postato il 6 Novembre 2009 | in "In evidenza, Interventi"

Incontro Casini-Berlusconi: soli alle Regionali, sì a confronto su giustizia

Dopo l’incontro avuto con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi,  Pier Ferdinando Casini ribadisce che l’Udc correrà da sola alle prossime elezioni regionali. Sulla giustizia assicura: sì al confronto in Parlamento ma le riforme siano nell’interesse dei cittadini e non solo del ceto politico.
Massimo D’Alema? Abbiamo sollecitato Berlusconi a un forte impegno per la sua candidatura a ministro degli Esteri europeo.

Pier Ferdinando Casini

8 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Fernando Miele
15 anni fa

Caro presidente Casini è stato molto importante conoscere la decisione di correre da soli alle Regionali , ciò non deve fare differenza in nessuna Regione , nella regione Lazio senza PDL si triplica il risultato .
Fernando Miele non è un politologo ,ma è sempre tra la gente ed in molte località della Regione.
Buon Lavoro e avanti così.
La Rosa Bianca per Cassino.

Giusy Savarino
Giusy Savarino
15 anni fa

Bene,stanate il premier sulla giustizia, aprendo ad un confronto sereno in aula vedremo se sarà disponibile a fare una riforma seria della giustizia penale invocata da molti cittadini o non si finisca,piuttosto,per dover affrontare le solite singole norme specificamente messe su per lui da Ghedini,le ormai famigerate ghedinate…

Mimmo d'Amone
Mimmo d'Amone
15 anni fa

Con tutto il cuore e la massima ammirazione e rispetto nei suoi confronti voglio dirle, anzi gridarlo: Grazie Presidente! Grazie infinite! Inutile aggiungere commenti, in questo Grazie ci sono tutti gli aggettivi più felici, affettuosi, sinceri che lei merita. Grazie Presidente.

Marta Romano
Marta Romano
15 anni fa

Presidente, incontro positivo, che dovrebbe spingere il governo ad intervenire per risolvere parte dei problemi che da troppo tempo affliggono gli Italiani. E’ l’ora di agire, e parlare di proposte concrete è il nostro modo di farlo. anche se da soli, possiamo fare molto,basta crederci. 🙂
Marta

nello
nello
15 anni fa

Per anni sono stato un suo ammiratore politico e la ammiro e ammiravo ai tempi della dc e quando bacchettava berlusconi
non condivido la scelta di riallacciare un dialogo col pdl e spece con la lega, l’arrivo di Rutelli non le cambierà la vita ne tontomeno i voti, perdere Tabacci è il vero dramma na persona schietta e semplice Forse non è il caso di dare na svolta a 360 gradi alla politica italiana creando un partito del centro ( grande partito del centro) un grande contenitore dove tante anime
da sinistra e destra Vedi l’ingreso di Fini la nascita del partito del sud lo stesso Micciche o come la deriva del pd in Campania (partito destinato all’estinzione.Un grande partito di centro dove molte anime si possono riconoscere nei volori cristiani e di identita nazionale contro lo strapotere arrogante leghista dove lo stesso Berlusconi è vittima e cieco dove il suo vero problema non sono gli italiani ma è solo la giustizia

Attilio
15 anni fa

Avevo preparato questo post alcune settimane fa e speravo proprio di non mandarlo. Mi dispiace!
L’on. Tabacci è un brillante “scattista” della prassi politica italiana. Si inserisce in tutte le fughe, specie quelle che partono da lontano, nella speranza di arrivare primo al traguardo, per promuovere se stesso. Prima dietro l’on. Follini, poi dietro l’on. Baccini ed ora dietro l’on. Rutelli. Nel frattempo chiede di essere candidato, sempre “per servizio”, alla presidenza della Regione Lombardia. La sua politica però non ha grande successo presso l’elettorato. Sembra che non abbia il carisma. E tutte le volte è stato un flop. Alle comunali di Milano, alle comunali di Roma e come leader nazionale della Rosa Bianca. Qualcuno dovrebbe spiegargli che siamo nella seconda repubblica dove, per l’elettorato, contano soprattutto i leader. E Lui vuole togliere il nome del Presidente Casini dal simbolo, anzi addirittura vuole rinunciare al nostro amato simbolo dello scudo crociato. Il prof. Buttiglione allora gli ricordi che il CDU, pur essendo nel governo D’Alema ed ormai rassegnato alla disfatta, prese grazie allo scudocrociato un sorprendente 2,2%. alle elezioni europee del 1999. E già che ci siamo qualcun altro gli spieghi che lottare per la DC significa semplicemente aspirare a vivere in una democrazia orientata dai valori cristiani. Nonostante tutti i suoi proclami si rassegni: è un nominato della seconda repubblica. Si perché Lui predica bene ma razzola male. A discorsi è proiettato nella seconda repubblica, nel metodo è ancorato alla prima repubblica, al gioco delle correnti, all’esasperazione del valore aggiunto, al bilancino degli equilibri interni. Gli altri prendono i voti e Lui li vuole gestire. Però il popolo dell’Udc, quei due milioni e duecentomila nelle elezioni dell’aprile 2008, ha bisogno di testimoni coraggiosi e non di progetti politici, sfornati a ripetizione, che confondono iscritti ed simpatizzanti. Semplicemente. L’on. Rutelli nel Pd non era più a casa sua. Veniva ascoltato ormai con sufficienza ed ostilità. La sua funzione, dopo la vittoria dell’on. Bersani, doveva essere quella del portatore d’acqua al mulino dell’on. D’Alema. Il Suo è uno scatto di orgoglio ed una affermazione di coerenza ma l’affermazione dei suoi contenuti politici non può avvenire beffando chi ha lottato tanto per non scomparire e per non farsi annettere. Venga con serenità, con amicizia, noi democratici cristiani conosciamo bene l’affinità, il valore e l’eccezionale importanza politica e culturale del Suo apporto. Non ha bisogno di interpreti. Se è corretto riconoscere all’on. Tabacci l’ottimo lavoro nelle aule parlamentari a favore del partito bisogna anche ricordargli che sul piano elettorale il suo movimentismo non ci ha aiutati, anzi più l’on. Tabacci divide……più l’on. Berlusconi ringrazia.

Fernando Miele
15 anni fa

La politica Italiana è diventata il gioco del tiro alla Fune ,di solito vincono sembre i più forti, però se i più deboli non si prestassero al gioco non vincessero più o No!
La metafora e leggera ,Forse sarà meglio quella del Ristorante Italia del Povero Senatore Spadolini.
Fernando Miele

antonio rispo
antonio rispo
15 anni fa

Gent. Dott. Casini,
ritengo che l’immunità parlamentare non è un’eresia.
Lei dovrebbe ricordare il motivo per cui fu tolta e non completamente.Poichè si era abusato di questo istituto. E’ inutile che molte volte facciamol’esempio con altri paesi. L’Italia, purtroppo è una cosa a se. Non ci dimentichiamo che siamo il paese della mafia, della camorra, della n’drangheta e della sacra corona.Purtroppo manca la volontà politica per eliminare questi cancri, che noi paghiamo e per cui siamo arretrati.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram