postato il 16 Settembre 2009 | in "Spunti di riflessione"

Non aspettiamo l’uomo della provvidenza

Alle elezioni europee abbiamo ottenuto il 6,5%, e pensiamo di crescere ancora alle amministrative. Il nostro appuntamento è all’ultimo giorno di questa legislatura. Non abbiamo fretta e, detto sinceramente, non aspettiamo uomini della Provvidenza. Cerchiamo di allargarci, di interloquire con chi nella politica ci rispetta e vuole fare un tratto di strada con noi, poi se sono rose fioriranno.


Grande rispetto per Rutelli, profonda assonanza con Fini.
C’è grande rispetto e condivisione profonda su alcuni temi con Francesco Rutelli. Anche con Gianfranco Fini c’è profonda assonanza, ma nessuna intesa per il grande centro.
Il Presidente della Camera è uno dei fondatori del Pdl, per cui sarebbe impossibile un’alleanza con l’Udc, sarebbe una mancanza di rispetto nostra nei suoi confronti, e debbo dire non c’è questo presupposto. C’è invece una profonda assonanza sul senso di libertà e di autonomia che devono avere i vertici istituzionali, che non sono dei lustrascarpe di nessuno: devono fare dignitosamente il loro dovere, come il Presidente della Camera, l’onorevole Fini, sta facendo.

Quando si parla di Italia dei valori ho una certa allergia. Allergia politica, perché secondo me Di Pietro anche con le affermazioni fatte ieri è sempre di più l’avversario di comodo di Berlusconi. Nel senso che Berlusconi non si contrasta con l’odio, con il livore, ma con l’idea di un’Italia diversa, con critiche puntuali al governo.

Con la Lega penso ci sia una concezione diversa della politica. Noi abbiamo l’idea che un grande Paese vada guidato, non bisogna semplicemente limitarsi a sollecitare gli istinti, gli odi, e i medici-spia, i prof-spia e l’odio verso i clandestini.

Pier Ferdinando



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