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è stato un autogol clamoroso per Israele, uccidere pacifisti è un atto inaudito, in uno scenario, come a Gaza, in cui Israele ha già molto da chiarire.
Le armi sono le principali nemiche di Israele, ma Israele non se ne vuole accorgere.
sono stato un mese fra Israele e Palestina nell’estate 2008, mi considero amico di entrambi, la realtà meridionale è indecifrabile ma una cosa l’ho compresa: il primo nemico di Israele è la sua polvere da sparo.
un disastro umano, una strage senza senso. un disastro politico per israele e per la sua politica. porto dell’europa nel medioriente, israele diventa sempre più una carnefice, ed invece di progredire verso un modalità politiche senza armi, continua ad armarsi e a combattere. è comprensibile l’ansia e l’angoscia di vivere a due passi da mortai e cannoni, ma la via della pace non è certo questa.
commentare il fatto diventa estremamente difficile,ora solo espressione di condanna.Forse le zone di guerra dovrebbero essere sorvolate da aerei carichi di fiori per ricoprirne tutto il territorio.
Sono deluso da Israele. Fin dalla guerra del Kippur li ho sempre sostenuti, ma quest’atto li rende indifendibili. Sembra un’operazione di pirati somali (come ha osservato anche un Ministro turco), ai danni fra l’altro di un Paese NATO (una nave in acque internazionali è territorio della Nazione di cui batte bandiera).
Adesso, se vogliono avere una parvenza di credibilità come Stato, le autorità israeliane restitiuiscano immediatamente ed integralmente foto e filmati sequestrati ai passeggeri delle navi.
Vergogna (e amarezza) anche per la reazione schizofrenica del nostro Governo, che ha condannato l’azione israeliana ma ha votato contro un’inchiesta internazionale, perché, secondo il Min. Ronchi, ci fidiamo di un Paese democratico. E come facciamo a fidarci di gente che si comporta così? Prima ci restituiscano i filmati! E il Min. degli Esteri Frattini (che ha più titolo a parlare di Ronchi) che fine ha fatto? Hanno imbavagliato anche lui?
Quello che ha fatto Israele è da condannare, ma questi paci-terroristi hanno cercato di forzare un blocco militare, sapevano benissimo a cosa andavano incontro, siamo tutti a conoscenza che l’esercito ebraico ha il “grilletto facile”. Hamas come Ahmadinejad, sono a favore dello sterminio di quel popolo (come Hitler prima di loro), poi, i terroristi di Hamas non hanno mai accettato gli aiuti internazionali, hanno rispedito al mittente vari aiuti perché “infettati” da “infedeli” o perché non servivano, se erano spediti da nazioni islamiche, preferiscono far morire il loro popolo, per incolpare agli ebrei, ripeto, Israele ha le sue colpe.
Israeliani e Palestinesi, sono due popoli che vivono sulla stessa terra, e nessuno di loro vuole la pace, rendiamocene conto.
Il Min. Frattini è ricomparso, chiedendo in varie interviste chiarimenti sulle violenze e che tutti i beni necessari possano accedere all’interno della Striscia di Gaza e, secondo una nota della Reuters, che Israele associ nell’inchiesta il Quartetto per il Medio Oriente, composto da Usa, Russia, Onu e Ue.
Si direbbe che ci siano due linee, nel nostro Governo, una più ferma, quella appunto di Frattini, ed una più cerchiobottista, rappresentata dalle dichiarazioni del Min. Ronchi.
Dal canto suo, prosegue la nota della Reuters, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha proposto
oggi che all’inchiesta interna sulla vicenda partecipino osservatori stranieri.
Bene: speriamo che gli osservatori stranieri facciano bene il loro mestiere, a partire da acquisire foto e filmati sequestrati dalle autorità israeliane.
@Andrea: non divaghiamo. Le colpe di Hamas sono acclarate, ma non c’entrano niente con questo grave episodio.
Se c’erano dei terroristi e armi da fuoco, nel convoglio, perché Israele non li ha mostrati?
Il blocco militare, il “grilletto facile” potevano avere senso nelle acque territoriali israeliane, ma erano in acque internazionali. E poi non è stato un blocco militare, lo sarebbe stato se ci fosse stato uno sbarramento davanti al porto, ma un’incursione in acque internazionali (tant’è vero che gli Israeliani hanno impiegato gli
elicotteri), che è una cosa dal punto di vista militare e del diritto internazionale completamente diversa.
Seguendo il tuo ragionamento, un peschereccio di Mazara del Vallo che fa una battuta di pesca nel Golfo della Sirte, ritenuto arbitrariamente dalla Libia suo territiorio, e che cercasse di evitare una corvetta libica, sarebbe composto di terroristi…