postato il 3 Novembre 2011 | in "In evidenza, Politica"

Il gioco dell’opa in attesa del Natale

“Quello che mi piace del Natale è che si può far dimenticare il passato alle persone con il presente” così scriveva l’umorista americano Don Marquis e questa sembra la speranza segreta di Berlusconi e Alfano: resistere fino a Natale e buttarsi in una nuova competizione elettorale, magari con qualche buona idea per far dimenticare il passato.

Quanto questa strategia sia deleteria e miope è sotto gli occhi di tutti e a quanto pare cominciano ad accorgersene anche i fanatici del “credere, obbedire, combattere”. Tuttavia, nel bunker di Palazzo Chigi continuano a credere di poter arrivare a mangiare il panettone, ma intanto continuano a diffondersi le allucinazioni sul “nemico alle porte”. Così il giovane Alfano, che attende il Natale per trovare sotto l’albero un dono più grande, prova a ricompattare la truppa con lo spauracchio “dell’opa ostile al Pdl” da parte di Pier Ferdinando Casini.

Il gioco dell’opa di Alfano sarà pure simpatico, magari  è anche un buon tentativo per chetare i malpancisti, ma sfugge ai più l’oggetto della scalata di Casini. Il Pdl, nonostante vanti un fantomatico milione di tessere, non è l’Everest della politica, ma un ghiacciaio che si sta rapidamente sciogliendo al sole. In vista dunque non c’è nessuna scalata, non si può scalare qualcosa che non c’è,  ma probabilmente solo l’arduo compito della ricostruzione dell’area moderata e anche, se continua così, del Paese.

di Adriano Frinchi



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