postato il 19 Maggio 2012 | in "Interventi"

Mani libere, non voglio arruolarmi in coalizioni fallite

La lettera al Corriere della Sera in risposta all’editoriale di Panebianco: ‘In politica ci vuole coerenza e serietà’

Caro direttore,
mi dispiace deludere Panebianco ma voglio continuare ad avere le mani libere: libere di scegliere alleanze che facciano il bene del Paese, che parlino agli elettori il linguaggio della verità e della responsabilità dopo anni di populismo, di demagogia fiscale, di finte rassicurazioni.

Libere di non arruolarmi in coalizioni eterogenee già fallite sul campo come l’esperienza dei governi degli ultimi dieci anni ci dimostra. Libere a costo di rischiare, come da solo ha fatto l’Udc alle elezioni del 2008 mentre tutti si arruolavano, di compiere una testimonianza solitaria, all’inizio guardata con incredulità, ma poi rivelatasi decisiva per l’interesse del Paese. Libere di continuare a dire agli italiani che non ci salveremo se le nostre migliori energie saranno impegnate a tenere in piedi improbabili governi di parte, magari tenuti assieme, come in passato, dall’odio o dall’amore verso una sola persona. Libere di poter offrire agli italiani una nuova proposta politica che metta assieme le migliori espressioni della società civile, dell’associazionismo, del mondo del volontariato, insieme a quei politici che hanno dignitosamente fatto il loro lavoro con passione e serietà.

Libere di spiegare, a quanti si nutrono di antipolitica e ci elencano ogni giorno gli errori di questo governo, che Monti non ha la bacchetta magica ma sta cercando di evitare il baratro greco ad un Paese che ha rinviato, per troppi anni, scelte ineludibili (previdenza, liberalizzazioni, semplificazioni burocratiche, mercato del lavoro). Detto questo voglio rassicurare Panebianco: io non ho l’allergia alle alleanze, né una vocazione solitaria da preservare, ma avendo da tempo soddisfatto ogni ambizione personale, non intendo svendere ai saldi di fine stagione i valori e gli interessi che il ceto medio di questo Paese ha, in parte, affidato anche a me.
Domando: cosa mai potrei testimoniare all’interno di una coalizione sul modello di Vasto che, non a caso, è già profondamente divisa nel sostegno a questo governo, visto da qualcuno (Vendola e Di Pietro) come terminale di poteri forti e di scelte antipopolari? E ancora: quale logica avrebbe l’adesione ad una ipotizzata confederazione dei moderati che, senza alcuna autocritica sul passato e sull’alleanza con la Lega, fosse una semplice riedizione della Casa delle Libertà a cui già ci sottraemmo nell’epoca della facile suggestione berlusconiana? In politica ci vuole coerenza e serietà. Meglio avere le mani libere seguendo la propria coscienza che le mani obbligate da patti siglati contro il futuro del Paese. Oggi il vero progetto da realizzare è superare la frammentazione dell’area moderata e riformista, ma senza ricalcare gli errori del passato. Lavoriamo dunque perché sia possibile offrire agli italiani alle prossime elezioni non una nuova suggestione ma un progetto duraturo e credibile.

P.S.
Le leggi elettorali non producono mai di per sé buona o cattiva politica e gli esempi in proposito sono innumerevoli. Ma ho talmente fiducia nel futuro che sono disponibile a ragionare su tutto, anche sul doppio turno che non è certo il mio modello elettorale preferito. Una sola cosa non è negoziabile: la possibilità che i parlamentari vengano scelti dai cittadini e non dai capi partito.

19 Commenti
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adriano montemurro
adriano montemurro
12 anni fa

Presidente le chiedo di voler proporre a nome del partito una giornata di lutto nazionale per l’ abominevole tragedia accaduta a Brindisi.Questo nostro Paese deve fermarsi.La prego

ndr: comunicheremo subito il tuo messaggio a Casini

mario
mario
12 anni fa

Bravo,presidente Casini,condivido ogni sua parola.D’accordo anche con il sig.Adriano Montemurro,ci vuole una forte mobilitazione.

Gattestro
Gattestro
12 anni fa

Buonasera Presidente, di questo suo post condivido la sostanza e sottoscrivo ogni sua parola.

Nel suo P.S. ritrovo con molto piacere una cosa che ho sempre pensato: in politica, come nella vita, sono le persone che fanno la differenza e non le regole (per quanto ben congegnate).

Buona serata.

Rocco Morelli
Rocco Morelli
12 anni fa

Piedi per terra, testa sulla spalle e serena coscienza.
Chi si aspettava qualcosa di diverso vuol dire che aveva malinteso!

Lorenzo
Lorenzo
12 anni fa

Mi trovo d’accordo su molte cose, ma credo che sia a sua volta demagogico e populistico parlare di demagogia fiscale o finte rassicurazioni soprattutto se si guarda al recente passato. Il Governo Berlusconi ha tentato manovre anticicliche. Che abbia fallito è fuori da ogni discussione. Che abbia tentanto non può negarsi, che abbia la colpa del ritardo nelle liberalizzazioni è dubbio. Il ritardo è stato sancito nelle urne dei referendum (art.18, acqua etc.) e nelle proteste di piazza. In Italia ci sono come due “poli” opposti che impediscono i cambiamenti. I referendum hanno affossato i tentativi di “progresso” per quel che riguarda le legge 40 (e io ho fatto volantinaggio affinchè il quorum non si raggiungesse) sia per il nucleare piuttosto che, come ricordato, sui temi del lavoro e delle privatizzazioni. Il partito dei moderati deve avere come scopo lo spezzare questi due “poli” – che non coincidono affatto con il binomio vetusto di “destra” e “sinistra”. Dobbiamo avere il coraggio di spiegare alla gente come stanno le cose, anche di difendere Berlusconi se il suo Governo va in crisi e l’unica cosa responsabile da fare è sostenerlo.
Fallimentari si sono rivelate le alleanze dell’UDC per esempio in Piemonte. Una scelta raccapricciante, come se avessimo candidato l’On. Bonino a leader dei moderati. Là hanno prevalso ragioni tattiche, perchè oggi si parla – e a titolo personale, ma che nel personalismo imperante diventano diktat per un partito – di strategie politiche? Si è capito forse l’errore? L’Udc già da tempo tenta la strada del coinvolgimento della “società civile”, dall’On. Santolini a Savino Pezzotta, che si apra alle Acli, di nuovo alla Cisl o a intellettuali del tipo di Ornaghi o Riccardi fino a imprenditori come Guerrini et similia è di certo un fatto positivo. Forse. Marcegallia, Montezemolo (mah) e tutti gli altri non possono convivere in un partito piccolo come l’UDC. Troppi generali e troppe poche truppe. In tutti questi elenchi di nomi, emerge un solo fatto. Che l’UDC, parlo di Udc poichè non esiste che questo come partito almeno per adesso, ha smarrito la bussola. Mani libere, giusto. Per fare cosa? Che propone l’On Casini per ridurre il debito – e non le solite cose che dicono tutti -. Che dice l’Udc sull’europa? Io non sento parlare di Europa. L’unico che parla(va) era Tremonti sugli eurobond – quindi un programma di ulteriore integrazione politica più che economica -, l’Udc può essere la voce di questa visione? Si potrà dire che accanto a De Gasperi, Adenauer, Schuman c’è spazio per un “Casini”? Dobbiamo ritrovare quello slancio e quella ambizione! Dobbiamo avere l’ambizione di fare di più e meglio, non dei piccoli nani sulle spalle di giganti, non ci possiamo accontentare di nani della politica. Onorevole Casini, ha lei l’ambizione e il coraggio di De Gasperi? Se non ce l’ha si faccia da parte! Oppure trovi quella forza. Onorevole Casini, cosa sono i moderati? Sono la “palude” della rivoluzione francese? Sono le folle oceaniche di Mussolini? On. Casini, sta a lei dare una forma a questa creta malleabile e amorfa. Occorre porsi alla testa del cambiamento. Di tattica politica poco ci interessa, qua, nei bassifondi, resistiamo perchè abbiamo delle idee. Non ho ancora 30 anni e il futuro è del tutto incomprensibile. Quali idee? In fondo sono le idee di sempre, le idee che vede scritte nel nostro simbolo: libertà, sussidiarietà, democrazia e visione sociale cristiana. Per questo la parola “moderati” è del tutto incomprensibile. A chi si rivolge? Ai massoni? Ai liberali? Ai “cattolici”? Ai nazionalisti? Occorre capire che popolo si vuole. Amici, compagni, camerati, fratelli, identificano un referente definito che referente desidera, lei, per questo o per il nuovo partito? A questo plasma si deve offrire un progetto politico e dare un nome che lo definisca, non tanti nomi illustri che lo stordiscano. Se servono a questo le mani libere noi la sosterremo, se non saprà prima convincerci che c’è un progetto e che è credibile allora sarà libero e solo.

Marcello
Marcello
12 anni fa

Egr. Sig. Casini, rammento di averle dato il voto una volta, non me ne sono pentito perchè appariva come una persona seria, come tutt’ora ma con una differenza :”non sa dove stare, non sa con chi andare, una volta di qua, una volta di la, una volta col famigerato PdL, poi con il PD, poi con il 3° polo (visto che fine ha fatto se mai è esistito) . Ma perchè non assume una posizione certa definita stabile. Si decida, forse ne guadagnerà in considerazione. Per ora sembra solo un ectoplasma

anna giunchi
12 anni fa

Questa dichiarazione mi piace molto. E’ quella di una persona che ha le idee molto chiare. Dovrebbero averle anche gli altri, però. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la pozione sì…

Fernando Ventresca
Fernando Ventresca
12 anni fa

Con la politica tentennante avete solamente mantenuto il vostro status quo parlamentare, avete dilapidato una identità cattolica prestata alla politica, e avete perso la bussola del senso civico e decidervi una volta e per tutte da che parte stare !
Buttiglione uno dei saggi dello Scudo Crociato ha proposto una grande alleanza politica con il PdL, mi sembra fattiva e giusta la scelta, nel senso di ritrovare un comune orientamento politico con chi conserva i valori della “famiglia naturale” .
Se l’idea non piace, leggittimissimo, ma togliete dal simbolo dell’UDC lo Scudo Crociato che non può essere portato in ” processione ” da sinistra a destra e viceversa.
Caro Pier
quel simbolo ora nelle tue mani rappresenta unicamente un ” richiamo delle allodole “, che nulla ha portato all’Italia se non il solo vostro tornaconto e seggio parlamentare.
Ero e resto Democristiano, ma pentito, ma non mi smuovo dal Centro Destra che è la nostra collocazione naturale, ora che Berlusconi non c’è più.
Non era Berlusconi che aveva sbagliato tutto, anzi, i fatti e le circostanze che aveva pensato si stanno avverando, e quindi non: ” uttate l’acqua sporca con tutto il bambino “.
La Sinistra invece è impegnata a far passare ” l’omossesualità come fenomeno di massa “, che francamente tra i tanti problemi che ha l’Italia potrebbero pensare a cose più importanti !
Girovagere in cerca di un centro di gravità permamente, che mai è andato oltre le due unità percentuali di consensi, vuol dire che siete alla frutta !
Il mio rispetto nei vostri confronti era e resta immutato, ma ha condizione che portiate il partito in un lido certo e sicuro, e soprattutto rappresentativo del bipolarismo e anche nel bipartitismo.
Cordialmente.
Fernando Ventresca

adriana fabris
adriana fabris
12 anni fa

On.Casini,basta fare la primadonna. Una volta tanto pensi al Paese e faccia tacere la sua sfrenata ambizione. Non basta parlare di coerenza,é ora di applicarla. Sia gentile e non offenda la nostra intelligenza.

Valentino Cominelli
Valentino Cominelli
12 anni fa

Carissimo Presidente Casini, la sua risposta è più che condivisibile, in particolare credo sia rilevante e giustamente da perseguire la riaggregazione dell’area moderata e riformista, come del resto ha evidenziato Lei, facile da dirsi ma ben più difficile e difficoltoso da farsi. Penso anche che sia giunto il momento di allargare gli orizzonti e coinvolgere di più quella base silenziosa del partito che aspetta solo di essere partecipe attiva per la costruzione della nuova casa dei moderati.

Rodolfo Vialba
Rodolfo Vialba
12 anni fa

Pubblicato sul Sito di Savino Pezzotta e della Rosa per l’Italia in data 22 maggio 2012, ore 8,13

Non intendo proporre una lettura del risultato delle elezioni amministrative, tutto sommato abbastanza semplice nei suoi termini generali essendo indubitabile che il grande ridimensionamento della Lega e del PdL, cioè il dissolvimento della coalizione che ha governato il Paese fino a novembre scorso, ha favorito la vittoria delle alleanze alternative in particolare di quelle imperniate sul PD, ma richiamare l’attenzione sui risultati conseguiti dall’Unione di Centro nei Comuni con più di 15.000 abitanti quali sono riportati da “Demos” nella ricerca sul flussi elettorali pubblicata oggi su La Repubblica.
Tralasciando la politica delle alleanze seguita dall’Unione di Centro, politica suicida dove l’alleanza è stata con il PdL, se non addirittura con la Lega, i risultati indicano che l’Unione di Centro ha ottenuto il peggiore risultato dalle amministrative del 2007 ad oggi attestandosi nel così detto Nord Padano (cioè nelle Regioni sopra il Po) al 3% e nelle Regioni del Centro Nord al 3,4%, perdendo lo 0,9% e lo 0,6% rispetto alle regionali del 2010, il 2,3% e l’1,9% rispetto alle Europee del 2009, l’1,3% e l’1,1% rispetto alle politiche del 2008. E’ pur vero che perde solo lo 0,3% sul piano nazionale attestandosi al 6%, ma questo significa solo che è un partito a vocazione meridionale che non ha nulla da dire, o dice poco, alle Regioni del Centro Nord.
Al di là delle dichiarazioni di Cesa che inneggia alla grande vittoria conseguita (?) credo che l’Unione di Centro abbia un grande problema da affrontare e risolvere: le occasioni perse a partire dalle elezioni politiche del 2008 di dar vita prima alla Costituente di Centro, poi al Partito della Nazione, infine ad un soggetto politico nuovo. L’aver trascinato per più di quattro anni il processo di cambiamento e di rinnovamento promesso ha fatto perdere di credibilità non solo il processo e l’obiettivo finale, ma anche il gruppo dirigente nazionale della vecchia Unione Democratica Cristiana che, in quanto azionista di maggioranza di questo percorso, è oggi anche delegittimato. Mediti bene Casini su questo risultato e faccia tutte le cose ha scritto nella risposta a Panebianco pubblicata sul Corriere della Sera del 19 maggio. Non vorrei , ma ne ho il sospetto, che ormai sia troppo tardi anche perché le occasioni perse non ritornano più.
I risultati elettorali offrono materia di profonda riflessione anche alla Rosa per l’Italia sia a riguardo del presente della politica e delle alleanze, ma soprattutto del futuro.

Patrizia
12 anni fa

Gentile sig.Fernando Ventresca, rispetto il voto di tutti aldilà dei propri orientamenti politici, ma i politici che hanno dato il loro bel contributo alla rovina dell’Italia, ai politici che hanno creduto e votato a tutte le buffonate del cavaliere dico no grazie. A differenza di lei io ho votato l’UDC subito dopo la rottura del Presidente Casini con il cavaliere e così sarà per il futuro. Il programma dei moderati a cui spesso si riferisce il Presidente spero sia un invito per
l’elettorato moderato e non per i riciclati del PDL. Vede sig.Ventresca il PDL è crollato poichè il popolo italiano non è stupido e se i compari del PDL hanno creduto alle favole e alle cavolate
del cavaliere, dando sempre voti in parlamento e appoggi,
la gente no. Anch’io non auspico un alleanza con il PD, ma se proprio dovessi mandare giù un boccone amaro bè quello con il PD,
sicuramente sarebbe solo amaro e non velenoso come una possibile alleanza con il PDL, credo poi sia
arrivato il momento di farla finita con la storia che il PD vuole a tutti i costi legalizzare le unioni gay, siamo stanchi, io da credente sono stanca che con la scusa di difendere la nostra cristianità si mettono davanti alcuni temi importanti per l’elettorato moderato.
Credo che il nostro buon Dio sia ben più arrabbiato per la corruzione dei politici e per la vita perversa del cavaliere che per
le unioni gay. Difendere la vita dal concepimento all’ultimo respiro è un dovere di noi cristiani, non un tema di propaganda politica.
Un ultima cosa:
Crede veramente che Berlusconi si ritiri dalla politica? Mi creda non serve nominare un nuovo premier per uscire dalla scena. Troppi interessi, troppo potere in gioco……

Nello Pennisi
Nello Pennisi
12 anni fa

Condivido il pensiero e la prospettiva politica dichiarata.Da tesserato non ho condiviso le alleanze del terzo polo che ai più é apparso ,ovviamente, ondivago,popolato dai transfughi del cesarismo berlusconiano che avevano peraltro contributo a consolidare.Certo é stato uno slancio di accoglienza,tipico dei cattolici..La strada e la prospettiva politica sono comunque di lungo periodo,tenuto conto che i moderati si vanno sempre più connotando come l’oggetto misterioso nello scenario politico:tutti ambiscono alla loro rappresentanza,vuoi per rappresentarli effettivamente assieme a ceti più deboli ed emarginati,vuoi per usarli come teste di turco atte a consolidare strategie di potere conservatrici e illiberali La vergognosa esperienza berlusconiana e leghista é già storia.avvilente…..Non é facile,tutto é in movimento e intanto la diaspora dei cattolici continua….Abbiamo ancora molto da dare a questo nostro caro paese,mantenendo alto il vessillo dei nostri valori

Antonio Bigoni.
Antonio Bigoni.
12 anni fa

@Patrizia.
Pensi che io,vecchio PDL,ho votato per Marco Doria al ballottaggio
di Genova per fermare quello che ritengo un abominio come il Terzo Polo.

Patrizia
12 anni fa

Sig.Antonio Bigoni, peccato però che il PDL da La Russa a Cicchitto fanno una corte sfrenata, bramano, smaniano, si struggono di passione verso l’abominio del terzo polo. Vede io non conosco la realtà di Genova, io mi riferisco eslcusivamente alla realtà italiana.
Se poi gli elettori del PDL hanno fatto come ha dichiarato La Russa:
“Io a Parma pur di non far vincere il PD avrei votato per Grillo”
Sono veramente sconvolta dal grado di maturità di questi politici…

Antonio Bigoni.
Antonio Bigoni.
12 anni fa

@Patrizia.
A dire il vero visto che il candidato del PDL a Genova era invotabile al primo turno non ho votato manco quello.
Preferendo la Lega.
Siccome poi sono un essere che pensa con la propria testa non ho seguito l’indicazione del PDL di votare Musso.

Fernando Ventresca
Fernando Ventresca
12 anni fa

Postato da Patrizia il 22 maggio 2012

Cara Patrizia
dal Comitato Provinciale prima e dal Comitato Regionale Abruzzese dell’UDC io ci sono stato per anni, e le posso garantire che l’eterno girovagare del partito senza avere una meta, non poter garantire nulla ai comuni cittadini Italiani, sempre minoranza, o pezza di appoggio di Berlusconi, non ha stimolato tante persone a crederci nel partito e in quelle persone.
Quindi contare poco elettoralmente non fa sempre piacere agli elettori.
Prima di etichettarmi semplicemente come centro-destra, le dico che ero e resto di centro ( trattino ) destra fin quando gli ex D.C. non ritroveranno la quadra…!!!
Stiamo lavorando in tanti per poter ripercorre quella strada cattolica prestata alla politica, ma come ogni discepolo vado per la mia strada proponendo la parola di Dio e della cultura democristiana..!
Ognuno sceglie la propria strada, per poter poi tornare alla casa originaria che per quanto mi riguarda non ho mai abbandonato.
Vedi Patrizia ma non si è cattolici prestati alla politica se si vota per un solo partito di moderati, le pare..!
Oppure IL MIO PARTITO dell’UDC, ha dimenticato il mio discorso al Congresso Nazionale dell’UDC del 2007, l’unico Abruzzese che ha preso la parola in quel consesso, l’ho riascolti e capirà da che parte stavo e sto ancora, anche se i TROPPI PADRONI DELLE TESSERE NON MI HANNO PERMESSO DI ESSERE UN DELEGATO, E POI MI CHIEDEVANO DI INVIARGLI I MIEI DISCORSI….!!!
Cara Patrizia
la verità e che i nostri leader dell’UDC hanno perso quel momento fuggente di ricrearla la D.C., e oggi annaspano, la nuova DEMOCRAZIA CRISTIANA a cui anche con molta modestia sto anch’io contribuendo a ricrearla in Abruzzo, le posso assicurare che stiamo ripartendo proprio dal centro destra, dove ci sono la MAGGIOR PARTE DEI CATTOLICI E DEL CETO MEDIO, nostro elettorato di sempre e soprattutto la base della FAMIGLIA TRADIZIONALE E NATURALE, e non dall’altra parte dove si vorrebbe far passare: ” L’OMOSSESSUALITA’ COME FENOMENO DI MASSA “…!
W Remo Gaspari…cara Patrizia…io non ho timore di gridarlo in Abruzzo.
Non ho mai sconfessato la mia identità, e che l’UDC deve decidere di ricomporre quell’asse portante con GENTE NUOVA che è cresciuta nella politica e che ha i numeri per fare la differenza, e non le mezze collant…!!!
Ad maiora…!!
Cordialmente.
F.V.

libero.pensatore
libero.pensatore
12 anni fa

che schifo ! Il premier Monti dice che ci sono ben 8 miliardi di euro per favorire la occupazione (più o mneo il risparmio ottenuto dalla riforma delle pnesioni lacrime e sangeu della simpatica Fornero). Ma se è vero, non era meglio NON abolire del tuto le pensioni di anzianità e tagliare indiscriminatamente, costringendo la gente a lavorare sino a 70 anni, favorendo così un ricambio generazionale, lasciando un pò di liquidità in più e di sicurezza, per incentivare i consumi così penalizzati ???
Forse dopo i feroci tagli torniamo agli inutili sprechi !!

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

veramente, caro libero.pensatore, sono cose diversissime.
il provvedimento sulle pensioni porta 8 milairdi di risparmi annui, gli 8 miliardi messi sul piatto da monti sono una tantum, inoltre sono fondi strutturali europei, mentre i soldi delle pensioni sono a bilnacio delleo stato.



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