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Scusi egr.sig. Casini,
ma nelle prime battute con l’Annunziata, lei dice : “bisognava salvare l’euro e allora bisogna rinunciare a un piccola porzione di sovranità fiscale, ecc….” . Ci spiega allora :
1. perchè bisogna salvare l’euro ? (forse che la crisi del debito sovrano dipende dal tipo di moneta che si usa ? anche con la lira il debito era altissimo e con l’euro è solo terribilmente peggiorato)
2. perchè per salvare una moneta, i paesi devono rinunciare alla propria sovranità ? Quale principio economico prevede questo ?
3. a chi pensa di consegnarla lei la sovranità nostra ? alla BCE, al parlamento europeo di Barroso e soci, che Nigel Farage, in tre minuti di intevento memorabili, addita come incapaci e soprattutto personaggi che non sono stati eletti dagli europei ?
4. chi è il sovrano ? il popolo italiano e i popoli europeri o la BCE e i suoi azionisti privati ?
(Credo che con questi vaghi richiami alla sovranità europea, all’euro e a tutte le virtuali categorie liturgiche del caso) consegnerete presto, questo paese e questa continente a nazionalismi ancora peggiori di quelli che conobbe l’europa del 1930 – 40)
L’Annunziata non ha avuto il tempo di approfondire con lei. La televisione si presta bene per rimanere alla superficie dele cose. Provi qui, che è casa sua, e dove può trovare tutto il tempo ad andare a fondo delle questioni che le pongo io, ma penso dovrebbero porre a lei, ancor di più tutti gli altri, le Luiselle, le Anne, i Bartolomei, i Pezzati, i Villino che qui transitano, scrivono, fanno l’ola per lei, non si capisce per cosa. O forse si.
Cordialità
A.T.
Dimenticavo, come mai che gli unici a non rinunciare alla sovranità nazionale, sono stati gli Inglesi che si sono sempre tenuti la sterlina ?
Carissimo sig. Antonino, io purtroppo non ho la sua cultura e quindi ciò che scrivo è molto, molto banale. Ma non per questo smetterò di esprimere il mio pensiero. Non faccio “la ola” a Casini ma sicuramente ho fiducia in lui e soprattutto ne ho nel partito al quale sono iscritta da quando si è staccato da Berlusconi e dal suo entourage. Ho ancora fiducia in qualcosa oltre che fede in Qualcuno, e nel mio piccolo, ma proprio piccolo, cerco di fare qualcosa, Se ci sono critiche da fare, tipo i costi della politica o la posizione del partito rispetto al referendum sulla gestione pubblica dell’acqua e il nucleare,le ho fatte,per quel che conta…!. Mi sembra alcune volte che il Suo atteggiamento sia un po’ disfattista e, le ripeto un po’ da “profondamente sfiduciato”. Dico il suo atteggiamento, non le sue opinioni, che sono sicuramente legittime e rispettabili. Dato che la fiducia è caratteristica dei bambini, voglio continuare ad averne perchè ” se non ritornerete come bambini ……ecc. ecc.
Le critiche sono sempre costruttive ma a volte anche il garbo nel porle fa bene al cuore. Comunque buon Natale e buon 2012 e Lei, alla Sua famiglia e all’Italia
Gentile Luisella,
adoro il suo garbo e le cose che scrive. Lei non è affatto banale e io non sono una persona colta. Pongo solo domande, che sono la strada maestra per capire, avvicinarsi alla verità e riavere indietro la libertà che ci hanno confiscato quelli che da sempre, con i voti vostri ma con i soldi di tutti, compresi i miei, si ergono a paladini di qualcuno. Ecco io me ne voglio tirare fuori. Tutto qui. E con le buone prima, o con le cattive penso presto, e a malincuore, questo accadrà. Casini e soci, rimangono avvisati. Della libertà degli altri non si può chiacchierare troppo a lungo. Prima o poi viene richiesta indietro con gli interessi del caso.
Non si arrabbi se l’ho messa tra quello dell’ola, non me ne voglia. Le domande le pongo, per incuriosire anche lei, e ad aspettarsi risposte.
Ma non tema, non arriveranno mai, semplicemente perchè le mie non sono domande da giornalista e non sono concordate prima dell’intervista, insieme alle possibili risposte. Insomma come dire : ZERO CHIACCHIERA, con certi cittadini. E Zero tasse, quindi.
Auguro a lei, famiglia e soprattutto a quel suo adorabile figliuolo un po anarchico, ogni bene. E non solo per il prossimo natale.
A risentirla
A.T.
Gentile signor Antonino, credo che prima di ogni altra cosa gli italiani debbano tornare a credere nell’Italia, siamo attraversati da una profonda e grave crisi economica, non si intravede la possibile uscita, ma abbiamo il dovere di credere che qualcosa cambierà, vede se non riponiamo noi un pò di fiducia nel nostro futuro, come possiamo pensare che gli altri paesi possano darci considerazione? Benvenute critiche, purchè tutte siano costruttive. Sicuramente questa manovra continua a penalizzare i soliti, ma crede veramente che ci possa essere alternativa con un parlamento formato da vecchi politici dove ognuno vuole coprirsi con una coperta troppo corta?t Oggi credo che il più grande problema del nostro paese non siano neanche il pensionamento troppo tardi o l’ICI, o altro, il problema maggiore della nostra Italia è esclusivamente il lavoro, l’altro giorno ho ascoltato in televisione un operaio in cassa integrazione che urlava :”Io voglio lavorare, voglio lavorare sempre, anche fino a settant’anni ed oltre ma voglio lavorare”. Ecco la nostra piaga qual’è, il lavoro, io spero che questo sia il prossimo e urgente tema da affrontare dal nostro governo, tra l’altro il primo articolo della nostra Costituzione scritta da uomini di diverse ideologie ma unite da un unico e grande progetto di rispetto e amore per l’Italia afferma che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro. E allora cari politici partiamo da lì.
Noi sig. Antonino siamo cittadini europei e vogliano e dobbiamo rimanere con l’euro. Sa lei quanto pagavano le aziende il denaro preso in prestito dalle banche prima dell’euro? Il tasso per i prestiti bancari in lire era tre volte circa quello di oggi. Vorrei ricordarle che sono le aziende che danno lavoro, di teorie anarchiche ci si
può riempire la bocca ma non la pancia, e la gente oggi ha bisogno di vivere, di far crescere i figli. Criticare la politica, i mal governi è doveroso ma mai cadere nell’esagerato e nell’incontrollato.Senza contare che uscire dall’Europa comporterebbe sospensione dei pagamenti di pensioni e lavoratori statali, è questo che vuole lei?Cordialmente la saluto.
Gentile s.ra Patrizia, vedo di offrirle qualche spunto di riflessione e parto dalla fine della sua gradita e rispettabilie risposta.
Quello che voglio io è la libertà. La mia. Non quella sua, o di altri milioni di italiani come lei. Non soffro di questa prepotenza. Sa qual’è il dramma ? Se le persone come me chiedono la libertà devono : spiegarla, sentirsi dare dell’anarchicio, e sentirsi invitati a ritirarsi su un’isola deserta fuori dall’italia ovviamente.
Quello che voglio io, cerco di spiegarlo solo per ottenerlo per me, e per nessun altro. Vede qual’è la differenza tra me e lei :
che a lei piacciono tante cose e anche il suo invito a credere in quest’italia le deve piacere tanto. Sono stufo di pagare cose che non condivido e che reputo vaghe e errate. Io non chiedo a lei di pagare la mia libertà o per le mie idee, chiedo soltanto che se uno si proclama italiano, inneggia alla politica, a Casini, o a qualcun’altro per carità, all’euro e all’europa, alle istituzioni e alla sacra liturgia statalista, si tiene tutte queste cose e lascia liberi gli “anarchici” come me, di fare da soli. Pacificamente. Non voglio obbligare nessuno a rimanere a pancia vuota per causa della mia presunta anarchia. Mi accontento di lasciare eventualmente vuota la mia, ma con la mia anarchia, facendo a meno della stato-crazia degli altri.
Dopo questa premessa le dico :
1) in economia il “credere” non è categoria riconosciuta. Credere è solo una caregoria delle spirito. E il credere in qualcosa, servirà ad aspettare il collasso prossimo venturo. E se dico questo, non lo dico gratuitamente o per fare il disfattista, ma solo perchè i dati e le teorie economiche, lo spiegano in modo ineluttabile (nel mondo i casi di default di paesi e sistemi economici sono numerosissimi) anche per l’italia. Non si illuda che lo spieghi a lei Casini o qualche corrierone della sera o qualche Floris di turno. Non lo sanno. Fanno altro di mestiere.
2) sono d’accordo sul LAVORO. Il lavoro mi passi il termine un po’ spregiativo, è una merce. Come tutte le merci, la sua quantità e il suo prezzo verrebbero stabiliti dal mercato se vivessimo in un paese libero. Invece c’è il suo beneamato Dio Stato che ovviamente ha una parola su tutto, anche sul lavoro. La mancanza di lavoro è determinata da : costo del lavoro eccessivo per l’elevato costo di tasse e contributi dello stato medesimo, e salari tra i più bassi d’europa. E per quel costo imposto dalle gabelle di stato, non si trova una domanda adeguata se non quella statale e parastatale appunto. La mancanza di lavoro è determinata quindi dalla “regolazione” del mercato affidata al dio Stato, dipinto come buono, generoso, prodigo, previdente, altruista, pacifico, prudente e giusto come il dio di Abramo. Lei sa che il dio di Abramo è il dio della verità e non delle menzogna. E non c’entra quindi niente col dio stato che molti decidono di adulare. Se a lei piacciono i suoi frutti, si tenga il dio stato ma non chieda alla gente come me neanche un centesimo per cassa integrazione, contratti di solidarietà, incentivi alle imprese per le assunzioni, e altre forme letali di interventismo finto – capitalistico, che minano il mercato, hanno fatto dell’italia un paese da economia sommersa e da terzo mondo economico, e ahimè determineranno, come accaduto tra il 1930 – 1940 l’insorgere di pericolose figure che risolvono le crisi con le guerre.
3) quanto all’europeismo e all’euro e al costo del credito al tempo delle lire.
EUROPEISMO = è una categoria rispettabilissima del suo spirito. Io mi sento un cittadino del mondo, e non sento il bisogno di allearmi con altri europei per essere più forte rispetto a un cinese, a un argentino o un’africano. L’europeismo è un paravento per il potere centralizzato della BCE.
EURO = la invito affettuosamente a comprendere cosa è la moneta in generale e qual”è il più terribile dei monopoli che si può affidare a qualcuno, se non quello della moneta.
CREDITO = come la moneta, il credito è il monopolio più tragico che si possa aver realizzato. Quindi quello che lei dice su Euro, europeismo, credito e credere in questo e in quello, con tutto il rispetto possibile che le devo, rimangono per me solo vuoti proclami e dichiarazioni da libro dei desideri.
La prego di riflettere davvero, non per dare ragione a me o convincersi di avere opinioni errate, ma per sottoporre a domanda seria per lei e le sue conoscenze attuali, sui seguenti argomenti :
1. cosa è il denaro (le consiglio la lettura di un libro di F.Carbone intitolato proprio così) ?
2. cosa è il credito e perchè il suo monopolio produce crisi, inflazione, disoccupazione, diseguaglianze sociali ?
3. cosa è il lavoro e perchè manca sempre di più in italia, sebbene siamo 7 miliardi nel mondo ?
4. quali sono le cause della crisi di oggi ?
le cause primarie della crisi sono appunto la moneta e il credito che in regime di monopolio (e questo vale per il dollaro, lo juan, il rand, la sterlina, ecc…) producono danni ai consumatori che poi siamo tutti noi che usiamo il denaro per scambiare merci e denaro. Danni e rapina occulta, cara Patriza, anche a lei.
Legga cosa ho scritto al mario pezzati oggi a proposito di quello che scrive su un’articolo apparso oggi qui.
La saluto cordialmente, e vedrà che dopo le domande, lei troverà pure le risposte. E potrebbe sorprendersi di dover rivedere molte cose della vita che ha considerato erroneamente come leggi divine.
E ‘ quello che è successo a me. Potrebbe capitare anche a lei, non trova ?
A.T.
alcune personalissime considerazioni su lavoro e flessibilità…
https://www.pierferdinandocasini.it/2011/10/31/lavoro-il-difficile-connubio-tra-flessibilita-e-garanzie/
e una personalissima riflessione su tecnologia, società e lavoro..
https://www.pierferdinandocasini.it/2011/08/04/tecnologia-e-societa-il-dialogo-necessario-per-superare-la-crisi/
Non lacrime e sangue, ma davvero molto, molto di più. Inimmaginabile quello che è stato fatto con questa VERGOGNOSA manovra, assolutamente recessiva, inutile e pure dannosa, dagli effetti imprevedibili per i fallimenti a catena e lo stato di povertà per molti cittadini. Faremo la fine della Grecia o peggio ancora !! Tutto sulle spalle del (vero)ceto medio che lavora, produce e mantiene l’Italia. Poco o nulla per tagliare sprechi e costi inutili tipo spese militari, maxi stipendi manager di stato, super e baby pensioni, etc..etc…
O MONTI è DAVVERO PAZZO (E CASINI “finto difensore della famiglia” è IL PRIMO e più degno compagno di merende) O SIAMO DI FRONTE AD UN GOLPE DELLE BANCHE MONDIALI E DELLA GERMANIA PER RIDURCI AL RUOLO DI SEMPLICI SUDDITI PAGANTI.
LE CORDE TROPPO TIRATE SI SPEZZANO ED ORA LA RIVOLUZIONE DELLE PERSONE ONESTE è DAVVERO DIETRO L’ANGOLO.
Gentile Signor Antonino ,cercherò di essere breve:
1) io non le ho dato dell’anarchico. Credo fermamente nel dialogo e nel rispetto della legalità.Ho solo affermato che con le belle parole non ci si riempie la pancia.
2) Ripeto siamo tutti stanchi di pagare, ma vorrei ricordarle che il governo Monti ha bisogno dei voti di tutti i parlamentari, e sicuramente e purtroppo berlusconi avrà messo dei paletti.
3)Meglio il governo Monti che rischiare di non poter pagare pensioni e stipendi.
4) Ritengo Monti una persona seria e onesta, magari ce ne fossero di politici così,non so se ci siano complotti o segreti delle banche ma di una cosa sono sicura, Monti in tutto questo non c’entra tra l’altro io sono una di quelli che spera che in futuro si possa ricandidare.
5) Vede sig. Antonino io non sono persona di cultura, quello che io affermo l’ho vissuto e lo vivo sulla mia pelle, pagare del denaro con tassi del 20% ed oltre, come era prima dell’euro comporta aumenti del prodotto finito e difficoltà per gli occupati.
6) (W. Churchill) : “solo gli stupidi non cambiano mai idea”, in questo caso concordo con lei, tutti possiamo cambiare idea, o no?
Cordialmente la saluto.
Per sig. Guido : sottoscrivo e approvo. La rivoluzione no, quelli che ci provano stavolta, li mettono in galera prima. Si faccia furbo e smascheri pazientemente i falsari e i bancarottieri i cui nomi non abbiamo più bisogno di pronunciare, tanto sono dovuti venire allo scoperto. L’ira dei giusti è vicina, inesorabile sarà il suo passaggio, segnata la fine per i falsari e bancarottieri e i loro sicari, mascherati da politici di ogni colore.
Il bello di questo sito è che parlano pure della famiglia. Si deve ringraziare Casini che della famiglia è il difensore d’ufficio divino, che con la sua strenua ed eroica resistenza, avrebbe fatto risparmiare qualche decina di euro per figlio sulla nuova ICI. Come dire : ti potevano uccidere, ma ringraziami perchè ti faccio tirare solo una martellata in testa. Il mitico rag. Fantozzi avrebbe detto : com’è buono lei ! Contorcendosi verso il pavimento. Non faccia questo lei, come non lo faccio io. La nostra italia e quel genere di italiani cui lei, io e altri milioni di sconosciuti, senza rappresentanza e senza volto, apparteniamo, non è quella di Fantozzi.
Semper Humanitas Ante Omnia
A.T.
Cordialità
A.T.
On. Casini, Lei in Tv elogia Monti per la manovra, ma facciamo un pò di storia. Chi ha fatto questo enorme debito pubblico ? Gli alieni ?
Lei non è un verginello della politica ,era già in parlamento con i vari DE Mita, Cirino Pomicino ed altri ed allora? Devo pagarlo Io ? Secondo Lei la manovra è giusta, ma io se potessi lo farei vivere per almeno 5 anni con una pensione di 500 euro al mese, ici da pagare ,irpef comunale e regionale, aumento iva e benzina, non so se Lei riuscisse a vivere. Allora ? parla di adeguare gli stipendi dei parlamentari agli stipendi europei,ma dice che non si può fare con decreto ! Ma se Lei pensa che sia giusto e corretto cominci col dare l’esempio ai cittadini e si diminuisca Lei e tutti i Suoi parlamentari già da subito. Siamo arrivati al limite. Noi dobbiamo fare i sacrifici per colpe che non abbiamo e dall’alto non vi passa manco per la testa di fare Voi sacrifici, nè farli fare a chi ha stipendi e pensioni di centinaia di migliaglia di euro. Grazie.
gentile s.ra Patrizia :
1. la ringrazio di definire belle le mie parole. La vorrei ringraziare presto, se mi consentirete di non lasciar morire di fame nessuno con le mie belle parole. Tutto qui
2. Siete tutti stanchi di pagare, bene. Voi continuate a farlo e auguri. Io dico no, grazie. Adesso basta.
3. Se lei vede Monti come la soluzione e non come il problema. Ecco una ragione in più per non pagare per le vostre soluzioni e per i miei problemi.
4. Le categorie dell’onestà e delle persone per bene, con l’economia e la produzione di ricchezza per pagare pensioni e stipendi, c’entrano come il caciocavallo con le ostriche
5. la cultura che lei non avrebbe non c’entra un fico secco con i tassi che lei pagava prima dell’euro al 20% e quando però i bot e cct rendevano 12,5 % . Provi a chiedersi : cos’è il tasso di interesse ? a chi lo abbiamo affidato ?. Io posso dirle che non è il 20 o il 5 o il 1000 che fa la differenza su un tasso, ma quanto quel valore di tasso che paghiamo corrisponda o no, all’equilibrio tra la richiesta di denaro e l’offerta del denaro stesso. Cosa che non è ne oggi, ne era prima con la lira, perchè i tassi vengono pompati o depressi atificiosamente dalle banche centrali, con intenti apparentemente sociali e di regolazione, ma con effetti distorsivi e cancerogeni per l’economia e per quei prodotti che lei produrrebbe, da quello che ho capito, o produceva in passato
6. Churchill aveva ragione, dimenticava sempre di aggiungere, intento a fumare il suo sigaro, che la mamma degli stupidi è sempre incinta.
Quindi sono gli stupidi che devono cambiare idea. Lei non è stupida quindi provi solo a porsi qualche domanda, e a darsi qualche nuova risposta non pre-confezionata.
Cordialità
A.T.