Il bipartitismo è un gigante dai piedi d’argilla
L’Udc è da solo al centro perché ha un’idea diversa del futuro del nostro Paese. Siamo convinti che questo finto bipartitismo crollerà, perché è un gigante dai piedi d’argilla. Siamo convinti che un partito che si basa su una sola persona non è la soluzione ai problemi del Paese. Il Pdl è una cosa in cui è stato messo tutto assieme, è un frullato, concentrato, dove pero’ l’unico vero collante si chiama Silvio Berlusconi. E dall’altra parte le contraddizioni tra i democristiani e gli ex comunisti ogni giorno esplodono in questa sorte di subalternità psicologica. Faccio fatica a confrontarmi con Di Pietro, che va a presentare le firme per il referendum e poi oggi dichiara che il referendum è il più grande rischio per la democrazia. E’ un grande demagogo, ma la gente dovrebbe seguire le cose che si fanno. Questo vale anche per Franceschini: pensa che Berlusconi sia un grande pericolo per la democrazia e poi dice che vota sì al referendum. Un referendum che incoronerebbe definitivamente Berlusconi senza neanche bisogno degli alleati.
Pier Ferdinando
Sì , è vero il biparititismo crollerà , perchè i giovani stanno prendendo coscienza ,della necessità di rimboccarsi le mani e usare quelle armi di democrazia che per fortuna ,la nostra Costituzione ha ancora a disposizione.
Quelle armi che permette ad ogni Giovane di opporsi alle malfatte gestioni delle nostre Comunità da parte dei pochi attenti e forse anche disonesti.
Cassino 28/05/2009
Fernando Miele La Rosa Bianca per Cassino .
Questa idea del bipolarismo in Italia è davvero una forzatura patologica della politica del nostro Paese. Non ha nulla a che fare con i grandi movimenti del pensiero che sono tipici dei paesi di cultura anglosassone. Ma la nostra cultura è diversa e dobbiamo esserne fieri. Non si può importare un modello, quello anglosassone, che ha una sua storia e una sua giustificazione.
Nella nostra società europea (ad esclusione del Regno Unito) e italiana questo sistema non fa altro che uccidere una idea della politica che sia veramente libertà di espressione e di rispetto. La cultura democratica cristiana nel nostro Paese è senz’altro la prima a farne le spese. Il non ritrovare più una forte identità democratico cristiana ha davvero “disperso” voti a destra e a sinistra. E ciò non fa altro che generalizzare a tutti i livelli questo relativismo che distrugge ciò che di più bello esiste nei nostri valori. Lo dimostrano le sempre più aggressive prese di posizione della sinistra nei confronti dei cattolici e, sintomo molto grave (ahimè), le infelici dichiarazioni pubbliche del nostro Presidente della Camera nei riguardi della religione che non può essere più liberamente espressa in un Parlamento. Da questo punto di vista gli Stati Uniti ci battono ancora una volta dato che il dibattito pubblico sulla religione non viene mai soppresso e censurato come qui accade.