Noi a carte scoperte. L’unica via anti crisi è una grande coalizione
Pubblichiamo dal “Corriere della Sera” la lettera di Pier Ferdinando Casini al Direttore, Ferruccio De Bortoli
Caro direttore,
il professor Angelo Panebianco con il suo fondo «Il dilemma dei centristi» e l’onorevole Angelino Alfano nella sua intervista al «Corriere» affrontano da angolature diverse il tema dell’Italia, del suo futuro e del ruolo dei centristi. Mi permetta alcune considerazioni.
Noto una gran voglia da parte di tutti i protagonisti della politica italiana di affrettarsi a tornare al passato, di archiviare il governo Monti e questa stagione come se fosse un incidente della storia, un ingombro da cui liberarsi al più presto per tornare alle meraviglie già viste. A sinistra affiorano nostalgie diffuse per alcuni governi come quello di Prodi che non hanno certo lasciato un gran ricordo negli italiani. A destra la cosa è ancora più visibile: dopo 20 anni si ripropone Berlusconi rimuovendo qualsiasi autocritica sul fallimento della cosiddetta rivoluzione liberale troppe volte annunciata e avanzando le solite promesse di abbassamento della pressione fiscale, abolizione dell’Imu e via cantando come se chi le propone in questi 20 anni fosse stato sulla luna.
A Bersani va dato atto di aver capito che è necessario introdurre qualche elemento di novità e non a caso parla di patto tra progressisti e moderati; nel Pdl nulla che non sta il ritorno a un passato già sperimentato e le stesse problematiche dell’Italia di oggi servono ad accreditare l’idea che Berlusconi sia stato solo vittima di una congiuntura europea sfavorevole.
Mi sembra che la questione sia tutta qui: il mio partito e io crediamo che proprio a causa dei governi degli anni passati si sia arrivati a Monti e che oggi è necessario procedere nella direzione annunciata in questi mesi. È ora di finirla con la demagogia di chi da fiato ad ogni piè sospinto alle richieste delle singole corporazioni territoriali e di categoria o con proposte di magiche riduzioni della spesa pubblica che negli ultimi anni è purtroppo solo aumentata.
Rimuovere l’esperienza del governo Monti significa ripiombare al più presto nella vecchia demagogia, nella logica delle facili promesse, nella ricerca della popolarità ad ogni costo che ha portato l’Italia a questa situazione. Ecco perché il dilemma dei centristi è facilmente risolvibile: noi chiederemo voti alle prossime elezioni e li impegneremo in Parlamento non per aggiungere qualche strapuntino in coalizioni già morte del passato (e mi si risparmi almeno le prediche sui posti perché l’Udc è l’unico partito che ha saputo farne a meno nelle ultime due legislature!), ma per riproporre uno sforzo di responsabilità nazionale che è l’unico capace di fare uscire l’Italia dalla crisi.
Non ci faremo dettare la linea economica dal Pd e dalla Cgil, caro Angelino, ma nessuno ci può togliere dalla testa che uno sforzo di risanamento non può essere efficace senza il coinvolgimento attivo di quella metà del Paese che ha un grande insediamento nella società e nel mondo del lavoro. L’incontro tra forze diverse, realizzatosi in questa legislatura e che noi riproponiamo per il futuro, nasce dalla necessità di una unione nazionale della politica, che vada oltre i tecnici e che coinvolga quanti nella società civile sentono il richiamo di un servizio fondamentale per l’Italia.
Più forte elettoralmente sarà questa area politica più saranno ascoltate le nostre ragioni: in questo senso il responso elettorale sarà semplicemente determinante e noi giochiamo a carte scoperte e alla luce del sole, come sempre. Infine: capisco l’irritazione della destra verso l’Udc ma non è certo colpa nostra se il Pdl, dopo aver parlato per mesi di rinnovamento, di primarie, di nuove leadership, ha deciso di tornare a Berlusconi. Tutto è svanito in un colpo solo!
Prof. Panebianco, come vede la verità è che una grande coalizione non conviene tanto a Casini quanto all’Italia!
Pier Ferdinando Casini
Male + Male = Bene?
(Centro destra) + (centro sinistra) = Buon governo?
Purtroppo “no”!
Buona fortuna.
Francesco
Lettera chiara, concisa, bene indirizzata, con nomi e cognomi e riferimenti precisi a fatti e situazioni passate, presenti e future. Pane al pane e vino al vino, è l’ unica strategia rimasta per far giungere agli Italiani un messaggio veritiero sulla situazione attuale, su chi l’ ha creata, sulle possibilità reali che abbiamo di uscirne e come e con chi poterlo fare. Saranno poi i cittadini a scegliere, ma la politica responsabile che è rimasta deve offrire agli elettori una alternativa valida sia al vecchio CDX, sia al vecchio CSX . Sarà dura, ma questo è il compito che dovrà svolgere chi veramente tiene agli interessi degli Italiani e, attenzione che in questa stagione si parla di interessi primari quali lavoro, istruzione, mangiare, vestire, abitare etc. non di bisogni voluttuari! Cittadino.
CARO CASINI MI SEMBRA CHE LA TUA LETTERA SIA UN PO PRESUNTUOSA ,E MI SPIEGO SBAGLIO O SEI IN PARLAMENTO DA28 ANNI SBAGLIO HO HAI VOTATO TUTTE LE LEGGI AD PERSONAM DI BERLUSCONI SBAGLIO SE DICO CHE HAI PORTATO IN PARLAMENTO CUFFARO OGGI IN GALERA SBAGLIO SE SEI ANDATO AL FAMILY DAY E SEI DIVORZIATO SBAGLIO SE SEI CONTRO LE UNIONI DI FATTO SBAGLIO SE TUO SUOCERO HA QUALCHE PROBLEMA CON LA GIUSTIZIA ECC ECC DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA SEI UNO DEI PROTAGONISTI DI QUESTO DISASTREO E TI ERGI A PALADINO DELLE RIFORME,NOI ITALIANI DOVREMMO CHIEDERTI I DANNI
@ mario. caro omonimo, ne avessi azzeccata una…anzi si, una l’hai azzeccata, è vero che casini è da 28 anni in parlamento, ma è lì perchè è stato votato, se non fosse stato votato non si troverebbe in parlamento.
per il resto: cuffaro quando si è candidato era incensurato e ha preso 250.000 voti. al mio paese, se prendi 250.000 voti, di solito vieni eletto. si chiama volontà popolare.
a family day e divorzio: non vedo nessuna contraddizione. Sbaglio o una persona di bainco vestita, rispondente al nome di Ratzinger e che di professione fa il papa, ha detto che la chiesa accoglie i divorziati?
sulle unioni di fatto: qui hai detto una castorneria galattica. casini ha affermato che è giusto regolamentare le unioni di fatto, ma che non possono essere equiparate al matrimonio. ti sembra il discorso di uno che è contrari oalel unioni civili?
per altro mi sembra ceh scordi l’indulto votato dal governo prodi nel 2006 e a cui si oppose casini.
vuoi sapere chi è responsabile del disastro dell’italia? tutti gli italiani che pensano di potere vivere alla grande senza lavorare e senza far enulla. tutti coloro che pensano che per risolvere la crisi basta uno schiocco di dita senza fare sacrifici.
Da cittadino cattolico sostenevo l’U.D.C. in quanto si ispirava ai valori cristiani: del rispetto alla persona, della solidarietà e della lealtà. Di conseguenza, e coerentemente a questo irrinunciabile valore spirituale e sociale, credevo rientrassero da parte dei politici eletti nell’U.D.C., obblighi di coerenza e di lealtà all’ideale del partito e al programma promesso all’elettorato.
Mi domando: che testimonio è stato l’On. Casini dei valori cui pubblicamente dichiarava ispirarsi se, di fatto, in questa delicatissima e drammatica situazione economica e sociale del Paese ha tradito la linea politica promessa all’elettorato per avere, come minoranza strategica in un futuribile quadro politico instabile, maggior peso da mercanteggiare nel bipolarismo italiano? L’Onorevole Casini sta traghettando il peso politico, e l’anima, dell’UDC verso un’area diversa, non certo voluta dai suoi elettori cattolici, in una sciagurata iniziativa da “armata Brancaleone” con l’anticlericale Fini, il compagno Bersani e il comunista Vendola.
Ancor più grave è l’affermazione di voler render noto il programma e lo schieramento politico cui Casini intende aderire, solo dopo il risultato elettorale. Come pretendere un assegno in bianco dell’elettore che, imbelle, delega Casini a svolgere incondizionatamente ciò che vuole! Solo un folle può chiedere una cosa del genere.
Forse l’On. Casini si è montato troppo la testa e, da dittatore del suo Partito, sta dando i numeri.
@ cesare: e non le viene in mente che proprio la maggioranzadegli elettori dell’udc vogliano questa direzione?
@Cesare, cattolico cittadino italiano, vorrei segnalarti che Casini e l’ UDC hanno lottato proprio per sconfiggere il bipolarismo italiano malato di personalismo nel quale Berlusconi ed il suo momentaneo avversario si legittimavano a vicenda, accusandosi l’ un l’altro delle peggiori nefandezze e cercando di dividere il Paese in due con l’unico scopo di prendere un voto più dell’ altro. Poi,dato che si alleavano con tutto ed il contrario di tutto pur di vincere, non riuscivano a governare in maniera decente e continuavano a dare la colpa della mancanza di risultati sempre a qualcun altro. La strategia di Berlusconi continua ad essere sempre questa: lui da una parte e chi non è con lui è comunista, traditore, disfattista…. Cattolico cittadino italiano, credo che tu stia cadendo proprio in questo tranello se accusi Casini di non difendere i principi cristiani perchè non ha escluso una alleanza con le forze riformiste della sinistra o con Fini (anticlericale addirittura). Casini ha specificato che i nostri principi etici non saranno mai merce di scambio ma che non possono essere usati come arma di ricatto (come tenta di fare sfacciatamente) dalla destra. E poi vorrei chiedere al cittadino cattolico (e anche io lo sono), dato che dalle alleanze che non permetterebbero di difendere i nostri valori ha escluso solo la Lega ed il PDL, crede che i celtici padani, i frequentatori del bunga-bunga, di “feste di compleanno di diciottenni” ed i protagonisti dell’ ostentazione della ricchezza sfacciata (comunque accumulata) siano davvero quelli più vicini al messaggio cristiano? Crede forse che chi tratta uomini e soprattutto donne del suo enturage come fossero di sua proprietà, sia rispettoso della dignità umana? Mancava più solo l’ introduzione del medioevale “diritto della prima notte” (e debbo dire che non sono affatto sicuro che QUALCUNO non si sia tolto anche quel barbaro sfizio!) Se non farsi comprare e non farsi cooptare nè dalla DX nè dall SX e rimanere sulle proprie posizioni, anche se per ora minoritarie, significa dare i numeri, io credo che questi siano i numeri giusti! Cittadino.
Oggi si richiede ad una forza politica, ad un leader politico abilità, coerenza d’intenti, generosità, coraggio e…. autentiche relazioni internazionali. Il tempo dei giochini di prestigio, quelli per cui entri da una parte ed esci dall’altra, quelli per cui ci sei o non ci sei è impossibile. L’Udc ha una linea politica seria, persegue una linea politica originale, autonoma, non subalterna ma frutto di una grandissima tradizione politica italiana ed europea. Tradizione che coniuga l’identità e l’autonomia del proprio pensiero con il bene comune. Perché non riconoscerlo? E’ evidente. Basta guardare i fatti. L’Udc non solo ha resistito alla “vile” tenaglia del maggioritario ed alla “mignottocrazia” ma è stato protagonista propositivo di questa stagione politica. Sostenendo senza se e senza ma il governo Monti, reso precario dalla ristrosia e dai “distinguo” del Pd e del Pdl, il Presidente Casini ha scelto il bene dell’Italia, della gente comune. Personalmente sono orgoglioso di poter contribuire, anche se in minima parte, a questo disegno in questa drammatica stagione politica.
MARIO il 7 agosto 2012
Sig.Mario, io non voglio entrare in merito al suo discorso dei suoceri, parenti o carcerati, ognuno risponde dei propri errori, come non voglio discutere della solita minestra riscaldata dei divorziati a cui sarebbe vietato partecipare ad eventi in difesa della famiglia.Quello che invece mi spaventa del suo discorso è quell’accenno di populismo ,quel populismo che con la crisi di oggi avanza, vede sig.Mario è andata sempre così, in Germania dopo la crisi del 29 cosa accadde?.
Nelle crisi,nelle difficoltà economiche di un paese, i populisti, consapevoli di poter catturare tutta la rabbia di un popolo si sono fatti sempre strada. Grillo senza l’attuale crisi sarebbe praticamente niente, non arriverebbe certo a raccogliere un 7% di voti di protesta, le piazze per lui sarebbero vuote. Invece oggi il suo è un movimento “politico” che vuole proporsi fuori dalla politica, e che sa benissimo che i suoi sono solo voti di protesta , voti contro il sistema.
Il peggio del populismo si ottiene, quando gli elettori invece di penalizzare i propri rappresentanti, di pagare il prezzo degli errori di scelte politiche , appoggiano altri movimenti di protesta, peggiori dei precedenti, che dichiarano di annullare tutto , facendo promesse di non far pagare niente, rassettando perfino la legalità . Questo è il caso dei Grillini, della Lega che dimenticando le rovine che ha apportato fino a ieri nei suoi governi, oggi si muove contro tutti e tutto. Purtroppo però il prezzo della crisi lo dobbiamo pagare, dobbiamo metterci l’anima in pace, certo che dentro l’Europa il i costi saranno meno onerosi, fuori non so cosa accadrebbe. Le doti di Monti non vengono messe in discussione all’estero,a lui vengono riconosciute grandi capacità di mediatore e interlocutore oltre che grande economista a livello mondiale. Il discorso cambia in Italia, qui viene considerato come un distruttore dell’occupazione, un compare delle banche e delle speculazioni di queste. Forse sarebbe meglio riconoscere da parte di tutti e specialmente da tutta la classe politica che senza Monti saremmo già in piena bancarotta.
Cesare il 8 agosto 2012
Cesare nel suo intervento vedo lo zampino di Lupi e della sua armata brancaleone.
Mi scusi, forse sbaglio, ma lei come cattolico può sempre votare berlusconi, Verdini, La Russa e………………, loro si che sono dei veri cattolici, le chiedo scusa, ma lei se le cerca da solo queste risposte .
@ Patrizia, @Cittadino, non sono un fanatico della politica e dell’U.D.C., che mi sembrava il partito più vicino al mio sentire sociale, ma mi vengono seri dubbi nell’ascoltare l’affermazione di Casini che dice: “renderò noto il programma e lo schieramento politico solo dopo il risultato elettorale.” Scusate, ma questa è un’affermazione assurda. Dimostra che l’0norevole C. non tiene in nessun conto il “sentire e l’anima” del suo elettorato, non gliene importa nulla. Ha forse chiesto ai suoi elettori cosa pensano, che orientamenti hanno su schieramenti, scelte etiche (gay) e programma sociale, ed economico, da proporre? Non mi sembra! Ma non è l’elettore che delega il politico? Il politico non deve essere espressione di se stesso, ma di una popolare volontà di base! Il politico eletto dovrebbe essere al servizio dell’elettore, non il contrario!
@cesare, “Rimuovere l’esperienza del governo Monti significa ripiombare al più presto nella vecchia demagogia, nella logica delle facili promesse, nella ricerca della popolarità ad ogni costo che ha portato l’Italia a questa situazione. Ecco perché il dilemma dei centristi è facilmente risolvibile: noi chiederemo voti alle prossime elezioni e li impegneremo in Parlamento non per aggiungere qualche strapuntino in coalizioni già morte del passato (e mi si risparmi almeno le prediche sui posti perché l’Udc è l’unico partito che ha saputo farne a meno nelle ultime due legislature!), ma per riproporre uno sforzo di responsabilità nazionale che è l’unico capace di fare uscire l’Italia dalla crisi.
Non ci faremo dettare la linea economica dal Pd e dalla Cgil, caro Angelino, ma nessuno ci può togliere dalla testa che uno sforzo di risanamento non può essere efficace senza il coinvolgimento attivo di quella metà del Paese che ha un grande insediamento nella società e nel mondo del lavoro. L’incontro tra forze diverse, realizzatosi in questa legislatura e che noi riproponiamo per il futuro, nasce dalla necessità di una unione nazionale della politica, che vada oltre i tecnici e che coinvolga quanti nella società civile sentono il richiamo di un servizio fondamentale per l’Italia.
Più forte elettoralmente sarà questa area politica più saranno ascoltate le nostre ragioni: in questo senso il responso elettorale sarà semplicemente determinante e noi giochiamo a carte scoperte e alla luce del sole, come sempre.” Questa è la parte centrale della lettera di Casini al Corriere che lei ha commentato: mi scusi, ma io non posso che leggervi proprio il contrario di quello che dice lei. Infatti vi si afferma che noi ci presenteremo all’ elettorato per essere “incaricati” da esso a proseguire sulla stessa strada di responsabilità e serietà intrapresa dal governo Monti, che è quella che ci ha permesso fino ad ora di salvarci dalla catastrofe, e che dobbiamo ancora percorrere per diversi anni se vogliamo uscire veramente dalla crisi in cui ci stiamo dibattendo. Naturalmente per reaggiungere questo risultato ci alleeremo con chi avrà lo stesso punto di vista e non sarà di certo possibile lavorare a fianco di antieroupeisti, populisti, estremisti, grillini, etc. Questo è il programma dell’ UDC che verrà sottoposto agli elettori prima della consultazione elettorale e non dopo: non riesco a capire in quale passaggio lei abbia visto renderò noto il programma e lo schieramento politico solo dopo il risultato elettorale.E la difesa dei nostri valori, come è stato fino ad ora, non verrà mai messo in discussione!
@Cesare, la linea dell’ UDC è proprio l’ opposto di quello che lei afferma: Casini propone agli elettori un programma che sia sulla stessa linea dell’ attuale governo Monti, linea che fino ad oggi ci ha salvato dalla catastrofe. Dice inoltre che ci alleeremo con chi ha la stessa visione politica per poter portare l’ Italia fuori dalla crisi, e quindi è esclusa la collaborazione con populisti, antieuropeisti, grillini etc. Il programma in sintesi è questo e viene quindi sottoposto all’ approvazione degli elettori naturalmente prima del voto e non dopo. L’ altra tesi, che lei erroneamente sostiene, è quella che ci vogliono “appioppare” agli occhi della gente Lupi, Gasparri, Cicchitto ed altri “liberi” individui del genere, per screditarci ed impedire che i moderati diano il loro consenso all’ UDC e non al PDL. Questa è la realtà e sta a noi non farci ingannare dalla propaganda interessata di persone che si dicono moderati ma che invece, come dimostrato dal loro modo di esprimersi e di agire, di moderato non hanno assolutamente nulla. Guardi l’ intervento a Uno Mattina di ieri di Casini e vi troverà molti elementi utili a chiarire la vera linea dell’ UDC. Cittadino.