Manovra: l’intervista del Tg5
Una manovra impostata sui sacrifici e sul rigore che consente ai furbetti delle quote latte, che per anni non hanno pagato, di essere salvaguardati e di avere sostanzialmente un’amnistia è inaccettabile. Gli onesti non possono fare la parte dei fessi. Tremonti ha fatto anche cose positive, ma su questi aspetti serve maggior rigore.
La nostra ricetta? Più grandi riforme, più coraggio, perché i tagli lineari non hanno mai risolto i problemi.
Draghi ha denunciato il fatto che c’è una fascia di povertà che cresce e una disoccupazione giovanile sempre più forte. La cosa ci preoccupa ed è una analisi che abbiamo fatto anche noi: non serve tirare a campare, serve un governo che affronti le grandi questioni, che prenda atto che la realtà del paese non è quella che a volte descrive il presidente del Consiglio.
Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, purtroppo questa è una consapevolezza che in Europa e in Italia non c’è ancora in modo compiuto.
Caro presidente, lei dice:
“Stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità, purtroppo questa è una consapevolezza che in Europa e in Italia non c’è ancora in modo compiuto.”
Forse “voi” state vivendo al di sopra delle “nostre” possibilità di mantenervi. Noi con mille euro di pensione, i giovani lavoratori precari con 500 euro di retribuzione, i licenziati in cassa integrazione, “vi” stiamo facendo vivere al di sopra delle “nostre possibilità”. E’ un fatto, caro presidente, che quando si parla delle vostre retribuzioni, piuttosto che parlare di tagli netti, approvate gli aumenti che si sono dati gli europarlamentari. Questa è una vergogna tutta e solo italiana.
Non sono una persona completamente sciocca, so benissimo che quando lei dice che “stiamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità”, non si riferisce a stipendi, a pensioni, a cassa integrazione. Ma il cittadino pensionato, lavoratore o in cerca di lavoro, quello che “vuole vedere” è che cosa mettere sulla tavola apparecchiata… lei, insieme con i suoi colleghi politici, che cosa mette sulla sua tavola?
I toni e la faccia della tolleranza troppo spesso mostrati al pubblico per quanto tempo ancora inganneranno la gente? La saturazione è vicina, presidente! Sappiamo tutti che, a scena chiusa, dopo andate tutti quanti “insieme appassionatamente”; allora in un momento di condivisione, fuori dalle luci della ribalta, ditevi pure queste cose: “Fino a quando possiamo tirare la corda, prima che “questi imbecilli” si sveglino?”
Perdoni la tirata! Con ammirazione e stima, perchè si faccia promotore di un popolo che vive di stenti e negli stenti, gradisca un “ad majora” dal suo avvocato del diavolo, alias una citoyenne.