo partiti non solo democristiani ma anche solo centristi.

Conta poco più di 100 membri, provenienti soprattutto dall’Europa e dall’America meridionale. L’ala europea dell’IDC è il Partito Popolare Europeo, il principale partito politico europeo. Il corrispettivo latino-americano è l’Organizzazione Cristiano Democratica d’America.

Il messaggio di cui l’Idc è portatrice, è un messaggio coerente e integrante basato sulla temperanza, il dialogo e il consenso, rappresenta la grande speranza per trovare nuove vie di azione politica. L’IDC crede che gli esseri umani e i valori legati alla persona umana (libertà, solidarietà, responsabilita e giustizia) siano le stelle maestre e l’asse definitivo del suo progetto politico.

L’internazionale Democratico Cristiana/Internazionale Democratico Centrista si affaccia a questo tempo nuovo che si apre con un progetto di maggior prosperità e pace, con un nuovo stile di azione politica che risponda ai nuovi bisogni ed alle aspirazioni dei popoli, promuovendo società efficienti, competitive e solidali sulla base del dialogo sociale. Dove la nozione di uguaglianza incrocia tutte le politiche pubbliche ed include sia il il dovere etico che l’imperativo politico, la lotta contro la povertà, per eguali opportunità. Miglioramento nella distribuzione del reddito e nella qualità della vita della popolazione. Un nuovo stile di azione politica che essendo fondato sui valori dell’umanesimo che ispirano il progetto dei democratici cristiani, è adatto alla nuova realtà dei tempi presenti al fine di anticipare un comune e incoraggiante futuro. Un nuovo stile di azione politica che offra soluzioni perché tutti gli individui raggiungano il loro destino materiale, intellettuale e spirituale.

3 Commenti
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Federico Ruggero Hochenstauff
Federico Ruggero Hochenstauff
12 anni fa

Egr. Pier Ferdidnando Casini,

mi scusi che La disturbo in questo modo insolito, ma ho sentito questa sera che il nostro Viktor Orban éra stato eletto al posto del vicepresidente dell’IDC.
Non sono democristiano, ma sono pero’ democrata e rispetto il cristianesimo, e non solo in parole. Non posso capire, che modo puó succedere che la sua organizzazione, se mi permette questa voce diretta, rieletta un personaggio di questa genere senza scrupoli. Non posso neanche immaginare che non conoscono l’attivitá’ del sig. Orban. Solo l’ultimo mese, la notizia ha girato il mondo: questo “democristiano” ha rilasciato un assasino, che aveva ucciso un uomo con una crudeltá incredibile, e questo delinquente, quale é stato condannato all’ergastolo, ora libero, si festeggia come un eroe… E il nostro sig. Orban cerca di coprire questa sua autocratica e maladetta decisione con bugiardie, davanti al mondo. Certo che questo uomo sia il piú adatto al posto di vicepresidente? E non ho menzionato le serie di decisioni autocratiche, le quali cominciano giá soffocare la democrazia nella mia patria… Non credo che non ci sono giornali, non ci sono notizie dell’attivita del nostro primo ministro… É lui davvero un democristiano?

Mi scusi per il disturbo, ma devo credere che un giorno si fermi quest’uomo di disgrazia, e non troppo tardi neanche all’Ungheria, neanche all’Europa, neanche ai valori della vera demoristianitá.

Mi scusi per il mio italiano…
con distinti saluti.

carlos
carlos
12 anni fa

creo que la realidad del mundo es que se encuentra en un cambio que bien no se sabe a donde va dirigido,,,pero lo que si se debe saber es que lo que quiere cada país….la tecnología reduce la cantidad de operarios y hay menos fuente de trabajo….como paliamos ese déficit laboral….por ejemple este país de argentina tiene todo…para dar de comer a los pobres y resulta que las malas políticas nuestras nos separan cada día mas….puedo decir que estamos bien pero no se cuando nos llegara a afectar los problemas que tiene europa…

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12 anni fa

[…] cronaca è stata ampiamente riportata dai media nazionali (qui una presentazione); sul blog voglio invece provare a raccontarvela “da dentro”, coi […]



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