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La sig. Gruber (già europarlamentare per Uniti per l’Ulivo) ed il dr. Damilano (giornalista dell’Espresso) dimostrano in questa intervista di essere nostalgici dei miti della seconda repubblica. Ripropongono agli italiani il modello istituzionale americano, mentre noi preferiamo il modello europeo, in generale, ed il tedesco in particolare. Modello istituzionale di tipo americano che in Italia non ha attecchito ma ha generato finti partiti, finte coalizioni, l’autosufficienza della maggioranza ed il trionfo del qualunquismo e della protesta. Negli ultimi venti anni in Italia si è voluto costruire un sistema politico a favore e contro l’on. Berlusconi. Quest’ultimo ha certamente responsabilità politiche e personali ma non può essere accusato di tutto e di più. Il berlusconismo si è alimentato dell’antiberlusconismo e viceversa. A questo gioco al massacro hanno partecipato forze economiche, sociali e culturali che oggi dovrebbero avere più umiltà e più capacità di autocritica. Per il degrado della vita pubblica, economica e sociale oggi sono più importanti i progetti di contenuto rispetto a quelli di schieramento. E’ impressionante lo sbarramento di fuoco (di pregiudizi) che i media italiani rivolgono contro l’Udc reo di non piegarsi alla volontà altrui. Fatto che a me rafforza la convinzione della necessità per il nostro partito di avere un leader. Leader che non solo rappresenti la nostra proposta istituzionale e politica ma che sia capace di sottrarci ai tranelli per sfruttare le opportunità migliori a favore del popolo italiano!!