postato il 21 Agosto 2012 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

I passi del governo per rilanciare la crescita

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Il governo sta studiando i vari dossier presentati dai ministri per rilanciare la crescita dell’Italia  e una prima risposta dovrebbe essere data nel Consiglio dei Ministri del 24 agosto in cui si dovrebbero partorire le linee guida dell’agenda programmatica (in pratica quello che il governo vorrà fare per lo sviluppo economico dell’Italia), come è stato affermato dal Premier al Meeting di Rimini.

Attualmente pare che l’azione del governo sarà sostenuto da tre “gambe”, ovvero tre direttrici attorno alle quali organizzare tutta l’attività futura; in concreto i tre punti sono gli investimenti e le agevolazioni per le imprese; tagliare la spesa pubblica improduttiva; ridurre il debito pubblico.

A questi tre punti si aggiungeranno gli investimenti per la banda larga e le agevolazioni per le nuove aziende (le famose start up) tramite un decreto legge che dovrebbe essere varato dal ministro Corrado Passera. In concreto il decreto dovrebbe prevedere come obiettivi l’e-government (portare i rapporti tra pubblica amministrazione e utenti a livello telematico) e una maggiore diffusione dell’economia online. Per questo bisognerà portare, entro il 2013, la copertura della banda larga di base (2 megabit per secondo) al 100% della popolazione e avviare la realizzazione della banda ultra larga (100 megabit) nelle grandi città. Per quanto riguarda le start up, si riuniranno presso un unico soggetto le risorse che sono invece sparse in diverse voci del bilancio pubblico, questo favorirà una maggiore efficienza, un risparmio nell’utilizzo delle risorse, e la possibilità di concentrarsi sui progetti migliori.

Per realizzare questi due punti, sarebbero necessari investimenti massicci (per la banda larga si parla di circa 16 miliardi di euro), mentre al momento si può avere una disponibilità di due-tre miliardi, ma altre risorse potrebbero essere trovate tramite la lotta all’evasione (che ha già superato gli obiettivi di tutto il 2012) e dai fondi comunitari, oltre che dai project bond. In ogni caso questi investimenti avrebbero fortissime ricadute come occupazione e come pil (per il potenziamento della banda larga, si prevede che si avrebbe un aumento del Pil di circa 60-70 miliardi di euro).

Le agevolazioni per le imprese prevedono numerose semplificazioni (provvedimento a costo zero e che libererebbe risorse da destinare ad altri settori) suggerite, tra l’altro, dalle varie associazioni imprenditoriali e che coinvolgerebbero procedure, autorizzazioni e concessioni.

Per le infrastrutture, invece, si parla di molte opere, in particolare per gli assi viari, per una cifra totale di 25 miliardi di euro di investimenti, reperiti tra fondi europei e capitali privati (questi ultimi coinvolti tramite project bond).

Tutto questo senza andare a considerare piani di più ampio respiro, come il piano aeroporti (che dovrebbe portare ad una razionalizzazione del settore, considerando che molti aeroporti sono in crisi finanziaria), e la Strategia energetica nazionale, documento che verrà sottoposto alla consultazione pubblica online e che prevede l’aumento della produzione nazionale di idrocarburi (anche attraverso le trivellazioni in mare) e punta a fare dell’Italia il principale hub per l’ingresso di gas verso l’Europa con la costruzione di rigassificatori, gasdotti di importazione e impianti di stoccaggio.

Sulla revisione della spesa pubblica, i tempi sono più veloci, e si punta a tagliare a spesa pubblica improduttiva e socialmente inutile: dopo il taglio di 280 milioni di euro delle auto blu, il governo, punta, ad esempio, a dimezzare tutte le auto blu entro il 2013, ma la vera rivoluzione saranno i costi standard (che dovrebbero mettere sotto controllo la spesa pubblica) e il CONSIP che dovrebbe ridurre gli sprechi centralizzando gli acquisti della pubblica Amministrazione. Tradotto in cifre, si sparla di risparmi per 10-15 miliardi di euro.

Per quanto riguarda il debito pubblico, memori dei fallimenti avuti con gli Scip 1 e 2 (le società veicolo create da Tremonti e che hanno completamente fallito le attese per una pronta vndita degli immobili), il governo procede con prudenza e sono state individuate dismissioni per 15-20 miliardi l’anno che, accompagnate a un consistente avanzo primario di bilancio e a una moderata crescita del Pil, ridurranno il debito in linea con gli obiettivi del Fiscal compact, cioè del 3% l’anno.

16 Commenti
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freeskipper
12 anni fa

Secondo “loro” siamo fuori dal tunnel!!!
Ma i vari Monti, Passera, Fornero, tecnici e professori discorrendo, di cosa parlano? In quale paese vivono? Ostentano ottimismo: “Il peggio è passato”, “Si vede la fine del tunnel”, “La crisi economica è alle spalle”! Giurano che senza di “loro” sarebbe stato molto peggio: “Se fosse rimasto Berlusconi avremmo avuto uno spread oltre i 1.200 punti base”! E vogliono far credere agli italiani di aver salvato il Paese dall’ecatombe!

Allora perché oggi stesso non chiedono l’ennesima fiducia al Parlamento per abbuonare ai cittadini italiani la seconda rata IMU? Perché non retribuiscono i lavoratori italiani con lo stesso stipendio dei lavoratori tedeschi? Perchè Montecitorio è chiuso per ferie! Perché mentono, sapendo di mentire! Perche anche “loro” sono già in campagna elettorale!

I dati economici dipingono un’Italia ben diversa da quella che il governo Monti vorrebbe farci credere. La crisi gobale, che dura ormai da cinque anni, ha devastato il mercato del lavoro e il welfare del Belpaese. Secondo l’Eurostat, infatti, lavora soltanto un italiano su tre: su 60,8 milioni di persone solo 22,3 sono regolarmente impiegate. Entro l’anno prossimo, infatti, la disoccupazione arriverà quasi a quota 10%, mentre quella giovanile si aggira intorno al 30%. Percentuali da capogiro se vengono messe vicine alla crisi dell’industria e, in particolar modo, del comparto dell’auto. Da tempo, infatti, il pil italiano è in zona recessione. E ancora: a giugno il debito pubblico ha sfiorato la soglia di 2mila miliardi di euro (1.972,9 secondo le stime della Banca d’Italia). Per non toccare il tasto dolentissimo di “scuola”, “sanità” e “giustizia”!!! Ma intanto “loro” dicono di aver salvato la Patria. Per contro i “soliti noti” mettono mano al portafoglio e pagano i “loro” conti stretti in una morsa letale di tasse, imposte e balzelli introdotti dai “tecnici” per continuare a spremere i limoni già spremuti, lasciando da parte quelli pieni zeppi di succo, ma chiedendo alla Rai di “non fare usare più l’aggettivo ‘furbi’ nei servizi dei tg che descrivono la lotta contro l’evasione”! Dall’Imu ai rincari sulle bollete, dalle accise sulla benzina alle addizionali (regionali e comunali) sull’Irpef, il “Governo Salvatore della Patria” altro non ha saputo fare che andare sul sicuro, prendendo i soldi laddove era sicuro di trovarli: lavoratori e pensionati, continuando a bastonare chi stava già con le ossa rotte! Ma secondo “loro” – dall’alto di una vita super-agiata e garantita da retribuzioni che un operaio o un semplice impiegato non sarebbero in grado di raggiungere neppure se lavorassero ininterrottamente, giorno e notte, per 2.000 anni – siamo fuori dal tunnel!

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ freeskipper: perchè se si abbuonasse la secondarata dell’IMU, noi saremmo di nuovo punto e a capo, con i comuni vicini alla bancarotta.
Essere pagati come in germania? certamente, ma noi siamo in grado di lavorare con la stessa abnegazione che hanno itedeschi? per noi il tempo dedicato al lavoro e tempo “perso” o “rubato” alla famiglia, al divertimento e così via. All’estero, è, invece, tempo che si utilizza per fare una cosa normalissima: lavorare. Ma al di là di queste sfumature, il punto è che la nostra produttività è abbondantemente aldi sotto di quella tedesca e i dati parlano chiari.
Si parla della “cogestione sindacale”, ma si sa cosa è questa cogestione sindacale in germania? Evidentemente no, perchè se si studiasse il diritto sindacale ing ermania ci si accorgerebbe che vi è meno libertà di scioperare, le rsu non possono stare in fabrica e così via.
ha ragione, il governo ha preso i soldi dove sapeva di poterli prendere, ma è anceh vero che vi è stato un brusco giro di vite nella lotta all’evasione che ha già portato frutti (si stimava per il 2012 d iraccogliere 8 miliardi dalla lotta all’evasione, ma siamo già a 12,7 miliardi e l’anno deve ancora finire).

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, dott. Pezzati

Non conosco la sua età, dott. Pezzati, ma questa pagina di intenti del governo dei tecnici, supportati dalle tre aree politiche, mi ricorda tanto le promesse che facevamo da piccoli, dopo ogni confessione. Tutte buone intenzioni che, troppo spesso restavano solamente tali e, nel non applicarle, trovavamo anche le giustificazioni.
Comunque sorvolando sui miei infantili ricordi, prendo in esame qualche punto del suo articolo. lei scrive, tra l’altro, quando parla di start up:

“un risparmio nell’utilizzo delle risorse, e la possibilità di concentrarsi sui progetti migliori.”

E chi stabilirà quali saranno i migliori progetti? Sa, noi Italiani siamo abituati a sentire premesse e promesse di questo genere, per dopo vederle finire o nel dimenticatoio o vedere che i progetti “promossi” sono quelli o dei soliti noti e di qualche figlio/a di personaggi noti. (Tanto per fare un esempio, il progetto della figlia della Fornero, a suo tempo promosso non ricordo se dall’università dove operano i genitori, o da una fondazione che dipende da Intesa San Paolo, banca in cui ha operato la madre, quel progetto era effettivamente il migliore rispetto ad altri? Qualche dubbio sorge spontaneo, avendo genitori “di peso”.)
Lei parla anche dei miliardi derivati dalle evasioni fiscali, miliardi che ad oggi hanno superato quello che avevano preventivato i tecnici ed ancora l’anno deve finire… Ma che cosa ne hanno fatto di questi miliardi? Ogni volta che li recuperano, pare che finiscano in un buco nero dello spazio, anche perchè, nel momento in cui ci dicono che hanno scoperto tutte queste magagne ed hanno incassato questi soldoni, ci avvertono che i sacrifici non sono finiti e che un’ulteriore stretta si sta preparando. Questo denaro recuperato non finisce a copertura di parte del debito pubblico che continua a crescere, non è servito, ad ora, al finanziamento di opere pubbliche, non è stato dato all’Emilia terremotata, non è stato dato alle terre/regioni che hanno subito calamità, ecc. E allora che se ne sta facendo il governo dei tecnici del recupero delle evasioni e frodi fiscali?
Come sarebbe bello un governo di un Paese che, avendo recuperato tanto, il giorno dopo dicesse: x cifra verrà destinata al risanamento delle strutture pubbliche di tale regione, y cifra verrà destinata a quest’altra regione per il rifacimento della rete fognaria (tanto per dire!). Forse gli evasori ancora ignoti sarebbero invogliati ad emergere ed acquistare visibilità. Perchè i governi dei vari Paesi sono sempre reticenti nel dire dove vanno a finire le imposte, sia quelle vecchie che quelle appena scoperte, visto che sono tante?

FUORI TEMA

E’ ben strano che le agenzie di rating stiano tirando la volata a Monti & co. proprio nel giorno in cui si conclude l’inchiesta su di esse da parte della procura di Trani. Boh?
Una citoyenne

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@citoyenne: visto che ci conosciamo, sappiamo le rispettive età 😀
cmq, ad ottobre sono 37 primavere.
Il discorso che lei dice sui progetti è sensato. come si determina se un progetto è buono o no?
Abbiamo due direttrici: se un progetto ha valore sociale o se ha valore economico.
UN ospedale o un servizio assistenza disabili ha un alto valore sociale, ma magari viene operato in perdita , ma proprio per il suo valore sociale deve essere finanziato dallo stato.
Ma non è questo il caso. Parliamo di start up private, aziende private che vengono misurate in valore economico. ecco quindi il metro di giudizio: rapportare i costi (investimenti) ai possibili ritorni emagari collegare questi finanziamenti a determinati settori (ad esempio nel settore high tech o delle enrgie rinnovabili). Oviamente ci vuole un business plan e soprattutto uno studio dei possibili ricavi.
Questi sono criteri oggettivi.

sulla lotta all’evasione: proprio perchè sono dei proventi straordinari possono essere contabilizzati solo a fine anno.

cittadino
cittadino
12 anni fa

@mario pezzati, egr. dott. Pezzati, sono “costretto” a complimentarmi per la per sua grinta, per la sua sicurezza e per il suo piglio con i quali, dall’ alto dell’ esperienza dei suoi 37 anni, si permette di dare patenti di educazione a destra e a manca, di esprimere giudizi su chi si meriterebbe o meno il rispetto altrui, di intromettersi nello scambio di pareri fra i vari commentatori ( prendendo le difese addirittura di chi gli sta più simpatico), di richiamare all’ ordine questo o quello, di “spiegare” a chi spetti di commentare un post e pure come. Complimenti davvero, perchè pensavo che lei avesse il doppio della sua età per l’ autoritarismo (non autorevolezza)con il quale interviene in un blog che non è il suo: guardi che anche se lei fosse Casini, non sarebbe ammissibile un tale comportamento. Sia molto, ma MOLTO, più umile, prenda lei qualche lezione di educazione e, prima di permettersi di giudicare persone che non conosce, data la sua ancora giovane età, ci pensi su almeno 37 volte, in quanto le può capitare di interloquire con chi ha veramente il doppio della sua età e della sua esperienza e con chi ha iniziato a vivere, a studiare ed a lavorare quando si incominciava a fare sacrifici fin da bambini, quando si portava il dovuto rispetto agli insegnanti, ai genitori ed alle istituzioni, quando il benessere lo si guadagnava con l’ impegno ed il senso del dovere e quando si è costruito il livello di vita di cui molti appartenenti alle ultime generazioni usufruiscono immeritatamente e che purtroppo si stanno “giocando” per disinteresse o perchè hanno scelto di seguire l’ insegnamento di cattivi maestri che dal 68 in poi hanno imperversato nel nostro Paese. Cittadino.
PS: se non dovesse spiegarsi immediatamente il motivo di questo mio post, le consiglio, nel caso avesse un po’ del suo preziosissimo tempo disponibile, di andarsi a rileggere, attentamente ed alla luce di quanto sopra, i post che gentilmente mi ha dedicato.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ cittadino: allora sarò ancora più chiaro. Per me lei non merita alcun rispetto.
Io porto il dovuto rispetto, ma solo a chi se lo merita.
Per me, lei non merita il mio rispetto.
e francamente, non merita neanceh il mio tempo.
La reputo un fesso.
con questo spero di essere stato sufficientemente chiaro.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ cittadino: e per inciso, sig. cittadino, ma secondo lei, quanto me ne può importare del suo giudizio? assolutamente nulla.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ cittadino: e con questo chiudo davvero la sterile polemica. Per quanto mi riguarda lei è allo stesso livello del sig. Collini, il quale, nel blog di Galletti, continua da un lato a lodare in maniera sperticata berlusconi e dall’altro a criticare l’udc in maniera assolutamente gratuita.
Per me siete espressioni di due diverse forme di “tifo” che porta spesso a coprirsi “gli occhi di prosciutto” verso la propria parte e ad essere inutilmente intransigenti verso la aprte avversaria.

cittadino
cittadino
12 anni fa

@mario pezzati, quello che lei scrive e il tono offensivo che usa sono la conferma più evidente di quello che le ho detto. Le offese lanciate così disinvoltamente perchè si scrivono sulla rete, mi lasciano del tutto indifferente ed evidentemente sono destinate a ritornare sul suo educatissimo autore. Cittadino.

cittadino
cittadino
12 anni fa

, vorrei sapere se la parola “fesso” sia da reputare offensiva e quindi non ammissibile secondo le regole del blog oppure se ne può fare uso insieme ai suoi sinonimi, perchè, se così fosse, avrei veramente un impellente bisogno di servirmene. Cittadino.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ cittadino: se vuole usarla nei miei confronti, la usi pure. non mi metterò certo a battere il piedino. Ripeto: non stimandola, il suo insulto non mi tange. Infine, se proprio vogliamo dirla tutta, stia tranquillo, le stesse identiche cose le direi anche in faccia. Non mi sono mai nascosto dietro a nessuno.
Ho anche messo qui (in un articolo passato) la mia mail personale in chiaro. Credo che se cerca negli articoli passati la troverà tra i commenti.
come vede, non mi sono mai nascosto.

cittadino
cittadino
12 anni fa

, prego la redazione di specificare se le regole del blog che vietano di usare frasi ed epiteti offensivi e provocatori, come continua a fare qualcuno, siano ancora valide e, nel caso, credo che sarebbe opportuno e serio farle rispettare da tutti. Cittadino.

cittadino
cittadino
12 anni fa

@mario pezzati, la informo che, essendo stato sin dal famoso 68 e anche prima un militante democristiano vissuto sempre in un ambiente a stragrande maggioranza comunista e di estrema sinistra, io non mi sono mai nascosto davvero e le assicuro che le “discussioni” politiche spesso non erano solo semplici discussioni e non si affrontavano battendo il piedino. Questo è il modo che hanno di affrontare i problemi quelli che sono cresciuti nella bambagia che non è il mio caso. Cittadino

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@cittadino: perfetto, ha chiarito che è un eroe.
I miei complimenti. ora è contento o vuole anche una menzione speciale?

Cmq, ora che so che c’è un eroe a vigilare sulla democrazia, dormirò più tranquillo.

Mario Pezzati, la preghiamo di tenere un linguaggio più… moderato. Grazie! E buon confronto. La redazione

cittadino
cittadino
12 anni fa

@mario pezzati, tranquillo, non sono affatto un eroe, sono uno dei tanti milioni di cittadini italiani che facendo solo il loro dovere e ragionando con un po’ di buon senso hanno permesso all’ Italia di rimanere nel novero dei paesi liberi e più sviluppati, almeno fino a quando il crescente esercito di “canne vuote” diverrà tanto numeroso da farci tornare indietro di cento anni. Nessun complimento o menzione speciale da lei, per carità, perchè, vista la provenienza, mi renderebbero davvero inquieto e preoccupato. Cittadino.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@cittadino: sulle canne vuote mi duole dirlo ma ha ragione lei.
Però è anche vero, e lei che ha più anni dovrebbe saperlo, ogni epoca ha avuto un certo numero di “canne vuote” e, salvi certi casi particolari (mi riferisco al fascismo e alle dittature in generale), a parte un pò di polemiche sterili, non hanno fatto.
oggi c’è grillo, che intercetta un giusto malumore della gente (perchè diciamolo, la gente ha, in alcuni casi, ragione di lamentarsi), ma lo orienta in modo sbagliato.
dubito però che questa canna vuota arriverà mai oltre un simpatico e folcloristico risultato.
A parma si sono già ricreduti sul movimento 5 stelle.

ripeto sono folcloristici, al pari di quando cicciolina fu eletta in parlamento, o delle “sparate” degli ultimi anni di pannella o sgarbi.



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