postato il 12 Giugno 2010 | in "Economia, Politica"

Manovra inevitabile, ma andava fatta con più rigore

foto casiniProponiamo un prelievo del 2% dalle Fondazioni bancarie per fini sociali

Questa è una manovra pesante e inevitabile ma i tagli vanno fatti con rigore vero. Non si può partire dall’abolizione di tutte le province e poi passare a dieci, poi a cinque, e infine sanatorie per tutti.
Credo si sia partiti bene e si stia finendo peggio.
Noi, sulla manovra, abbiamo le idee chiarissime: andava fatta con maggiore rigore e soprattutto con una prospettiva riformista sia sul tema previdenziale che sulle liberalizzazioni, ma anche sulle grandi questioni fiscali che sono ineludibili.
In Parlamento faremo degli emendamenti seri che possano pungere: dall’abolizione delle province, che va recuperata, al tema delle rendite finanziarie, che vanno tagliate per gli speculatori. Stiamo anche pensando di formalizzare in Finanziaria la proposta di un prelievo del 2% dalle Fondazioni bancarie, finalizzato a un qualche scopo sociale.

Pier Ferdinando

6 Commenti
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francesco
francesco
14 anni fa

Sull’abolizione delle province, almeno al nord, ti sbagli. Conosco bene la provincia di lodi, da quando era governata dal centro sx, noi siam sempre stati all’opposizione.
Ti posso assicurare che ha una importante funzione di dibattito e raccordo di un territorio fatto di 61 comuni di cui uno da 40 mila, tre da 15 mila, 10 sopra i 3000 e il resto sotto). Il territorio non troverebbe certo giovamento dal risparmio di qualche centinaia di migliaia di euro l’anno che servono a pagare consiglieri assessore e presidente (perchè le spese per i dipendenti rimarrebbero tutte)

Francesco
Francesco
14 anni fa

Concordo pienamente, doveva essere l’occasione per trovare il coraggio di fare interventi di risanamento strutturali seri.
Ma da parte del Governo questa volontà non c’è stata,
Tutti a fare i furbetti, nessuno vuole prendersi le responsabilità di alcun taglio, tutti lanciano il sasso e nascondono la mano,
a sentir loro la manovra gliela ha portata un’ufo.
Questo è il Governo del fare?
Dovremmo essere noi ad assumerci le responsabilità del paese?
Nemmeno siamo legittimati a farlo, gli italiani non hanno votato noi per governare, ognuno si assumesse le responsabilità che gli competono. Noi come Udc lo stiamo facendo, anche con proposte serie ed efficaci.
Le Province, a parte la manutenzione di qualche strada ed edifici scolastici, non hanno deleghe dalle Regioni, quindi sono enti inutili numerosi e costosi, carrozzoni come tanti altri in Italia.
Le riforme previdenziali e le liberalizzazioni, sono rimaste lettera morta, è dovuta intervenire la UE per eliminare la discriminazione dei sessi sull’età pensionabile.

trackback
14 anni fa

[…] questi giorni il presidente Casini ha ribadito che di fronte a delle scelte importanti dettate dai momenti di crisi c’è bisog…. Il piccolo cittadino, sono certo, già lo sta facendo. E il governo? Dove sono le tanto decantate […]

nicolò
nicolò
14 anni fa

Per quanto riguarda il discorso delle province sicuramente il governo ha fatto una negativa figura.
In campagna elettorale promette di abolirle per poi non parlarne più e ultimamente è stato detto di abolirle solo cinque. Una pessima figura.

rosario
rosario
14 anni fa

Caro Presidente purtroppo Lei sa che questo tipo di politica ormai serve a poche persone solo per i propri interessi, allora poichè noi contribuenti abbiamo bisogno di un partito che faccia i nostri interessi, allora la prego di unire le forze che vogliono sanare il paese e mettiamo insieme per combattere tutto questo che sta succendendo a noi poveri cittadini italiani, forse ci dobbiamo rivolgere all’Europa, perchè se non riusciamo a fre questo e inutile scandallizzarsi e strapparci i capelli, la Nazione ha bisogno di difesa, sperando che legga questo messaggio La saluto affettuosamente.

LIBERALVOX
14 anni fa

IL GRANDE RICATTO: I NOSTRI DIRITTI PER UN TOZZO DI PANE!

Un lettore ci scrive in merito alla manovra economica che congela gli stipendi dei dipendenti pubblici : “Il pubblico impiego forse non ha capito che le vacche grasse non ci sono più. Gli statali hanno spolpato le casse dello Stato con assenteismo e imboscamenti… adesso si lagnano perchè gli vogliono togliere quei benefici che il lavoratore privato non ha mai avuto…”. Come se la colpa di tutti i mali fosse dei dipendenti pubblici. Come se non fosse sacrosanto estendere pari diritti a tutto il mondo del lavoro, anzichè assecondare il gioco di chi li sta erodendo giorno dopo giorno! E, tanto per stare al gioco al massacro, passiamo all’altra sponda, quella dei lavoratori privati. Leggiamo in questi giorni “IL GRANDE RICATTO” che FIAT ha fatto ai suoi lavoratori per non portare all’estero la produzione dello stabilimento di Pomigliano: sanzioni in caso di sciopero o malattie, riduzione dei permessi elettorali e abolizione della pausa pranzo in cambio di “lavoro”! La cosa più sgradevole è leggere i commenti che cinicamente esultano alla resa dei lavoratori Fiat. Commenti che Marcegaglia a parte, vengono non solo da dirigenti, imprenditori, industriali, faccendieri e gente di quella razza, ma anche dai poveracci, gente che sta alla catena di montaggio che si rallegra e gioisce nel vedere gli altri costretti a subire con la schiena china! Insomma ‘loro’ stanno scatenando una guerra tra poveri, tra lavoratori pubblici e privati, tra gente che campa di stipendio! E i lavoratori invece di fare fronte comune, di ribellarsi, si scannano gli uni contro gli altri e continuano supinamente a subire, a pagare colpe che non gli appartengno e debiti che non hanno mai contratto. Il mondo del lavoro sta subendo un incredibile peggioramento delle sue condizioni ed un attacco senza precedenti ai fondamentali diritti dei lavoratori nel nome dell’affarismo e del profitto a tutti i costi! Un passo indietro che prima o poi pagheremo tutti: pubblici e privati! Un imbarbarimento delle condizioni lavorative che pagheranno soprattutto le future generazioni! Marchionne chiede di licenziare chi sciopera! Caro Marchionne, cara Marcegaglia, caro Berlusconi… scioperare non è mai un capriccio, è un sacrificio economico cui chi lavora ricorre come ultima ratio. Scioperare è un diritto sancito dalla nostra Costituzione, quella Costituzione che ‘voi’ volete cambiare! Magari sostituendo l’articolo 40 con una Marchionata oppure una Marcegaglaita del tipo: “La schaivitù è brutta, ma l’azienda ne ha bisogno per tirare avanti”! La strada dell’erosione dei diritti del mondo del lavoro è stata imboccata: è una strada senza fine, senza uscita!



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