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A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina (Giulio Andreotti)
Condivido pienamente quanto affermi. Basta con l’arroganza di Berlusconi che quando non rispetta le regole dà la colpa agli arbitri. Che si permettano di escludere un pincopallino qualunque da un concorso per una difformità documentale … ma quello che più mi preoccupa e che non si potranno più far valere le regole da nessuna parte. Caro Casini è ora di farla finita con la calma e dobbiamo iniziare a mettere i puntini sulle i. “Dicendo si si e no no”. Infine ti ringrazio perche nella mia regione le Marche hai fatto un buon lavoro e una buona alleanza permettendomi di continuare a sentirmi DC.
Un ultimo problema: sono un cattolico e un assiduo lettore di Famiglia Cristiana: “Che significano tutti gli articoli che inneggiano al collateralismo tra lega e parrocchie?” Saluti.
Bellissimo post. Non c’è più niente da dire!!
Marta
Non stiamo facendo calcio mercato!Per fortuna c’è ancora chi se lo ricorda…
Giusto la cosa più importante adesso dopo il decreto attendere le risposte del TAR da adesso vediamo cosa fare per salvare l’Italia dalla catastrofe.
Ciao a tutti
Mi verrebbe da dire ” gioco di potere “. Le regole le fa chi comanda. Probabilmente se il PD oggi fosse al governo e avesse questo problema lo avrebbe risolto allo stesso modo.
In ogni caso mi va di dire che quanto fatto dal governo è un abuso bello e buono. Inoltre bisognerebbe ricordare che l’interpretazione autentica (e questa non è stata una interpretazione ma una modifica della norma) è prerogativa del legislatore (Parlamento) e non dell’esecutivo.
Sinceramente, confesso di essere un pò imbarazzato, a trattare questa vicenda del “pasticciaccio”. Brutto, perchè comunque lo si guardi è imbarazzantemente brutto.
Ne abbiamo sentite di tutti i colori, ma le fesserie più grosse, credo le abbia dette Calderoli, per quanto riguarda la presunta violazione di segretezza del voto in assenza della lista Formigoni,
ma quello che sconcerta è stata senz’altro la reazione minacciosa di La Russa, ed i paventati mitra della Lega, che la dicono lunga sulle convinzioni democratiche di questi signori,
e sulla loro evoluzione politica di facciata.
Sia ben chiaro che le loro minacce, fanno riflettere, ma di certo non ci fanno paura, però anche solo fare certe allusioni è gravissimo.
Questi signori non possono sedere in un consesso politico democratico, semplicemente perchè non ne accettano le regole.
Tutto ciò, inoltre è inserito nell’attuale contesto sociopolitico italiano,
dove ogni giorno si fanno leggi ad personam, per salvare il premier dai giudici, e decreti per avvantaggiare mediaset sulla già pur scarsissima concorrenza, dove si trasforma tutto in emergenza, per operare fuori dal controllo della legge, favorendo i fenomeni di corruzione, salvo poi far finta di condannare la corruzione, mentre si infilano nelle liste soggetti improponibili,
e come se non bastasse chi già detiene il monopolio dei media, mette il bavaglio agli altri, impedendo che di fatto in Tv si parli di politica in campagna elettorale, e via di questo passo c’è né a iosa.
Come se non bastasse arriva il decreto salva liste Pdl, ennesimo provvedimento di emergenza,
che è un’ingiuria, verso chi in tanti anni, quelle regole le ha rispettate e subite, quando ha sbagliato,
ebbene immaginiamo per un attimo, se le liste escluse non fossero le loro, ma le nostre, il governo avrebbe agito ugualmente?
Non credo proprio.
Tuttavia, devo dire che non riesco a prendermela, in alcun modo con il Presidente della Repubblica
che pure ha collaborato, con senso di responsabilità, per disinnescare questa mina.
Tutto ciò senza che i colpevoli abbiano ammesso e riconosciuto i loro errori,
anzi come al solito la colpa è della magistratura comunista, che chiude un occhio sulle presunte irregolarità delle altre liste,
ma li spalanca entrambi quando si tratta della lista di centrodestra.
Senz’altro il pasticciaccio è abnormemente grosso, l’esclusione delle liste e dei listini del Pdl
e del Centrodestra nel Lazio e in Lombardia, dal confronto elettorale inficerebbe la legittimità democratica sostanziale dei vincitori.
La contropartita è stata la credibilità stessa della democrazia e della politica
nei confronti di un’opinione pubblica sempre più disorientata da scandali, corruzione, escort, veleni e “pasticci” per tutti i gusti.
La Legge è uguale per tutti, soprattutto per chi governa.
Le regole, su cui si basa la democrazia, vanno rispettate, sempre e comunque.
Dura Lex, sed Lex.
Gli elettori del Pdl, se esclusi avrebbero dovuto prendersela solo con i responsabili della presentazione delle liste escluse, e con i dirigenti che hanno ordinato i cambiamenti all’ultimo minuto, e non certo con chi come i giudici che hanno il dovere di applicare e fare applicare le regole,
ma semmai con chi le regole le fa, ma non le rispetta mai.
Ma questo se vivessimo in un paese normale.
è inutile disapprovare le malefatte della maggioranza e poi allearsi con loro. Mi sembra che si parli in un modo e si razzoli in un altro. Complimenti
C’è bisogno di più equilibrio.
C’è bisogno di Centro.