Non rifaremo la DC ma qualcosa di nuovo
Il Papa ha ribadito la necessità di un impegno dei cattolici per salvare l’Italia e l’auspicio che una nuova generazione entri in politica. Eppure, leggendo i giornali si avverte un misto di inquietudine e di paura, come se essere democratici cristiani sia una colpa da emendare. E’ bene che tutti si tranquillizzino: nessuno può o vuole rifare la DC o ricostruire steccati fra credenti e non. Dopo il fallimento di troppe ricette di questi anni, tutti, nel PD come nel PDL, sentono che c’è bisogno di qualcosa di nuovo che recuperi forti valori e ricette per la crescita, a partire dalle politiche per la famiglia. Affermiamo con orgoglio che questo non è un peccato, ma una grande occasione per tanti di riscoprire la politica con la “P” maiuscola. Per questo non saranno le minacce a farci deflettere.
Pier Ferdinando
Lo spero davvero caro PierFerdinando!
La DC ha scritto pagine importanti per diversi decenni ma ora siamo nel 2011 e dobbiamo iniziare a scrivere una nuova pagina. Basta quindi con il solito pensiero all’italiana che guarda solo e sempre al passato per copiare ciò che era un tempo.
Come è stato detto a Chianciano adesso è il tempo di noi giovani, noi che non c’eravamo al tempo della DC e che abbiamo, forse, idee diverse da quelle attuali.
Adesso è il nostro tempo e vogliamo costruirlo come vogliamo noi, senza copiare dal passato ma creando qualcosa di nuovo e di contemporaneo che possa migliorare questo paese ormai allo sbando.
ci sto provando a Sesto San Giovanni,
Ci sarebbe davvero da vergognarsi se si organizzasse un partito come lo era la D.C.?
E’ una domanda che pongo non solo a lei, presidente Casini, ma a tanti che fingono di turarsi il naso. Mario
caro omonimo, la mia personalissima risposta è: dipende da quale dc…
ricordiamo che, un partito che dura 50 anni, attraversa varie fasi…e, nonostante il nome, il partito cambia nel tempo.
la dc dei primi anni è stata ben diversa da quella degli ultimi.
concordo in pieno con il sig. Mario Pezzati, però non mi vergogno né della prima né della seconda D.C di cui ho fatto parte. I valori restano quelli, le modalità di aggregazione possono essere diverse, perciò avanti sulla linea intrapresa.Mario
Credo che la politica debba interpretare le esigenze del nostro tempo, e cercare di organizzare delle risposte che siano attuali ed efficaci, parlare oggi della DC, và bene, come tutti ha avuto pregi e difetti. Ma ora viviamo un altro tempo ed un’altra situazione, occorrono risposte adeguate e pertinenti ad oggi. Personalmente ho l’impressione, che gli italiani si siano stancati del duopolio destra-sinistra, vorrebbero una espressione politica alternativa, per sfuggire alla scelta tra brace e padella, magari vendicandosi, nè l’una nè l’altra. Al sud, per esempio, potrebbe trovare spazio un leghismo tardivo. Certamente gli italiani ce l’hanno a morte con i politici e la cosiddetta “casta”. Non sarà facile conquistare credibilità, per chi non porta avanti politiche demagogiche.
La polemica giovanilistica non mi tocca, non mi coinvolge direttamente anche se sono vecchio, non solo perché sono sempre stato e penso che resterò per varie ragioni un “attivista” in un mondo di “generali” ma soprattutto perché mi pare una discussione paradossale. Nessuno va da un professionista, da un artigiano, da un imprenditore, da un consulente pubblico perché è giovane, ci va perché è bravo, se poi è giovane o donna tanto meglio. Uno deve essere veramente bravo e non deve valere ed imporsi solo per il pacchetto di tessere che detiene. Quanti amici hanno digerito male la svolta del 2008 ma hanno continuato a gestire il partito nelle varie zone d’Italia? La famosa frase del sen. Andreotti “il potere logora chi non ce l’ha” fu spiegata in una trasmissione televisiva ad un “sorpreso” Indro Montanelli. Il “potere”, l’autorità logora chi non ce l’ha; chi non è capace è logorato dal lavoro che fa a differenza di chi fa bene e con piacere il proprio lavoro. Il sen. Fanfani diceva che un giovane può dedicarsi all’attività politica, che è un’attività a certi livelli totalizzante, dopo essersi realizzato nella famiglia e nel lavoro. Allora che fare? Per i giovani e le donne bisogna aiutarli ad avere delle chance nel partito e non solo nel partito in modo che possano dimostrare concretamente il proprio valore. La Dc era un “unicum” nell’Internazionale d.c. e non solo per la situazione storica nella quale ha operato. Rimane comunque un patrimonio di valori, di uomini e di situazioni da cui sarebbe sbagliato non attingere od ignorare.