postato il 18 Settembre 2011 | in "In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

Nasce da Chianciano l’idea di un’altra Italia

“Riceviamo e pubblichiamo” di Roberto Dal Pan

I sonnacchiosi weekend estivi a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio di settembre sono, non da ieri, il periodo preferito per organizzare le tradizionali feste di partito, ritualità superstite della Prima Repubblica cui si sono però subito prestati anche i partiti asseritamente “anti-sistema”.

Tra tutte le feste organizzate in questo periodo, tutt’altro che tranquillo a causa della “telenovela” sulla manovra finanziaria messa in piedi dal governo B.B. (Berlusconi & Bossi, non Banda Bassotti), certamente quella che ha avuto il miglior riscontro di partecipazione ed attenzione da parte dell’opinione pubblica è risultata essere quella organizzata a Chianciano dall’Unione di Centro.

Durante le quattro giornate organizzate nel centro termale toscano, si sono alternati nelle diverse postazioni di incontro numerosi personaggi della politica e dell’economia e soprattutto migliaia di persone, moltissimi i giovani, desiderose di portare finalmente il loro contributo alla definizione di una piattaforma ideale e programmatica attraverso la quale fare uscire il Paese dalla situazione di grave degrado in cui esso versa.

Per tutta la seconda parte della scorsa settimana le gravi notizie che quotidianamente trovavano spazio sui giornali ricevevano pronto eco dal palco di Chianciano attraverso le parole di illustri oratori, rilanciate in tempo reale anche attraverso Internet grazie all’opera dello staff dei giovani volontari che consentivano l’immediata condivisione di pareri e proposte con gli utenti dei “social networks”.

Ciò che, a mio avviso, ha determinato il successo dell’iniziativa è stato il senso di serietà e la concretezza delle posizioni emerse dai singoli dibattiti; il rigore morale e la coerenza dei comportamenti dimostrati dall’Unione di Centro hanno consentito a far emergere un nuovo modo di fare politica, distante anni luce da quello che molti esponenti dell’attuale compagine governativa hanno fatto vedere e che anche autorevoli esponenti dell’opposizione paiono voler copiare.

Si tratta della rinascita di quella che qualcuno definiva “l’idea di un’altra Italia”, una buona politica capace di mettere l’interesse del Paese davanti anche all’interesse particolare del singolo partito; si tratta di avere il coraggio di dire la verità e fare le scelte necessarie anche se tutto ciò potrebbe essere elettoralmente controproducente.

Gli italiani, nonostante da qualcuno siano considerati alla stregua di povere marionette, sanno capire e condividere le proposte serie quando arrivano da parte di chi ha fatto della serietà il proprio tratto distintivo, anche i sondaggi degli ultimi tempi dimostrano che questa presa di coscienza è già in atto.



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