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Presidente, come dice sempre lei, Di Pietro è il miglior alleato di Berlusconi. Fin quando il PD continuerà a essere schiavo del suo stesso alleato, non ci sarà possibilità di dialogo.
Noi dell’UDC,spesso,ci troviamo in sintonia con esponenti moderati di PD e PDL, ma non per questo possiamo accettare oggi di governare al fianco dell’IDV che, tolto l’argomento Berlusconi, non sa cosa dire.
Noi siamo un’alternativa valida, e vogliamo dimostrarlo agli Italiani, ma non con un atteggiamento populista alla Di Pietro o Bossi, bensì con idee valide e reali.
Marta
Sicuramente finchè la chiesa sarà così schiacciata su un uomo dalla moralità di Berlusconi…
ci sarà Berlusconi
La sign.na Marta Romano dovrebbe informarsi meglio prima di sparare a zero sull’IDV.
L’IDV ha un programma, ha valori e soprattuto ha un elettorato che l’ha capito.
Se solo si degnasse di andare sul sito potrebbe dare fondamento a queste mie affermazione e smetterla di fare del qualunquismo.
Inoltre, dopo aver letto sui giornali queste dichiarazioni di Casini:
“Il Pd vada dove vuole ma abbia il coraggio di liberarsi del grillismo e di Di Pietro che inietta veleno allo stato puro sul Pd, spiega Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc. “Ora il Pd non sa nemmeno se difendere le istituzioni del paese o seguire Di Pietro nella sua deriva”.
Mi chiedo come ragioni…
Bari,Brindisi,Trento,Alessandria,Torino ecc. Mi pare che con IDV di punti in comune ne abbiate.
mi dispiace per il signor Paolo Battiloro che certamente è convinto della sua tesi, ma condivido totalmente quello che Marta Romano ha affermato… Di Pietro e l’Idv sanno solo attaccare il presidente dal consiglio senza essere capaci di proporre un programma alternativo di cui tutto il parlamento si possa per quanto possibile servire!!credo che fare politica demagogica e finalizzata sempre e solo a contraddire ciò che fa l’avversario sia ridicola e anke facile!!!la riprova dell’incompetenza la si può registrare nella puntata ultima di annozero dove De Magistris,parlamentare europeo dell’Idv, attacca Castelli e Ghedini a proposito degli inceneritori affermandone la loro inefficacia, ma poi non ha saputo proporre un metodo migliore.tanto che lo stesso castelli vedendolo in difficoltà lo ha incalzato su questo punto per tutta la serata!prima di dire che è tutto sbagliato è necessario trovare un piano alternativo che si pensa sia migliore!!!è per questo che ritengo che l’Idv abbia un atteggiamento populista e quindi non proficuo per un costruttivo dibattito parlamentare!!!
riccardo
Concordo anche io con Marta Romano. IDV è sinonimo di populismo anzitutto, tuttavia qui non si mette in discussione il programma dell’IDV …semplicemente, a mio avviso, le modalità di propaganda fondata per lo più su attacchi continui a Berlusconi.
L’UDC non potrà mai schierarsi con questo orientamento.
L’Italia de Valori rappresenta quella parte di italiani scontenti. I voti ottenuti alle ultime elezioni amministrative sono gran parte di protesta a differenza dell’Unione di Centro che ha costruito una forte base di elettori di opinione. La linea di Di Pietro è anticostruttiva ed inutile. L’antiberlusconismo, il populismo demagogico che piace tanto a “Tonino nazionale” non fanno altro che pubblicizzare ulteriomente il premier più di quanto già non lo fosse.
Concordo con quanto ha asserito Niccolò. L’IDV sottrae voti a pd e ingloba i voti di tutti coloro che pensano che la situazione politica italiana sia fallita. Di Pietro critica la “politica d’immagine” perpetrata a suo dire da tutti i partiti italiani e ha basato il “suo nuovo partito” giusto sulla propria immagine e un senso fittizio di giustizia e giustizialismo. La gente lo vota perché ispira fiducia, perché sembra uno di loro che si erge paladino del loro malcontento. Noi in primis dobbiamo capire che non è questo quello di cui la gente ha bisogno. C’è bisogno che la gente possa fruire e far propri quei valori che consentano loro di sentirsi cittadini, partecipi della vita pubblica e di uno stato dove il senso di giustizia non debba essere difeso, ma debba scaturire dallo stato stesso. Non ci può essere politica senza valori e la giustizia è uno di questi. L’azione politica non deve essere caratterizzata solo dalla protesta, ma da una riflessione approfondita della situazione attuale, da proposte concrete che si fondino su principi e valori radicati e che si rafforzino giorno per giorno. Tutto questo lo si può trovare in un partito con solide basi che alla competenza e professionalità di gente esperta associ la voglia di fare, proporre e creare dei giovani. L’UDC è tutto questo.
Continuo a pensarla come prima, mi dispiace. Mi sono informata, si fidi. Continuo ad affermare che l’IDV non ha alcun programma concreto.. E’ facile criticare e sparare a zero su una persona (su una persona, non sui suoi programmi!). Troppo facile fare politica così.. Ok, si guadagnano voti.. ma a cosa serviranno? A non fare nulla?? Prima o poi gli elettori vorranno vedere fatti, non solo parole..
Verba volant, scripta manent! Quando gli Italiani vedranno che l’opposizione demagogica di Di Pietro non porta a nessun risultato concreto, allora, a quel punto, si ricrederanno..
Continuo a pensare che è solo questione di tempo..!
Marta
OTTIMA AFFERMAZION BISOGNA ALLONTANARE LE FRANGE FACINOROSE DELLA POLITCA SOLO COSI SI CONCRETIZZA UNA BUONA ATTIVITà POLITCA
Di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno! In politica contano i risultati non le chiacchiere. L’on. Di Pietro è il paladino del “giustizialismo” che è una caricatura ed una strumentalizzazione della giustizia. Non si riesce a capire dove inizia il politico e dove finisce il Pm e viceversa. Confonde e mescola a furbizia i due ruoli. Interroghi il politico ti risponde il magistrato e viceversa. Come Pm fu un valido protagonista di Mani Pulite. La sua tesi iniziale dell’imprenditore vittima e del politico concussore è stata demolita dai fatti. La stagione di mani pulite è stata positiva per i risultati e per l’impegno volto alla giustizia mentre la sua gestione e le sue conseguenze sul piano politico sono state disastrose. Ha finito per colpire selettivamente alcune parti politiche. E cosa fa il nostro? va ed ottiene dalla parte politica uscita pressoché indenne una candidatura nel Mugello dove anch’io sarei riuscito ad essere eletto. Il leader dell’Idv fa un’altra confusione: quella tra momento politico, che è di parte, e quello istituzionale che è di tutti. Ne sanno qualcosa il Presidente della Repubblica ed il Presidente del Consiglio. Ma lui non si lascia scoraggiare: dopo una veemente ed eccessiva requisitoria verbale a Montecitorio offre… il dialogo! Portato nel 2008 in parlamento dall’on. Veltroni ha lavorato di fioretto ed ha eluso l’impegno elettorale di confluire nel Pd. Oggi viaggia a vele spiegate. Ogni tanto rivolge i suoi artigli contro il sen. Cuffaro. Eppure sa, per esperienza personale, che il potere attira tante persone per mero interesse. Eppure sa, per esperienza personale, che i processi coinvolgono emotivamente le persone, i familiari e gli amici. Come dimenticare,se no, il suo collasso al momento della lettura della sentenza che lo riguardava!