Partito della Nazione? Facciamoci ascoltare per un cambiamento vero
‘Riceviamo e pubblichiamo’ di Germano Milite
Un mese fa scrisse una lettera aperta a Pier Ferdinando Casini, oggi così accoglie le novità:
Qualche “irriducibile” del partito inorridì dandomi del matto o dell’utopista. A distanza di 30 giorni, Casini pare aver ascoltato in grossa parte quel mio spassionato monito con il lancio di questa nuova formazione politica. Ora è il momento di restare uniti e di pretendere un cambiamento vero, veloce, “pulito”, concreto ed efficace della vecchia e morente Udc.
Il partito stava letteralmente affondando e dava a tutti l’impressione di essere abbandonato dai suoi stessi vertici. Io non so quanto Casini faccia sul serio, quanto di vero e sincero ci sia nelle sue parole ed attenderò la reale attuazione dei bei concetti espressi in questi giorni prima di giudicarlo in maniera definitiva. Mi farebbe piacere, comunque, che proprio adesso noi decidessimo di bombardare letteralmente i “capi” per farci sentire, proporre soluzioni, pretendere ascolto e VERITA’.
La politica italiana è giunta ad un capolinea e pare che almeno qualcuno abbia avuto il buon senso di accorgersene. Lo dicevo un mese e fa e lo ripeto adesso: non mi aspetto politici in odore di Santità che siano sul serio altruisti e pronti ad immolarsi per la collettività…mi aspetto politici meno cialtroni e miopi che riescano ad essere positivamente egoisti; capendo cioè che la qualità ripaga e che, investire energie e sinergie su giovani e meno giovani di valore, CONVIENE A TUTTI ED A LORO IN PRIMIS.
Che questa rivoluzione annunciata non resti tale…che quella di Casini sia una presa di coscienza VERA che porterà finalmente a qualcosa di buono. Che si discuta, che ci si veda per parlare.
In caso contrario, lo dico chiaramente, SARO’ IL PRIMO A SCAGLIARMI CONTRO “IL PARTITO DELLA NAZIONE” ed i suoi fondatori…il tempo delle promesse fatte appositamente per non essere mantenute è finito.
L’Italia ha bisogno di NOVITA’, DI CREATIVA’, E DI POSITIVITA’ NON SCIATTAMENTE PROPAGANDISTA…l’Italia ha bisogno di un nuovo esercito di moderati.
IO CI STO MA ALLE CONDIZIONI ESPOSTE…SPERO CHE TUTTI, QUESTA VOLTA, SIANO CONCORDI CON ME.
Concordo in pieno, è il momento giusto per dare il via ad una nuova stagione politica, resettare tutto e ripartire carichi di entusiasmo ed idee da realizzare. Se veramente faremo la differenza la gente pian piano aprirà gli occhi e ci seguirà, se dovessero rimanere però solo parole questo potrebbe essere l’inizio della fine.
Maurizio
Aggiungo qualcosa in più. A Todi si diano tempi concreti sul tesseramento che deve partire prima possibile per concludersi prima dell’anno e consentire la celebrazione dei congressi locali, regionali e nazionali (e non viceversa perchè no avrebbe alcun senso!). Si diano inoltre garanzie sulla trasparenza del tesseramento (ad esempio affidando ad organi terzi sul territorio il compito di verificare e rilasciare le tessere) e si dica in modo chiaro che i condannati (anche se non in via definitiva) sono esclusi dal partito, oltre che ovviamente dalle cariche elettive.
Se davvero vogliamo essere qualcosa di nuovo, di estremo centro, occorre dire basta alle troppe contraddizioni che ci hanno caratterizzato. Non dobbiamo essere giustizialisti ma, da politici di ispirazione cristiana, non possiamo transigere su etica e politica essere, come la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto! Altrimenti saremo i peggiori degli ipocriti.
“Mi farebbe piacere, comunque, che proprio adesso noi decidessimo di bombardare letteralmente i “capi” per farci sentire, proporre soluzioni, pretendere ascolto e VERITA’.”
Riprendo la richiesta di Germano aggiungendo che esiste gia’ chi lo fa o cerca di trovare soluzioni.
I circoli territoriali della Lega, le tv della stessa, i blog di grillo,Nicki Vendola con le fabbriche della rete….
Chi e’ affetto da noia ovvero gli astenuti?
Ci vuole maggiore partecipazione, forum , dibattiti tra lettori.
Purtroppo qui non li vedo.O sono troppo di nicchia!
Ma il passo di Pier puo’ essere decisivo se tiene conto del mutato contesto sociale-politico economico come si dice sempre, tenendo conto che e’ FONDAMENTALE la PARTECIPAZIONE ATTIVA!
Ciao Carlo, hai ragione, iniziati a fare un giro dai blog di Estremo Centro
Concordo con l’amico Germano nel pretendere che questo nuovo partito venga dal basso e dai giovani e meno giovani che abbiano idee e proposte concrete in senso riformista. Un partito che abbia una missione ben definita: quella di aprire una nuova stagione della Repubblica. La stagione delle riforme, dello sviluppo economico e dell’ammodernamento del Paese, nel quadro di un assetto statale e amministrativo che garantisca la pluralità federalista nell’unità nazionale e il rispetto dei valori fondamentali della persona di ispirazione classica e giudaico-cristiana al tempo stesso. Credo che aumentare i forum, i blog e quant’altro sia necessario, ma non indispensabile. Questi, a mio avviso intercettano soprattutto l’attenzione di un elettorato populista-massimalista, che non è il nostro target. Fondamentale invece sarà il lavoro che ognuno di noi svolgerà sul territorio. E’ il radicamento territoriale che deve essere alla base di un nuovo grande partito. Bisogna approfittarne ora, che i due grandi partiti sono in crisi, per far nascer nella gente la voglia di cambiamento. Ecco perchè è fondamentale anzitutto un nome che richiami un popolo al senso d’appartenenza alla Nazione (Partito della Nazione è il non plus ultra), poi bisogna fare di questo partito un partito di massa, quanto più grande possibile, anche se non raccogliticcio e quindi bisogna togliere simboli identitari belli, ma di nicchia, come lo scudocrociato, bisogna evitare ogni riferimento al centrismo, perchè ci limita (infatti questo partito deve pescare elettori e politici moderati anche da destra e da sinistra),perchè instilla nella gente l’idea che “non siamo nè carne, nè pesce”, e, infine, perchè i concetti di destra centro e sinistra non hanno più senso nella nostra società post-industriale. Dobbiamo inoltre e soprattutto evitare di fare alleanze variabili a destra e a manca ed evitare di allearci con chi è lontano dalla nostra cultura di riferimento che affonda le proprie radici nel Ppe. L’essere alternativi alla sinistra(a ogni tipo di sinistra) deve costituire il nostro Dna di popolari europei.
Solo il supremo interesse nazionale(che dovrà rappresentare la stella polare del nuovo partito), qualora appurato tramite un congresso, potrà giustificare deroghe al sacro principio dell’alternatività alle sinistre. Sarebbe bene infine che questo partito sia alternativo anche all’attuale Pdl, ma se in futuro un’alleanza a condizioni ben precise, dovesse servire nell’interesse del Paese, ben venga!
Condivido molti spunti di riflessione di Napoleone; circa i blog e la rete ribadisco la mia impressione che siano strumenti non fondamentali ma utili ad integrare una modalita’ di comunicare.
Mi pare anonimo partito della nazione ed anche obsoleto ( il termine partito)
ALLENZA PER L’ITALIA al di la’ dei convincimentie del fatto che gia’ esiste,lo reputo un giusto mix laddove si richiama l’identita’ nazionale e l’unione.
No non sono d’accordo perchè questo era un percorso programmato già prima dell’elezioni, di fondare un partito che avrebbe ampliato L’UDC di adesso, infatti se L’UDC non voleva fare questo sarebbe stata anche inutile la nostra missione di volontari, infatti noi non siamo tutti iscritti all’UDC ma apparteniamo a diverse realtà Politiche, per il quale l’UDC accoglie le nostre impressioni, le nostre esigenze ne valuta e vengono portate alle commissioni Parlamentari, no dimentichiamo che Casini è stato il primo a dichiarare questa apertura verso il WEB, addirittura Casini ha espresso la sua serietà dicendo ed affermandolo che Lui si sarebbe messo da parte per fare in modo che nascesse nuove idee e nuove persone politiche, perchè l’UDC è l’unico partito che riesce ad avere consensi da quasi tutte le fasce di elettori
Intendevo dire che il nome ALLENZA PER L’ITALIA sarebbe stato, a mio avviso, l’ideale: solo che esiste gia’.
Sono stato piacevolmente sorpreso dalla pubblicazione di questo mio breve pensiero, con tanto di link alla mia precedente lettera aperta. Quello che noto, comunque, è un generale e profondissimo senso di diffidenza nei confronti dell’attuale classe dirigente. Ora io non so quanto gli uomini di potere e di palazzo siano in grado di percepire l’antipatia devastante che per loro prova la gente (e per “gente” non intendo il popolino umorale ma anche i professionisti, gli istruiti; insomma la classe media che è la più diffusa). Anche in questo caso sono stati numerosi i commenti sospettosi dei miei lettori:”Germano non ti fidare, non ti far usare…tu sei in buona fede ma loro sono solo lupi famelici pronti a fagocitare tutto” ecc…oramai è difficile accostare il proprio nome ad un leader di partito senza essere per questo fortemente disprezzato! Non c’è più spazio per le chiacchiere e i finti rinnovamenti e c’è bisogno di risposte CHIARE ED INEQUIVOCABILI…il partito della nazione non convince molto nemmeno me come nome ma, al di la della forma (comunque importante) è vitale trovare un sintesi in una sostanza che sia composta DAI MIGLIORI…un sintesi dei migliori non vuol dire perfezione ma eliminazione della cialtroneria inutile. Concordo poi con livio sull’attività web e la sua importanza che c’è ma non è primaria (l’attivismo da tastiera lascia il tempo che trova senza una parallela attività nel reale). Una cosa esigo dal presidente: NESSUN ACCORDO CON IL PDL…sarebbe la fine totale di tutto ed un ritorno al passato molto più clamoroso di questa apertura al rinnovamento mostrata adesso! Se Casini vuole risultare credibile e salire oltre lo striminzito (ed in calo) 6%, deve avere CORAGGIO…e avere coraggio vuol dire giocarsi tutto o quali, epurando dal partito i numerosi riciclati e i vari pregiudicati. Quelli che sono sotto processo, anche se non condannati, non possono ricoprire cariche pubbliche fin quando non saranno scagionati…via l’esercito delle clientele, via gli ondivagi trombati dagli altri partiti e rifugiatesi negli altri partiti! C’è tutta un’energia nuova che ho testato personalmente e che può smuoversi se ci si decide ad abbandonare la politica vecchia maniera…ci sono imprenditori stufi della destra e della sinistra…ci sono migliaia di giovani indecisi sui quali poter puntare ma, ripeto, c’è BISOGNO DI MASSIMA TRASPARENZA ED ONESTA’…altrimenti è proprio inutile che discutiamo sul nome: chiamiamolo Udc 2 e finiamola qui!
Grazie al Presidente per aver letto e diffuso questo mio pensiero sicuramente poco confertevole…spero di poterlo incontrare per presto per presentargli le mie idee! 😉
Bravo! Sono pienamente d’accordo con te!
E’ giunta l’ora di dare una svolta alla politica Italiana.
Solo così i giovani potranno di nuovo avvicinarsene e lavorare per creare un’Italia migliore.
Anche noi comunque dobbiamo lavorare per dare spunti al partito secondo me….
Analisi raffinata quella di Germano che condivido in ogni passaggio.Come negare le responsabilità del partito?che poi partito non è.
Da inguaribile appassionato mi piace pensare che il progetto decolli:non è ammissibile fare assemblee di continuo che restano solo dichiarazioni di intendi.Le parole di Casini fanno ben sperare,ma non nascondo che temo non vi siano le condizioni per la loro realizzabilità.Va da sé che spero di sbagliare.
ciò a cui non voglio rinunciare: la Democrazia
ciò a cui non voglio rinunciare : l’Italia
Anche se credo in una unità europea ed in una sana e necessaria cooperazione internazionale, è forte la mia identità nazionale: “Democrazia Italiana”.
Questo il mio contributo “gettato” sul tavolo delle idee per il nome del MIO partito.
Un atto di coraggio, quello del Presidente Casini, che conferma la sua coerenza e per quanto mi riguarda rafforza la mia stima. Ora secondo me c’è bisogno quindi che le idee di ognuno vengano coniderate e vengano scelte le più condivise. Ogni tema deve arricchirsi sia del contributo dei “professionisti” sia sopratutto, e qui deve essere la differenza e la novità, del contributo di chi “subisce” in qualità di cittadino, le decisioni prese dai vertici politici. Parola d’ordine: ASCOLTARE! Ovviamente ciò non significa che ognuno di noi ha la soluzione giusta a tutti i problemi, ma non si deve mai dimenticare che la Democrazia, alla quale non voglio rinunciare, deve considerare e rappresentare al meglio l’esigenza e il pensiero di ognuno di noi, della Comunità. Io, ad esempio, sono un dipendente pubblico, categoria da molti additata, certamente non sempre a torto, ma questo non dipende dal singolo lavoratore ma da una generalizzata cultura della Cosa Pubblica, che accomuna tutti sulla NON RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE del proprio fare. Questo vale per tutti, in quanto molti dimenticano o non sanno che il “mondo politico” eletto ci rappresenta attraverso la Pubblica Amministrazione! Proprio per questo credo che la prima riforma debba essere culturale, perchè solo da una riforma culturale ne conseguirà una percezione diversa del ruolo pubblico. Essere orgoglioso di far parte della pubblica amministrazione significa in primoluogo far bene il proprio lavoro e quindi svolgere il servizio a cui si è preposti: Servire la Comunità.
Spero di partecipare alle “tre giornate di Todi” (suona un pò come un auspicio di reminescenze storiche) e di poter intervenire non per dare il mio contributo a chi deve decidere, ma per DECIDERE INSIEME cosa fare nelprosimo futuro per il bene della Nazione.
Gaspare
Mi piace pensare che Todi non sarà l’ennesima assemblea che non va oltre dichiarazioni di intenti.Temo che ad oggi non vi siano le condizioni per il nuovo Partito.Va da sé che spero di sbagliare.
Mi pare di aver letto da qualche parte che il nuovo partito sarà aperto anche a coloro che non sono cattolici; spero di essermi sbagliato, altrimenti secondo me vorrebbe dire fare la brutta copia del PD che ha dimostrato tutte le contraddizioni causate dalla convivenza di cattolici e non. Secondo me non è importante che il partito sia grande in termini numerici, ma grande in termini qualitativi e deve essere la spina nel fianco a chi vuole portare valori opposti a quelli cattolici
Scusate l’intrusione, mio marito è tedesco ma vive in Italia da due anni e segue con attenzione la politica del nostro Paese. Sarebbe entusiasta di aderire a questo nuovo progetto, però è possibile anche se è straniero?Se si, a partire da quando? Scusate ancora e buona domenica a tutti!!E soprattutto in bocca al lupo!!!
Tante ipotesi e architetture politiche ma solo per dover riempire una scatola possibilmente bella ma certamente vuota.