Per l’OCSE l’Italia va indietro, si vede che non parlano con Berlusconi
L’OCSE ha dichiarato che nel terzo trimestre di quest’anno si potrebbe avere un calo del PIL pari allo 0,3% su base trimestrale annualizzata, mentre la media dei paesi del G7 sarà pari all’1,4%, e quindi noi siamo tra gli ultimi come crescita, anzi noi bruciamo ricchezza.
Eppure il governo dice che andiamo benissimo e i conti sono a posto, e quindi viene spontanea la domanda: chi sbaglia?
Con un po’ di cattiveria si potrebbe dire che il governo si esprime e valuta le parole, mentre l’OCSE valuta i numeri, e siccome in economia contano i numeri che pesano più delle parole, ha ragione l’OCSE.
Questa affermazione, quantunque contenga un fondo di verità, è, però, troppo semplicistica.
Giustamente chi legge, avrebbe da ridire sulle affermazioni di Tremonti, perchè, guardando al proprio portafoglio, si rende conto di avere sempre meno soldi, e sempre più spese e tasse.
E allora?
Intanto premettiamo che le affermazioni dell’OCSE sono corrette e nessuno si è azzardato a smentirle, ma la cosa più importante da rilevare è che Tremonti, furbescamente, parla sempre di conti pubblici, che sono cosa ben diversa dai conti delle singole famiglie che si ritrovano ad essere sempre più povere.
L’OCSE parla del PIL che è un indicatore della ricchezza prodotta, mentre Tremonti, quando parla dei conti pubblici, si riferisce esclusivamente a quanti soldi entrano ed escono dalle casse dello Stato. Si potrebbe dire che, mentre Tremonti parla di “una parte della ricchezza”, l’OCSE, con il PIL, va a guardare tutta la ricchezza dell’Italia, ma anche così non basta, perchè, a peggiorare la situazione, Tremonti guarda una situazione statica, come se mostrasse una fotografia, mentre il PIL e l’OCSE parlano di una realtà dinamica, come un filmato, e infatti anche per il futuro l’OCSE vede nero, affermando che nel quarto trimestre, quindi nei prossimi mesi, l’Italia crescerà di un misero 0,1%, mentre la media dei paesi del G7 sarà dieci volte tanto, ovvero l’1%.
Questo mostra il grosso limite di questo governo, che, andando oltre alle dichiarazioni di Tremonti e Berlusconi, bada solo ai conti, ma non guarda alla crescita, non punta allo sviluppo, non guarda ai giovani, e a riprova di ciò, basta osservare che da più di 4 mesi manca il Ministro per lo Sviluppo Economico.
Il risultato di quanto detto è nell’assenza, in questi anni, di una politica economica tesa alla crescita, assenza che viene rimarcata nei 5 punti su cui Berlusconi vuole la fiducia, che riportano la totale assenza di una politica volta a fare crescere economicamente l’Italia e che sia a favore delle famiglie, creando un handicap per l’economia italiana che invece sarebbe, con i giusti stimoli, molto più vivace e dinamica.
A riprova di ciò basta consultare l’ISTAT, che registra per i primi 6 mesi, un grande dinamismo dell’economia privata, nonostante il governo.
Infatti l’ISTAT registra un aumento delle esportazioni, nei primi 6 mesi dell’anno, e anzi questi dati riservano parecchie sorprese.
Chi esporta di più non è il Veneto o la Lombardia, ma l’Italia Meridionale e le Isole come la Sicilia e la Sardegna se andiamo a considerare i settori che contribuiscono maggiormente alle esportazioni nazionali, osserviamo che gli incrementi più significativi si hanno per coke e prodotti petroliferi raffinati (piu’ 62,3 per cento), sostanze e prodotti chimici (piu’ 29,6 per cento), articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici (piu’ 18,7 per cento) e computer, apparecchi elettronici e ottici (piu’ 17,4 per cento). Chi invece segna il passo, anzi ha una flessione del 3,3% è il settore dell’abbigliamento.
Se vediamo i dati a livello regionale, osserviamo che viene facilmente confutata la tesi leghista che vuole il Sud, come una regione parassita che non produce nulla, infatti notiamo che per il coke e prodotti petroliferi raffinati le regioni che contribuiscono maggiormente alle vendite dirette verso l’estero e che registrano i maggiori incrementi settoriali sono Sardegna (piu’ 95 per cento), Liguria (piu’ 58,3 per cento), Lazio (piu’ 50,8 per cento), Lombardia (piu’ 49,5 per cento) e Sicilia (piu’ 42,4 per cento). Per le sostanze e prodotti chimici, i maggiori incrementi riguardano Sicilia (piu’ 82,1 per cento), Toscana (piu’ 41,5 per cento), Emilia Romagna (piu’ 33,7 per cento), Piemonte (piu’ 31,9 per cento), Veneto (piu’ 28,8 per cento) e Lombardia (piu’ 26,8 per cento).
Per il settore farmaceutico, che produce una parte importante del PIL italiano, osserviamo che per gli articoli farmaceutici, chimico-medicali e botanici le regioni con i maggiori incrementi sono Toscana (piu’ 98,6 per cento), Emilia-Romagna (piu’ 58,4 per cento), Lazio (piu’ 30,6 per cento), Piemonte (piu’ 18,1 per cento), Campania (piu’ 17,2 per cento) e Marche (piu’ 15,7 per cento); flessioni si registrano invece per la Lombardia (meno 1,2 per cento). Le esportazioni di computer, apparecchi elettronici e ottici sono particolarmente dinamiche da Emilia-Romagna (piu’ 25,1 per cento), Lombardia (piu’ 23,8 per cento), Piemonte (piu’ 16,3 per cento) e Toscana (piu’ 9,9 per cento); per il Veneto invece si registra una flessione (meno 2,4 per cento).
Come si vede quindi abbiamo una Italia estremamente dinamica, anche al Sud che, anzi, ha contribuito grandemente ai conti dello Stato con le sue esportazioni, anche se una parte importante di questo governo, vorrebbe cancellarlo.
“Riceviamo e pubblichiamo” di Gaspare Compagno
Fotografia di un’Italia povera,salvo x le casse dello Stato che kiude sempre in positivo…
[…] non solo di scenari internazionali, ma soprattutto dei conti dell’Italia, anche in seguito ai nuovi numeri dell’OCSE che vedono il Pil Italiano diminuire nel terzo trimestre e soprattutto hanno visto le previsioni […]
Buongiorno
Dice bene: le lingue parlate da OCSE e governo Italiano, nei suoi più rappresentativi componenti, il ministro Tremonti e il cav., sono lingue diverse. Uno parla di produzione e già nella stessa parola c’è il senso del “fare”, gli altri parlano di conti pubblici…. conti pubblici che loro vedono in positivo, affermando che vanno benissimo. Certo che vanno benissimo! E, se continuano a tagliare risorse alla Pubblica Amministrazione, andranno ancora meglio!!!
Io mi sono chiesta il motivo di tanto ottimismo da parte di un governo che sa guardarsi solo le parti al di sotto dell’ombelico. Questo governo è frutto di una pubblicizzata privatizzazione, che è stata ottima cosa in tutti i paesi industrializzati, se non che in Italia, soprattutto con questo governo, la privatizzazione è servita solo per favorire gli amici e gli amici degli amici, permettendo investimenti privati quasi inesistenti e prelevando dalla cassa pubblica: Alitalia ci dice qualcosa? Protezione Civile e co. ci dicono qualcosa? Per favorire questi e altri malaffari, questo governo ha preferito stangare gli inermi cittadini.
Ma ancora più grave è il fatto che si parli solo di Pubblica Amministrazione solo come tagli orizzontali da fare ai cittadini tutti, ma questo governo (ma anche quelli che l’hanno preceduto e sicuramente quelli che verranno) non mette in conto i costi della politica:
1) quanto si spende ogni anno in Italia per rimborsi elettorali, vergognosamente maggiorati?
2) quanto si spende ogni anno in Italia per i vitalizi degli ex politici? (per i non “addetti ai lavori”, i vitalizi sono le pensioni dei vari ex onorevoli,ex ministri, ex politicanti, in genere) I cittadini italiani sanno che tra i beneficiari dei vitalizi c’è pura Cicciolina, al secolo Ilona Staller, che il partito radicale fece eleggere provocatoriamente? (Io non ho niente contro Cicciolina, anche perchè si comportò con molta più dignità di tanti nostri parlamentari: basti pensare a Strano e alla sua mortadella!).
3) quanto si spende ogni anno in Italia per assegni complementari da elargire agli ex politicanti e a quelli in carica?
4) quanto si spende ogni anno in Italia per macchine blu, per affitti di appartamenti ai partiti e ai politicanti, per mantenere i ristoranti, i barbieri, i parrucchieri, ecc. nei palazzi dei bottoni?
Queste ed altre cose che mi sfuggono penso che vorrebbero tagliati drasticamente gli Italiani. Non servizi come la scuola, come la polizia , come i vigili del fuoco, come la magistratura, ecc.
Un’altra questione da sollevare è la seguente: che cosa ha fatto questo governo contro la corruzione, l’evasione fiscale che produce lavoro nero?… ve lo dico io: nulla… perchè, con questo malaffare, i nostri politicanti ci “convivono”!
Sistematicamente ho definito i nostri rappresentanti, non eletti ma nominati in parlamento, politicanti e non politici, perchè ancora non hanno acquisito la dignità dei veri e seri politici.
antonella, hai sintetizzato perfettamente la situazione
[…] in economia, naviga a vista, nonostante le affermazioni di Tremonti, che anzi vengono sbugiardate dall’OCSE e dal FMI. Certo, poi pare che Tremonti si incontra segretamente proprio con Strauss-Kahn, […]