postato il 24 Febbraio 2010 | in "Economia, Politica, Trasporti"

Non dimentichiamo i risparmiatori Alitalia

Alitalia, album di Rogimmidi Pier Ferdinando Casini

I risparmiatori Alitalia sono ancora in attesa di vedere realizzato l’impegno preso nel 2008 dal presidente del Consiglio. Il premier disse che non avrebbero perso un euro, l’ennesimo spot?
Da mesi l’Udc si sta battendo per il risarcimento degli obbligazionisti e piccoli azionisti, e in favore di chi vola con un servizio non sempre all’altezza. Il nostro emendamento al Milleproroghe prevedeva un rimborso integrale pari al valore nominale delle azioni e delle obbligazioni. Il governo l’ha ritenuto però inammissibile.
Alle centinaia di commentatori che hanno affollato il dibattito su questo blog e a tutti i risparmiatori in attesa di una risposta prometto che continueremo a batterci per ottenere giustizia.

333 Commenti
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battaglia
battaglia
15 anni fa

giusto! on casini solo lei puo’ aiutarci

francesco marcelli
francesco marcelli
15 anni fa

ONOREVOLE CASINI CI AIUTI A RECUPERARE I NOSTRI RISPARMI INVESTITI IN AZIONI ALITALIA E TRUFFATI DA BERLUSCONI-TREMONTI
LA PREGO SIAMO IN MIGLIAIA E ABIAMO PERSO QUASI IL 75% DEL NOSTRO INVESTIMENTO..GRAZIE
FRANCESCO

gianmarco salvetti
gianmarco salvetti
15 anni fa

Buongiorno a tutti. Prego l’on casini di fare tutto il possibile per far avere un equo rimborso agli azionisti Alitalia, come noi, che hanno perso molti dei loro risparmi solo per aver creduto in un’azienda il cui azionista di maggioranza era lo stato, poi per aver creduto al sig. Berlusconi ed anche al sig. Tremonti.
La prego on. Casini, ci faccia riavere un rimborso più equo. A quello proposto dal governo non abbiamo aderito, piuttosto facciamo causa!
Gianmarco e altri 5 azionisti Alitalia (Sandro, Marcello, Massimiliano, Ugo, Carmelo) e rispettive famiglie.

marta
marta
15 anni fa

On.Casini e Collaboratori
sono una azionista Alitalia che non ha aderito all’offerta MEF e non può sopportare una causa legale perchè troppo costosa per cui confido che il Vostro impegno possa continuare e portare a soluzioni concrete per i piccoli risparmiatori.
Grazie ancora
Marta c.

Mario (Kafka)
Mario (Kafka)
15 anni fa

Notizia MOLTO interessante

Una notizia che parla del bilancio 2009 di Aeroporti di Roma recita così:

***********
La contrazione dei costi operativi (-5%) ha favorito l’andamento positivo dei margini economici. Il Mol, pari a 254,4 milioni di euro, e’ aumentato dell’1,9%, mentre la consistente crescita del risultato operativo (+38,7%) risente anche del confronto con un 2008 inficiato dall’iscrizione a perdita di una parte consistente dei crediti vantati verso l’Alitalia in amministrazione straordinaria. ************

Ovvero AdR ha già messo in bilancio 2009 una parte consistente dei suoi crediti nei confronti di Alitalia.

Questo è molto strano?
Tutti sappiamo che le società possono tenere in essere nei bilanci i crediti fino a quando non è certo che sono inesigibili.

Perché ADR l’ha fatto addirittura nel 2009 nei confronti di Alitalia?

In realtà ADR non poteva sapere nel 2009, anzi nemmeno a tutt’oggi, che Fantozzi onorerà solo una piccola parte di quei crediti, perché (sempre a tutt’oggi) Fantozzi non si è ancora espresso in merito.

Forse ADR l’ha fatto perché sapeva già che il tribunale non avrebbe ammesso i suoi crediti (dovuti a fatture gonfiate?) al valore nominale bensì solo in piccola percentuale?

Oppure ADR ha notizie riservate?

Chissà?!…fatto sta che è MOLTO STRANO tutto ciò

Kafka

gaspare
gaspare
15 anni fa

mario, è l’ennesima stranezza (userei altra parola, ma voglio trattenermi) di una vicenda oscura….
ad esempio: la sparizione di alcune opere d’arte, il non potere perseguire i passati amministratori di alitalia, la sentenza sui terreni vicino fiumicino…e così via…

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

(ANSA) – ROMA, 10 MAR – Regionali: 13/3 udienza Consiglio Stato – Sabato mattina avra’ luogo l’udienza al consiglio di Stato sull’appello del Pdl contro la decisione del Tar del Lazio sulle regionali. La decisione arrivera’ sempre nella stessa giornata di sabato peraltro termine ultimo per la pubblicazione dei manifesti elettorali. Il 13 marzo infatti scattano i 15 giorni prima delle elezioni previsti per la campagna elettorale …

… si deve dare per certo che il Consiglio di Stato, Giudice Costituzionale di secondo grado avverso le sentenze dei Tar, darà ragione al Governo per quanto riguarda il dl salva-liste … così come farebbe qualsiasi studente universitario in legge che abbia già metabolizzato la gerarchia delle fonti normative dello stato moderno …

… motivo per cui può considerarsi soppressa la decisione del Tar del Lazio che ha respinto la lista del pdl malgrado l’intervenuto dl interpretativo …

… basta dire che lo stesso Tar ha respinto molteplici istanze di concessione di indennità perequativa, avanzate dal 2000 in poi da un gran numero di funzionari di p.s. ai sensi dei commi 22 e 23 dell’art. 43 della legge 121/81, avvalendosi dell’interpretazione autentica dell’art. 19 comma 4 della legge n. 266 del 1999 enunciata dal Governo nel comma 72 dell’art. 3 della legge 24 dicembre 2003 n. 350 (finanziaria 2004) …

… ecco perché bisogna aspettare che il “nuovo” baillame finisca e che anche questo triste intoppo al buon andamento della macchina amministrativa venga azzerato …

… affinché si dia spazio finalmente ai problemi reali tra cui, non ultimo, quello dei risparmiatori della vecchia alitalia di cui tratta questo nobile forum …

Giorgio
Giorgio
15 anni fa

Kafka,

Metti in evidenza una notizia tecnica che apre nuove riflessioni.
Sembra dunque che Adr e forse altri creditori societarì verso ora l’Amministrazione Straordinaria sapessero già al tempo di dover rinunciare alle proprie spettanze e hanno ora messo a bilancio le quote dei crediti inegisibili in quote annnue del 25% su max 4 esercizi,ecc

Se così fosse il faldone relativo al contratto di cessione del Mef verso Cai,sarebbe solo una parte della transazione.
Il resto sarebbero accordi verbali.(?)
Legittimi e legali…s’intende ma se è così…siamo davanti ad un vero e proprio giiallo al quale i risparmiatori non sono tenuti ad essere coinvolti o raggirati.
E’un’accademia che alla persona della strada non deve nascondere degli affari privati.
Lo Stato…anche sociale..non deve fare affari sulla pelle dei cittadini e quì sono con l’Udc.
E’un concetto culturale.

Questa vicenda che dura da molti anni ci ha insegnato molto.

Giorgio

paolo
paolo
15 anni fa

berlusconi deve finirla di interessarsi degli affari suoi. lo dico con rammarico. mi ha tradito. ha tradito la fiducia di una persona che da sempre vota a destra che da sempre crede nei valori della liberta’ del lavoro e della famiglia. io in una citta’ da sempre rossa mi sono sempre battuto per l’identita’ liberale e imprenditoriale degli individuo. ho creduto in berlusconi. quando disse salveremo tutti i risparmiatori alitalia ero la persona piu’ felice del mondo. andavo in giro per modena ripetendo a tuti, berlusconi non e’ un mentitore un patacca. purtroppo i fatti danno ragione ai miei concittadini alquanto scettici. berlusconi sta’ facendo solo i suoi affari e quelli del pdl. l’ultima vicenda ridicola delle liste lo dimostra. non mi rimane che lei on casini a rappresentare un centro equidistante e giusto. spero che stavolta le mie sensazioni si avverino. l’udc e’ con noi per il riborso totale a migliaia di famiglie gabbate dal governo. l’udc e’ il partito dei giusti e al suo interno non cisono ne’ concussi ne’ indagati. almeno spero. forza pierferdinando la modena moderata e’ con te. paolo

giorgio
giorgio
15 anni fa

Comprendo le ansie e le preoccupazioni di coloro che hanno investito i propri risparmi in Alitalia, nel contempo vorrei ricordare che migliaia di altri risparmiatori, in ordine temporale prima di loro, attendono di essere risarciti per i famosi bond argentini e per quelli Parmalat del nostro illustre concittadino Callisto Tanzi!

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

Caro Giorgio, a proposito delle tue osservazioni, ti riporto un post rilevato nella sezione AZIONISTI E OBBLIGAZIONISTI ALITALIA – CLASS ACTION? di Facebook a firma S.S. che condivido pienamente …

… Non condivido per nulla l’apparente uguaglianza fra l’investimento fatto in Alitalia e in una qualunque altra azienda, per la semplice ragione che Az era controllata dallo Stato, che ha di fatto determinato il fallimento della società con le sue intromissioni nella gestione, quindi non solo è giusto un rimborso secondo il principio che chi rompe paga (e i cocci sono suoi), ma il rimborso è anche poca cosa.18 febbraio 2010

ELENA
ELENA
15 anni fa

TREMONTI HA PARLATO DI NOI AZIONISTI ALITALIA NELLA CONFERENZA STAMPA?

giorgio
giorgio
15 anni fa

Ringrazio Salvatore per l’attenzione ma non sono d’accordo sulla sua osservazione e mi dispiace dover replicare in una guerra tra “poveri”. Alitalia, a quanto ne so io, era un’azienda privata quotata in Borsa e pertato soggetta ai rischi di mercato. Ora che dopo il salvataggio, nel “nome dell’italianità” Berlusconi, facendo accollare allo stato italiano gran parte dei debiti accumulati nel tempo da Alitalia, abbia dato speranze agli investitori italiani di poter contenere le proprie perdite è un altro discorso rispetto a quanto ritenuto: Alitalia non era un’azienda di Stato, Alitalia era una società per azioni quotata in Borsa.
I casi di Argentina e Parmalat, che ho sollevato, hanno senz’altro un’altra origine, ma hanno in comune con Alitalia l’assenza di controlli da parte di importanti istituzioni quali la Consob e la Banca d’Italia che, come per Alitalia, non hanno esercitato efficacemente il loro ruolo di CONTROLLORI DEL SISTEMA FINANZIARIO.
Pertanto, a mio avviso, metterei sullo stesso piano le lagnanze di coloro che hanno investito in Alitalia con quelli che hanno investito in bond Argentini e in Parmalat, che, come ripeto, sono centinaia di migliaia di risparmiatori.

Giorgio
Giorgio
15 anni fa

Ciao Salvatore,
Sono d’accordo con il post tratto da facebook che hai riportato.
Alitalia è una storia italica che si trascina da un paio di generazioni di politci e faccendieri.
Non è sempre stato così e una volta era davvero un’ eccellenza del ns paese o Paese?
E’una storia di malagestione condivisa ed essendo una situazione finanziaria atipica…se io fossi un poliico lungimirante e che può decidere su questa vicenda farei di tutto tutto per dare un rimborso senza limiti e al massimo della quotazione che era stata a 9,5 euro.
Questo da poter salvare tutti e ridare moralità e fiducia ai muli italiani che pagano le tasse e che si devono far già raccontare tante cose.
A mè hanno insegnato a dare il massimo,ecc indipendentemente da chi c’è al potere in quel momento.
Non dimentichiamo che silenziosamente anche il resto dell’Italia che non è Azionista ci guarda e osserva e trae le proprie conclusioni.
Molte di queste persone hanno già espresso tanta solidarietà dicendo che Alitalia non era la società di merendine…che gusto sempre volentieri o i Tango bond,ecc ma era un altro contesto.
In poche parole la vicenda di noi Azionisti è un’occasione straordinaria per la politica per far digerire altre manchevolezze o incapacità strutturali che eovviamente sono anche figlie di un ns Paese che è poco moderno perchè non ha saputo decidere o rimanere al passo con la velocità incredibile del mondo di oggi e quì non c’entra la politica di oggi.
A causa delle Azioni Alitalia ogni giorno sento e vengo a conoscenza di storie umane personali durissime che la dignità non fa raccontare.
Nessuno deve rimanere indietro…almeno..io la penso così.
Intanto il tempo passa passa passa….

Grazie
Giorgio

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

… giorgio, per me ti risponde il tuo omonimo Giorgio …

… Giorgio, questo nostro supplizio non potrà mai essere adeguatamente ripagato … la forza politica diversa dal Governo che portasse ad approvazione una norma ad hoc per farci tornare in possesso del denaro espropriatoci con il dl “salva-alitalia” 134/08, acquisirebbe, a mio parere, meriti storici che si potrebbero anche paragonare alle imprese dell’epopea risorgimentale …

jole
jole
15 anni fa

on caini ma lei ci ascolta sempre, vero? e’ sempre con con noi? perche’ non interviene anche lei direttamente. perche’ non parla di noi alla stampa? ci guadagnerebbe moltissimo visto che berlusconi continua a dire che ha risolto i problemi maggiori come alitalia e napoli. napoli e’ come prima dal punto di vista della monnezza basta avere dei parenti la’. alitalia e’ peggio. piu’ ritatdi meno passeggieri meno personale e 80mila e oltre piccoli investitori italiani che sono diventati poveri. grazie governo berlusconi grazie di cuore

gaspare
gaspare
15 anni fa

Jole, già sul messaggero dei giorni scorsi (se non erro lunedi, ma non ricordo benissimo), mi pare che ci fu una breve menzione della vicenda alitalia.
Ma ovviamente questo non ci deve bastare.
Il prossimo passo dovrà essere una richiesta dim odifica dei termini di adesione alla proposta del MEF.
Purtroppo, bocciati gli emendamenti, l’unica strada praticabile è la propsota di un DDL che modifichi la precedente legge del governo. Il problema è che questa strada, in termini di tempo, è molto più ardua. Poi toccherà al parlamento votare.

massimo
massimo
15 anni fa

E’ vero, i risparmiatori Parmalat e Cirio sono stati indebitamente fregati ed hanno tutti i diritti di essere risarciti, ma credo dovrebbero essere le banche a doverlo fare nel loro caso. Infatti è RIDICOLO che gli istituti bancari proponessero l’acquisto di bond senza sapere l’insolvibilità a cui sarebbero andati incontro. Diverso è il discorso Alitalia.
Primo perchè era un’azienda il cui AZIONISTA DI MAGGIORANZA era lo stato italiano.
Secondo perchè il bugiardo per eccellenza, il sig. Silvio Berlusconi, disse che l’avrebbe SALVATA e fatta tornare REDDITIZIA. Filmato disponibile su Facebook. Questo è INGANNARE i risparmiatori!! Poi lui e il suo fedelissimo sig. Tremonti, altrettanto bugiardo,garantirono che avrebbero tutelato i piccoli risparmiatori.
Dulcis in fundo….ma la CONSOB che ci sta a fare?
Quanti soldi paghiamo a chissà quanto dirigenti disonesti che non vedono mai nulla?
Che schifo di paese!
Mi auguro che Casini faccia qualcosa di serio e TANGIBILE per noi, al più presto, perchè qui ci sono migliaia di famiglie che hanno visto volatilizzare i risparmi di una vita.
Speriamo in bene!
Massimo

Giorgio
Giorgio
15 anni fa

Regionali tra video e social network,
la campagna elettorale corre sul web
Sulle orme di Obama i candidati cercano di sfruttare
le potenzialità dei nuovi strumenti

di Laura Bogliolo

ROMA (8 marzo) – Scrutano il web per cercare il volto umano dei politici, per dargli del tu e chiedere come pensano di risolvere i loro problemi quotidiani. Sulla piattaforma Facebook del Pdl si parla del conto salato delle bollette del gas. Un dibattito sul sito del Pd sui trasporti si trasforma in una richiesta d’aiuto da parte di un esercito di pendolari. Sul network dell’Udc un intervento sui problemi dei risparmiatori Alitalia raccoglie oltre duecento commenti.
(il Messaggero 08-03-2010)

Giorgio

Mario (Kafka)
Mario (Kafka)
15 anni fa

On Casini, ritorno sull’argomento del successo che sta avendo nel suo forum la vicenda dei risparmiatori Alitalia traditi da Berlusconi, che ha già raggiunto nei tre thread oltre 500 interventi (e non 200 come dice Il Messaggero).

Ovvero: un successo incredibile, trattandosi di un sito web di un politico e nonostante Lei abbia scritto solo un breve commento. Ricordo ancora che la ministra Carfagna riceve solo 1 o 2 commenti ai suoi articoli che scrive nel proprio sito web.

A Lei non mancano certo i contatti coi giornalisti: perché non invita qualcuno di loro a fare una inchiesta (o almeno un bel servizio) su questo argomento?!

Saluti,
Kafka

rosanna
rosanna
15 anni fa

buongiorno on,Casini e Collaboraatori, le notizie sullo stato sociale ancora una volta volgono alla stagnazione ,se non al peggio . sono tutte cose che solo una parte dell’attuale Goveno riesce ad IGNORARE.
Onorevole ,cominciando ad aiutare le famiglie composte da lavoratori / pensionati, artigiani pmi .ecc.si puo’ dare una svolta ha questa fase Economica negativa.
anche noi RISPARMIATORI ALITALIA nel nostro Piccolo investendo i n/s soldi in detta SOCIETA’ che non era ben messa Economicamente ABBIAMO AIUTATO tante altri Lavoratori, Famiglie , e Quant’altro a non FALLIRE.
oggi siamo noi che vi chiediamo Aiuto.
Fateci sapere qualcosa .
grazie Rosanna e famiglia

francesco marcelli
francesco marcelli
15 anni fa

ONOREVOLE CASINI TUTTI I RISPARMIATORI CHE COME ME HANO INVESTITO IN AZIONI ALITALIA SI SENTONO TRUFFATI DA BERLUSCONI-TREMONTI….
ANZI SIAMO STATI DERUBATI DEI NOSTRI SOLDI
IL 75% DEL NOSTRO INVESTIMENTO CI E’ STATO SCIPPATO PER SALVARE AIR ONE IN FALLIMENTO……
E’ QUESTA LA VERITA’ ALTRO CHE ITALIANITA’ DELLA NOSTRA COMPAGNIA DI BANDIERA….
I DEBITI AI CONTRIBUENTI E GLI UTILI AI COMPAGNUCCI DI BERLUSCONI… E NOI MISERI AZIONISTI ??? TRUFFATI…
E BRLUSCONI CI AVEVA PROMESSO CHE NESSUN RISPARMIATORE ABREBBE PERSO 1 EURO…. VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!
LE DICA QUESTE COSE ON.CASINI LE DICA FORTE E FACCI DEL TUTTO PER FARCI GIUSTIZIA…
VOGLIAMO IL RIMBORSO DELLE NOSTRE AZIONI AL VALORE NOMINALE ALTRO CHE 0,2722…. E’ UNA MISERIA VERGOGNOSA ,,,,
VOTEREMO TUTTI PER L’UDC ON.CASINI PERCHE’ LEI E’ L’UNICO POLITICO CHE CI HA SEMPRE DIFESO E AIUTATO…LO FACCIA ANCORA….GRAZIE
FRANCESCO MARCELLI

marta
marta
15 anni fa

dott. pierferdinando casini. in francia la destra di sarkosy perde a manetta perche’ non e’ riuscita a capire il momento. milioni di francesi hanno subito un’abbassamento del proprio tenore di vita causa la crisi determinata dall’avidita’ di denaro delle banche. in italia anche berlusconi perdera’. ne sono convinta. lei potrebbe essere un’alternativa giusta ed equilibrata. si ricordi degli azionisti alitalia che non hanno piu’ niente……
marta

tury
tury
15 anni fa

ill.mo on.Pierferdinando Casini, in francia SarKosy comincia a PAGARE in prima persona le promesse elettorali che non puo’ e/o non vuole mantenere ( comprese le vicende familiari poco consone x il ruolo politico che ricoprono) in ITALIA abbiamo L’on Berlusconi che dovra’ PAGARE il CONTO. e stia tranquillo che i risparmiatori truffati ALITALIA con la MATITA in MANO non lo dimenticherano.
” risparmiatori + ex dipendenti + cassaintegrati + familiari + parenti + amici + indotto = %+% ”
grazie ……tury

gianma
gianma
15 anni fa

Quali sono le cose che intende fare UDC, oltre alle promesse generiche di continuare a interessarsi alla vicenda delle migliaia di azionisti alitalia TRUFFATI da berlusconi e tremonti ?
E’ auspicabile un suo riscontro suo blog.
Grazie

marta
marta
15 anni fa

diciamolo pure tury. dai miei calcoli almeno 400mila italiani circa il 2% del corpo elettorale sono coinvolti direttamente o no con la vicenda alitalia. casini lo sa’ sicuramente. tra dipendenti risparmiatori famigliari parenti stretti indotto vario….

gaspare
gaspare
15 anni fa

gianma, intanto casini ha preso un impegno chiaro.
L’UDC ha inoltre presentato ben due emendamenti per aumentare il rimborso ai risparmiatori.
Purtroppo i due emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza senza neanche farli approdare in parlamento per discuterli.
L’unica strada, molto laboriosa e lunga per i tempi tecnici è presentare un DDL e sperare che la maggioranza dei parlamentari lo voti.

gianma
gianma
15 anni fa

Caro Gaspare, che l’UDC abbia presentato 2 emendamenti lo so. Che siano stati palesemente inutili altrettanto!
Che presentare un DDl sia lungo e laborioso lo intuisco ma non mi pare che finora Casini e l’UDC abbiano detto che lo faranno, per ora a dirlo sei solo tu che, per quanto possa essere persona assolutamente corretta e stimabile, non rappresenti l’UDC a quanto mi è dato a sapere. O forse ricopri cariche o mansioni politiche di cui non sono a conoscenza? Se così fosse sarei lieto di saperlo, altrimenti ripeto la mia domanda: cosa intende fare l’UDC di CONCRETO?
Se è vero che i tempi per un DDL sono lunghi, ragione in più per presentarlo al più presto! Credo siano domande lecite le mie e quelle dei miei amici azionisti a cui Casini, propugnatore di questo blog, dovrebbe dare risposta.
Saluti a tutti.
Gianmarco e soci!

Redazione
Redazione
15 anni fa

L’Udc conferma il proprio impegno per i risparmiatori Alitalia. Vi terremo aggiornati sulle prossime iniziative del partito.

Redazion

gaspare
gaspare
15 anni fa

gianma, non ricopro cariche, non ho mansioni politiche…non ho manco la tessera…
Sul DDL è una mia ipotesi stante l’impegno assunto da Casini in questo post medesimo.
Perchè ipotizzo ciò? Perchè tolti gli emendamenti, per quel poco che so di leggi e parlamento, l’unica strada è una proposta di legge (ripeto, non sono un legale e so poco di qeuste cose, se ho detto cappellate, perdonatemi).
Il problema diventano i tempi. Sopratutto il problema grosso è scrivere la proposta di legge, perchè per una proposta di legge che prevede un esborso da parte dello stato, bisogna necessariamente indicare le cifre e da dove reperire le cifre suddette.

Gianmarco, le tue sono domande lecitissime per altro (e te lo dico da obbligazionista)….

leo
leo
15 anni fa

ringrazio l’udc per l’impegno. anche io ho perso tutto non avendo aderito all’offerta del governo. sono azionista e bondista. perfetto.
spero davvero nell’onorevole casini

nicola
nicola
15 anni fa

non vorrei tornare su discorsi gia’ fatti, e’ vero, caro Gaspare, che occorre la copertura necessaria, ma non capisco perche’ non possano rimborsare a prezzi di carico (non difficile considerando che le informazioni sono presenti sul monte titoli). A suo tempo nel forum di finanza online si e’ parlato anche di questo e, certamente con lo “spannometro” si era ipotizzato che il MEF avrebbe anche risparmiato, oppure, con gli stessi soldi gia’ a disposizione, avrebbe accontentato tutti. Nessuno ci avrebbe perso una lira (€)e nessuno (e questo, e’ molto importante)non ci avrebbe guadagnato a spese di chi ci stava perdendo. Diciamoci la verita’, e’ vero che molti hanno in carico le obbligazioni a 100 e forse piu’, ma e’ pur vero che molti, o per diminuire il prezzo di carico, oppure entrati in momenti particolari, certamente le hanno in carico a meno di 100. Questa ipotesi era suffragata dal fatto che se andiamo a vedere i corsi azionari/obbligazionari, il periodo di tempo in cui i valori erano al di sotto dei valori “massimi “certamente e’ stato maggiore in cui i valori stessi erano al di sopra degli stessi valori massimi.

luigi
luigi
15 anni fa

ill.on. Casini, la banca in cui ho il conto titoli ,mi ha offerto 1,00 euro ( dicasi un’euro,oo)per togliere i titoli azioni ALITALIA dal mio portafoglio ,potendo cosi’ usufruire della possibilita’ di scaricare le minusvaleze.
non avendo aderito all’offerta M.E.F ritenendola truffaldina nei confronti di chi ha messo i suoi risparmi in tanti anni in detta societa .
– i Condor e gli strozzini sono sempre in agguato –
aitateci a non dover subire ……..
distinti saluti.
luigi

gaspare
gaspare
15 anni fa

nicola, quel che dici tu è terociamente vero. Però considera che, nei forum da te citati, c’era anche chi acquistava e vendeva ripetutamente le obbligazioni alitalia. QUindi la rilevazione che dici tu, non avrebbe senso.

E’ invece estremamente corretto dire di fare un rimborso ai prezzi di carico, informazione desumibile dai registri bancari o dal monte titoli.
Se si considera le obbligazioni, hai ragione: probabilmente l’esbrso sarebbe di poco superiore. Tieni presente, però, che dubito fortemente che ci sia qualcuno che ha un prezzo medio di carico inferiore al rimborso stabilito dal governo.

Discorso diverso per gli azionisti: ci sono azionisti che le hanno in carico a prezzi superiori a due euro.
In quel carico il rischio è di sforare facilmente il budget attuale.
Infine, ricordo che, da un punto di vista preventivo, bisogna stabilire esattamente le cifre e quindi ipotizzare i prima battuta un rimborso al 100% per gli obbligazionisti.
Poi, se vi saranno risparmi o meno, questo si vede alla fine della procedura.
La cosa importante, però, è riaprire i termini e modificare le somme del rimborso. Ora come ora il governo si oppone strenuamente a tutto ciò.

nicola
nicola
15 anni fa

gaspare forse non mi sono spiegato: e’ vero che ci sono azionisti che hanno in carico le azioni a 2 € pero’ e’ anche vero che altri le hanno in carico a 0,2, 03 ed altro. Poi per quanto riguarda le obbligazioni guarda che l’ultimo giorno quotavano 65, e giorni prima, quando si ritiro’ air france, anche meno!!!! .Poi perche’ dici che sarebbe difficile per gli azionisti? anche loro hanno un prezzo di carico riferito alle azioni che sono al momento in loro possesso. E sono queste ultime da rimborsare e non quelle che si sono vendute precedentemente. Sai cosa penso i loro studi il duo Berlusconi Tremonti se li sono gia’ fatti: mediamente abbiamo in carico le obbligazioni al 71% circa del loro valore. Solo che sara’ distribuito male: ci sara’ chi guadagnera’, mentre come al solito il guadagno di qualcuno, che certamente non scrive in questo forum, andra’ a discapito di qualche altro .

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

…notizia … Roma Martedì, 16 marzo 2010 – Il decreto per lo sviluppo, conferma il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, sarà in Consiglio dei Ministri il prossimo venerdì 19 marzo. Dopo innumerevoli rinvii sembra che l’ormai leggendario Decreto per lo sviluppo si stia per materializzare tra le speranze dei tanti che lo attendono con la stessa ansia del naufrago che attende il lancio del salvagente. Il Decreto che inizialmente doveva prevedere stanziamenti per 1,2 miliardi di euro, oggi, stornato dei fondi già assegnati (circa 236 milioni), è sceso a 300 milioni di euro dei quali 216 milioni andranno a incentivare i consumi di scooter elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter e motori per la nautica da diporto. Altri 70 milioni saranno destinati a rimorchi, semi-rimorchi, macchine per uso agricolo, gru per l’edilizia e 16 milioni alla pubblicità. Se in un primo tempo si era pensato a un erogazione sotto forma di detrazioni fiscali, ora il Governo sembra più orientato verso l’erogazione diretta, ma questo sarà determinato da un successivo decreto esplicativo. Tuttavia la vera natura del provvedimento e i comparti che questo andrà ad aiutare, si sapranno con certezza solo a decreto firmato, visto che il ministro Scajola continua a fare annunci ogni volta diversi, inserendo e levando comparti a seconda delle situazione. Non più tardi di una settimana fa aveva parlato di stanziamenti per incentivare la realizzazione degli stampi per le barche, voce che ora sembra essere scomparsa.

… commento … caro Gaspare, tu dici in continuazione … quasi ci fossero contatti quotidiani … che il Governo si oppone strenuamente alla riapertura dei termini ed al rimborso integrale per mancanza di fondi … ma io ti chiedo … a) quali vantaggi prevede per chi ha già aderito la riapertura dei termini …? b) è stato detto al Governo che ci sono risparmiatori disposti anche ad accettare forme di rimborso alternative …? … tipo strumenti finanziari partecipativi di Cai o di altre aziende partecipate dallo Stato …? … c) come mai in questo decreto incentivi non si parla assolutamente di noi mentre era stato introdotto qualcosa sia nella finanziaria che nel milleproroghe …? c’è qualcosa che non quadra …

antonio
antonio
15 anni fa

sig. Gaspare, sarebbe la soluzione che equalizzerebbe tutti i risparmiatori. investimento +tempo = prezzo medio di carico
l’on.Casini ,e i vari esponenti sapranno farne un prezioso bagaglio di cio’che si espone e/o le soluzioni suggerite.
ringrazio dell’opportunita’ a noi concessa e che tutto abbia un positivo riscontro .
antonio

carla
carla
15 anni fa

e i famosi fondi dormienti? mi sa’ che a dormire sia il governo. ora ci pensa la magistratura a svegliarlo. on casini si prepari per me lei sara’ il prossimo premier a legislatura interrotta.

gaspare
gaspare
15 anni fa

Nicola, scusami, ho riletto il mio intervento e mi rendo ocnto che mi sono espresso molto male.
E questo ha ingenerato confusione.
Premetto che, altrove (forum di finanzaonline) ho più volte scritto che il rimborso ottimale sarebbe per il prezzo di carico.

Detto ciò, la difficoltà non sta nella rilevazione. Dicevo che era difficile (ma ripeto, mi sono espresso male), perchè in quei gironi che dici tu, a fronte di una grande maggiroanza di obbligaizonisti/azionisti che non operavano in borsa (e restavano fermi sui titoli alitalia), c’erano pochi-pochissimi che operavano e realizzavano quegli scambi che tu ghiustamente dici. Il prezzo più basso delle obbligazioni (vado a memoria, perdonami se sono impreciso) è stato di 0,48 centesimi circa (ripeto, sto adnando a memoria e potrei sbagliarmi). Quei pochi di cui sopra, hanno comprato a 0,48 e poi rivenduto a 0,7-0,6 e così via.
Resta la maggioranza di obbligazionisti che le hanno in carico a circa 1 (come testimoniato in passato proprio dalla consob e da altri operatori che hanno accesso ai registri della monte titoli).
Ecco quindi cosa intendevo per “difficile”. Mi rendo conto che ho usato il termine sbagliato.

Resta comunque che la tua idea è valida e sarebe da perseguire, qualora il governo si decidesse a riaprire i termini e ad ascoltare quanti, in primo luogo l’UDC, hanno chiesto una revisione dei termini e delle modalità di rimborso.

Sottolineo, inoltre, che al momento nessun obbligazionista ha ricevuto i titoli sostitutivi. E la cosa, sinceramente, mi preoccupa non poco.

gaspare
gaspare
15 anni fa

Salvatore rispondo:
A) al moemnto attuale ci sono alcuni risparmiatori (non so quanti, ma pare circa il 10%) che non ha aderito ai termini del rimborso, perchè la scadenza (31/08/09) li ha spiazzati o per indecisione o altro. La mancata adesione è da imputare ad una pletora di motivi. Visto che ancora non hanno dato i titoli sotitutivi per il rimborso, si potrebbero riaprire i termini e permettere a questo 10% di aderire. Se non vogliono aderire, amen. Dare una ulteriroe possbilità, mi sembra eticamente giusto. Nulla di più.

B) Su CAI il governo non può imporre nulla. CAI è una società completamente privata su cui il governo non può minimamente intervenire, come sancito dal codice civile. Su titoli sostitutivi di aziende partecipate dallo stato. Quali aziende? Se sono aziende quotate (tipo enel ed eni), non si può fare, a meno che il cda e l’assemblea dei soci si esprimessero in tal senso. ma quale sarebbe la giustificazione giuridica? Nessuna, in quanto il codice civile non lo permette. Si dovrebbe trattare di titoli di aziende totalmente pubbliche. Quali restano? Le ferrovie, le poste e qualche altra. Ma il problema diventa, poi che sono titoli non liquidi, nel senso che non li puoi negoziare. Dovrebbero essere allora obbligazioni. Ma anche quì, si ripone il problema della giustificazione ai sensi di legge. Il problema vero è che sono aziende che hanno una loro volontà giuridica diversa da quella dello stato. L’unica soluzione, a mio avviso, quindi è che lo stato compri i nostri titoli alla pari.

C) Torna tutto. nel mille proroghe si erano proposti gli emendamenti, che sono stati stralciati perchè il governo li ha giudicati inammissibili. QUindi non sono stati discussi e votati, ma è come se non ci fossero mai stati. E’ il discorso di una proposta di legge: perchè diventi effettiva, deve essere discussa e approvata dal parlamento. Se non arriva in aula, è come se non fosse mai esistita.
Quanto detto torna nella voltà del governo di dichiare la questine alitalia chiusa e di ignorare le giuste richieste dei risparmiatori.

nicola
nicola
15 anni fa

Alitalia: Matteoli, aerei immatricolati in Irlanda non eludono fisco
MERCOLEDI’ 10 MARZO 2010
Flotta di proprieta’ italiana, esteri solo aerei in leasing (Il Sole 24 Ore Radiocor) – Roma, 10 mar – “La pratica dell’immatricolazione in Irlanda degli aeromobili utilizzati dai vettori nazionali non puo’ definirsi elusiva nella misura in cui risulta in linea con la normativa di riferimento”. Cosi’ il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, risponde all’interrogazione di Marco Reguzzoni (Lega), secondo il quale “tale comportamento sarebbe assai grave, sia perche’ si tratterebbe di pratica elusiva poco sostenibile, sia perche’ Alitalia e’ tuttora pubblica, sia perche’ Cai ha piu’ volte sbandierato la propria italianita’”.

leggo: ALITALIA e’ tutt’ora pubblica!!!! o il ministro Matteoli non sa quello che dice, oppure qualche cosa ci si nasconde!!!! Se fosse pubblica ecco che allora un concambio con CAI sarebbe possibile…….

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

Caro nicola-clueless … «risulterebbe che sia Alitalia sia CAI hanno immatricolato parecchi aeromobili in Irlanda» … vuol dire che sia la nostra alitalia-uno che la alitalia-due hanno fatto quello cui ci si riferisce nell’interrogazione che riporto qui sotto … «sia perché Alitalia è tuttora pubblica» … ci si riferisce alla vecchia nobile compagnia di bandiera ancora in mano al Tesoro che l’ha affidata a Fantozzi per il prosieguo di legge … tu dici … «ALITALIA e’ tuttora pubblica !!! o il Ministro Matteoli non sa quello che dice oppure qualche cosa ci si nasconde !!! Se fosse pubblica ecco che allora un concambio con CAI sarebbe possibile» … in un modo o nell’altro siamo sempre nel campo dell’ormai famosa cioppolata … tutti quelli che hanno un po’ di buon senso aza, tranne i cosiddetti corvi “antiberlusconiani di professione”, hanno da sempre capito e pensato, assieme al legislatore del comma 2 dell’art. 3 della legge 166/08, che ci fosse qualcosa in comune tra le due alitalie …

***

Legislatura 16 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA: 4/05042 presentata da REGUZZONI MARCO GIOVANNI il 17/11/2009 nella seduta numero 248 Stato iter: CONCLUSO Ministero destinatario: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Partecipanti alle fasi dell’iter: NOMINATIVO GRUPPO oppure MINISTERO/CARICA DATA evento RISPOSTA GOVERNO MATTEOLI ALTERO MINISTRO, INFRASTRUTTURE E TRASPORTI 03/08/2010 Fasi dell’iter e data di svolgimento: MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 08/03/2010 RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/03/2010 CONCLUSO IL 08/03/2010 ITALIANA SPA ( CAI ) – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. – Per sapere – premesso che: è in atto da parte di alcune compagnie aeree la pratica elusiva di immatricolare i velivoli in stati europei con una bassa aliquota di tassazione dei redditi societari; risulterebbe che sia Alitalia sia CAI hanno immatricolato parecchi aeromobili in Irlanda; tale comportamento sarebbe ad avviso assai grave, sia perché si tratterebbe di pratica elusiva poco sostenibile, sia perché Alitalia è tuttora pubblica, sia perché CAI ha più volte sbandierato la propria «italianità» -: se la pratica elusiva citata in premessa è effettivamente utilizzata dalle compagnie aeree, e da quali; nell’ambito delle proprie competenze il Governo intenda intervenire al fine di recuperare le somme eluse indebitamente o evase.(4-05042) INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05042 CAMERA RISPOSTA ATTO Risposta scritta pubblicata lunedì 8 marzo 2010 nell’allegato B della seduta n. 295 All’Interrogazione 4-05042 presentata da MARCO GIOVANNI REGUZZONI Risposta. – In riferimento all’interrogazione in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta. La materia è regolata dall’articolo 12, comma 1 del regolamento CE 1008/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, in cui si sancisce che: … Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti: Altero Matteoli.

gaspare
gaspare
15 anni fa

Carla i fondi dormienti, come ho avuto modo di scrivere si sono dimostrati ben poca cosa. Alla fine il ministero del tesoro ha fatto sapere di avere recuperato circa 1200 milioni di euro.
400 milioni sono andati per la social card, altri 400 sono andati per la ricerca (finanziamento una tantum), e gli ultimi 400 si sono persi in mille rivoli, tra cui anche il rimborso Alitalia.

gaspare
gaspare
15 anni fa

Nicola, Alitala non è pubblica.
Vedo che questo governo riesce benissimo a confondere le cose.
Facciamo chiarezza.
Abbiamo due alitalie: la vecchia alitalia che sta venendo chiusa da Fantozzi ed era quella “pubblica”.
Questa alitalia ha ceduto flotta, NOME E MARCHIO alla CAI che è interamente privata e può quindi usare il marchio e il nome ALitalia.
Che significa?
Significa che la NUOVA ALITALIA (quella di colaninno è soci) usa il nome della vecchia, ma non è partecipata dallo stato.
lA NUOVA ALITALIA è INTERAMENTE PRIVATA.

ecco tutto.
spero di essere stato chiaro. altrimenti chiedete pure.

STEFANO
STEFANO
15 anni fa

MA SE CI SONO 2 ALITALIA PERCHE’ CI HANNO DATO LA PARTE CHE FA’ SCHIFO?

ON CASINI MA LE SEMBRA GIUSTO CHE MIGLIAIA DI ITALIANI SI PRENDONO LA PARTE PEGGIORE E 2 I.DIO.TI RACCOMANDATI IMPRENDITORI SI PRENDINO LA PARTE MIGLIORE?

MA SIAMO IN BURUNDI? O NEL PAESE DI VIRGILIO ORAZIO CICERONE ALIGHIERI DANTE BOCCACCIO ECC ECC?

Giorgio
Giorgio
15 anni fa

Giovedì 18 marzo 2010, 08:00 «Nei vecchi contratti non c’è scritto nulla» Il Giornale

Assicurazioni boomerang. L’ultimo pasticcio, dopo i prodotti strutturati rimasti schiacciati dal crac di Lehman Brothers e dal tracollo delle banche islandesi, sono le cosiddette «polizze dormienti». In sostanza si contano oggi migliaia di famiglie italiane impossibilitate a incassare il frutto di polizze vita, magari ricevute in eredità, perché considerate «scadute» dalla normativa vigente.
Il nodo è la Legge 166 dell’ottobre del 2008, la stessa con cui il governo aveva pianificato il salvataggio di Alitalia, che tra i suoi articoli ha alzato a due anni il tempo per la prescrizione delle «polizze dormienti» introducendo però al contempo un criterio retroattivo.
L’obiettivo era quello di rimpinguare, insieme alla regola «cugina» sui cosiddetti conti correnti dormienti (quelli non movimentati da 10 anni), il fondo creato dal Tesoro per le vittime dei crac finanziari. Ma l’effetto non certo secondario è stato quello di «congelare» tutti i contratti scaduti prima del gennaio 2006 e mai reclamati dai rispettivi titolari. Una catastrofe annunciata, come dimostrano le numerose lettere giunte in questi giorni alla redazione del Giornale. I lettori lamentano, ora con toni accesi ora disillusi, di aversi visto negare il frutto dei risparmi che un congiunto, perlopiù ormai scomparso, aveva affidato a un prodotto vita venduto da Poste italiane o dalla banca sotto casa. Raccontano come sono andati in fumo le rinunce di nonni, mariti e parenti di vario grado, di cui spesso avevano perso ogni traccia per molti anni. O ancora peggio di aver seguito il consiglio, poi rivelatosi quantomai improvvido, impartito dal dipendente allo sportello di conservare il prodotto in questione fino alla scadenza così da poter avere indietro almeno il capitale investito o magari di godere di un discreto rendimento.
Una situazione paradossale, che secondo alcune ricostruzioni, avrebbe già convogliato 50 milioni di euro nelle casse del fondo che, con un’ironia involontaria, il Tesoro ha intitolato proprio alle vittime dei crac finanziari. Cirio e Parmalat in testa. A dire il vero la via di uscita potrebbe essere in vista: secondo quanto trapela dai palazzi romani infatti ci sarà un decreto ad hoc sul tavolo del consiglio dei ministri che domani passerà in rassegna il piano incentivi per rilanciare i settori industriali in difficoltà. La norma risolverebbe l’intero contenzioso, pregresso compreso. La questione, spiegano alcuni osservatori, è squisitamente di bilancio e la soluzione potrebbe essere mettere mano al vincolo della retro-attività introdotta dalla legge così da permettere agli interessati di chiedere lo storno delle somme al ministero dell’Economia.
In attesa del lieto fine, tuttavia, rimangono l’irritazione dei risparmiatori e la guerra minacciata dalle associazioni dei consumatori, pronte a intentare una causa collettiva contro una norma ritenuta «anticostituzionale». In ogni caso un pasticcio che rischia di trasformare, nell’immaginario collettivo, prodotti di norma a basso rischio come quelli bancassicurativi in un mezzo tranello. Creando situazioni degne della tradizione della novella di beffa.

Giorgio

Salvatore
Salvatore
15 anni fa

Gaspare, hai chiarito bene la distinzione … solo che non hai risposto al quesito di nicola sul concambio vecchie azioni az – nuove azioni cai … secondo molti … tra cui lo scrivente … ciò non solo è possibile ma necessario se è vero che cai avrebbe ancora molti debiti da onorare con fantozzi-mef e che in proposito sarebbe allo studio del governo una forma di rimborso alternativa rispetto alle precedenti … tu però questa cosa sembra che non la voglia capire … e dici che cai non si può obbligare … senza tener conto del fatto che il cordone ombelicale non si ancora del tutto reciso …

gaspare
gaspare
15 anni fa

stefano, direi che nel burundi il governo sarebbe più serio…ma è solo una mia ipotesi

luigi
luigi
15 anni fa

on. Pierferdinando Casini,ieri ho avuto modo di seguire una parte della diretta tv,e devo con rammarico prendere atto che durante il suo INTERVENTO, dell’ on. Bersani e dell’on.Di Pietro sui gravi problemi sociali economici,una buona parte della maggioranza aveva altro da fare che ascoltare.
messaggiava al telefonino ,ridevano e si gomitavano a vicenda con disappunto,ecc.ecc.
e vogliono migliorare l’ITALIA
luigi

STEFANO
STEFANO
15 anni fa

hai perfettamente ragione luigi, bersani e dipietro sono troppo impegnari a risplendere di luce propria per ascoltare i veri problemi degli italiani sopratutto di noi piccoli e indifesi azionisti della compagnia di banderuola. basta!



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