postato il 16 Settembre 2010 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Meno tasse sulla produttività, ma dove troviamo le risorse?

E’ chiaro a tutti che Berlusconi stia entrando nella modalità da campagna elettorale, ma soprattutto sa che se non agisce in qualche modo, rischia di essere politicamente contestato, magari non in Parlamento, ma sicuramente da larga parte del Paese.

Non è un mistero che da Giugno a oggi vi siano stati già molti scioperi, e molti altri se ne preannunciano, soprattutto considerando che in autunno vi farà la discussione della nuova Finanziaria 2011.

A riprova di quanto detto, pare che Berlusconi e Tremonti abbiano intenzione di iniziare una manovra tesa a isolare la CGIL, e nel frattempo dare una prima risposta agli altri sindacati e soprattutto al mondo di Confindustria, sempre più critico verso il governo, come testimoniato dalle parole della presidentessa Emma Marcegaglia che ha sostenuto che, forse, il governo oramai non c’è più.

Nel concreto, cosa ha intenzione di fare Berlusconi?

Accogliere in parte le richieste dei sindacati e di Confindustria, in modo tale da potere avere un atteggiamento più conciliante da parte delle parti sociali ed evitare un autunno di contestazioni (o quanto meno ridurle), soprattutto alla luce delle proteste che già animano il mondo della scuola e i vari settori produttivi italiani.

Sostanzialmente si vuole inserire in agenda la proroga per il 2011 della detassazione dei premi di produzione, di prorogare la tassazione agevolata per i premi produttività, ovvero la “parte flessibile” del salario.

Attualmente l’aliquota e’ fissata al 10% e vi si accede se si ha una soglia di reddito pari a 30 mila euro l’anno. La proposta di Cisl e Uil, che piace anche al governo, e’ quella di confermare lo sconto innalzando però a 40 mila euro la franchigia.

Il risultato è quello di rendere meno pesante una parte del salario, e al contempo di agevolare le aziende che pagano meno contributi e vedono stimolata la produttività, in linea con quanto richiesto da Emma Marcegaglia.

Questo non significa che tutte le proposte dei sindacati verranno accettate, infatti dalle volontà del governo sono escluse le proposte per una riduzione immediata della pressione fiscale ed un aumento della tassazione sulle rendite finanziarie.

Sicuramente questo provvedimento, se verrà confermato dal governo, sarebbe un passo importante per aiutare le famiglie, ma, se Berlusconi è contento per questa decisione, il problema passa al ministro Tremonti, che dovrà reperire le risorse finanziarie necessarie.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno

3 Commenti
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giada.f
giada.f
14 anni fa

salve a tutti so che forse la cosa che sto per dire è fuori tema ,ma sono rimasta scioccata,sono una ragazza siciliana ed ho appena letto questo articolo:e cioè che il tar avrebbe bloccato 3 progetti destinato alla Sicilia,per poter intraprendere degli stage retribuiti per noi giovani,e il tar che fa? li ha bloccati e probabilmente questi 231milioni di euro se non verranno spesi dovranno essere restituiti a Bruxelles:(

trackback
14 anni fa

[…] Per approfondire consulta articolo originale: Meno tasse sulla produttività, ma dove troviamo le risorse? | Pier … […]

gaspare
gaspare
14 anni fa

giada, togli il probabilmente…
a causa di lombardo abbiamo perso 10 miliardi di euro destinati alla sicilia di fondi europei



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